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BAGNAIA POKER MONDIALE, QUARTARARO IN CRISI – SAN MARINO POST GP

Bagnaia vince la 4^ di fila, record nella storia Ducati. Convinti ancora che non sia un fenomeno?

Aragon e Motegi a settembre, Thailandia, Phillip Island e Sepang ad ottobre, infine Valencia il 6 Novembre. Mancano 6 gare alla fine del Mondiale, il distacco è di 30 punti. Aragon sarà la carneficina Yamaha, con quel rettilineo lunghissimo così come Sepang. Sono 4 le gare in cui il Campione del Mondo in carica dovrà difendere la corona, probabilmente con un avversario in più.

Domani rientra Marc Marquez che correrà le ultime 6 gare del Mondiale se i test daranno i segnali sperati. Non starà lì a guardare ve l’assicuro e potrà essere l’ago della bilancia di un Mondiale tiratissimo, dove finora però NON ABBIAMO visto un sorpasso che sia uno tra Quartararo e Bagnaia. Non una bagarre, nulla di nulla.

Ducati da favola.

La Ducati è una moto favolosa, ormai dal 2017 la più forte del lotto. Quest’anno di sta esaltando sia in qualifica che in gara. Nella Top 10 del Mondiale ci sono 5 Ducati, in qualifica le prime file sono quasi sempre delle rosse, in gara occupano sempre il podio. Pecco ha a disposizione un’astronave e la guida magnificamente così come Enea Bastianini, che ha migliorato anche la qualifica. 

Non vincere il Mondiale Piloti con questa moto è come se il Pontefice tirasse un bestemmione durante l’Angelus in piazza San Pietro, invocando la Santissima Trinità.

Yamaha un disastro.

La Yamaha R1 di Quartararo (guida una R1 a carburatori del 99) è dannatamente lenta. Il Campione del Mondo sta facendo letteralmente un miracolo ad essere in testa al Mondiale, la M1 le prende anche dalla Aprilia in rettilineo. Serve un miracolo per vincere questo Mondiale, 30 punti sono pochi anche se Quartararo nel poker “asiatico” a mio avviso metterà le mani sul secondo titolo Mondiale.

Fossi in Quartararo il prossimo rinnovo con Yamaha me lo farei pagare in cv alla ruota. Ha già firmato? Ah…

Aprilia da Mondiale.

Vinales ha finalmente trovato la quadra giusta sulla RS-GP, sono serviti 2/3 di stagione a conferma di quanto sia difficile cambiare moto in questa MotoGP. A mio avviso è lo step successivo per puntare al Mondiale. Aleix Espargaró è un gran Pilota ma non un Fenomeno. Per puntare al Mondiale servono quelli, e Maverick è un assoluto fenomeno sminuito soltanto da una certa parte di stampa schierata.

LA GARA

Gara noiosa. No, di più. All’inizio giocano come sempre al risparmio gomma con i Piloti nelle retrovie che fanno i giri veloci. Miller si leva subito dall’intralciare Pecco e si stende dopo poche curve, stessa sorte per Bezzecchi. La gara è condotta da Bagnaia dall’inizio alla fine, con Bastianini e Vinales gli unici a tenere il passo. A pochi giri dalla fine Pecco e la Bestia mollano tutti e vanno via regalandoci un ultimo giro da paura con Bagnaia che vince per 0.034...

Vinales chiude sul podio e Marini arriva 4° disputando una magnifica gara e mettendosi dietro un bel po’ di Piloti. È la pista di casa, non male.  Quartararo chiude 5° alle spalle di Marini non riuscendo mai ad impensierire il Pilota Ducati. Solamente 6° Aleix Espargaró. In Aprilia dicono che questa pista non “garbava” tanto al Pilota Spagnolo, mia idea è che Aleix si stia accorgendo che Maverick comincia a capire la moto ed a sentirla come vuole lui. Sarà un bel finale di stagione in casa Aprilia.

La prima Honda chiude a 22 secondi dal vincitore con il 10° posto di Alex Marquez. Un eternità. In HRC soltanto Marc può riportare alla vittoria questa moto.

Il Mondiale fa tappa tra due settimane in Aragona, nel regno di Marc Marquez e probabilmente rivedremo finalmente in pista il Campione di Cervera.

Classifica Mondiale

GRAZIE DOVI

24 vittorie, 103 podi. Il Pilota Italiano più vincente nell’ultimo decennio di MotoGP, Campione Mondiale 125 e vice-Campione del Mondo MotoGP 2017-18-19. Ha regalato tante emozioni, probabilmente rimarrà l’unico in grado di battere più volte nel corpo a corpo un certo Marc Marquez. Si ritira Andrea Dovizioso. Grazie.

Immagine MotoGP.com

 

Francky

 

(Immagini utilizzate tratte dal sito MotoGP.com)

MOTOGP 2022-GP DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Classico appuntamento di (quasi) fine estate a due passi dalle spiagge romagnole e dalle camerette da adolescenti della maggior parte dei piloti nostrani.

Misano è da sempre il cuore della terra dei motori a due ruote ed i nostri ritroveranno l’asfalto che spesso è stato per loro la palestra più importante della carriera.

Piloti e Case italiane vantano una buona tradizione seppur sia riuscito l’en plein di tre vittorie in tre classi solo una volta nel 2018.

Curiosamente il leader del Mondiale Quartararo non ha mai vinto in Romagna ed i suoi risultati migliori sono due secondi posti nel 2019 e nel 2021.

Al contrario, Pecco Bagnaia è andato sempre forte su questo tracciato, al punto di rischiare di vincere la sua prima gara quando ancora aveva indosso i colori Pramac. E’ lui il favorito d’obbligo. Sull’onda dei tre successi consecutivi appena ottenuti vorrà portarci anche il quarto per bissare quello dello scorso 2021.

Vincere anche domenica avrebbe un significato ulteriore per il piemontese in quanto sarebbe il primo pilota a centrare un poker consecutivo: impresa mai riuscita nemmeno a Sua Maestà Casey Stoner.

Bagnaia scenderà quindi in pista carico di entusiasmo, ma anche con tutta la pressione addosso che solo quando guidi una rossa nel giardino di casa puoi avere.

Guardando le statistiche nell’ultimo anno solare (ovvero da inizio settembre 2021 ad oggi) il nostro ha vinto ben 9 gare sulle 19 disputate. Il suo rivale ne ha vinte solo 3 collezionando in tutto 264 punti a fronte dei 279 di Pecco… La grossa differenza sta tutta nel fatto che il francese ha imparato ad accontentarsi quando non ne ha per vincere. Bagnaia è spesso caduto per eccesso di foga/pressione.

Un successo del ducatista (con in scia altri piloti a “rubare” punti al rivale) significherebbe mettere ulteriore sale a questo campionato. Un evenienza che darebbe più sapore a chiunque vincerà il titolo a fine anno. E regalerebbe anche adrenalina ai tifosi e fama alla Dorna stessa.

Questo ormai il leitmotive che ci porteremo sino a quando i giochi non saranno fatti.

Gli altri? Tanti hanno motivo per ben figurare. I ducatisti hanno i mezzi per farlo a partire da Bastianini sempre molto veloce in Romagna. Resta da vedere come si comporterà nel caso in cui si trovasse in battaglia con il suo futuro compagno di box rosso. Miller avrà il compito di difendere il compagno di box meglio di quanto non abbia fatto in Austria e gli indigeni Bezzecchi e Marini i sopracitati favori del “giardino di casa”.

Il gran Capo Dall’Igna sarebbe ben felice se anche gli altri due ufficiali Pramac aiutassero la causa dopo averli confermati anche per il prossimo anno.

Ritroveremo pimpanti anche i due alfieri Aprilia che su questa pista hanno macinato asfalto gomme e ferodi per collaudare la RS.

Gli altri (due)? Honda farà numero come non lo faceva dall’inizio degli anni 80. A completare il campionato alternativo “giapponese” le tre Yamaha restanti che potranno lottare anche con una Suzuki (Watanabe sostituisce Mir infortunato in Austria). La gara “giapponese verrà presumibilmente dominata da Rins in sella all’altra Suzuki ormai in disarmo.

Restano le KTM. Oggetto misterioso del 2022 pare che per il prossimo anno facciano incetta di tecnici ex Red Bull F1. Nel frattempo sono lì a rinfoltire (senza più acuti) la griglia di partenza con arrivo in ordine sparso. Incredibile solo pensarlo dopo che lo scorso anno parevano indirizzati ad un 2022 migliore rispetto a quell’Aprilia che sta invece ben figurando.

Questo il cocktail del weekend. Interessante per l’alto classifica e per i colori italiani. Capiremo se arriverà davvero la pioggia ad oggi prevista per annacquare la bevanda del fine settimana.

Divertitevi tutti, senza prendervela troppo….. perché è solo sport….forse.

(immagine di copertina tratta dal sito ufficiale del circuito intitolato a Marco Simoncelli)

 

GRAZIE DI TUTTO ANDREA DOVIZIOSO

(immagine tratta dal sito della Motogp)

Sarà l’ultima gara della carriera del nostro Andrea Dovizioso. Il ringraziamento è d’obbligo per averci regalato belle battaglie, per averci fatto gioire con un mondiale, per averci fatto sperare che un pilota italiano potesse trionfare in sella alla rossa nazionale.

Andrea non sarà stato un fuoriclasse, ma ha ben figurato in carriera incrociando le ruote con nomi che farebbero tremare le gambe a chiunque. Ha lottato contro gente del calibro di Rossi, Stoner, Lorenzo, Pedrosa e Marquez. Senza qualcuno di loro avrebbe vinto molto di più e magari sarebbe arrivato l’iride della classe regina a bordo della Ducati.

Ma la vita è fatta così…. Sul finire ha commesso l’errore di non provarci davvero con Aprilia chiudendo in sordina con una Yamaha decisamente sotto tono rispetto ai fasti passati. Sarebbe stato bello vederlo a bordo della moto di Noale ad indirizzare quel progetto che oggi sta dando i suoi frutti. Sarebbe stato bello come è stato bello vedere il suo spirito di abnegazione durante gli anni bui della rinascita Ducati. E’ stato talvolta troppo spigoloso con i compagni di team. Non si è mai veramente integrato con i suoi corregionali del giro buono.

Grazie ancora Andrea. Tanto rispetto per ciò che hai fatto e scusami se talvolta ho esagerato anche io con le critiche.

All the best.

 

Salvatore V.

BAGNAIA FA FULL IN AUSTRIA. QUARTARARO NON MOLLA.

Come da tradizione il Red Bull Ring sorride all’armata Ducati che domina la gara grazie a Francesco Bagnaia. Il chivassese è stato autore di una gara perfetta infilando la terza vittoria consecutiva che gli permette di avvicinarsi ancora al leader mondiale Fabio Quartararo che gli è finito subito dietro.

Se la vittoria del ducatista è davvero bella ed importante altrettanto lo è il secondo posto del francese in sella alla Yamaha. Fabio riparte dall’Austria con un vantaggio maggiore rispetto al più diretto inseguitore Aleix Espargaro finito staccato causa un errata scelta di gomme.

E’ stata pertanto una domenica con due vincitori, perché Quartararo è riuscito a districarsi in mezzo a tutte le altre Ducati che avrebbero potuto togliergli posizioni e punti pesanti.

La vittoria di Pecco non è mai stata messa in discussione. Partito garibaldino (ma “ragioniere”) ha preso il comando cedendolo al compagno Jack Miller giusto per qualche centinaia di metri. Per il resto della gara ha amministrato la sua gomma morbida anteriore: ha “strappato” nei momenti giusti senza permettere a nessuno di attaccarlo veramente.

Fabio Quartararo ha fatto altrettanto, gestendo però la sua moto in rimonta dopo essersi trovato dietro a ben 4 ducati (anche Bastianini e Martin) e con in scia Espargaro che però non ha mai avuto l’occasione di tentare il sorpasso prima che le sue gomme morbide alzassero bandiera bianca.

A ravvivare la lotta dei primi giri anche Bastianini fino a quando il suo cerchio anteriore non si è piegato battagliando con Martin. Lo spagnolo è invece rimasto in lotta sino a ¾ di gara prima di essere passato da Quartararo per poi sdraiarsi nel tentativo di soffiare il podio a Miller.

Gli altri sono state comparse, a partire da Vinales che è rimasto nelle posizioni alte della classifica pochi giri prima di venire risucchiato. Mir è caduto subito, mentre le tracce di Rins si sono viste solo scorrendo la classifica nelle posizioni centrali.

Autore di un’ottima prestazione il tanto bistrattato Luca Marini che, con calma e pazienza, ha scalato un ottimo quarto posto finale mettendosi dietro anche l’altra Ducati “ufficiale” di un Joan Zarco sempre più gaucho triste.

Per finire mi permetto alcune considerazioni personali sugli umori generali che si sentono in giro.

Pecco ha la moto migliore? Forse si. Vince per questa ragione? Forse si. Ma quanti in passato hanno fatto altrettanto? Tutti, secondo me, perché i vari Doohan, Rossi, Lorenzo, Marquez hanno vinto perché avevano la moto migliore talvolta per tanti, talvolta solo per se stessi. In mezzo alle urla degli haters di default,  Pecco è l’unico che continua a vincere mentre gli altri finiscono dietro e non colgono le occasioni per fare altrettanto, eccezion fatta per l’inizio stagione di Bastianini. Da quando vincere è un demerito? Bagnaia ha sbagliato troppo ad inizio stagione. Ma quella che ha tra le gambe non è l’unico valore aggiunto alle sue vittorie, esattamente come non lo è stato per i sopracitati predecessori.

Fabio Quartararo sta portando a termine una stagione da campione con una moto che è diventata la migliore per lui. Quando il ducatista se lo mette dietro non è solo perché guida una Ducati.

In Yamaha hanno scelto la strategia che in passato ha reso con i vari Marquez, Rossi, Lorenzo. Ducati ha scelto altro: questo non deve essere un demerito per il pilota che sino ad oggi è riuscito ad interpretarla meglio dei suoi compagni di marca.

Ci vediamo a Misano tra due domeniche. Bagnaia è il favorito per via della pista di casa, ma la legge dei grandi numeri dice che “calare” il poker non sarà affatto scontato.

Salvatore V.

 

(immagine in evidenza tratta dal sito di Eurosport)

MOTOGP 2022-GP D’AUSTRIA SPIELBERG

Il tredicesimo appuntamento stagionale della MotoGp va in scena sul tracciato di Spielberg. Il Red Bull Ring si presenta ai piloti modificato grazie all’inserimento di una terribile chicane a metà del rettilineo in salita dopo curva 1.

(immagine tratta dal sito reddit)

La scelta di introdurre tale novità è scaturita dopo le polemiche seguite agli incidenti degli scorsi anni. La speranza è che la pezza non sia peggiore del buco.

Per anni l’Austria è stata feudo Ducati grazie alle vittorie dei vari Iannone, Dovizioso, Lorenzo, Martin. La Gp22 di Borgo Panigale si presenta come favorita non solo grazie alla competitività assoluta che la moto di Dall’Igna ha mostrato negli ultimi tempi, ma anche dalla tradizione.

L’aver spezzato il rettilineo sul quale le rosse bolognesi avevano modo di allungare non dovrebbe essere un grosso handicap per i piloti in sella al gioiello italiano.

Le ultime due vittorie (consecutive) di Pecco Bagnaia hanno spostato l’inerzia del campionato seppur il distacco che il leader Fabio Quartararo ha sui suoi inseguitori è ancora piuttosto ampio. L’acciaccato Espargaro segue a 22 punti mentre lo stesso Pecco è a 49 lunghezze di distanza. Le otto gare che restano per completare la stagione mettono in palio 200 punti quindi quei giochi che sembravano chiusi oggi non lo sono più.

Il francese della Yamaha dovrà correre all’attacco su un circuito non proprio gradito. Il suo compito è evitare di presentarsi in una situazione ancora più delicata a Misano tra quindici giorni: perdere troppi punti nei prossimi due appuntamenti sarebbe deleterio dal punto di vista psicologico. Quartararo non potrà che contare sulle sue uniche forze visti i risultati dei compagni di marca e si troverà da solo contro una schiera di assatanati che potrebbero aiutare la rimonta dei suoi più diretti avversari.

Oltre ai due sopracitati avversari avrà contro almeno con altre quattro Ducati (Miller, Bastianini, Zarco, Martin). Ma dovrà incrociare le ruote anche con Maverick Vinales che, sull’altro gioiello italiano, ha ormai trovato il feeling e ritrovato il suo modo di guidare.  Sarà obbligato a tenere d’occhio le Ktm che, nonostante la moto 2022, vorranno far bene sulla pista di casa. Il tutto senza dimenticare le due equilibrate Suzuki in cerca dell’ultimo acuto prima del mesto ritiro di fine anno. Sembra assurdo ma gli unici dai quali non dovrà guardarsi sono i suoi compagni di marca e le sempre più inconsistenti Honda.

Un quadro tutt’altro che semplice per Fabio che ha tutto da perdere. Aleix Espargaro (ancora acciaccato) e soprattutto Pecco Bagnaia avranno la serenità di correre sapendo di aver tutta da guadagnare.

A complicargli le operazioni in pista ci sarà anche la pioggia prevista per la giornata odierna ed assente sabato e domenica secondo le previsioni attuali. Un giorno in meno di messa a punto e ricerca della gomma giusta che si sarebbe risparmiato volentieri soprattutto perché le Fp3 del sabato saranno le uniche davvero decisive anche per la definizione delle Q.

Gli ingredienti necessari per divertirsi ci sono tutti.

Buona gara.

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito ufficiale della Motogp)

BAGNAIA VINCE A SILVERSTONE, BASTIANINI QUASI. – BRITISH POST GP

Nel circuito d’oltremanica il Pilota di punta Ducati vince e guadagna punti su Quartararo ed Espargaró. Bastianini vince la lotta interna con Martin e “vince” quasi la gara alla sella Factory, Zarco fa lo Zarco. Mondiale apertissimo.

Che sia un Mondiale noioso non si può dire, che ieri sia stata una gara noiosa lo si può dire eccome. Zero sorpassi se non fosse stato per Bastianini e Vinales.

Vince a sorpresa Pecco Bagnaia, davanti ad un ritrovato Vinales ed a Jack Miller. La GP22 così come le altre Ducati hanno raggiunto un livello eccelso. Un eventuale sconfitta nel Mondiale Piloti sarebbe assurda…

Il Campione del Mondo, che doveva scontare il long lap penalty in virtù dell’episodio in cui centró Aleix Espargaró, parte fortissimo dietro a Zarco ma probabilmente brucia la gomma sin da subito. Accuserà problemi per tutta la gara, tra l’altro è ancora una volta l’unica Yamaha competitiva a fronte di ben 6 Ducati…

Zarco parte fortissimo ma sembra di rivedere la gara del Qatar 2017, non è un caso se ancora non ha vinto una gara in MotoGP. Scivola perdendo l’anteriore ed anche un eventuale treno per il team ufficiale. Proprio i due pretendenti alla sella Factory per il 2023 si danno battaglia sin dalla prima staccata. Martin rifila una carenata in curva 1 a Bastianini che è costretto a rialzare la moto e perdere, oltre alle ali anteriori, numerose posizioni. Il Pilota di Gresini effettua una rimonta grandiosa ed all’ultimo giro rifila un sorpasso spettacolare senza ammissione di replica, chiudendogli la porta in faccia. Chiaro segnale a Borgo Panigale.

Chi convince finalmente è Maverick Vinales, che in sella alla RS-GP lotta per la vittoria con Bagnaia, mettendo in mostra un ritmo forsennato. Probabilmente sarà la sorpresa di questa seconda metà di stagione. Aleix Espargaró termina la gara con i postumi del bruttissimo highside di sabato, deve ritenersi fortunato.

In casa HRC credo abbiano ormai alzato bandiera bianca, visto che Alex Marquez e Pol Espargaró sono tagliati fuori. Nakagami è più fuori che dentro e Marc è infortunato. Stanno sviluppando con Bradl la moto 2023 in gara, è palese.

Nella classifica Mondiale Bagnaia si riporta sotto i 50 punti da Quartararo, con Aleix Espargaró a 22 punti dal Francese.

Mondiale apertissimo, soprattutto perché le Ducati sono tante contro la sola M1 di Quartararo. Ad Iwata devono darsi una svegliata, Fabio ha già fatto troppi miracoli. Qui lo dico e qui non lo nego, occhio già dall’Austria perché se Maverick ha ingranato davvero sarà la miglior freccia possibile nell’arco di Aleix Espargaró.

 

Appuntamento al 21 agosto in Austria, nel feudo Ducati dove per il sottoscritto vincerà la moto Italiana, quella di Noale…

 

 

Francky