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MOTOGP 2022-GP DI THAILANDIA BURIRAM

Terzo appuntamento di fila per la MotoGp e meno quattro alla fine del 2022.

Cento punti in palio e tre piloti racchiusi in 25 a giocarsi un titolo. Titolo che farebbe gola anche al quarto in classifica Enea Bastainini (che però ne dista ben 49). Lo tiene in gioco solo la matematica ma di fatto è virtualmente fuori dalla lotta: necessita di troppi pianeti allineati per nutrire una reale speranza.

Quartararo, Bagnaia e Espargarò ritroveranno l’asfalto di Buriram dopo tre anni. Le caratteristiche tecniche del tracciato favoriscono la Ducati per via degli allunghi.  In realtà sarebbe più appropriato dire che sfavoriscono la Yamaha, visto che la GP22 ormai va bene ovunque.

(immagine tratta da twitter)

Anche in questo caso gli uomini e le macchine della MotoGp ritroveranno il tracciato thailandese dopo tre anni di assenza. Mancanza di dati recenti e maltempo pressochè certo sono le condizioni ottimali per coloro che cercavano di dare sapore ad un campionato che, sino a due mesi, fa sembrava assegnato.

Fare pronostici diventa quindi impossibile. L’assenza di informazioni “appiattirà” le differenze tra i vari teams ed i vari piloti, privilegiando chi sarà più avvezzo ad adattarsi alle mutevoli condizioni.

Potrebbe venirne fuori una vittoria KTM che in queste situazioni riesce sempre a sorprendere. Potrebbe venirne fuori anche una bella prestazione di Marquez che in caso di pioggia (e lo ha dimostrato sabato scorso) sopperisce con la classe e la sensibilità alla mancanza di forma fisica.

Insomma, potrebbe essere la gara degli outsider visto che non hanno nulla da perdere rispetto ai tre in lotta per il bottino grosso.

La gara di domenica scorsa ne è l’esempio lampante.

Se non hai nulla da perdere (e manco da guadagnare perché le line up 2023 sono già definite) puoi tirare a bestia e provarci, mentre a chi ha da perderci spunta il braccino.

Non è un caso quindi se a Motegi Quartararo & Co abbiano viaggiato nelle retrovie chi per un motivo chi per un altro. Lo stesso Bastianini (che è quello ha meno da perderci) non ha brillato in Giappone e in Thailandia è quello sul quale si dovrebbero puntare i due euro settimanali.

Con Mir ancora assente ritroveremo in sella su una Motogp il nostro pilota “operaio” Danilo Petrucci. Una passerella per lui in quanto, sia per la moto che per lo scarso feeling con la stessa, non potrà molto. L’eventuale pioggia potrebbe però aiutarlo a ben figurare.

Lo spagnolo, invece, deve aver capito che partecipare per il dovere di firma, con un team in chiusura ed una moto non prestazionale, sarebbe valso solo il rischio di farsi male nuovamente. Lo si può criticare?

Scrivere qualcosa di diverso da quanto scritto quando le gare si susseguono con questo ritmo diventa complesso. Soprattutto quando i regolamenti non permettono voli pindarici e variazioni sul tema di gara in gara. Questo ormai è anche il motociclismo….e pensare che nel 2023 ci saranno anche le corse del sabato che tendenzialmente spoilereranno il risultato della domenica. Ma noi ci aggrappiamo al pensiero che durante la minicorsa del sabato si possano raccogliere info utili per far meglio alla domenica.

Buona gara a tutti.

 

Salvatore V

 

(immagine in evidenza tratta da gpone.com)

MOTOGP 2022 MOTEGI-MILLER DOMINA LA GARA (DEGLI ALTRI)

Si arriva ai momenti decisivi del mondiale e Motegi ti regala la gara che non ti aspetti.

Dopo un venerdì ed un sabato bersagliati dalla pioggia (grande pole di Marc Marquez) alla domenica splende il sole e va in scena lo show di Jack Miller.

L’australiano in sella alla Ducati factory regala una perla con un’ottima partenza dalla settima posizione ed un dominio totale dai primi giri sino al traguardo. La resistenza di Jorge Martin è durata lo spazio di qualche curva salvo poi non riuscire nemmeno ad inalare i gas di scarico della Gp22 di Jack.

Miller si è involato ed ha impresso un ritmo forsennato ed insostenibile per chiunque.

Vittoria mai messa in discussione, bella, pulita e limpida come lo è Jack. A me che scrivo Jack è sempre piaciuto. Non sarà un fuoriclasse assoluto, ma resta uno degli ultimi che incarna ancora lo spirito del motociclista del passato, quello che si diverte prima di ogni altra cosa. E quando vince Miller sono belli anche i festeggiamenti a suon di wheeling e ruote fumanti.

(immagine tratta dal sito corse di moto)

Motegi 2022 è stata esattamente “la gara degli altri”, ovvero quella corsa che vedresti tutte le domeniche se i leaders del campionato fossero “oscurati”. Oggi lo hanno fatto da soli, ma ne parleremo più avanti in quanto è giusto celebrare coloro che per una domenica sono stati protagonisti.

Risorta d’incanto la KTM con Binder che torna in seconda posizione sul podio dopo una gara solida coronata con il sorpasso a Martin nel finale. Il suo compagno di box (in scia a Brad per buona parte della corsa) termina quinto sopravanzato nel finale da un buon Marquez in grado di riportare il sorriso in HRC nonostante le vicissitudini personali. Al solito vale “Honda? No Marquez No party”.

Ottimo anche il nostro Luca Marini che sta facendo una seconda parte di stagione molto convincente e che è arrivato a ridosso di Oliveira e Marquez. Il fratellino minore del Rossi nazionale in realtà è meglio di quanto gli haters continuano a professare. Bravo Luca!

Maverick Vinales arriva settimo dopo una gara tutto sommato onesta senza acuti ma nemmeno bassi.

Arriviamo solo adesso (ottavo posto) alla gara dei leaders 2022 che per una volta hanno fatto tutti insieme “la gara degli altri”.

Primo tra di loro Fabio Quartararo ottavo. Una sola posizione guadagnata rispetto alla partenza in griglia sono la testimonianza di un weekend difficile per il francese che comunque ha fatto meno peggio dei sui diretti rivali. In classifica ha adesso 18 punti su Bagnaia e 25 su Espargaro. Ha corso una gara anonima, in difesa, senza mai dare l’impressione di poter essere incisivo. Eppure parte da Motegi con più vantaggio (e meno gare da disputare) alla fine del campionato. Oggi Fabio sorride.

Chi ha davvero poco da sorridere è il nostro Pecco Bagnaia incappato in uno dei peggiori weekend in stagione. Dopo aver tribolato al venerdì ed al sabato, il sole di oggi avrebbe potuto sorridergli. Ed invece? Pur con una moto settata come quella di Miller che ha dominato (stessa scelta di gomme), Bagnaia non ha mai avuto ritmo, girando sin dal principio un secondo più lento rispetto a Jack. Ha lottato con Pol Espargaro per buona parte di gara, salvo essere passato anche da Bastianini (altro pilota senza ritmo viste le ultime prestazioni).

Pecco si è improvvisamente “svegliato” a 5 giri dalla fine completando un bel sorpasso ai danni di Bastianini e riportandosi sotto a Quartararo. Peccato abbia perso il lume della ragione volendo strafare per passarlo lanciando inutilmente la Gp22 nella ghiaia… gettati al vento 8 punti per recuperarne 2……

(immagine tratta dal sito di eurosport)

 

Dall’Igna ha chiosato sull’argomento più o meno così: “Avrei fatto lo stesso al suo posto perché un campione è giusto che ci provi sempre”. Vedremo a fine stagione quanto peseranno questi 8 punti.

A tal proposito Tardozzi ha fatto una capatina al muretto Gresini poco prima del sorpasso di Bagnaia su Bastianini. Per fortuna Pecco lo ha fatto (ed anche di quelli veri) prima di transitare davanti al box e che potesse essere esposto un eventuale cartello di team order.

Al riguardo i discorsi sarebbero molteplici e tutti con una ragion logica condivisibile o meno. Vale tutto ed il contrario dello stesso.

Aleix Espargaro (il terzo dei leaders di campionato) ha avuto sfortuna. Nel warm up lap la sua Aprilia ha avuto un problema elettronico e lo spagnolo è dovuto transitare dal box per il cambio moto in corsa uscendo dai giochi sin da subito e finendo fuori dalla zona punti.

La prossima domenica si metteranno subito le ruote in pista a Buriram in Thailandia. Ci saranno nuove sorprese? Chi farà la gara degli altri?

 

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito motorionline)

MOTOGP 2022- GP DEL GIAPPONE MOTEGI

Senza nemmeno il tempo di togliersi la tuta….

Chiuse le casse con le moto e l’attrezzatura,il carrozzone della MotoGp vola in Giappone per la seconda gara del triplo appuntamento Aragon-Motegi-Buriram tutto d’un fiato.

Non riaffronterò l’argomento sull’opportunità di questi “match ravvicinati” tanto sarebbe inutile. Mi preoccupa comunque lo stress a cui sono sottoposti prima di tutto i tecnici. Sono loro quelli che assemblano le moto, quelle persone dietro le quinte che non possono sbagliare a stringere un bullone, un dado o una brugola….

La vicinanza temporale tra l’appuntamento in Spagna e quello in Giappone non consentirà a team e piloti di effettuare le FP1 per ragioni logistiche… e passiamo avanti anche qua sulla realtà di uno “sport” in cui NON ci si può “allenare” a sufficienza. D’altronde c’è poco da lamentarsi se in virtù delle “mezze gare 2023” verrà anche abolito il Warm Up. Come per i colleghi ricchi a 4 ruote la virata verso la “formula spettacolo” a discapito dello sport è ormai un dato di fatto.

In questo contesto generale proviamo quindi a cercare quanto di buono possiamo ancora spremere e sperare credendo che possa essere ancora sport nudo e crudo.

Di fatto il mondiale comincia a Motegi. I 17 punti che separano i primi tre in classifica contano relativamente, perché le inerzie della stagione sono ben diverse da ciò che recita la classifica generale.

Fabio Quartararo è ormai in caduta libera da diverse gare ed anche reduce dalla caduta fisica in terra di Spagna. Al netto della fatalità, dell’inevitabilità dell’incidente con Marc Marquez, Fabio deve tirarsi le orecchie da solo. La sua cattiva abitudine a non chiudersi la tuta come si deve gli ha procurato ferite evitabili domenica scorsa, ferite e scottature che inevitabilmente limiteranno il suo modo di stare in sella.

Pecco Bagnaia ha quasi portato a termine la “remuntada” che avrebbe dello storico in caso di vittoria iridata a fine stagione. Da cinque gare è diventato “Pecco l’impeccabile” ed ha mangiato 81 punti al francese arrivando a -10 in classifica generale. Adesso è lui il favorito e potremo verificare se il suo approccio alla tensione di esserlo è davvero cambiata.

Grazie al podio di Aragon, anche Aleix Espargaro è tornato a far parte del gruppo dei papabili iridati 2022. Solo 17 punti di distacco dal leader (con la regolarità che quest’anno lo ha contraddistinto) lo fanno diventare il terzo incomodo che potrebbe raccogliere i frutti della lotta tra i primi due, colui che potrebbe goderne.

Aleix e l’Aprilia ci credono. Hanno l’esempio fresco fresco di Mir e Suzuki campioni 2020 con una stagione molto simile a quella che loro stanno portando a termine.

Il mondiale comincia a Motegi anche per altre ragioni. Non si viene in Oriente da ben 3 anni, da quel 2019 pre-pandemia che è ormai lontanissimo nel tempo.

Piloti e team non avranno la quantità di dati avuti sino ad ora per preparare la gara. Ci sarà anche tempo instabile (addirittura non siamo certi si possa correre Motegi causa tifone mentre scriviamo e leggiamo queste righe).

Alla fine verrà fuori chi sarà in grado di adattarsi a tutte le variabili che si incontreranno tra Motegi, Buriram, Philip Island e Sepang, salvo poi giocarsi l’All-in a Valencia.

Insomma, un finale di stagione con tutti gli elementi per poter assistere a tutto ed al contrario dello stesso, proprio come chi dirige questi “sportacoli” vuole.

In pista ci saranno anche gli altri. Rivedremo Marc Marquez con la speranza di assistere ad una gara piena dello stesso per valutarne lo stato fisico.

In queste condizioni di incertezza non sono mai da sottovalutare le Ktm con i propri piloti. Binder e Oliveira ci hanno mostrato spesso acuti quando le condizioni ed i parametri di messa a punto delle moto non sono proprio quelli ideali. Hanno mostrato in questi due anni di saper tirare fuori qualche coniglio dal cilindro, quindi non ci sarà da sorprendersi qualora ci riuscissero nuovamente.

Poche le aspettative sulle moto giapponesi ma chissà che l’aria di casa non possa far loro bene e magari aiutare Quartararo.

 

Buona gara a tutti.

 

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito di eurosport)

LA BELLA (GP21) E LA BESTIA – ARAGON POST GP

DUCATI CAMPIONE DEL MONDO COSTRUTTORI, PER IL TERZO ANNO DI FILA. Bastianini vince ad Aragon la battaglia con Bagnaia e si rimette in lizza per il Titolo. Out Quartararo.

Che la Ducati fosse la moto da battere non era di certo una scoperta. Che la Ducati dello scorso anno (GP21) vincesse 4 gare quest’anno con un Pilota privato nessuno se lo sarebbe aspettato.

Enea Bastianini ha vinto il GP di Aragon in modo “Valentiniano”. Si. Sembrava di rivedere la superiorità del Rossi 2001 contro gli avversari. Ad un certo punto ha superato Bagnaia ed il giro successivo, complice un piccolo lungo, ha girato 1.5 secondi più lento ( da 48.1 a 49.6), rimanendo tranquillo e sapendo di avere l’asso in mano.

Immagine tratta dal sito MotoGP.com

L’ultimo giro è stato d’antologia e senza repliche per Bagnaia che non può far nulla contro un Bastianini, che quando è in giornata sembra nettamente più forte di Pecco.

Sul podio chiude ancora una volta Aleix Espargaró in sella alla RS-GP 22 che si porta a soli 17 punti dalla vetta della Classifica.

DISASTRO QUARTARARO

Aragon e Sepang sarebbero state le due piste peggiori per Fabio. Aragon è stata un inferno dal quale il Diablo dovrà uscire più forte che mai. In uscita di curva 3 prende in pieno Marc Marquez che aveva pelato il gas per un highside e distrugge sia la sua moto che quella del Campione di Cervera. Il Mondiale si riapre.

Immagine tratta dal sito MotoGP.com

MARQUEZ RITORNO COL BOTTO

Senza Marc non c’è spettacolo. Con Marc è assicurato, ieri anche troppo. La partenza dell’otto volte Campione del Mondo è stata uno spettacolo, si è portato subito in 6^ posizione. Poi Quartararo l’ha centrato in pieno e la sua gara è finita. Un pezzo della carena di Fabio si è incastrato tra la ruota posteriore e il dispositivo holeshot e quando in uscita di curva è stato attivato, si è bloccato e Marc ha perso il controllo della moto. Chi ne paga le conseguenze è stato Nakagami, che fortunatamente è uscito vivo…

Adesso lo capite perché queste diavolerie devono essere abolite immediatamente? 

DUCATI IMBATTIBILE

Personalmente avevo visto soltanto la NSR500 e RCV211 così dominanti, con la differenza che li era il Pilota (Doohan – Rossi) a stritolare gli avversari. Qui la GP21 o 22 funziona davvero bene quasi con tutti, vincendo 10 gare su 15 e finendo sempre sul podio in ogni GP. 

4 PILOTI IN MENO DI 50 PUNTI.

Classifica Mondiale. Immagine tratta dal sito MotoGP.com

 

Mancano 5 gare alla fine del Mondiale e non sono gare normali, è la trasferta asiatica dove sappiamo bene che tutto può succedere. Il “Trittico” (mi piace chiamarlo ancora così) non va mai sottovalutato anche perché queste moto non ci corrono dal 2019, le condizioni climatiche potranno essere ben diverse da quelle che piacciono a tutti, e soprattutto non si hanno riferimenti con queste MotoGP…

Questo venerdì si vola in Giappone a Motegi, dove già un turno di prove libere è stato annullato (FP del venerdì mattina) cause logistiche, col rischio che non si corra neanche il GP viste le condizioni climatiche avverse che interesseranno il Giappone in questa settimana.

Poi avremo in sequenza Thailandia, Australia, Malesia ed infine Valencia. Buona fortuna a tutti.

 

Francky

 

P.S.

Immagine tratta dal sito MotoGP.com

 

 

 

(Immagine di copertina tratta dal sito agentysportmedia.com)

MOTOGP 2022-GP D’ARAGONA

Aragon 2021 segnò il momento dell’iniziazione alla vittoria del nostro Francesco Bagnaia. E che iniziazione… una bella battaglia nientepopodimeno che con sua maestà Marc Marquez. Facile adesso dire che quel Marc non era quello di un tempo, ma in quel frangente di stagione riusciva ad essere competitivo nonostante l’infortunio.

(immagine tratta dal sito ufficiale della Motogp)

Da quel giorno di un anno fa le vittorie sono state ben 10, numeri da fuoriclasse assoluto. Eppure il nostro Pecco “paga” il fatto di guidare quella Ducati che ormai è universalmente considerata la moto migliore di tutte.

A lui interessa poco in questo momento, perché è focalizzato sul completare quella rimonta che pareva impossibile due mesi fa e che potrebbe diventare impresa epica in caso di vittoria finale. Eppure ci sarà sempre chi avrà da ridire, da sospettare, da giudicare, da criticare, senza tener conto che poi le gare le devi vincere davvero sull’asfalto.

Aragon non è di certo pista Yamaha, quindi il leader Fabio Quartararo avrà di che non dormire la notte. Sarà costretto a fare gli straordinari nelle curve per recuperare quel gap che inevitabilmente pagherà sul lungo rettilineo aragonese.

Il resto della griglia ha i compiti ben definiti come nelle ultime gare. Bagnaia “potrebbe” contare su più scudieri tutte le domeniche, se questi non pensassero di asfaltarsi come fatto a Misano in un giro e mezzo…

Avere dietro gente come Bastanini, Miller, Zarco, Martin (demoralizzatissimo dopo il mancato accordo con il team ufficiale) sarebbe opportuno per il riavvicinamento alla vetta. Mancano 6 gare a fine stagione: Pecco potrebbe anche farcela da solo vincendole tutte con Fabio sempre secondo e sarebbe Campione in virtù del maggior numero di vittorie. Ma non è verosimile che possa vincerle tutte realizzando una striscia di 10 vittorie consecutive.

Di fatto i ducatisti non hanno più molto da chiedere per se stessi in questa stagione. Dopo l’ufficializzazione nel team Factory di Bastianini e le conferme della line up Pramac è arrivata anche la conferma per entrambi Mooney Vr46. Possono dare gas e far gioco di squadra, qualora ci riuscissero.

In mezzo a loro ci sarà anche un gran bel Maverick Vinales che pare risorto nelle ultime gare. Ha dichiarato di arrivare ad Aragon con l’intenzione di vincere la gara adesso che la sua Aprilia lo asseconda: potrebbe pure provarci. Più appannato il suo compagno Espargaro che ha perso una posizione in classifica generale ma che vorrà far di tutto per mantenere almeno quella.

Veniamo alle note lietissime. Marc Marquez ha annunciato il suo rientro e chissà… ci regalerà un’altra delle sue perle? L’infortunio lo ha reso più “mortale” e gli ha donato più “indulgenza” da parte di coloro che si erano stufati del suo dominio (ivi compreso chi scrive). Se recupererà il feeling potrebbe essere colui che avrà il compito di “decidere” il mondiale 2022. Sono pronto a scommettere che vincerà almeno la gara delle “giapu” in quel di Aragon salvo risalire la china sin dai prossimi appuntamenti.

Al rientro anche Mir sulla Suzuki e Cal Crutchlow che prenderà il posto di Dovizioso ritirato sulla Yamaha RNF.

Con LCR che ha confermato Nakagami (farà coppia con Rins ex Suzuki), si completa un altro tassello dello schieramento 2023. In pratica rimane un unico posto in GasGas Tech3 per il quale il favorito ad affiancare Pol Espargaro dovrebbe essere Augusto Fernandez. Il team userà delle KTM versione 2023.

Usciranno da giro “buono” Remy Gardner e Raul Fernandez, ovvero i due “ufficiali KTM” Moto2 che si contesero il campionato 2021. Un anno solo di Motogp per loro sotto l’ala di KTM e Red Bull… insomma come per i “cugini” a quattro ruote?

Buona gara a tutti e che vinca il migliore……

 

Salvatore V.

 

 

(immagine in evidenza tratta dal sito di sportmediaset)