Test Barcellona 1 – Giorno 2

Giorno 2 dei Test a Montmelò: giornata molto complessa per tutti, scuderie, piloti e appassionati, a causa del freddo (metà mattina con 0°C) e della neve (subentrata nel pomeriggio), che hanno condizionato il lavoro ma che sono stati sfruttati per numerosi test aerodinamici  (con i consueti “rastrelli” e vernici fluo per misurare i flussi). Nella mattinata inoltrata fino alla prima parte del pomeriggio (11-16 circa) il meteo migliore e la pista (leggermente) più calda (5°C) hanno permesso ai team di provare vari stint e vari setup, sempre dal valore piuttosto relativo ma che comunque delineano un quadro più chiaro circa le sensazioni della giornata di ieri.

Anche questa seconda giornata di test è filata piuttosto liscia: un paio di bandiere rosse per qualche fuoripista, come quello che ha coinvolto Charles Leclerc insabbiatosi in curva 4 e quello di Sebastian Vettel, fuoripista dopo aver segnato il tempo migliore del suo stint. Entrambi senza alcuna conseguenza per le vetture.

Il team che ha compiuto meno giri in assoluto è stata la Haas: pochi giri per un problema al DRS e tante sbandate a causa delle gomme fuori range. Si preannuncia ancora un anno in discesa? Di certo la colpa non è della vettura e l’obiettivo di stare a 1 secondo dalla Ferrari pare utopico al momento… 

Penultimo tempo per Charles Leclerc e la sua Sauber C37: nonostante il fuoripista ha compiuto numerosi giri e numerosi stint, anche con SuperSoft (l’unico). 81 tornate e 3 secondi di distacco dal leader, con una vettura che, a quanto si dice nel paddock, ha il primato (al momento) di retrotreno ballerino. Da verificare il potenziale a temperature più consone, ovviamente. 

Nono tempo per Ocon e la VJM11. La vettura appare ancora “inesplorata” ma i test aero e qualche long run stanno permettendo al team di capirne le potenzialità. Ocon è soddisfatto del lavoro ed è contento del feeling con la monoposto, nonostante l’asfalto non permettesse lunghe sessioni di lavoro sul setup. 79 giri per lui.

100 giri e due piloti (Sirotkin 52 al mattino, Kubica 48 al pomeriggio) per Williams. Numerosi short run per allenare il pilota ufficiale, long run invece per Kubica (girando anche più veloce di Sirotkin), vero e proprio sviluppatore della monoposto. Infatti proprio da lui provengono le parole più significative: “la vettura ha delle aree con molto potenziale che va sfruttato. Ho lavorato per indirizzare il team nella risoluzione delle aree carenti”.

Sesto posto e ben 82 giri per Gasly e la Toro Rosso Honda, che continua a meravigliare il paddock per l’affidabilità mostrata. Dopo le parole di Hartley ieri, in cui spiegava l’errore fatto da McLaren a lasciare i nipponici data la potenza (secondo lui superiore al Renault 2017) e la guidabilità della PU, il pilota francese ha confermato quanto di buono c’è nel packaging complessivo, girando a un solo decimo da Sainz a parità di gomma. E, secondo me, saranno da tenere d’occhio per la lotta nel middlefield… Honda permettendo ovviamente.

Quinto posto e 65 giri, invece, per Sainz e la Renault RS18, “smontata” oggi dopo l’esuberante giornata di ieri. Hanno comunque rispettato il programma di giornata, secondo quanto riferisce Alan Permane, lo Sporting Director. Il pilota spagnolo invece ritiene che la giornata di oggi possa essere considerata solo un allenamento fisico, visto che le temperature sono tutt’altro che simili a quelle che troveremo fra poche settimane…

67 giri quasi tutti nel pomeriggio per Max Verstappen e la sua RB14, affetta da un problema all’alimentazione (già manifestatosi nel filming day). Quarto posto in classifica a solo 1 millesimo da Vandoorne su McLaren. La Red Bull anche oggi si è mostrata una vettura davvero ben nata, terminando la giornata con un tempo solo di 2 decimi più lento di quello di Seb a pari gomma (Medium) e 4 rispetto a quello di Bottas, sempre su gomma Media.

Terzo posto “falso” per Vandoorne e la MCL33, in quanto compiuto con gomma HyperSoft, ben 3 mescole più morbida di quella usata da Verstappen. La Mclaren ha compiuto solo 37 giri, manifestando problemi di surriscaldamento allo scarico (e conseguente cottura del cofano motore) e un bilanciamento tutt’altro che perfetto (già manifestato nella giornata di ieri, al contrario di quanto dicesse qualche reporter). Al momento, nonostante Honda sia andata via, la situazione è migliorata di poco, ma siamo sicuri (e lo è lo stesso pilota belga) che evolverà verso il meglio velocemente.

Secondo tempo di giornata per Valtteri Bottas e la sua Mercedes W09, che non si è alternato quest’oggi con Hamilton per risparmiare tempo (pausa pranzo saltata per tutti per approfittare della temperature leggermente più calde). Ben 94 giri, lavoro di aerodinamica al mattino (con vari sensori che hanno “spaventato” qualcuno inutilmente per la loro forma) e di setup al pomeriggio. Ottimo tempo con gomma Media a 3 decimi dal leader di giornata, con il quale si sono “stuzzicati” in pista varie volte… chiaro segno di battaglia per questo 2018.

Primo tempo, maggior numero di giri in assoluto (98) per Sebastian Vettel e la SF71H. Anche per lui prima parte di giornata dedicata a test aero (principalmente altezza vettura al posteriore con le consuete luci) e ben 4 stint (2 su Soft, 2 su Medium) da mezzogiorno in poi. La vettura continua a suscitare pareri positivi per la stabilità mostrata e anche il rumore della PU, più forte e più gracchiante, chiaro simbolo del taglio di cilindri per favorire l’erogazione (più evidente, tra l’altro, anche sulla PU Mercedes 2018). Dai video fatti da tifosi in pista confermo le sensazioni degli addetti ai lavori, ma, ovviamente il vero potenziale è lontano dall’essere mostrato, come confermato dallo stesso Seb, a causa delle temperature.

Come “plus” speciale stasera riporto anche i tempi degli stint dei 3 top team, che ho provveduto a schematizzare per renderli di più chiara fruizione. In giallo i best time.

A domani, con il resoconto della 3° giornata!

Classifica giri, tempi e gomme (fonte AutosprintLive)

Chris Ammirabile