Archivi tag: Suzuki

NON A CASA MIA – GRAN PREMIO DELLE AMERICHE POST GP

“NOT IN MY HOUSE”!

Quando si arriva al COTA sembra di rivedere Mutombo e quel suo ditone davanti il volto ti indica che stai sbagliando a provarci a casa sua. Gli Stati Uniti sono il Regno incontrastato del Re, che ci ha vinto per ben 13 volte in tutte le classi. 

Marc Marquez ha alzato quel “ditone” e lo ha piazzato in faccia a Quartararo e Bagnaia, le nuove leve della MotoGP, facendogli capire chiaramente sin dalla prima curva che non ci sarebbe stata trippa per gatti. Partenza perfetta e tanti saluti alla compagnia. Dopo 5 giri in cui Quartararo sembrava poter tenere il ritmo, Marquez ha abbassato di mezzo secondo ed il buon Fabio non ha avuto scampo. Seguire Marquez e finire in terra oppure il Mondiale? Quartararo ha scelto bene, segno di un maturità importante anche perché di passo per stare con Marc non ne aveva.

QUARTARARO VEDE IL MONDIALE.

Gara straordinaria di Fabio ad Austin, che giustamente festeggia con modi e toni di chi sa di averla vinta. Si perché ha vinto la gara dei comuni mortali. Ha tenuto dietro Bagnaia ed ha messo in cascina 4 punti importantissimi che gli consentiranno di vincere il titolo Mondiale già a Misano tra due settimane. A casa loro…

BAGNAIA SCONFITTO, DUCATI NO.

Chi esce sconfitto è sicuramente Pecco Bagnaia che, dopo una strepitosa Pole Position, “pecca” in partenza e si fa inghiottire dal gruppone mentre Quartararo gli chiude la porta magistralmente in curva 1. Gara tutta in salita per lui che, grazie anche al gioco di squadra Ducati, riesce ad agguantare un podio prezioso pur perdendo la “sfida interna” con Quartararo.

Ducati ha messo in mostra un ottima condotta di gara con tutte le frecce del suo arco, ad eccezione del fratello di Rossi e del buon Johann Zarco. Il francese è finito di nuovo a terra, ed io che lo vedevo come il migliore nel gruppo di Piloti Ducati mi sbagliavo di grosso. 

Ducati Team. Immagine MotoGP.com

Miller ha condotto una gara stupenda, in funzione del suo Compagno di Team. È partito fortissimo, si è piazzato alle spalle di Marquez, Quartararo e Martin ed ha tenuto il gruppo compatto fino al giro 9 quando Bagnaia ha superato Rins. Una volta assicuratosi che Pecco fosse alle sue spalle lo ha lasciato sfilare, entrando in bagarre con Rins e creando quindi un gap importante per Bagnaia.

Nel finale di gara, a gomme ormai finite, grande bagarre con il Campione del Mondo in carica. Mir lo ha superato con un sorpasso deciso, peccato che fosse una carenata a buttar fuori l’avversario. Se l’avesse subita lui staremo ancora qui a sentire le urla ed i pianti in direzione gara. É vero che “It’s Racing Baby” è bello, ma non quando vieni letteralmente buttato fuori.

Poche volte abbiamo visto un Campione del Mondo esser redarguito in pista così. Immagine MotoGP.com

CAMPIONE DEL MONDO IN CRISI

Diciamocelo. Sembra di rivedere Kenny Roberts JR nel 2001, stessa moto e stesse delusioni. Un Joan Mir incapace di vincere e di graffiare. Un Mir capace di sorpassi bellissimi e durissimi allo stesso tempo (andatevi a rivedere Portimao 2021 e l’entrata su Marquez). Se non fosse che ogni volta che ne subisce uno lui, oppure qualcuno si mette nella sua scia in qualifica si mette a frignare alla prima telecamera utile.

Jack Miller ha insegnato al Campione del Mondo quello che dietro ai banchi di scuola non impari, ma che impari per strada. Se vuoi fare il duro, abituati ad esser trattato da duro.

IL RESTO DEL MONDO.

Sempre meglio Enea Bastianini che con la Ducati di Garibaldi chiude 6°, grazie anche al sorpasso/suicidio di Mir su Miller all’ultimo giro. Sempre più nei Top10, la “Bestia” ha in mano la Ducati. Non avrà il talento di Martin (così dicono) ma ha senza dubbio imboccato la strada giusta. Ottima gara anche per Alex Rins che per una volta rimane in piedi e finisce 4° ai piedi del podio. A differenza del compagno di squadra (il Campione del Mondo in carica) lui ci prova ogni gara, butta sempre il cuore oltre l’ostacolo e quasi sempre butta pure la moto nella ghiaia. Pecca di intelligenza tattica (a differenza di Mir) ma almeno ci prova e non fa i calcoli da buon alunno durante il GP.

Capitolo Martin. Aveva in mano il 4° posto, non c’era nulla di male a fare passare Bagnaia ma con quel dritto al serpentone del COTA si è beccato il long lap penalty. Risultato? Ha perso la posizione su Rins. Sembrava di vedere il buon Danilo Petrucci in quel di Valencia 2015, quando per scansarsi andava sugli spalti….

KTM L’AVETE VISTA⁉️

Tutti ad incensare il buon Dani Pedrosa, neanche fosse Micheal Jackson tornato in terra, quando la KTM vince. Ma vogliamo dirlo che KTM è sparita dai radar? Anche in questo GP nulla, desaparecidos… Resta da capire se il problema sia la moto o i Piloti del Team Ufficiale, visto che in Tech3 ormai navigano a vista…

Classifica Mondiale 👇

Classifica Mondiale.
Con tre Round alla fine, sui circuiti di Misano, Portimao e Valencia, Quartararo potrebbe già chiudere i giochi proprio in Italia. Gli basta una vittoria ed a meno che non piova, la mia impressione e che Fabio avrà la corona di alloro in testa già alla fine della gara al SantaMonica…

 

✍️ Francky

 

P.S. Ha molti può dare la sensazione che questo 2021 di Marquez sia molto simile al 1993 di Doohan. Non c’è niente di più sbagliato. 1. Doohan non si è fermato per un anno, non è stato così tanto tempo lontano dai circuiti, Marquez non ha guidato una moto per un quasi un anno. 2. Il GAP tra le moto del 1993 e quelle di oggi è ENORME. Nel 93 le moto che andavano davvero forte erano le Ufficiali ed i distacchi in ogni gara erano altissimi, in questo 2021 le moto hanno raggiunto un livello tale che vincere è sempre più difficile, perché la concorrenza è triplicata rispetto a 30 anni fa. 

Quindi NO. Non è simile al 1993 di Doohan. Questo è il 2021 di Marc Marquez, l’anno del ritorno di un Pilota che saltò un intera stagione di MotoGP. È storia.

MOTOGP 2021-GP OF THE AMERICAS AUSTIN (TX)

Round numero 15 del 2021 in scena ad Austin Texas. I ragazzi ritrovano il COTA dopo averlo saltato nel 2020. Sarà interessante capire le condizioni dell’asfalto visto che già in passato qualche problema c’era stato. Il circuito è usato parecchio per le corse di automobili: si creano avvallamenti nei punti di frenata che non aiutano affatto i piloti delle due ruote.  Fortunatamente non c’è ancora passata la F1 che con le sue enormi sollecitazioni avrebbe peggiorato le condizioni dell’asfalto. Sarà tutto sa scoprire dopo due anni di assenza, soprattutto se il meteo dovesse fare le bizze come probabile. Con l’acqua (ed i dislivelli che il tracciato presenta) la vita dei piloti e della direzione gara potrebbe essere particolarmente complicata.

Il layout della pista è molto vario: presenta curve per tutti i gusti e tutte le velocità, punti di staccata importanti ed anche allunghi in grado di scogliere le trecce ai cavalli delle moto più performanti del pianeta.

I team arrivano in America dopo qualche giorno di test portati a termine dopo la gara di Misano. Si sono viste alcune novità interessanti ed altre saranno state testate “sotto le carene” all’insaputa del resto del mondo. Qualche prova non può che aver fatto bene sia ai piloti che ai tecnici: in ottica di perfezionamento 2021 e, soprattutto, per gettare le basi 2022 quando le limitazioni imposte allo sviluppo delle moto causa Covid termineranno. In Honda, è stata provata un’inedita carena con linea che fa somigliare la RCV ad alcune Yamaha di serie degli ultimi anni.

Capire quanto abbia funzionato e se verrà adottata per l’anno prossimo non è ancora noto. I piloti hanno fornito buone sensazioni e potranno riprovare alcune novità minori già questo weekend.

Sembra impensabile, però il colosso giapponese è quello che si trova nell’obbligo di fare lo step evolutivo maggiore per riuscire ad allinearsi a Ducati, Yamaha e Suzuki che oggi come oggi sono moto migliori di quelle made in Tokio: questo dicono i risultati in pista.

Il campionato ormai vede Fabio Quartararo svettare di quasi 50 punti sul suo inseguitore Pecco Bagnaia. Al francese basterà restare sulla sella da qui a fine stagione, incollandosi alla ruota posteriore del Chivassese per portarlo a casa: questo deve fare. Certo, attaccarsi a quella ruota non sarà semplice perché il nostro portacolori si è messo ad andare fortissimo negli ultimi tempi restando pure dritto. Però la storia non è dalla parte di Bagnaia: l’unico in grado di vincere tre gare di fila con una rossa di Borgo Panigale porta il nome di Casey Stoner e pareggiarne il risultato sarà impresa ardua per il nostro ragazzo.

Paradossalmente più Pecco sarà indietro in classifica e più per Fabio sarà facile e meno rischioso (e converrà ndr) marcarlo a uomo vista la differenza di punti.

Se si parla di Austin non si può non tenere in considerazione che stiamo parlando di un feudo “Marqueziano”. E’ vero, lui non è al 100% e proprio nel 2019 non ha finito l’unica gara che non ha vinto in Texas. Però ha già vinto nell’altro suo feudo del Sachs, quindi mi aspetto Marc Marquez tra i protagonisti braccio e Honda permettendo.

Nel 2019 vinse invece Rins, togliendo a Valentino Rossi l’ultima occasione vera di vincere un GP che gli sia più capitata da quel tempo. Sarà complicato vedere entrambi nelle vicinanze delle posizioni che contano questa volta.

A meno di eventi inattesi (vedi qualche gomma meno prestazionale e/o la variabile pioggia)) la vittoria di tappa se la giocheranno Quartararo, Bagnaia, Marquez e forse Jack Miller.

Morbidelli su Yamaha ufficiale è parso ancora lontano da quella forma che una Motogp di oggi richiede. Se non sei perfetto ti complichi la gara già nelle FP che determinano l’ingresso diretto in Q2, ed i distacchi tra i vari piloti sono davvero ridottissimi ormai quando si parla di giro secco. A proposito di Franco è di questi giorni la notizia che il suo attuale capotecnico ex Vinales Esteban Garcia lascerà la Yamaha per lavorare in KTM: si potrebbero riaprire le porte del team di Gerno di Lesmo per Ramon Forcada che in tanti auspicano nuovamente al fianco del Morbido. Dita incrociate.

 

PS. Se volessi scommettere butterei qualche euro di Jorge Martin

PS2. Mi sono riletto prima di pubblicare: non ho nominato il Campione del Mondo in carica…chissà perchè?

UPDATE: Maverick Vinales non gareggerà ad Austin in segno di lutto per la scomparsa del giovane cugino Dean Berta Vinales la scorsa domenica.

 

MOTO2

Raul Fernandez/Remy Gardner. Remy Gardner/ Raul Fernandez. Raul Fernandez/Remy Gardner.

Questo ormai è l’andazzo del 2021 con solo le briciole per gli altri. Con 5 punti di differenza tra la vittoria ed il secondo posto e 34 in classifica a 4 gare dal termine, il buon Remy non ha nemmeno bisogno di stare a ruota dello spagnolo. Gli basta arrivare tutte le volte “primo degli altri” lasciando andare tutte le domeniche il proprio compagno di squadra a vincersele tutte. E’ vero, ho detto altro per la classe regina dove la distanza tra i primi due è ancora più ampia. In questa categoria la preparazione dei piloti e delle moto del team Ajo sta facendo quella differenza che può permettere all’Australiano di curarsi, ed anche in scioltezza solo degli altri.

 

MOTO3

42 punti di differenza tra il golden rookie Pedro Acosta ed il nostrro Dennis Foggia che s’è purtroppo svegliato tardi in stagione. Sarà il solito trenino di scie ma potrebbe invece essere il giorno di Romano Fenati. L’italiano è particolarmente in palla come dimostrato a Silverstone ed a Misano (nonostante tutto) e il COTA è una delle “sue” piste. Non mi stupirei nel vederlo allontanarsi in solitaria e salutare tutti dopo pochi giri per rivedere il gruppo dopo il traguardo.

 

(immagine in evidenza tratta da live gp)

 

Salvatore V

FENOMENO ANCHE A CASA SUA – MISANO MOTOGP POST GP

Un’altra vittoria. Una vittoria a casa, con lui che si era sbloccato domenica scorsa. Alla faccia di chi dubitava del talento, per qualcuno non era una Fenomeno (come se vincere con una Mahindra fosse roba da tutti i giorni).

Oggi Pecco ha zittito quelli che domenica scorsa non gli avevano creduto. Oggi anche Fabio ha zittito qualcuno, quelli che mettevano in dubbio la sua tenuta “psicologica”. Adesso non resta che zittire chi, come il sottoscritto, crede che un Pilota che vince un Mondiale, nella massima serie, sabba andar forte in qualsiasi condizione di pista e non solo sull’asciutto.

Ma i veri vincitori di giornata non sono né Pecco, ne Fabio. Portano il nome di Enea Bastianini e Marc Marquez.

Immagine tratta dal profilo Twitter di Enea Bastianini.

Il primo è in sella alla moto (GP19) nata dai due anni di feedback di un certo Jorge Lorenzo. È in sella ad una moto privatissima, è un Rookie ed è il Campione del Mondo in carica della Moto2. Se nei GP scorsi Jorge Martin lo aveva messo in secondo piano, oggi Enea lo ha letteralmente “lasciato a casa”. Martin gode di alcune specifiche ed aggiornamenti che a Bastianini farebbero comodo, quindi non azzarderei un paragone tra i due…

Immagine MotoGP.com

Quell’altro invece, quello che corre con un braccio e mezzo, ha zittito in primis il Campione del Mondo in carica che nei giorni scorsi si era lamentato delle “tattiche” di Marc nel “prendere la scia” durante le prove. Marquez ha fatto una gara di sostanza ed ha chiuso 4° davanti a Miller ed a Mir. Il campione del Mondo in carica viene penalizzato per aver toccato il verde in uscita dell’ultima curva. Mondiale ormai lontano per lui…

Non entra nella Top10 per un soffio il Campione Italiano SBK in carica Michele Pirro, segno della competitività (su questa pista) del “pugliese” più veloce in Italia, in Europa e nel Mondo.

Personalmente metto nella mia lista dei “vincitori di oggi” anche Maverick Vinales. Lo spagnolo ha chiuso il suo primo GP, in sella ad una moto totalmente diversa dalla M1, a soli 5 secondi da Aleix Espargaró; con pochissimi km alle spalle…

Desaparecidos invece Johann Zarco e Jorge Martin. Gara disastrosa per i due Piloti Pramac che non concludono bene questo weekend. A loro si accodano tutte le KTM (cosa succede a questa moto?), ad eccezione di Binder, ed i Piloti “di casa”….

Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, ognuno per motivi per noti, non hanno mai impensierito la Top15. Morbidelli rientrava dopo un infortunio e Petrucci ormai è un separato in casa.

Mi chiedo però… Miguel Oliveira e Luca Marini che cosa stanno combinando? Se per Miguel Oliveira c’è qualche attenuante, viste le ottime prestazioni in alcune gare non si capisce con quali titoli e meriti il buon Luca Marini occupi una sella in MotoGP…

Classifica Mondiale👇

Mancano quattro GP alla fine, l’unico ostacolo che separa Quartararo dal suo primo titolo Mondiale in carriera è il meteo…

 

✍️ Francky

 

(Immagine di copertina tratta da MotoGP.com)

MOTOGP 2021-GP DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI

I ragazzi della MotoGp passano dalla sabbia dal deserto della Spagna alla sabbia della Riviera Adriatica per il classico appuntamento di settembre senza nemmeno fermarsi a casa. Misano e dintorni saranno in festa.

Si arriva sull’Adriatico cavalcando l’onda dell’entusiasmo della vittoria di Bagnaia e della sua Ducati ancora fresca. Una vittoria entusiasmante, cristallina per il modo in cui è maturata e soprattutto contro chi è maturata.

Anche le tribune gialle saranno in festa: potranno rendere omaggio una volta di più al Valentino nazionale, ed avranno l’opportunità di fare le prove generali della mega festa d’addio che si terrà tra un mese per l’ultimissima in Italia. Il calendario di quest’anno concede ancora questa opportunità dopo il viaggio di andata e ritorno per il Texas.

Ben venga, perché, che piaccia o meno ai suoi detrattori, si gira una delle pagine più importanti di tutta la storia del motociclismo: è giusto e rispettoso che il Vale nazionale venga celebrato come merita sulla pista a due passi da dove è nato e cresciuto. Ma di questo ci occuperemo a tempo debito.

I favoriti per la gara di Misano?

Impossibile non pensare ai ducatisti che possono arrivarci col monopattino elettrico e le infradito.

Bagnaia stava già dominando lo scorso anno sino a quando non l’ inghiaiò soffocandoci in gola l’urlo che è arrivato dopo un lungo anno d’attesa. Ci arriva con il ruolo del favorito che però potrebbe pesargli sulle spalle. Tra i “piloti rossi” all’appello con la vittoria manca solo Zarco che sembra essersi re-infilato in un loop. Ha perso quella luce negli occhi che gli era tornata nell’ultimo anno e mezzo. Sembra di rivedere il pulcino bagnato dei tempi in cui si vestiva d’arancione in KTM. Dai Giovanni, coraggio.

Fabio Quartararo scende in pista con il compito di gestire il suo vantaggio prestando attenzione a non commettere passi falsi sdraiandosi in gara. Un eventuale zero darebbe fiducia ai suoi avversari, soprattutto se questi conquistassero il bottino pieno. Il vantaggio è ancora cospicuo, ma il rischio di sbagliare scelte di setup o di incappare in un treno di gomme “fallaci” c’è. Non glielo auguriamo, ma sarebbe il sale per questo finale di stagione

Occhio a Marc Marquez. Se diamo per scontato che Pecco abbia compiuto un’impresa battendolo ad Aragon lui (arrivato sotto il secondo di distacco) ha fatto una gara maiuscola e si iscrive d’ufficio sulla lista dei candidati alla possibile vittoria. Ciò che è “particolare” è che sia lì con una moto che ormai è dichiaratamente inferiore alle altre. Ma Marc è Marc, senza dubbio.

Vinales e l’Aprilia saranno più vicini al vertice. Volere o volare lo spagnolo ha preso confidenza con moto e pista proprio con dei tests dedicati in Romagna quindi avrà qualche chances in più di ben figurare. La vittoria? No, ma magari…

Ritroveremo il nostro Frankie Morbido e lo ritroveremo in sella all’Ufficialissima M1 del team interno. Finalmente il nostro ce l’ha fatta ad averla dopo che l’han fatto correre con tutti gli ibridi possibili ed immaginabili. Non sarà semplice ripartire da dove meriterebbe essere. Non sarà semplice perché tutti questi mesi senza moto, in un team nuovo, con un capotecnico diverso peseranno nell’economia del weekend. Ma sarà bello rivedere il suo sorriso e la sua calma olimpica.

Naturalmente, dopo tutte queste parole, spunterà una KTM dal fondo (magari Oliveira che pare sia andato a “chi l’ha visto” portoghese) e vinceranno gli austriaci.

Prima di chiudere voglio dedicare due righe ad Enea Bastianini. Il ragazzo è bravo e mi è simpatico. E’ sfigato perché domenica scorsa ha fatto un garone oscurato dalla prima volta di Bagnaia. Il ragazzo non fa nulla per sembrare diverso da quello che è. E’ genuino, scrive in italiano sui socials e si mette dietro con la “stessa” moto il fratellino del pilota più famoso del mondo. Il tutto senza essere nell’Academy. A me piace, e manco poco.

23,Enea Bastianini,ITALIAN, Avintia Esponsorama Racing,MotoGP,Suomy, Alpinestars, Alpinestars, RedBull,

(immagine tratta da motorigrandprix)

 

Moto2

Prosegue l’assolo dei due alfieri del team KTM che guidano una Kalex con motore Triumph. Se la vedranno loro due anche questa volta con ogni probabilità. Raul Fernandez sta pagando un po’ di inesperienza rispetto al compagno australiano, ma è indubbiamente il più veloce quasi tutte le domeniche. Gli altri troppo discontinui per poterli impensierire. E’ vero che quando i nostri arrivano in Italia mettono il turbo, ma non sarà semplice non farsi sopraffare dalla foga. Bezzecchi e Diggia potrebbero regalarci una gioia.

 

Moto3

Per i nostri alfieri vale quanto detto sopra. I piloti per vincere la tappa li abbiamo, in primis Fenati e Foggia che hanno vinto le ultime due gare. Ma ci sono anche Antonelli e Migno. Troveranno un Pedro Acosta particolarmente su di giri perché non vince più da un mese e domenica scorsa se ne è tornato a casa con un bel “zero” punti che non gli avranno certo migliorato il morale.

Sarà la solita “corsa più pazza del mondo”, far pronostici non serve: Serve solo divertirsi.

 

Salvatore V.

 

(immagine in evidenza tratta da twitter)

MOTOGP 2021-GP D’ARAGONA MOTORLAND

Aragon, pista bellissima spersa nel deserto spagnolo.

Il tracciato è bello ed affascinante, ricco di curve di varia ampiezza, qualche saliscendi e tratti lenti misti ai veloci: insomma un tracciato completo come direbbero quelli bravi.

La MotoGp riparte da qui per un back to back Spagna-Italia che, nelle intenzioni del leader Fabio Quartararo, dovrebbe essere l’occasione per spegnere ogni velleità dei propri rivali. Il francese ha gli strumenti per farlo nel polso e sotto il sedere, ma anche nelle manchevolezze dei suoi avversari. Benintesi (è un attimo essere fraintesi) Fabio non ha e non sta rubando nulla, ma qualche recriminazione gli altri ce la devono avere per forza.

Chi scrive è un amante delle imprese leggendarie, degli “one-shot” rider. Non a caso nel cuore si porta imprese storiche come quelle degli australiani Bayliss a Jerez, Vermuelen A le Mans, ma anche Anthony Gobert a Philipp Island con la Bimota. E come non ricordarsi quella di Max Biaggi a Suzuka?

No, non sto divagando. Questa era una semplice premessa per introdurre la speranza di assistere ad un’altra impresa epica. Ma quanto sarebbe bello vedere Maverick Vinales vincere al debutto con l’Aprilia?

Tantissimo, perché quel matto dello spagnolo in fondo se lo merita pure. Magari non vincerà mai un mondiale ma il talento ce l’ha sia per l’impresa storica che per un titolo. Poco male se non dovesse riuscirci, in fondo la storia del motociclismo è piena di talenti immensi che hanno raccolto meno di quanto avrebbero potuto proprio a causa della loro testa di……..

Maverick non è stato trattato bene in questi anni dai giapponesi di Iwata. E’ vero, noi non siamo nel box e tante dinamiche non le possiamo giocoforza conoscere. Ma dall’esterno qualche indizio l’abbiamo avuto.

Domenica il mio tifo sarà tutto per lui e per l’Aprilia che ben ha figurato a Sstone dieci giorni fa. Aleix Espargaro è amico di Maverick sin dai tempi della Suzuki ed ha già dichiarato di essere disponibile a svelare le sue “conoscenze” della RS che porteranno in pista entrambi. Vedremo.

In fondo questa stagione ci ha già regalato un momento epico con il ritorno alla vittoria di Marquez. Perché non poterne vedere un altro?

A proposito di Marc. Ha preso le misure della velocità, ha preso quelle della durata nell’arco della gara, NON ha ancora preso le sue. Sta cercando di strafare andando in overdrive ed è proprio su quest’aspetto che deve fare un piccolo passo indietro. E’ vero, lui ha tante e troppe aspettative su se stesso, ma guida una moto che oggi pare non uno, ma almeno due gradini sotto la concorrenza migliore. Deve resettarsi e darsi tempo per tornare in alto, perchè non deve dimostrare niente a nessuno.

Nel momento in cui scrivo sono alte le probabilità di rivedere anche il nostro Franco Morbidelli di rientro dopo l’operazione al ginocchio. Avrà bisogno di rodarsi, quindi le aspettative su di lui sono proporzionate alle sue condizioni attuali. Pessima la scelta di farlo andare nel team principale orfano del suo fedele Ramon Forcada. Il miglior tecnico Yamaha resterà in SRT Petronas a far da balia a Jake Dixon e poi a Dovizioso a partire da Misano. Rompere un equilibrio come quello che si era creato tra i due è discutibile seppur ci sono dei contratti in essere. Credo sia mancata la volontà di Iwata stessa, perché i contratti si possono sempre “aggiustare” quando questa c’è. Spero che tale binomio possa ricomporsi almeno nel 2022, vista l’esperienza ripetuta più volte dai vari Rossi e Vinales con risultati pessimi.

E i ducatisti? Potrebbero anche pensare che uno di loro questa gara la possa anche vincere. La moto c’è, i piloti pure, eppure manca sempre un centesimo per fare un soldo. Sono tifoso di Pecco, lo sapete, e per questo sono anche stato molto critico nei suoi riguardi. A caldo è sempre difficile essere lucidi e dopo SStone la delusione era tanta. Però ci deve esser pur qualcosa di vero nelle sue dichiarazioni contro la Michelin. Non poteva essere così brutto dal sabato alla domenica senza una motivazione valida. Ok, magari gli manca un pezzo per arrivare a vincere, ma almeno sarebbe rimasto nel gruppo invece di sprofondare come ha fatto la scorsa gara.

Sulla Michelin le ombre aleggiano da illo tempore…. Mi voglio fremare qui.

Occhio alle KTM che erano e restano delle schegge impazzite e alla solidità delle Suzuki che se mettono insieme i tasselli vendono sempre cara la pelle.

Per i piloti Honda? Dovrebbe essere dura, anche se è pur vero che il giapponese cadde mentre era in testa lo scorso anno e che Alex Marquez fece la più bella gara dell’anno rischiando pure di vincerla.

Buon divertimento

* Franco Morbidelli rientrerà soltanto a Misano, qui ad Aragon correrà ancora una volta il britannico Crutchlow.

 

Salvatore V

(immagine in evidenza tratta dal sito ufficiale WSBK)