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High Voltage Bring- Vergne raddoppia e allunga!

L’e-Prix che ha segnato il giro di boa della stagione ha rafforzato la leadership di Vergne in classifica iridata, con una splendida vittoria davanti a un ritrovato Di Grassi, finalmente protagonista di un sabato senza problemi e capace di sfruttare quasi al 100% il potenziale della propria Audi.

I protagonisti del fine settimana sono stati questi due piloti, inarrivabili per tutti gli altri, tranne sul finale di gara per un concreto Bird che è riuscito a portare a casa un ottimo terzo posto. Naufraga Buemi, protagonista di un brutto errore nel curvone veloce verso destra, che lo ha portato a toccare il muro con la posteriore sinistra ed a finire praticamente lì la propria gara. Brutto fine settimana anche in casa Mahindra, con Rosenqvist praticamente mai competitivo, a confermare l’impressione che la casa indiana si sposa bene con circuiti semipermanenti ma subisce tanto sui cittadini.

A questo punto (ed è assurdo da pensare) sembra quasi più facile che Di Grassi riesca a terminare secondo in campionato alle spalle di Vergne rispetto ad immaginare uno dei tre inseguitori del francese (Rosenqvist, Bird, Buemi) issarsi in testa alla classifica.

La graduatoria è ora la seguente:

  1. Vergne                   109
  2. Rosenqvist          79
  3. Bird                         76
  4. Buemi                    52
  5. Piquet                   45
  6. Evans                    41
  7. Abt                         37
  8. Turvey                  32
  9. Mortara              28
  10. Di Grassi            21
  11. Heidfeld             21
  12. Lotterer              18
  13. Lynn                      17
  14. Da Costa            16
  15. Lopez                   13
  16. Engel                    7
  17. Prost                    7
  18. D’Ambrosio      6
  19. Blomqvist         4
  20. Filippi                  1

La gara poteva essere nuovamente condizionata per Di Grassi a causa dello sfortunato sorteggio, che lo ha visto ancora finire nel primo gruppo di qualifica. In realtà il brasiliano è riuscito ad ottenere un tempo incredibile che lo ha qualificato per la SuperPole con il secondo crono assoluto, battuto solo dal leader di classifica che però aveva dalla sua un sorteggio estremamente favorevole, nell’ultimo gruppo insieme agli altri protagonisti del campionato Bird, Rosenqvist e Buemi.

La SuperPole è stata ottenuta da Di Grassi, ma a causa del taglio eccessivo della chicane veloce nel terzo settore i commissari hanno annullato il suo crono, così come a Lynn ed a Turvey. Evans è stato invece squalificato per ripartizione irregolare dei pesi della vettura. Questa è stata la chiave dell’e-Prix, in quanto Vergne si è ritrovato inaspettatamente a partire in Pole, dopo che un problema tecnico lo aveva costretto ad un tempo lontano dai primi nella sessione finale per i top 5. Al suo fianco è scattato appunto Di Grassi, grazie alle penalità inflitte anche agli altri piloti che avevano preso parte alla SuperPole; la gara è stata un duello continuo fra l’alfiere Techeetah (complimenti al team che in veste di privato sta riuscendo a mettere in pista una macchina in grado di lottare fra i primi in tutte le occasioni) ed il pilota Audi, che per la verità non ha quasi mai avuto delle occasioni concrete per provare il sorpasso, pur tallonando per tutta la gara il francese. La forza di Vergne in questa stagione si sta mostrando proprio la capacità di non commettere errori sotto pressione, la sua condotta di gara è stata praticamente perfetta e si è sempre mostrato in pieno controllo, tanto che il rivale ha dovuto ammettere a fine gara di non aver potuto niente contro la difesa del leader di classifica.

Sorride comunque anche Di Grassi, per la prima volta in grado di sfruttare il potenziale della propria Audi, furioso con i commissari per la penalità ricevuta e polemico (giustamente, a parere di chi scrive) per il metodo del sorteggio per stabilire i gruppi di qualifica. È sicuro che senza la penalità il brasiliano si sarebbe assicurato la vittoria ed i punti della SuperPole, in totale 10 in più di quelli raccolti, mentre Vergne avrebbe ottenuto 10 punti in meno, per un delta totale di 20 punti. Con questo risultato ipotetico il gap fra i due sarebbe stato di “soli” 68 punti, recuperabili in 6 gare grazie alla ritrovata affidabilità dell’Audi, mentre il divario effettivo attuale di 88 punti sembra davvero difficilmente colmabile, vista la costanza del pilota francese.

Di seguito gli highlights dell’e-Prix di Punta del Este:

Il caso del fine settimana ha coinvolto il team Audi su due fronti, quello relativo ai pantaloni sotto tuta indossati da Di Grassi (non ignifughi come il regolamento FIA impone) che hanno portato 10000 euro di multa al brasiliano e 3 punti in meno sulla patente, e quello ben più pericoloso che ha condizionato la gara di Abt, il quale ha subito l’allentamento delle cinture di sicurezza a seguito del cambio macchina. La FIA ha deciso di non penalizzare il tedesco e l’Audi in quanto in sede di pit stop le cinture erano state allacciate correttamente, in base a quanto riportato dal commissario addetto al controllo delle operazioni nel box della casa degli anelli; il problema si è verificato due giri dopo la sosta e Abt si è spontaneamente fermato in pit lane per risolverlo. È comunque curioso che da quando è stato abolito il tempo minimo della sosta per il cambio macchina siano accaduti diversi inconvenienti, che potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi. Allo stesso tempo, come già discusso in precedenza, non sembra troppo pertinente al motorsport il fatto che la gara si possa decidere in base al tempo in cui un pilota salta da una macchina all’altra, magari trascurando le procedure di sicurezza.

Termina così la prima metà di campionato, in vista dell’inizio della stagione europea con l’attesissimo e-Prix di Roma (il Bring sarà presente all’EUR), in programma per il 14 aprile.

Buona stagione!