La versione di Seldon: L’esercito del surf e i padroni delle onde

Pochi giorni fa è andato in scena nella splendida cornice della Piazza del Duomo di Milano un varietà commercial/casereccio dedicato ai 90 anni della Ferrari. Sia chiaro che la critica che segue non è all’iniziativa, lodevole per un traguardo importante. Dovuta per un’azienda che praticamente da sola regge l’immagine spendibile di questa F1. Per un ferrarista, o anche solo per un italiano è motivo di orgoglio e bla bla bla…..

Perchè un evento del genere, importante sotto molteplici punti di vista, così complesso da articolare poichè abbracciava 90 anni di storia (non una storia qualunque, una storia piena di successi e accadimenti di peso) è stata di fatto affidata a due cronisti da pista che il piglio e la competenza del presentatore TV sembrano non possederli? Niente di male, fanno un lavoro diverso. Ma magari qualcuno con un più misurato brio, meno rivolto nei termini e nei gesti ad un pubblico troppo giovanile che anche nella piazza non sembrava ne preponderante ne ricettivo, sarebbe stato auspicabile. Perchè una ricorrenza così importante è stata trasferita dai teatri di Maranello, dove di solito si fanno le presentazioni delle nuove vetture, alla piazza di un popolo rosso bramoso dei propri beniamini e della loro macchina? Un “esercito del surf” che per tutta la serata è saltata sulla cresta dell’onda degli urletti dei presentatori per poi abbassarsi sul cavo dell’onda all’abbassarsi del tono della voce?

Dopo che avevo deciso di registrare l’evento ho potuto vedere gli ultimi 10 minuti in diretta, al che avevo deciso di non guardare l’evento per intero. Per un ferrarista come me, e non penso che siamo così pochi, non è sopportabile il vedere una folla di tifosi più o meno accalorati arringati come in una riunione del multi level marketing dove si esalta il nulla a colpi di “alziamo le mani”, “alziamo la voce” ecc. O facendo scandire due, tre, quattro volte il cognome di un pilota dopo aver ripetuto il suo nome ad un volume varabile a seconda di quanto peso gli si voleva dare. Per una persona di cultura media, neppure alta, non è possibile sopportare che il vocabolario dei presentatori sia composto da poche parole e poche frasi fatte entrambi ripetute allo sfinimento. È stato il festival della banalità in tutto. Nel racconto della storia, nell’interazione col pubblico, nelle domande agli ospiti. Il tutto ha determinato pari banali risposte. Fatto sta che volevo scrivere due righe e allora l’ho visto tutto. Avrei perso meno tempo a guardare i treni ad un passaggio a livello…

Rispondendo alla domanda del periodo precedente si può dire che è stato dato tutto in mano a Sky perchè i network che distribuiscono la F1 nel Mondo sono di fatto gli sponsor unici. Sono come i camerieri di certi ristoranti che i produttori di vino devono corteggiare per far suggerire il loro vino e non altri al tavolo. Sono i padroni dell’onda.

 Quello che il tifoso a-critico, drogato da tutto quel rosso e da tutto quello che comporta, non capisce è che surfa su onde finte e volute. La campagna denigratoria e antipatica nei confronti di Vettel, per spostarci su un piano parallelo ma non distante dall’evento, sa di pochezza intellettuale. Un conto è il superficiale commento di un tifoso (come può esserlo il mio) in un consesso limitato, un altro conto è il giudizio sportivo e giornalistico (che evidentemente non è più affidato come una volta a giornalisti seri e competenti) in mondovisione ormai spesso affidato a commentatori inconsistenti e poco oggettivi. Altro lato vediamo come stiano riuscendo ad inquinare quella bella e fresca immagine del giovane Leclerc. Ripetere ossessivamente che è “il predestinato” (ma inventate un altro termine Dio santo..!), che sta “asfaltando un 4 volte campione del Mondo”, che ormai è “prima lguida” ecc., beh, non aiuta a comprendere meglio i piloti o le gare. È solo un riempire spazi vuoti con altro vuoto, cercando un like esteso negli ascoltatori che sì all’inizio hanno individuato l’onda più bella (il pilota da amare), ma ne hanno perso quasi subito la gestione a favore dei padroni di cui sopra.

 Per riprenderci l’onda quella piazza avrebbe dovuto essere piena di spazi vuoti, ma è come chiedere che a Trigoria o a Milanello non ci vada nessuno….

Seldon.

 

*immagine in evidenza dal sito: sportmediaset.mediaset.it