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MOTOGP 2020- GP D’ARAGONA

Dalla Francia alla Spagna. La giostra del mondiale si sposta definitivamente in penisola iberica sino alla sua conclusione.

Due gare ad Aragon consecutive, una settimana di pausa e poi una doppia Valencia con la finalissima di Portimao subito dopo. In sei settimane ben cinque gare con l’incognita del tempo essendo ormai in autunno inoltrato.

Petrucci è stato il settimo vincitore stagionale di un mondiale che non vuole trovare un padrone: ma ci sarà mai un padrone per questo Mondiale? L’unica ragionevole strada per trovarlo è quella di vedere un pilota in grado di vincere almeno tre delle restanti cinque gare piazzandosi sul podio nelle altre due. Qualsiasi altra combinazione di risultati ci restituirà un Campione legittimo, assolutamente non autoritario e sicuramente meno autorevole rispetto alla storia recente.

Lo stesso leader Quartararo ha vinto tre gare su nove eppure ha solo 115 punti: in rapporto alle corse disputate fanno la misera media di 12,7 punti/gara. Numeri alla mano avrebbe finito i campionati degli ultimi 15 anni quasi sempre in quarta posizione , con picchi della terza nel 2018/2019, ma anche della quinta nel 2014/2015.

Scavando più in fondo si scopre che, nell’era MotoGp, i due anni con il punteggio più basso sono stati il 2006 vinto da Nicky Hayden con una media di 14,8 punti/gara ed il 2016 vinto da Marquez con la media di 16,5: il Fabio del 2020 sarebbe finito quinto nel 2006 e quarto nel 2016…

Il mondiale potrebbe essere più avvincente se tutti i protagonisti mostrassero almeno una certa costanza di rendimento, e questo anche la netto dell’assenza di Re Marquez. Il nocciolo della questione è proprio quello: l’incostanza.  Ed è una caratteristica comune a tutti i contendenti anche al netto delle cadute e dei problemi meccanici che hanno afflitto tutte le Yamaha in primis a parte quella di Quartararo. Laddove non sono mancate le moto sono mancati i piloti….

Tale incostanza pare ormai chiaro sia da attribuire agli pneumatici che Michelin ha scelto di portare quest’anno. Dopo i primi mal di pancia di alcuni sono arrivate le lamentele di altri e, visto che sulla moto ci vanno i piloti, alla fine dobbiamo fidarci della loro opinione. Interverrà il costruttore francese? Non nel corso di questo campionato, pena il rischio di falsarlo favorendo qualcuno a danno di altri.

Nel frattempo i francesi ci stanno “regalando” una stagione simile a quella del rientro in veste di fornitore unico, il 2016. Quell’anno ci furono 9 vincitori diversi su 18 gare: nel 2020 siamo già a 7 su 14 per cui abbiamo già pareggiato l’incidenza. Tenendo conto che abbiamo ancora 5 appuntamenti e che i due Suzukisti e Bagnaia sono pronti all’impresa, allora ecco che potremmo rischiare di vedere battuto anche il record assoluto. Ed a Portimao dovrebbe rientrare anche Marc… Chi osa pensare che non potrà vincere?

Ma torniamo a questa settimana. Il tracciato presenta curve con diverse caratteristiche, alcune lunghe da percorrere in accelerazione altre in rilascio, altre molto secche da bassa velocità e con cambi di direzione. Il settore finale è composto da un lungo rettilineo nel quale si “entra” da una variante molto lenta, per cui le moto con più trazione ed allungo potrebbero fare la differenza. Gia, ma quali?

(immagine tratta dal sito vanessapaddock)

In un decennio di storia ad Aragon ci hanno vinto solo Stoner con due moto diverse, Pedrosa una volta, Lorenzo due, Marquez cinque. Per i team una vittoria Ducati, due Yamaha e poi solo Honda che quest’anno difficilmente potrà allungare la striscia delle quattro di fila e delle sette totali.

Con Marquez in pista avremmo saltato a piè pari l’intro al GP:  ne ha vinte cinque su sette in classe regina a partire dal 2013. Ma Marc non c’è ancora, ed un topo potrà ballare meglio e più degli altri. Chi?

Nelle ultime intro non ho azzeccato un pronostico manco per sbaglio, quindi mi asterrò.

E vista la “confusione” attuale è improbabile pensare di delineare dei valori dettati dall’adattabilità delle moto al circuito come in passato: tutto troppo condizionato da altri fattori, altrimenti Petrucci non avrebbe vinto in Francia, Oliveira non avrebbe vinto in Austria e Binder a Brno.

A sto giro mettiamo i numeri di gara nel sacchetto di quelli della tombola e tiriamoli fuori a sorte.

Ma ci sarà da divertirsi comunque.

 

 

Moto2

(immagine tratta da motorsport.com)

Lo scorso weekend nessuno dei tre capofila in classifica di ognuna delle tre classi ha vinto, ma chi ha fatto peggio è stato proprio Luca Marini che ha messo in casella un brutto zero figlio della legnata presa in terra venerdì. Avrà voglia di rifarsi sempre che sia in condizioni fisiche per potersi difendere. Abbiamo detto tante volte che il calendario molto “stretto” del 2020 con blocchi di tre gare “ammucchiate” avrebbe avuto qualche scompenso.

Ci auguriamo per lui che possa difendersi e gli è andata bene che i suoi rivali più diretti abbiano fatto punti in maniera inversamente proporzionale al distacco che avevano in classifica e questo gli ha dato modo di non trovarseli sul collo più di quanto già lo siano.

In 22 punti ci sono nell’ordine Marini, Bastanini, Bezzecchi e Lowes. Il Mondiale si deciderà tra questi quattro piloti.

 

 

Moto3

(immagine tratta da oa sport)

Bel colpo in Francia di Vietti che sale in classifica generale avvicinandosi al vertice e, soprattutto, mostrando una lucidità che lo potrebbe far diventare il più serio aspirante alla corona iridata sull’onda dell’entusiasmo.

Cercherà il riscatto Ai Ogura autore di una prova molto incolore in Francia compromessa sin dalle prove, mentre Albert Arenas (il più maturo di tutti) ha limitato i danni.

Anche in Moto3 la classifica si è delineata raggruppando in venti punti Arenas, Ogura, Vietti ed Arbolino. Il campione 2020 è tra di loro.

Sarà la consueta gara di scie, di incroci di traiettorie e di sorpassi pazzi. Un pronostico? Auguri, fatelo voi.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito tuttomotoriweb.com)

MOTOGP 2020-GP SPAGNA JEREZ DE LA FRONTERA- POST GP

CRAC MARQUEZ – GIOIA QUARTARARO

Doveva essere un giorno memorabile per il motociclismo, il giorno dello scontro tra il Re e la NextGen della MotoGP. Un giorno che tante volte abbiamo vissuto, pensiamo ad Austin 2013 o Estoril 2008 per citarne due “recenti”.

Ebbene così non è stato. Tutti, compreso me, aspettavamo lo scontro tra Fabio e Marc ed invece lo spagnolo ha pensato bene di regalarci una gara delle “sue”. Dopo pochi giri scivola alla 4, perde l’anteriore ma…la salva col gomito ed incredibilmente rimane in piedi nella sabbia. Il gruppo lo scalza e si ritrova 16°.

Comincia un rimonta furiosa che lo porta a 5 giri dalla fine incollato al 2° posto di Vinales. La rimonta era completa ma nella stessa curva in cui ad inizio gara aveva compiuto il miracolo, gli Dei del motociclismo decidono che era il momento del calvario.

Highside bruttissimo, anteriore che gli spezza il braccio (omero) e gara (stagione⁉️) finita.

Quartararo vince il GP in un weekend dominato a tratti ed offuscato dalla grandezza di Marquez e della sua impresa incompiuta. Vinales chiude secondo e sul gradino più basso del podio finisce Dovizioso che scalza Miller nelle battute finali.

Ottima la gare delle KTM, a tratti molto veloci e costanti. Mi chiedo perché Pol abbia scelto di andare via…

MOTO2 – Vittoria di Jorge L…Luca Marini

Si. Sembrava di vedere in pista Jorge Lorenzo. Gara brutta e noiosa, il Pilota che scappa in testa e martella un giro dopo l’altro tempi stratosferici.

Luca Marini ha trionfato in modo spettacolare sulla pista di Jerez, confermando le buone sensazioni dello scorso anno. Un Pilota cresciuto tantissimo dal punto di vista sportivo e pronto, a mio avviso, a vincere il Mondiale.

2° posto per il Jap Nagashima che è saldamente in testa al Mondiale mentre al 3° posto chiude Jorge Martin.

 

MOTO3 – FALANGE SPARTANA

Sembrava di essere alle Termopili. Per tutta la gara si è avuta l’impressione di trovarsi di fronte l’esercito di Serse contro le falangi Spartane. Arenas, Arbolino ed Ogura erano gli Spartano mentre tutto il resto era una carica continua ed indomabile…

Celestino Vietti e Darryn Binder da un lato, McPhee, Fernandez e Migno dall’altro. Una gara piena di sorpassi condita dalla bella prestazione anche di Jeremy Alcoba ed a tratti (fino alla caduta) di Deniz Oncu.

Ultimo giro non adatto ai malati di cuore, trionfa il più furbo di tutti. Vince ancora Albert Arenas che bissa il successo del Qatar e guida la classifica Mondiale a punteggio pieno.

 

Si correrà già settimana prossima sempre ad Jerez e sicuramente non ci saranno Marquez e Rins. Sentiamo possano rientrare presto.

 

Immagine in copertina (tratta da MotoGP.com) dedicata al Pilota che ha fatto emozionare milioni di appassionati. Torna presto Fenomeno…

Francky

 

JEREZ DE LA FRONTERA PRE-GP

Dopo tutte le parole al vento fatte in questi mesi “FINALMENTE” è l’unica che mi sentirei di usare per introdurre la stagione che parte.

E “FINALMENTE” abbiamo anche finito di assistere alle cazzate sulla Playstation perché, se è vero che le 4 ruote in virtuale a qualcuno sono pure piaciute e in parte riescono a “somigliare” molto alla lontana al reale, credo che le serate con i piloti smanettare sul jopypad siano state davvero tristi (per non dire terribili) per coloro che hanno avuto il fegato di seguirle.

Finalmente riascolteremo i protagonisti narrare di fatti veri e non del nulla cosmico. Finalmente li rivedremo lanciati nella mischia come nell’immagine di sopra.

Uno bravo adesso prenderebbe in rassegna tutte le case e tutti i team per farne un articolo di introduzione lungo quanto la Divina Commedia: non lo farò, perché non sono bravo e pure  certo di annoiare ancora. BASTA, che sia data voce ai motori!

(immagine tratta da formulapassion)

Sono passati troppi mesi dall’ultima volta in pista ma i rapporti di forza saranno gli stessi del 2019. Con line-up immutate dovremo attendere l’anno prossimo venturo per vedere realizzati tutti quei cambiamenti auspicati (ed in parte già definiti) che dovrebbero metter sale al campionato.

Il favorito d’obbligo indovinate chi è? I bookamkers accettano solo scommesse in cui incassano loro.. Marquez parte alla conquista dell’ennesimo titolo “aiutato” dalla sequela di gare che si correranno in territorio spagnolo, manco ne avesse bisogno.. Battute a parte l’annata è quella che è, questo il calendario che sono riusciti a metter insieme e va benissimo così..

Avremo due gare a Misano e mancherà l’appuntamento storico sulle colline del Mugello: in Toscana si sono fatti ammaliare dalle sirene della Formula 1 sciogliendo i dubbi che in un primo momento erano venuti agli appassionati notandone l’assenza in calendario. Purtroppo la F1 mangia tutto quello che c’è intorno e noi appassionati di due ruote patiremo l’assenza dell’appuntamento più bello della stagione.

Scriverò un ovvietà, certo, ma sarà un campionato “strano” il cui claim sarà “non cadere”: in un campionato corto il minimo errore potrebbe immediatamente tagliare fuori chiunque dalla lotta per il bottino grosso compreso Marc, il quale ha però l’attitudine a cadere nei giorni in cui non si fanno i punti o vittorie.

Per portarsi avanti con il lavoro Dovizioso è caduto col cross fracassandosi una clavicola. L’italiano più “accreditato” non dovrebbe pagar troppo l’accaduto perché (operato d’urgenza.. e non dite che in Italia la Sanità non funziona) è tornato ad allenarsi dal giorno dopo per tenere in forma muscoli e riflessi. Gli allenamenti del pilota sono ormai senza la moto vera, quindi dovrebbe cambiar poco. Magari ci sta pure che abbia  “scontato” una delle cadute annuali nelle quali qualsiasi pilota inevitabilmente incappa.

Non sarà presente in griglia Andrea Iannone. Colpito dalle vicissitudini sul doping, la sua squalifica è ancora oggetto di discussione sulla durata e Gresini lo sostituirà con il collaudatore Bradley Smith almeno per i primi due appuntamenti di Jerez. Mi sanguinano gli occhi a leggere certe notizie su Andrea, perché per tanti versi aveva del potenziale sconfinato da poter incanalare nel polso destro piuttosto che in tutte quelle vicende extra sport in cui è finito. Peccato.

Buona parte dei piloti correranno da “separati in casa” come vuole la moda del momento anche tra le 4 ruote: Lorenzo (che è sempre avanti..) riposerà addirittura da “separato al box” in quanto le voci di un suo ritorno a mangiare il ragù alla bolognese continuano ad essere alimentate: il manager di Dovizioso non ha escluso addirittura un anno di stop per il suo assistito. In questo momento storico il manubrio più “battagliato” par essere quello dell’Aprilia al quale si sono proposti sia Zarco che Cal.

Policio Espargarò è già stato ufficializzato in HRC e Marquez jr indirizzato a prendere il posto di Crutchlow da Lucio Cecchinello.

Ancora in stand By le notizie sul contratto di Rossi/Petronas che potrebbero essere ufficializzate proprio nel weekend di Jerez

Che si accendano le miscele nei cilindri e che si vedano ruote fumanti, le impennate di Miller per “sghiaiare” la moto, il gomito di Marc usato come le rotelle della bici dei bambini.

Basta ragazzi, basta parole che mi sono “tediato” da solo figuriamoci voi che avete letto.

FINALMENTE…..

PS. Quasi dimenticavo…..ci sono anche la Moto2 e la Moto3: guardatevele senza troppe parole vuote.. Ne riparliamo a gare finite.

 

Buon Mondiale a tutti

 

(Immagine in evidenza tratta da wikipedia)

Salvatore V.

E’ FINALMENTE SUONATA L’ULTIMA CAMPANELLA DEL 2019

E anche il 2019 è messo negli annali del Motomondiale

Una stagione da poche emozioni in MotoGP, per quello che riguarda la corsa iridata. Marquez  che ha segnato il passo fin da subito, lasciando solo l’illusione agli altri o qualche gara di gioia.

Un ennesimo “noioso” trionfo, che lo porta maggiormente nell’olimpo dei più grandi di sempre, candidato al dominio anche nella prossima stagione.

Il quesito è: Che compagno di box pensionerà nel 2020?

Il 2018 ci aveva fatto vivere quello di Pedrosa, ma clamorosamente, il 2019 ci ha fatto salutare il campionissimo Lorenzo. Due piloti di cui non serve citar numeri o risultati e star a narrarne il valore, ma uniti nell’aver ottenuto davvero poco in una stagione dove il binomio Honda/93 ha dimostrato tutto il suo potenziale.

Tiriamo un due somme?

  • Honda

Una stagione che dimostra ancora una volta che la sua moto funziona bene con un solo pilota, con gli altri alfieri che raccimolano solo piazzamente e vedono il podio quasi con il binocolo, il giorno in cui mai il fenomeno dovesse accasarsi in un’altro team, potrebbe presentare un conto pesante, ma nel frattempo festeggiano la tripla corona, ottenuta quasi esclusivamente da un solo pilota, a dimostrazione del potenziale del binomio Marquez Honda.

Crutchlow, Nakagami, Lorenzo e Zarco, han tutti ottenuto prestazioni da moto clienti di team di terza fascia, ma non me la sento di dar loro delle responsabilità, un caso potrebbe starci, ma 4 su 4 è troppo dai.

  • Ducati

Una moto che pareva la favorita per il titolo, che alla prima gara ha fatto sognare, ma che nell’andare della stagione è stata riassorbita dal gruppo. Speriamo nel 2020, ma grosse speranze non paiono al momento esserci.

Dovizioso è stato ancora una volta il miglior pilota per la casa di Borgo Panigale, regalando due belle gare in Qatar e sopratutto a Zeltweg. Il giorno in cui imparerà a scendere in pista sempre con quella mentalità, potrà farci sognare, anche se il miglior Dovi, lo abbiam già visto nel 2017, tuttavia, chissà.

Petrucci ha fatto una stagione mirata al rinnovo di contratto, ottenuto quello, ciao tutti, in perfetto stile da politico Italiano, si è adagiato alla poltrona da cui non lo schiodano. Troppo poco dopo la bella vittoria del Mugello.

Miller è diventato finalmente un bravo pilota veloce e costante, meritevole di salire sulla Ducati di Petrucci, con 5 buoni terzi posti stagionali.

Bagnaia come debutto è abbastanza deludente, con una stagione in cui non ha mostrato ne la velocità e men che meno capacità di non fare errori clamorosi, segno che il giorno che smetterà di cadere, non lo porterà subito a ottenere bei risultati. C’è da lavorare e tanto, ma purtroppo dovrà saltare i test, quindi già non si comincia bene il 2020.

  • Yamaha

Una moto che è migliorata parecchio da inizio stagione, ma che ha trovato maggior costanza nella fase finale di stagione, con il team satellite e un rookie. Il buon Quartararo è stato artefice di quattro secondi posti nella fase finale, giocandosi per tre volte la gara, portandoci a sperare in un 2020 che lo vedrà contendere molte vittorie e chissà se magari anche qualcosa di più. Una stagione davvero convincente per lui.

Vinales, miglior Yamahista e terzo nel mondiale, chiude con la metà dei punti rispetto a Marquez, cifra che fa fin spavento pronunciarla, e le due vittorie stagionali, salvano una stagione troppo zeppa di alti e bassi.

Rossi? Forse nel 2018 era meglio non firmare quel rinnovo di due stagioni, perchè ormai pare sia definitivamente cominciata la parabola discendente, con prestazioni che lo fan sembrare tornato in sella alla Ducati del 2011-2012, peccato che sotto il sedere abbia la M1. Non è il giusto finale di carriera per un campione qual’è.

Morbidelli, un pilota che ha ottenuto troppo poco, ma che mostra gli stessi difetti delle prime stagioni in moto2, dove aveva un buon giro in qualifica, un buon passo per la prima metà gara, ma che deve imparare a gestire la seconda fase di gara, quando ci riuscirà, potrà farci vedere belle cose, per ora la sufficenza è striminzita o regalata.

  • Suzuki

Stagione iniziata quasi con il botto, con quella bellissima vittoria ad Austin e il secondo posto a Jerez, poi però qualcosa si è perso con un annata passata ad arrivare a un pelo dal podio o in posizioni molto di rincalzo. Qualche errore dei piloti, come ad Assen, ma la casa Giapponese ha ancora tanto da lavorare per mettersi costantemente li con i big.

Rins, due vittorie stagionali davvero belle, con quella di Silverstone arrivata giocando molto di tattica con Marquez. qualche errorino nella fase centrale di stagione, ma un passo abbastanza costante per massimizzare quello che si poteva con una moto non ancora a livello.

Mir un chiaro scuro, con un inizio di stagione deludente e un infortunio che lo ha tagliato fuori per 2 gare, ma dal suo ritorno, si è messo a testa bassa ed ha iniziato a tenere una buona costanza, risultando prestazionalmente veloce come il suo compagno di box.

  • Aprilia

Un team che sappiamo bene essere in continuo sviluppo, in attesa di una rivoluzione per il 2020, dove verranno portate molte modifiche alla moto, con un motore che sarà totalmente nuovo nelle sue geometrie. Stagione che definire positiva sarebbe eufemistico, quando il miglior risultato è un sesto posto.

Espargarò e Iannone han fatto quel che si poteva e forse alle volte anche più di quello che dovevano, finendo in ghiaia. Lo Spagnolo è stato più costante dell’Italiano, sia in qualifica che in gara.

  • KTM

La strada è ancora lunghissima per diventare un team almeno di centro gruppo costante ed aver avuto 4 moto, non è servito a vedere alcun miglioramento prestazionale. Nel bilancio stagionale, i picchi massimi si toccano con il settimo posto di Espargarò a Misano, dopo aver ottenuto una seconda posizione in griglia.

Nell’annata della scuderia Austriaca, va ricordato l’abbandono a stagione in corso di Zarco, che consenzientemente con il team, ha deciso di rescindere il contratto a stagione in corso, senza completare il campionato. Qualcosa che a memoria, non si era mai vista nella massima serie e che mina la professionalità del pilota Francese.

  • MOTO 2

Stagione alquanto indecifrabile, dove a inizio stagione pareva dovesse essere una passeggiata per Baldassarri, ma dal passaggio alla gomma da 200, si è trasformata in un filotto di vittorie di Marquez.

Tutti a pensare che fosse solo talento dello Spagnolo? No, perchè la seconda metà di stagione, il fratello del fenomeno ha iniziato ad arrancare, con un Binder che ha messo assieme un numero di vittorie pari a quelle del campione del mondo e risultati ben più convincenti, tanto da chiudere l’anno a soli 7 punti.

Per il 2020 è da capire quali saranno le scelte di mercato, se arriverà la probabile decisione di vedere Alex Marquez in Hrc ufficiale assieme al fratello Marc.

Onestamente? Una follia se si avverasse.

  • MOTO 3 

La stagione ha preso una linea di vero dominio verso il finale di stagione, con un Dalla Porta che ha maggiormente massimizzato i risultati, più che aver dominato la categoria, riuscendo a far sbagliare un altrettanto costante Canet, che quando si è trovato ad alzare il ritmo per chiudere le corse davanti al rivale, è incappato in molti errori.

Da precisare che alcune cadute non sono state di sua responsabilità, ma avrebbero cambiato di poco l’esito della classifica finale

Per il 2020 è impossibile fare un pronostico, pensando che in questa stagione han vinto 12 piloti diversi.

  • RINGRAZIAMENTI

I doverosi ringraziamenti vanno a tutti coloro che seguono e supportano questa mia voglia di narrare il Motomondiale.

Al Boss Andras, per darmi praticamente carta bianca nella gestione (forse alle volte me ne concedo pure troppa)

A Icemankr7, alias Salvatore, per essere un dannato malato quanto me di questo mondo, oltre che una persona sempre sul pezzo, pronta  a dar supporto quando serve e stimolo per nuovi argomenti, quando prevalica la noia nelle corse. Onesto? Più che un amico, quasi un fratello e lui sa perchè.

A LucaBKK che usa i nostri articoli per avviare la sua prossima attività turistica della zona Asiatica. Scherzo, il ragazzo ne sa e tanto di corse e quando serve un aiuto, non si tira mai indietro.

A Valther, che quando può ci aiuta sempre, con articoli di pre e post gara persona sempre informata, seppur zeppo di mille impegni personali.

A Francky il nuovo acquisto Jolly tutto fare, che sviscera statistiche e aneddoti con una passione presente in poche persone, saltando dal mondo pistaiolo a quello delle road race.

  • Signori e Signore…

…ANCHE QUESTO è IL BLOG DEL RING…

…quel covo di appassionati, a cui piace dire la loro, con infinita competenza, umiltà e dedizione, che speriamo di riuscire a trasmettervi.

Grazie ancora a voi tutti.

P.S. JORGE, ti aspettiamo nel 2021 😉

Saluti

Davide_QV

Le tigri della Malesia- Post Gp di Sepang 2019

Vinales, Alex Marquez e Dalla Porta si prendono la scena del GP della Malesia 2019.

Sepang.
L’arrivo a Sepang è un po’ come la fine dell’e vacanze estive quando eravamo bambini, la fine del divertimento della spensieratezza, delle giornate libere per dar sfogo a tutta la nostra sete di libertà. Sepang ci mette di fronte alla consapevolezze che l’estate, ovvero il Motomondiale, sta finendo.

È la tappa finale del trittico Asiatico chee ogni anno ci tiene svegli per 3 fine settimana successivi facendoci sembrare delle controfigure di The Walking Dead..

Purtroppo questo weekend di gara si apre con il tragico incidente del 20enne Afridza Munandar, classificatosi 3° nella Asia Talent Cup e per il quale la stessa organizzazione ha ritirato il 4, suo numero di gara.

Tutti gli occhi sono puntati sul gioiellino di casa Petronas, il Francese Quartararo che fa strabuzzare gli occhi al paddock intero, direttori sportivi in primis.

Guadagna una pole sontuosa tanto da guadagnarsi anche le attenzioni del Campione del Mondo Marquez.
Per star in scia al Francese in Q2 addirittura vola in Highside rischiando di farsi malissimo.
Aspre le critiche degli addetti ai lavori, un po meno quelle in pista.
Risultato Pole stratosferica di FQ e Marquez solamente 11. Completano la prima fila le Yamaha M1 di Vinales e Morbidelli. Nelle ultime 6 pole position ben 13 Yamaha su 18 moto disponibili son partite dalla prima fila.

Immagine tratta da BT sport

La gara è stata un monologo di MV. Partito finalmente benissimo ha imposto un ritmo indiavolato che non ha permesso repliche a nessun avversario nonostante la partenza da antologia di Marquez. Partito 11 alla staccata della prima curva era già in 5^ posizione.
Deludono e non poco le Yamaha Petronas, rispetto al ritmo mostrato nelle prove libere. In particolare Quartararo, a differenza dei pari marca, monta un soft al posteriore ma non riesce a partire bene e rimane imbottigliato nelle retrovie.
Degna di nota la prestazione di Zarco che fino al momento in cui Mir non decide di stenderlo, fa una gara immensa tenendosi dietro Crutchlow oltre che un sempre irriconoscibile Jorge Lorenzo.
Vinales vince la gara davanti a Marquez e Dovizioso, quest'ultimo vittorioso nella battaglia contro Valentino Rossi incapace di tener il ritmo del compagno di squadra. Vinales si porta al 3 posto in classifica generale scavalcando Rins, giù di tono in queste ultime gare.

Marc Marquez continua la sua cavalcata verso la Tripla Corona, mantenendo un gap di soli 2 punti dal Team Honda Repsol stabilendo anche un altro record…. quello di punti conquistati nella classe Regina, supera i 383 punti di Jorge Lorenzo nel Mondiale 2010.

(Immagine Classifica Team tratta da MotoGP.com)

In Moto2 Alex Marquez Pilota del Team VDS su Kalex vince il Titolo della Moto2 dopo una gara molto intelligente in cui l'unico obiettivo era tenere dietro il veterano Tom Luthi. Alex vince il Titolo dopo 5 anni di permanenza nella categoria ed il prossimo anno difenderà il Titolo con il numero 1 in carena.
Seppur faccia storcere il naso a qualcuno, i quali imputano la mancanza di avversari in virtù del fatto che nelle precedenti 4 stagioni aveva perso la lotta al Titolo rispettivamente con Zarco, Morbidelli e Bagnaia quest'anno Alex è stato molto costante e maturo sopratutto nella gestione gara. Inoltre è stato il primo ad adattarsi subito al nuovo pneumatico posteriore Dunlop (Il “gommone" da 200/75 R17 rispetto al 195/75 R17)

(Immagine Alex e Marc tratta da MotoGP.com)

Marquez bissa il Titolo del 2014 in Moto3, vinto allora davanti ai vari Miller, Rins e Fenati diventando il primo Pilota della Storia a vincenre il Mondiale Moto3 e Moto2, negli ultimi 33 anni (dal 1986) si affiancaa fenomeni come Cadalora, Capirossi,Rossi, Poggiali e Marc Marquez vincitori sia nella classe minore che in quella di mezzo.
Gara abbastanza monotona non fosse per il ritmo indiavolato di un Brad Binder in forma smagliante che conduce la gara dall’inizio alla fine ad eccezione di un errore che gli fa perdere la posizione da Marquez e Nagashima. Giusto il tempo di un reset e si riporta, in 3 giri, al comando della gara.
Vincerà per distacco davanti a Marquez e Luthi,con l’elvetico che non riesce a tenere aperto il Mondiale.


(Immagine Moto3 Podio tratta da MotoGP.com)

Se volete emozioni dure e pure bisogna chiedere aiuto ai ragazzini terribili della Moto3.
Fantastica vittoria di Dalla Porta che si impone da Campione del Mondo, i riflettori però sono puntati tutti su i due baby fenomeni spagnoli Sergio Garcia e Jaume Masia rispettivamente 2° e 3°.
Se per il Pilota di Estrella Galicia è il primo podio in carriera nel suo anno da rookie, per Masia è la prova di essere di fronte ad un Pilota fortissimo pronto ad esplodere nel 2020. A causa di problemi alla moto è costretto a partire 30° ed arriva sul gradino più basso del podio dopo una garadi sorpassi e carenate.
Importante anche la gara degli altri due rookie Ai Ogura (4° e che a fine gara indossera il casco di Munandar) e Celestino Vietti (5° ed in testa quasi fino alla fine della gara).
Diversi gli incidenti sui quali spicca su tutti quello che ha visto coinvolti G.Rodrigo che perde la moto in highside e coinvolge Suzuki e Alonso Lopez. Dure le parole a fine gara del “Giappo-Riccionese” che imputa una troppa aggressività a carico di Rodrigo ma… come dice sempre il buon Jack Miller “It’s racing baby”

Sguardo rivolto adesso in quel di Valencia, ultima tappa del Motomondiale 2019 del quale saranno interessanti, più che il GP in se stesso, i Test di fine stagione che porranno alcuni Piloti dinanzi ad un bivio.
Non Piloti qualsiasi ma coloro che hanno scritto una parte di storia di questo Sport .

Riuscirà Marc Marquez nell’ardua impresa di vincere la Tripla Corona⁉️

Riuscirà Quartararo a diventare il primo Pilota a vincere in MotoGP con una Yamaha di un Team Privato⁉️

Riuscirà Valentino Rossi ad interrompere un digiuno di vittorie lungo 45 gare⁉️

Non ci resta che aspettare e goderci l’attesa del piacere di un ultima gara e dei test che si preannunciano infuocati.

Francky Longo

Immagine in evidenza tratta dal sito Motogp.com

UN CAMPIONE 15 ANNI DOPO E IL GATTO CHE GIOCA CON IL TOPO.

  • LORENZO DALLA PORTA è CAMPIONE DEL MONDO MOTO 3!!!

Doveroso il tributo immediato al portacolori Italiano, che riesce a portare a casa il titolo iridato 2019. Una stagione che non lo vedeva favorito dal pronostico, seppur in sella alla moto e team fra i migliori assoluti della categoria. Una stagione che lo ha visto perdere più volte i duelli per la vittoria nell’ultimo giro, con le prime gare un pò opache, per la prestazione che poteva avere, mentre Canet otteneva risultati più costanti nelle prime posizioni.

Dalla Francia, però è uscito il Dalla Porta davvero tosto, con un filotto di secondi posti e la vittoria in Germania, che lo ha posto definitivamente al comando della classe. Canet ha cercato di fare il massimizzatore di risultati, ma dopo la vittoria a Brno, è iniziato il declino, con 4 ritiri e due volte oltre la decima posizione, interrotto solo dal dominio di Aragon.

Sarebbe stato più bello che il duello fra i due si fosse corso fino a Valencia, entrambi meritavano di giocarsela a pieno, ma nel finale di stagione, la Honda di Leopard ne aveva di più della KTM del team di Biaggi, portando lo Spagnolo a dover osare di più, spingendolo ad errori come quello di oggi.

Applaudiamo quindi ancora una volta il nostro Lorenzo Dalla Porta, per aver saputo portare a casa il titolo, in una delle stagioni più incerte ed equilibrate, che per ora ha visto vincere ben 10 piloti diversi in 17 gare.

L’ultimo Italiano ad aver vinto nella serie più piccola, al tempo 125, fu Andrea Dovizioso, esattamente 15 anni fa.

  • IL GATTO CHE GIOCA CON IL TOPO

Marquez ancora una volta ha giocato in suo stile con uno Yamahista, caduto nel suo tranello. Il solito binomio Honda/Marquez ne aveva nettamente di più, tanto da mettersi per l’ennesima volta dietro a una Yamaha, chiudendo il gas quando poteva comodamente balzargli davanti in un qualsiasi momento.

Come Quartararo, pure Vinales si è fatto fregare, solo che di peggio, ci ha messo un tentativo di rispondere a Marquez con un tentativo disperato, finendo per lanciare la moto in ghiaia.

A Maverik e Fabio, bisogna sperare che Marquez non lo batti sfiancandolo sulla prestazione, ma giocando sulla pressione psicologica, come ha fatto Dovizioso a Zeltweg o ancora meglio Rins a Silverstone, che ha servito al 93 lo stesso gioche che fa lui con gli altri.

Detto questo, continuo a battere sul fatto che ormai sto binomio ha dimostrato tutto, un livello di poter giocare con i rivali, pari a quel che faceva Rossi nel 2002/2003, portandolo a non divertirsi più e con la stampa e il paddock che chiedeva un cambio di moto.

Premetto che non sminuisco minimamente il valore del pilota, non stai li solo per la moto, devi essere pure tu di talento, però sarebbe bello vederlo lanciarsi in una nuova scommessa, che renda più imprevedibile l’esito finale della stagione, perchè per il 2020 è difficile non pronosticare il suo NONO titolo mondiale, stante questi i livelli delle forze in campo.

  • TRIPLE CROWN

In QATAR Domenicali disse; “Bene, ora che ci battano in pista”

Mondiale piloti – Mondiale Marche – Mondiale Team per il team HRC, mi sa che se la sono legata al dito, sia loro che Marquez, compiendo qualcosa d’incredibile con praticamente un solo pilota.

  • IL RESTO DEL GRUPPO

Tolti i due che si lottavano la vittoria, abbiamo un Crutchlow che ha fatto davvero una buonissima gara a tratti li con i due, finendo per ottenere un buonissimo secondo posto.

Dietro di lui, una gara alla moto3 style, con i piloti a passarsi e ripassarsi, non capendo che potesse spuntarla fra Miller, Bagnaia, Mir, Rins, Iannone, Espargarò e Rossi.

Rossi incredibile, parte a razzo, quasi incredibile e fa subito due giri alla ricerca dela fuga, ma dal terzo giro inizia a subire un sorpasso dopo l’altro, arriva decimo e poi inizia a rimontare. Si porta quarto e poi risprofonda, indecifrabile ed escono sempre più i dubbi se sia il caso di continuare a correre in MotoGP…

Miller tostissimo fa terzo a casa sua, ma è bellissimo vedere finalmente Bagnaia la davanti, come se avesse finalmente risolto i suoi problemi con la D16, speriamo sia l’inizio di un buon filotto di bei risultati. Dovi dietro i due clienti, come solita dimostrazione che l’Australia non ha un bel rapporto con lui.

Le Aprilia belle convincenti per una volta, anche loro stan mostrando chiari segni di miglioramento, che in ottica di una rivoluzione della moto per il 2020, può solo che far ben sperare.

Suzuki, una gara onesta con entrambi i piloti.

Fortuna che nel botto del pronti via, non ci sono state conseguenze fisiche ne per Quartararo che per Petrucci.

  • Lorenzo e Zarco?

Lungi da me dal smettere di credere in JL99 e le ammissioni dei vertici di Honda di aver sbagliato tecnicamente con lui, son segno che ci credano ancora nello Spagnolo, tuttavia, mi sa che gli stan dando una Honda Moto3, se la colpa non è anche nel pilota. Ormai il tempo del recupero fisico c’è stato, mi sa che manca uno sblocco mentale per Lorenzo.

Zarco, al debutto su Honda fa una gara molto incolore nelle retrovie, ed è troppo poco rispondere dicendo; “beh, almeno ha fatto meglio di Lorenzo…” attendiamo la prossima corsa.

  • Moto2

Riuscirà Marquez Jr. a buttare via il titolo iridato? Pareva solo una formalità, ma gara dopo gara, pare che qualche spettro stia affollando la sua mente e non gli permetta di essere il pilota di stare la davanti, dove dovrebbe.

A Sepang avrà il primo vero match point, visto il vantaggio su Luthi di 28 punti.

Marini e Bezzecchi ringraziano Lecuona , autore di una staccata folle, e gli attribusicono il titolo della minchiata del gp. Un vero peccato veder fuori da subito due che potevano giocarsela.

Vince la corsa Binder, davanti a un Martin che sta iniziando a essere uno tosto per la categoria Moto2, mi sa che il prossimo anno sarà quello maggiormente favorito nella corsa al titolo.

Chiude il podio Luthi, con Marquez solamente ottavo.

  • Moto3 

La solita collezione di mille sorpassi, e mille cadute, che però vedono trionfare Dalla Porta davanti al compagno Ramirez e un sempre a podio Arenas.

Mi par d’aver detto quasi tutto, ma ora…

Saluti

DAVIDE_QV