E’ UN’ALTRA FORMULA 1. LECLERC TRIONFA IN CASA SUA.

Montecarlo. La gara di casa.

Per Charles, ma anche per tanti altri piloti che qui ci abitano per via del suo clima mite.

Non stiamo a ricordare chi ha il record di vittorie nel Principato. Ci ha pensato la McLaren.

Nemo propheta in patria, Charles. Qui l’ha piazzata in pole varie volte, la terza proprio ieri, ma, per varie vicissitudini, non è mai riuscito a concretizzare il risultato parziale in una vittoria.

Come invece ha fatto negli ultimi anni la Red Bull, che però è arrivata in riva al mare con una preoccupante mancanza di correlazione, che ha portato Perez a qualificarsi in penultima fila, e Verstappen in terza. La RB20 saltella sui cordoli. Strano, perchè ad Imola a saltellare era la SF-24, mentre la macchina austriaca ci passava sopra senza fare una piega.

Si spengono i semafori ed è subito caos. A S.te Devote Sainz affianca Piastri all’interno, l’australiano tiene duro ma lascia spazio. Ciononostante i due si toccano. Ad avere la peggio è lo spagnolo, che fora l’anteriore sinistra e va dritto al Casino. Il casino, senza l’accento, accade però subito dietro, nella salita del Massenet. Le due Haas braccano Perez, con quel pazzo di Magnussen, dopo avere tirato una staccata da paura ad Hulkenberg, tenta di infilare anche il messicano dove non c’è alcuno spazio, e innesca una paurosa carambola. Risultato: RB20 totalmente distrutta, entrambe le Haas danneggiate e bandiera rossa esposta.

Nel frattempo, l’altro genio oggi in pista, Ocon, attacca in modo assurdo il suo compagno di squadra al Portier, avendone la peggio e non potendo poi riprendere la gara.

Si riparte da fermi dopo 45 minuti. Sainz viene graziato dalla direzione gara, che decide di schierare le auto nell’ordine delle qualifiche. Il regolamento consente di cambiare le gomme e di risolvere il problema della doppia mescola da usare in gara. A Leclerc viene quindi detto che non si fermerà più. Ci si aspetta, quindi, un bel trenino il cui viaggio durerà circa due ore.

Al ri-spegnimento dei semafori, la prudenza ha il sopravvento, e non succede praticamente nulla (evidentemente il replay dell’incidente ha avuto qualche effetto). 

Leclerc può permettersi di fare il passo che vuole, e i primi 3 sono tutti molto vicini, con Piastri fra le due Ferrari, e Norris molto vicino a loro. Chi non tiene il passo è Russell, che al giro 8 è già a 3 secondi, con Verstappen a ruota.

Al giro 22, i primi 4 sono più distanziati, e Russell si trova a ben 12 secondi.

A metà gara, non è cambiato nulla per i primi 4, mentre Russell si trova a 17 secondi, e il timore di Sainz è che Norris riesca a fare un pit-stop rimanendo davanti al connazionale. A quel punto, lo spagnolo dovrebbe fermarsi col rischio di perdere la posizione. A Leclerc viene quindi chiesto di rallentare tutto il gruppo, e, contemporaneamente, Russell aumenta il suo ritmo, mantenendo stabile il gap da Norris.

Al giro 40, i primi raggiungono un nutrito gruppo di doppiati. Questo consente a Leclerc di distanziare leggermente Piastri, e a Russell di riavvicinarsi a Norris, rendendo impossibile un eventuale tentativo di undercut.

Al giro 52 si ferma Hamilton, anonimamente settimo, e, a quello successivo, è il turno di Verstappen, altrettanto anonimamente sesto. In 10 giri, a pista libera, Max raggiunge Russell, ma a Montecarlo puoi avere un passo anche 3 secondi più veloce di chi ti precede, ma non lo passi.

Gli ultimi giri trascorrono tranquilli, e la gara finisce con la stessa identica classifica del primo giro. Leclerc vince, finalmente, in casa sua, precedendo Piastri, Sainz, Norris, Russell, Verstappen, Hamilton, Tsunoda, Albon e Gasly.

Ora, il calendario della Formula 1 realizzato in base a criteri di sostenibilità ambientale prevede un ritorno nel continente americano, in quel di Montreal. Ora sì che è lecito arrivarci confidando in un po’ più di incertezza sul risultato finale.

P.S. Magnussen non va penalizzato, va lasciato a casa, come diceva Andrea Stella qualche settimana fa. Ma non per una gara, per sempre. Perchè stavolta è andata bene per puro miracolo. E’ incredibile che gli steward non abbiano ritenuto l’evento degno di essere investigato. E’ un po’ che penso che in direzione gara, durante i GP, l’alcool scorra a fiumi, evidentemente è così.

P.S. 2 Io non credo alla narrazione che le RB vincenti siano tutte nate unicamente del tecnigrafo di Newey. Fatto sta che subito dopo l’annuncio dell’abbandono del genio inglese, la macchina sembra avere perso l’enorme vantaggio che aveva. E’ un caso?

P.S. 3 Con queste macchine, a Montecarlo non si può più correre un GP intero avendo uno spettacolo decente, a meno di non contare sul demolition derby. 

P.S. 4 Le riprese televisive sono semplicemente spettacolari. Peccato che le gare siano così noiose.

P.S. 5: Tanto noiosa la gara, quanto emozionanti le qualifiche.

P.S. 6 E’ ora che la RB pensi al sostituto di Perez. 

P.S. 7 E’ ora che la RB Cash qualcosa pensi al sostituto di Ricciardo. Ce l’hanno ai box a guardare i monitor, cosa aspettano a metterlo in macchina?

P.S. 8 Vive la France. Sempre. Ma almeno un punticino l’hanno preso, grazie, probabilmente, all’unica persona del team che ha un po’ di cervello (sto scherzando, eh…).

P.S. 9 Oggi finalmente possiamo smettere di accostare il nome di Leclerc a quello di Jean.

P.S. 10: Due Ferrari e due McLaren nei primi 4 posti. Quanti ricordi.

P.S. 11: E’ una grande Ferrari, possiamo dirlo forte. E io mi sono sbagliato su Vasseur. E ne sono contento.