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High Voltage Bring- 2018 CBMM Niobium Rome E-Prix presented by Mercedes EQ

Ciao Ringers! Con il consueto ritardo tipico italiano, arriva la Formula E a Roma per la settima tappa del campionato elettrico, in apertura della seconda metà di stagione. L’interesse mediatico per questo evento è molto alto in confronto a quanto mostrato dalla categoria nelle precedenti gare, ma onestamente questo aspetto è di poca rilevanza per i lettori di High Voltage Bring, appassionati di FE.

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High Voltage Bring- Vergne raddoppia e allunga!

L’e-Prix che ha segnato il giro di boa della stagione ha rafforzato la leadership di Vergne in classifica iridata, con una splendida vittoria davanti a un ritrovato Di Grassi, finalmente protagonista di un sabato senza problemi e capace di sfruttare quasi al 100% il potenziale della propria Audi.

I protagonisti del fine settimana sono stati questi due piloti, inarrivabili per tutti gli altri, tranne sul finale di gara per un concreto Bird che è riuscito a portare a casa un ottimo terzo posto. Naufraga Buemi, protagonista di un brutto errore nel curvone veloce verso destra, che lo ha portato a toccare il muro con la posteriore sinistra ed a finire praticamente lì la propria gara. Brutto fine settimana anche in casa Mahindra, con Rosenqvist praticamente mai competitivo, a confermare l’impressione che la casa indiana si sposa bene con circuiti semipermanenti ma subisce tanto sui cittadini.

A questo punto (ed è assurdo da pensare) sembra quasi più facile che Di Grassi riesca a terminare secondo in campionato alle spalle di Vergne rispetto ad immaginare uno dei tre inseguitori del francese (Rosenqvist, Bird, Buemi) issarsi in testa alla classifica.

La graduatoria è ora la seguente:

  1. Vergne                   109
  2. Rosenqvist          79
  3. Bird                         76
  4. Buemi                    52
  5. Piquet                   45
  6. Evans                    41
  7. Abt                         37
  8. Turvey                  32
  9. Mortara              28
  10. Di Grassi            21
  11. Heidfeld             21
  12. Lotterer              18
  13. Lynn                      17
  14. Da Costa            16
  15. Lopez                   13
  16. Engel                    7
  17. Prost                    7
  18. D’Ambrosio      6
  19. Blomqvist         4
  20. Filippi                  1

La gara poteva essere nuovamente condizionata per Di Grassi a causa dello sfortunato sorteggio, che lo ha visto ancora finire nel primo gruppo di qualifica. In realtà il brasiliano è riuscito ad ottenere un tempo incredibile che lo ha qualificato per la SuperPole con il secondo crono assoluto, battuto solo dal leader di classifica che però aveva dalla sua un sorteggio estremamente favorevole, nell’ultimo gruppo insieme agli altri protagonisti del campionato Bird, Rosenqvist e Buemi.

La SuperPole è stata ottenuta da Di Grassi, ma a causa del taglio eccessivo della chicane veloce nel terzo settore i commissari hanno annullato il suo crono, così come a Lynn ed a Turvey. Evans è stato invece squalificato per ripartizione irregolare dei pesi della vettura. Questa è stata la chiave dell’e-Prix, in quanto Vergne si è ritrovato inaspettatamente a partire in Pole, dopo che un problema tecnico lo aveva costretto ad un tempo lontano dai primi nella sessione finale per i top 5. Al suo fianco è scattato appunto Di Grassi, grazie alle penalità inflitte anche agli altri piloti che avevano preso parte alla SuperPole; la gara è stata un duello continuo fra l’alfiere Techeetah (complimenti al team che in veste di privato sta riuscendo a mettere in pista una macchina in grado di lottare fra i primi in tutte le occasioni) ed il pilota Audi, che per la verità non ha quasi mai avuto delle occasioni concrete per provare il sorpasso, pur tallonando per tutta la gara il francese. La forza di Vergne in questa stagione si sta mostrando proprio la capacità di non commettere errori sotto pressione, la sua condotta di gara è stata praticamente perfetta e si è sempre mostrato in pieno controllo, tanto che il rivale ha dovuto ammettere a fine gara di non aver potuto niente contro la difesa del leader di classifica.

Sorride comunque anche Di Grassi, per la prima volta in grado di sfruttare il potenziale della propria Audi, furioso con i commissari per la penalità ricevuta e polemico (giustamente, a parere di chi scrive) per il metodo del sorteggio per stabilire i gruppi di qualifica. È sicuro che senza la penalità il brasiliano si sarebbe assicurato la vittoria ed i punti della SuperPole, in totale 10 in più di quelli raccolti, mentre Vergne avrebbe ottenuto 10 punti in meno, per un delta totale di 20 punti. Con questo risultato ipotetico il gap fra i due sarebbe stato di “soli” 68 punti, recuperabili in 6 gare grazie alla ritrovata affidabilità dell’Audi, mentre il divario effettivo attuale di 88 punti sembra davvero difficilmente colmabile, vista la costanza del pilota francese.

Di seguito gli highlights dell’e-Prix di Punta del Este:

Il caso del fine settimana ha coinvolto il team Audi su due fronti, quello relativo ai pantaloni sotto tuta indossati da Di Grassi (non ignifughi come il regolamento FIA impone) che hanno portato 10000 euro di multa al brasiliano e 3 punti in meno sulla patente, e quello ben più pericoloso che ha condizionato la gara di Abt, il quale ha subito l’allentamento delle cinture di sicurezza a seguito del cambio macchina. La FIA ha deciso di non penalizzare il tedesco e l’Audi in quanto in sede di pit stop le cinture erano state allacciate correttamente, in base a quanto riportato dal commissario addetto al controllo delle operazioni nel box della casa degli anelli; il problema si è verificato due giri dopo la sosta e Abt si è spontaneamente fermato in pit lane per risolverlo. È comunque curioso che da quando è stato abolito il tempo minimo della sosta per il cambio macchina siano accaduti diversi inconvenienti, che potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi. Allo stesso tempo, come già discusso in precedenza, non sembra troppo pertinente al motorsport il fatto che la gara si possa decidere in base al tempo in cui un pilota salta da una macchina all’altra, magari trascurando le procedure di sicurezza.

Termina così la prima metà di campionato, in vista dell’inizio della stagione europea con l’attesissimo e-Prix di Roma (il Bring sarà presente all’EUR), in programma per il 14 aprile.

Buona stagione!

High Voltage Bring- 2018 CBMM Niobium Punta del Este E-Prix

Questo fine settimana torna la Formula E, a breve distanza dall’ultima gara di Città del Messico, per la sesta tappa che chiude la prima metà di stagione del campionato elettrico. Come di consueto il programma si svolgerà (tranne lo shakedown di venerdì pomeriggio) tutto nella giornata di sabato 17 marzo, con le due sessioni di prove libere, la qualifica e la gara.

Prosegue la caccia a Jean Eric Vergne che ormai comanda la classifica da un paio di appuntamenti, a bordo della sua Techeetah motorizzata Renault, unico team cliente della categoria. In attesa dell’e-Prix di Roma del prossimo 14 aprile, che aprirà la seconda parte di campionato sui tracciati europei, prima della chiusura con la doppia gara di New York, il cittadino di Punta del Este ospiterà il Circus elettrico in questo fine settimana.

Come già detto in seguito al risultato di Città del Messico, saranno tanti i punti interrogativi sui quali cercare maggior chiarezza in un campionato che resta (fortunatamente per gli appassionati) sempre in bilico fra almeno quattro team e almeno altrettanti piloti.

In Techeetah si punta tutto sul capoclassifica Vergne, dopo che André Lotterer è stato costretto al ritiro in Messico e relegato nelle parti basse della classifica generale. Il pilota francese è riuscito a balzare in testa alla classifica e allungare il margine nelle ultime due gare, grazie ad una condotta di campionato che gli ha permesso di raccogliere il massimo su tutti i circuiti, specialmente sui permanenti, dove la vettura del team privato non riesce ad essere al livello delle migliori. Lo sbarco su un circuito puramente cittadino dovrebbe ridare smalto a Vergne, molto abile fra i muretti a portare al limite la propria monoposto. Il francese fra l’altro debuttò in FE nella stagione 1 proprio a Punta del Este, per la terza gara stagionale, con il team Andretti (non certo fra i protagonisti del campionato) cogliendo una fantastica Superpole.

Gli inseguitori principali rimangono Rosenqvist, Bird e Buemi. Il primo dovrà mostrare di saper essere competitivo sui circuiti cittadini quanto sui permanenti, dove avrebbe incassato il 100% dei successi senza il problema alla batteria patito in Messico. L’inconveniente non dovrebbe preoccupare più di tanto in ottica futura il team Mahindra, in quanto la batteria (a loro dire) era stata mal revisionata dal fornitore unico Williams, dopo che all’interno della squadra indiana si erano accorti del problema e avevano chiesto un controllo legittimo.

Bird potrà fornire probabilmente un’ottima prestazione su un circuito molto simile al tracciato di Hong Kong, che lo aveva visto grande protagonista; resta il dubbio se Virgin sia ancora al livello dei migliori e in grado di fornire al britannico una vettura in grado di lottare per la vittoria, visto che il trend sembra decisamente discendente.

Buemi è invece alle prese con una vettura che da inizio anno, complice anche l’imminente abbandono di Renault (già programmato dalla scorsa stagione; dalla Stagione 5 subentrerà Nissan), non gli sta permettendo di attaccare in gara come era abituato a fare; in qualifica le prestazioni restano di alto livello, quindi la guida difensiva che è costretto ad attuare almeno nelle prime fasi di gara è certamente figlia di una gestione dell’energia che rispetto alla scorsa stagione non è progredita, tanto da rimanere indietro rispetto agli avversari che lo scorso anno non erano certo al livello di Renault.

Per la prima volta dall’inizio della stagione sembra che Audi possa affrontare un fine settimana senza troppi problemi; non sono previste infatti penalità in griglia e i guai di affidabilità dovrebbero essere alle spalle, dopo la prestazione di rilievo di Città del Messico ed in seguito alla possibilità di introdurre la modifica all’inverter che dovrebbe eliminare i guasti patiti da inizio anno. Attualmente fra i due piloti Abt è in una posizione migliore di classifica ma, a ben vedere, non si deve escludere una quasi impossibile rimonta di Di Grassi nella classifica iridata. Le prestazioni del brasiliano, nei rari momenti in cui non ha avuto problemi, sono state migliori di Abt e certamente nelle scorse stagioni ha sempre mostrato di non mollare fino alla fine della stagione.

Nella terza stagione di Formula E non si è corso sul cittadino di Punta del Este, che torna quindi in calendario dopo la presenza nelle prime due stagioni.

Di seguito un giro del tracciato che impegnerà i piloti in questo appuntamento e gli highlights delle edizioni della prima e della seconda stagione.

A seguire gli orari dell’e-Prix di Punta del Este:

Prove Libere 1: Live canale ufficiale YouTube Formula E ore 12.00

Prove Libere 2: Live canale ufficiale YouTube Formula E ore 14.30

Qualifiche: Live Mediaset Italia 2 e Eurosport ore 16.00

Gara: Live Mediaset Italia 2 e Eurosport ore 20.00

Il 6 marzo a Ginevra è stata presentata ufficialmente la Gen2 di monoposto per il campionato. Brembo è stata ufficializzata fornitore unico per le prossime tre stagioni, per le quali verrà impiegata la seconda generazione di vetture. Fra le novità anche un nuovo sviluppo per gli pneumatici portati da Michelin, ancora all weather e più vicini alle mescole stradali, ma allo stesso tempo più leggeri di ben 4 kg complessivamente rispetto a quelli attualmente in uso (9 kg rispetto a quelli impiegati nella prima stagione). L’introduzione di Halo verrà accompagnata dalla presenza di led luminosi sulla protezione della testa del pilota, in modo da indicare con diversi segnali la strategia di gara per quanto riguarda la potenza impiegata in tempo reale. L’obiettivo è quindi dichiaratamente quello di avvicinare la categoria agli spettatori, che potranno più facilmente capire cosa sta accadendo in pista (ma allo stesso tempo rende la competizione forse sempre più simile ad un videogioco).

SCHEDA TECNICA GEN2:

Lunghezza: 5160 mm
Larghezza: 1770 mm
Altezza: 1050 mm
Carreggiata anteriore: 1553 mm
Carreggiata posteriore: 1505 mm
Altezza massima: 75 mm
Passo: 3100 mm
Peso minimo: 900 kg (pilota e pacco batterie da 385 kg inclusi)
Potenza massima (in qualifica): 250 kW (340 cv)
Potenza massima (in gara): 200 kW (270 cv)
Velocità massima: 280 km/h
Accelerazione: 0-100 km/h in 2,8 secondi

Pneumatici: Michelin Pilot Sport 18″
Freni: impianto frenate Brembo, dischi carbonio e pastiglie 278 mm all’anteriore, 263 mm al posteriore. Brake-by-wire al posteriore.

Cambia inoltre il format degli e-Prix dalla quinta stagione; la gara sarà accorciata ad una durata di circa 40 minuti, senza cambio macchina e con l’obbligo per i piloti di utilizzare due livelli di potenza (200 kW e 250 kW), di cui quello più prestazionale, pari probabilmente a quello usato in qualifica, garantirà tempi sul giro inferiori di circa un secondo.

Buon e-Prix!

High Voltage Bring- La prima (ufficiale) di Abt in FE

Il campionato di Formula E sembra non voler lasciare spazio a previsioni. L’appuntamento di Città del Messico era attesissimo sia per la fantastica gara di Santiago del Cile che l’ha preceduto, sia per la ricerca di conferme sull’andamento delle prestazioni e dell’evoluzione della classifica.

La vittoria perentoria (la prima valida nel campionato elettrico, dopo la squalifica nel secondo appuntamento di Hong Kong) di Daniel Abt su Audi ha scompaginato ancora una volta le previsioni della vigilia, ma ha permesso di delineare in modo più deciso la classifica iridata e di provare a prevedere l’evoluzione delle prestazioni da qui alla fine della stagione, in attesa del successivo ribaltone che in questo campionato è sempre dietro l’angolo.

La classifica piloti è quella se segue:

  1. Vergne                       81
  2. Rosenqvist              69
  3. Bird                             61
  4. Buemi                        52
  5. Piquet                       45
  6. Abt                             37
  7. Evans                        29
  8. Mortara                  28
  9. Turvey                     26
  10. Heidfeld                 21
  11. Lotterer                 18
  12. Da Costa               16
  13. Lynn                           9
  14. Lopez                        8
  15. Prost                         7
  16. Engel                        6
  17. D’Ambrosio          4
  18. Blomqvist             4
  19. Di Grassi               3
  20. Filippi                     1

L’unica conferma rispetto ai precedenti appuntamenti riguarda le prestazioni dei top driver rispetto alle seconde linee: come si può vedere infatti i migliori sono sempre a lottare per le posizioni di vertice, sia in gara che nella classifica di campionato.

A questi deve essere aggiunto il campione uscente Di Grassi, che ha vissuto l’ennesimo fine settimana da incubo in questa stagione, partito con una penalità in griglia di dieci posizioni per la rottura dei sigilli FIA che si era resa necessaria per riparare l’inverter danneggiato a Santiago; dopo il miglior tempo nelle prove libere il sorteggio nel primo gruppo di qualifica, con una pista estremamente sporca di polvere, ha impedito al brasiliano di far volare allo stesso modo la propria monoposto, con conseguente tempo che lo avrebbe comunque relegato a centro gruppo senza penalità ed in fondo alla griglia a seguito dell’arretramento previsto da regolamento. Nonostante le avversità sono arrivati i primi 3 punti della stagione, positivi per muovere la classifica, per lasciare alle spalle i problemi di affidabilità patiti nella prima parte del campionato (che dovrebbero essere definitivamente risolti con l’introduzione di una nuova specifica di inverter dal prossimo e-Prix di Punta del Este) ed infine per mostrare ancora una volta una grandissima velocità ed una ottima efficienza nell’utilizzo della batteria, qualità che hanno permesso a Di Grassi di agguantare un nono posto con partenza dal ventesimo, nonostante un errore durante il duello con Lopez, ed ottenere anche il giro più veloce della gara.

A questo punto il momento negativo per il brasiliano e per il team Audi sembrerebbe superato e c’è da giurare che entrambi gli alfieri della squadra degli anelli proveranno a mettere le mani sul titolo, nonostante 79 punti per Di Grassi e 44 per Abt non siano certamente pochi da recuperare in sole 7 gare al solidissimo leader di campionato Vergne.

Il francese da parte sua ha mostrato anche in questo fine settimana una grandissima maturità e costanza di prestazioni, armi che lo hanno issato in testa alla classifica nello scorso e-Prix e gli hanno permesso di mantenere la testa, ampliando il margine sul diretto inseguitore Rosenqvist, in questo appuntamento messicano. Il lavoro svolto finora dal pilota transalpino è stato egregio, la vettura non è mai stata quella da battere, ad esclusione della gara di Santiago del Cile, ma grazie all’ottimizzazione del pacchetto tecnico a sua disposizione riesce per ora a guardare tutti dall’alto della classifica, con numerosi buoni piazzamenti. Sfortunato il compagno di squadra Lotterer, autore di una gara solida che lo stava portando a concludere in settima posizione ad una manciata di secondi di distacco dal leader iridato ma fermato da un problema tecnico.

In via del tutto simile si sta evolvendo la stagione di Buemi, non più dotato di una vettura con la quale dominare le gare come accadeva nella scorsa stagione; anche il pilota svizzero si sta però adattando bene al ruolo di ragioniere: da questo punto di vista è stata esemplare la condotta di gara di sabato, quando ha lasciato sfogare i piloti più veloci cercando di proteggere la posizione nella prima parte di gara, consapevole di non possedere il ritmo per vincere. Il guizzo con il quale ha sopravanzato Vergne (grazie all’uso del FanBoost) mostra che la cattiveria per vincere le gare non è andata perduta, sempre che Renault riesca a fornirgli in questa stagione una macchina in grado di primeggiare. Con la sua condotta di gara Buemi si è portato a soli 19 punti dal leader Vergne, in piena lotta per il successo finale, dopo l’inizio disastroso di Hong Kong.

I due grandi delusi della tappa messicana sono il secondo ed il terzo della graduatoria iridata, Rosenqvist e Bird. Il primo, come anticipato nella presentazione di questo e-Prix, si è dimostrato velocissimo su questi tracciati con asfalto da circuito permanente, ha preso di prepotenza la Superpole e si stava avviando verso una facile vittoria, prima di subire il danneggiamento della batteria. A tale proposito si è scagliato contro Williams Advanced Engineering il team principal di Mahindra, Dilbagh Gill: “Ci sentiamo danneggiati e frustrati perché crediamo che ci sia stato un problema con le batterie dopo le qualifiche di Marrakech. Quel che è successo qui è difficile da digerire perché la nostra sensazione è che la batteria non sia stata controllata come si deve prima di esserci restituita: sembra che sia successo qualcosa a livello di celle, ma serviranno ulteriori verifiche”. Sicuramente Rosenqvist resta uno dei favoriti, se non il principale pretendente per portare a casa il campionato. Per quanto riguarda Bird, ancora terzo in classifica, l’inglese ha dovuto scontare una penalità di 10 posizioni in griglia come Di Grassi, per la sostituzione del cambio. Partito in diciannovesima posizione, la gara è stata tutt’altro che semplice e si è conclusa ben fuori dalla zona punti; ciò che maggiormente dovrebbe preoccupare il team DS Virgin è la mancanza di quella competitività mostrata ad Hong Kong, grazie alla quale Bird avrebbe potuto risalire il gruppo nell’arco della gara.

Merita attenzione infine uno dei piloti poco considerati in questa stagione, vincitore del primo campionato di FE: Nelsinho Piquet jr. Il pilota brasiliano sta conducendo una buona annata, a bordo della sua Jaguar che sicuramente è molto cresciuta rispetto allo scorso anno. Il divario da Vergne è ora di 36 punti, ma non è da escludere un finale di stagione simile a quello che lo portò a laurearsi campione, nel caso in cui il team cresca ancora nei prossimi e-Prix.

Nei giorni precedenti la gara di Città del Messico è arrivata una notizia certamente positiva per la categoria: nell’edizione dell’e-Prix di Monte Carlo della quinta stagione (maggio 2019), con le nuove attesissime vetture di seconda generazione, la gara si correrà sul circuito “lungo” adottato dalla F1. Viene quindi abbandonato il tracciato che si snodava solo nella zona del porto, saltando tutta la parte dalla salita del casino fino alla chicane in uscita dal tunnel.

Il prossimo appuntamento è per sabato 17 marzo (come sempre Prove Libere, Qualifiche e Gara in un’unica giornata) a Punta del Este, Uruguay, per concludere la prima metà della stagione.

Alla prossima!

High Voltage Bring- 2018 Mexico City e-Prix

Ciao Ringers! Questo fine settimana torna il campionato di Formula E sul circuito ricavato all’interno dell’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico, per la quinta tappa della stagione.

Si arriva a questo appuntamento dopo l’entusiasmante gara di Santiago del Cile che, al netto di alcune polemiche sulle modifiche apportate alle cinture da parte del team Techeetah dominatore della gara, ha offerto tanti spunti di riflessione per il continuo della stagione. Dopo un terzo di stagione infatti sembra davvero impossibile azzardare ipotesi solide sul pilota o sul team favorito per la vittoria finale, vista la grande incertezza vissuta nei primi quattro appuntamenti. I protagonisti principali sono sempre gli stessi che si sono visti nelle scorse stagioni, ma sembra che di gara in gara possano cambiare continuamente gli equilibri; dopo Marrakech infatti Rosenqvist era considerato il grandissimo favorito per una fuga nel mondiale, mentre dopo Santiago è il team Techeetah a poter essere indicato come il più in forma, con Vergne in testa alla classifica e Lotterer che per la prima volta è riuscito a capire pienamente la macchina e lottare per la vittoria. La graduatoria in attesa della gara del Messico recita quanto segue:

  1. Vergne 71
  2. Rosenqvist 66
  3. Bird 61
  4. Buemi 37
  5. Piquet 33
  6. Mortara 24
  7. Evans 21
  8. Heidfeld 21
  9. Lotterer 18
  10. Abt 10

Visti i continui ribaltamenti di classifica non si può certo escludere alcun risultato; è chiaro che ormai il campione uscente Di Grassi può essere quasi certamente considerato fuori dalla lotta per il titolo, relegato ancora in fondo alla classifica con 0 punti a causa della scarsissima affidabilità della propria Audi. Il brasiliano potrebbe trovare un primo riscatto proprio in questo fine settimana, vista la velocità mostrata dalla propria vettura nell’ultimo appuntamento e considerata la gara dello scorso anno sul circuito di Città del Messico; il pilota Audi riuscì a compiere una rimonta eccezionale, grazie ad una ottima strategia che gli permise di sfruttare l’ingresso della SC, con una superba gestione di energia, che gli permise di tenere dietro tutti i rivali e portare a casa una vittoria che dopo pochi giri sembrava impossibile. Nel video seguente gli highlights dell’e-Prix della scorsa stagione.

Purtroppo per Di Grassi, questo fine settimana inizia già con la spada di Damocle di una possibile penalità di 10 posizioni in griglia, a causa della rottura a Santiago dell’inverter. Per la riparazione è stato necessario rompere i sigilli FIA sul componente e quindi è possibile, a discrezione del collegio dei commissari, un provvedimento simile a quello già scontato nello scorso e-Prix. Intanto i tecnici Audi sembrano aver risolto i problemi che hanno afflitto la vettura nelle prime uscite di stagione, ma per regolamento le modifiche non possono essere implementate prima di 30 giorni dalla presentazione delle nuove parti alla Federazione. Per questo motivo in Messico i tedeschi dovranno fare di necessità virtù ed utilizzare la configurazione che è stata impiegata fino a questo momento della stagione; l’evoluzione è rimandata all’appuntamento di Punta del Este del 17 marzo e c’è da scommettere che, vista la velocità finora mostrata, Audi sarà certamente protagonista. Per quanto riguarda questo fine settimana i tecnici sperano che l’asfalto poco sconnesso di Città del Messico possa permettere all’inverter di resistere alle sollecitazioni cui sarà sottoposto in gara per garantire a Di Grassi la prima bandiera a scacchi dell’anno.

Sicuramente tutti i piloti saranno costretti a prestare particolare attenzione alla tecnica di guida per ottimizzare l’energia a disposizione, visto che nell’arco della stagione questo è il tracciato che maggiormente presenta rettilinei; il più impegnativo per le batterie è quello di partenza, al termine del quale sarà certamente richiesta una lunga fase di coasting che potrà favorire i sorpassi da parte di chi, specialmente nelle fasi finali della gara, sarà riuscito a conservare una maggior quantità di energia.

Un altro aspetto determinante sarà quello del raffreddamento, non certo a causa delle temperature, previste intorno ai 20° C, quanto per la rarefazione dell’aria agli oltre 2000 metri di altitudine del circuito. Il motore delle monoposto elettriche non risentirà in termini di potenza di questa particolare condizione, ma la portata d’aria refrigerante sarà certamente inferiore rispetto a quella dei tracciati sul livello del mare. Questa condizione potrà quindi determinare gravosi problemi di affidabilità, per cui questa gara sarà ulteriormente decisiva per il team Audi, in funzione del proseguimento della stagione.

A proposito di affidabilità, l’e-Prix del Messico sarà compromesso per Alex Lynn prima che le vetture scendano in pista; il pilota Virgin è infatti stato costretto a sostituire il cambio, per la cui rottura aveva abbandonato anzitempo la competizione a Santiago: questa operazione gli costerà 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza di questo fine settimana.

Un ulteriore fattore da tenere in considerazione è la condizione dell’asfalto. Il circuito, seppur caratterizzato da bassa rugosità, è pur sempre un vero e proprio autodromo, non si correrà quindi su strade aperte alla normale circolazione. I bump sono praticamente inesistenti a confronto con quelli che vengono incontrati dalle vetture di FE negli altri appuntamenti del campionato; da questo punto di vista, questo tracciato può essere paragonato a quello di Marrakech, dove Rosenqvist riuscì a sfruttare al massimo le potenzialità della Mahindra grazie ad una guida pulitissima che gli permise di beffare Buemi e Bird. Vedremo quindi se le sensazioni riguardo alla maggior efficacia del pacchetto indiano su queste tipologie di circuito sarà confermata in Messico.

Per quanto riguarda gli orari, la differenza di fuso fra l’Italia ed il Messico a inizio marzo è di sette ore; di seguito la programmazione:

Prove Libere 1: Live canale ufficiale YouTube Formula E ore 15.00

Prove Libere 2: Live canale ufficiale YouTube Formula E ore 17.30

Qualifiche: Live Mediaset Italia 2 e Eurosport ore 19.00

Gara: Live Mediaset Italia 2 e Eurosport ore 23.00

Buon e-Prix!