PTT Thailand Grand Prix post race

Benevenuti al Chang Interantional Circuit dove si è  svolto il PTT Thailand Grand Prix, per molti o forse tutti questo luogo puo’ apparire come la cosa piu’ lontana che ci sia dalla passione per il motorsport, certo non è ne l’Europa ne il Nord America ma l’Asia sta diventanto sempre piu’ importante ed anche il motorsport vuol fare la sua parte; quindi eccoci in Thailandia. Il mio sara’ un racconto di viaggo piu’ che un articolo tecnico post race a cui siete abituati, vorrei raccontare le mie emozioni e cio che ho potuto vedere dal vivo essendo stato sul posto a seguire l’evento.

Partiamo dalle info di base: il circuito si trova a 400Km di distanza dalla capitale Bangkok e gia questo è un fattore negativo, in quanto la localita’ ospitante (Buriram) non è molto sviluppata e di conseguenza anche le cose semplici (come trovare un hotel) durante il periodo dell’evento risultano complicatissime, anche se stanno migliorando; la cosa piu’ famosa da queste parti e’ un vecchio tempio cambogiano “Phanom Rung” del periodo Khmer. Il motivo per cui si è scelta questa localita’ è perche il proprietario del circuito è un uomo d’affari thailandese molto ma mooolto ricco, patron della birra Chang, per chi non la conosce magari l’ha vista come main sponsor dell’Everton squadra della premier league inglese; il quale ha prima costruito uno stadio per la sua squadra di calcio, il Buriram United, stadio moderno e squadra che in pochi anni è diventata dominatrice del campionato e stabile presenza nella champions league asiatica; non contento ci ha costruito accanto un circuito seguendo tutti i canoni FIA ed affidando il progetto a Hermann Tilke cosi da essere sicuri di avere l’omologazione da parte FIA. Il circuito è tappa fissa della SBK dal 2016, ci corre anche il campionato Super GT giapponese, il campionato GT Asia Series, Asian Le Mans Series e World Touring Car Championship piu’ vari altri eventi motoristici, in sostanza è diventato il luogo principale nel paese per cio che riguarda il motorsport. Il circuito è ben organizzato con strutture moderne e facilmente accessibile, si riesce a vedere gran parte della pista dai vari punti di accesso. Ho trovato un circuito migliore rispetto a quello che immaginavo, c’è un rettilineo dopo la prima curva con una staccata molto bella che porta ad un’altro rettilineo parallelo con una leggera salita e poi discesa prima di immettere in una serie di curve in percorrenza fino ad arrivare alla curva a destra prima del traquardo teatro dell’incrocio di linee con cui Marquez ha superato Dovizioso.

Veniamo alle gare partendo dalla classe regina la MotoGP.

Gara condizionata dall’usura delle gomme ed i piloti attenti nella prima parte di gara ad amministrare il piu possibile gli pneumatici, questo ha fatto si che in testa si formasse un gruppetto molto compatto con Rossi in prima posizione poi la Ducati di Dovizioso e la Honda di Marquez a seguire il teammate Yamaha Vinales quinto preceduto da Cal in quarta posizione, interessante notare come nel tratto guidato del circuito le Yamaha riuscivano ad essere molto competitive mentre quando passavano sul rettilineo sia Ducati che Honda si vedeva ad occhio che ne avevano di piu’. Dopo una prima parte di gara, in cui Dovizioso e Marquez hanno scherzato con Rossi, si arriva al duello tra i due protagonisti di questa stagione; un duello molto corretto in pista ma assolutamente senza esclusione di colpi ed all’insegna di sorpassi, staccate al limite ed incroci di linee che hanno portato il pilota della Honda a primeggiare soltanto all’ultima curva sul forlinese. Per quanto riguarda gli altri riders c’è da notare la ritrovata competitivita’ della Yamaha, probabile che le modifiche apportate alla moto si adattino a questo circuito piu’ che altrove, vedremo, comunque è da registrare la “garra” di Vinales e purtroppo aime’ l’imposibilita di lottare per la vittoria di Valentino. Ho visto un ottimo Cal ad inizio gara il quale si e’ perso da meta’ in poi, Iannone e Petrucci gara anonima per quanto ho potuto vedere.

Considerazioni personali.

Mi ha colpito moltissimo vedere dal vivo alcuni piloti, che purtroppo non avevo avuto occasione di vedere in passato; uno su tutti Marc Marquez, non sono un suo tifoso ma vederlo andare in moto è un piacere: ha la caratteristica unica di sembrare una parte complementare della moto e non un corpo a se’, come accade invece per alcuni piloti i quali a volte sembrano essere dei passeggeri sulla moto o lottare con essa, Marquez no, lui è parte della moto ne sente l’anima e la guida come se fosse una estensione del suo corpo. Lo si capisce bene quando affronta le curve in  percorrenza e soprattutto dopo le curve lente è il pilota che riesce a rimettere la moto dritta prima degli altri e questo gli da’ un notevole vantaggio; è impressionante dal vivo, favoloso! Mi è piacuito molto anche Vinales, ma io ho un debole per questo  pilota, sempre pulito e costante nelle sue traiettorie. Sono andato a bordo pista per qualche giro, vicino al punto di staccata del rettilineo piu’ lungo per vedere meglio come staccavano alcuni piloti e devo dire che Rossi e Marquez sembrano averne di piu’, ma Vinales ha una precisione assoluta. Altro aspetto che mi ha colpito è stata la superiorita’ di motore della Ducati di Dovi al quale pero’ la Honda di Marquez non pagava molto in termini di prestazione, pensavo ci fosse piu’ gap tra i due motori ed invece no, mentre tutti gli altri sono dietro a partire dalla Yamaha che non riesce a sfruttare tutto il potenziale, nel mistro è magnifica ma poi si perde. Altri piloti che mi hanno colpito per ragioni varie sono: Rins e Miller, altra considerazione personale: ma in Ducati sono davvero sicuri di affidare la moto ufficiale a Petrucci? Io la darei a Miller! Considerazioni piu’ blande: mi e’ piacuita molto esteticamente la KTM, assolutamente no la Aprilia ma entrambe urlano come nessun’altra, un piacere per le orecchie. Al contrario della MotoE che ha fatto un demo lap sul cuircuito prima che iniziasse la gara, se non fosse stato per lo speaker che ne annunciava il passaggio nessuno l’avrebbe vista…. Ho detto tutto!!

Marquez domina il campionato con 77 punti di margine su Dovizioso, direi che al prossimo GP si puo’ gia festeggiare.

Classifica finale dei primi dieci della MotoGP

  1. Marquez, Honda
  2. Dovizioso, Ducati
  3. Vinales, Yamaha
  4. Rossi, Yamaha
  5. Zarco, Yamaha
  6. Rins, Suzuki
  7. Crutchlow, Honda
  8. Bautista, Ducati
  9. Petrucci, Ducati
  10. Miller, Ducati

Moto 2

Gara molto bella quella della moto2, purtroppo sono arrivato in circuito quando la gara era iniziata da qualche giro, ma sono comunque riuscito a gustarmi l’attesa sorniona ed il sorpasso di Bagnaia ai danni delle due KTM ed in particolare su Oliveira, suo contendente al titolo. Una volta superato il duo KTM, Bagnaia si e’ messo in modalita’ “Lorenzo” un martello continuo a cui nessuno è riuscuito a tenere testa, dava l’impressione di contrallore con tranquillita’ la gara, menzione particolare per Luca Marini. Dopo meta’ gara Marini ha cambiato passo, da che era preda di Quartararo e’ diventato predatore del duo KTM, prima Binder e poi Oliveira facendo un favore al suo compagno di team in ottica campionato.

Considerazioni personali: la Moto 2 è davvero bella, il suono delle moto è magnifico, mette i brividi, urlano che è un piacere. Queste moto vanno davvero forte, in passato la differenza tra la 250 e la MotoGP era davvero notevole ora molto ma molto meno, è davvero una classe propedeutica alla MotoGP. Mi ha colpito lo stile di guida di Bagnaia, sembra davvero non accusare nessuna pressione, guida pulito e quando è stato il momento di spingere lo ha fatto mettendo quel gap utile a metterlo al sicuro; sembra un pilota forte sopratutto di testa. Marini invece sembra avere un talento che va’ a corrente alternata, pero’ ha una grinta fenomenale, a me è piacuito tantissimo, ma non scommetterei sul suo futuro come invece farei ad occhi chiusi per Bagnaia.

Bagnaia comanda il campionato con 28 punti di margine su Oliveira a quattro gare dal termine, non è ancora finita ma questo Bagnaia è duro da battere.

Classifica dei primi cinque Moto2

  1. Bagnaia, Calex
  2. Marini, Calex
  3. Oliveira, KTM
  4. Binder, KTM
  5. Quartararo, Speed Up

Moto3

Altra gara in cui i protagonisti sono stati gli italiani, dominatori della gara e del podio finale con Di Giannantonio primo, Dalla Porta secondo e Foggia terzo. La gara ha visto Bezzecchi cadere all’ultimo giro, dopo un contato con Bastianini, gara condotta da leader fino a quel momento; al contrario Martin (suo contendente per il titolo) da tredicesimo al via è arrivato quarto mettendo 26 punti di margine tra i due. La corsa al titolo per Bezzecchi si fa’ dura, mentre Di Giannantonio a 29 punti di distanza da Martin puo’ sperare, Bastianini si è scusato per l’incidente con Bezzecchi il quale ha accettato le scuse, sportivita’ per entrambi.

Arrivederci alla prossima gara a Motegi, Japan

LucaBkk