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La versione di Seldon: la staffetta dei campioni

Se passi all’ombra dei paddock li vedi tutti lì, i campioni di ieri. Si riposano e osservano, qualcuno si mischia ancora con quelli di oggi. Pacche sulle spalle, consigli (anche rimproveri), ma non giocano più o giocano poco. Qualcuno fa politica (sportiva). Comunque a bordo pista. Ma come ci sono finiti lì? Così giovani a fare i commentatori, gli opinionisti, gli intervistatori in griglia? Così freschi di vittorie chi ce li ha mandati a guardare chi è più bravo di loro, o solo più giovane?

Un messaggio!

Nel 1974 Regazzoni, alfiere della Ferrari, guida con a fianco il giovane Niki Lauda, da lui stesso consigliato a Enzo Ferrari. Clay alla guida della buona 312 B3/74 finisce la stagione dietro Fittipaldi a Watkins Glen dopo essere stato fino all’ultima gara in lotta per il titolo. Nel 75 arriva la 312T, e l’austriaco diventa tutt’uno con questa vettura, surclassando Clay praticamente in tutte l gare. Fu l’inizio della carriera vincente di Lauda e la fine per lo svizzero.

Nel 1977 un giovane canadese esordisce in F1. A Silverstone realizza il miglior tempo nel Warm-up. E’ un messaggio! E’ arrivato un purosangue in scuderia. E la Scuderia Ferrari lo ingaggia, (campione di motoslitte), prima al posto di Niki a fine 77, poi al fianco di Sheckter che nel 79 vincerà l’ultimo mondiale prima di quelli dell’era Shumacher. Uno dei “SE” più grandi della storia della F1, ma una certezza che quel messaggio era forte e chiaro!

Nel 1984 Lauda, rientrato in McLaren dopo uno stop dalle competizioni, riesce a vincere il campionato di mezzo punto sul compagno Prost che in verità aveva vinto due gare più di lui. Il francese era il presente , l’austriaco il passato che chiudeva in bellezza. Ma ricordiamo il 1984 per l’esordio di alcuni promettenti giovani, tra cui Streiff, Berger e Senna. E a Montecarlo su una Toleman e sul bagnato Senna mostrò chi era il futuro.

Nel 1991, stagione in cui Senna e Mansell ci fecero divertire mentre la Ferrari 642 deludeva tutte le aspettative derivate dalla bontà e competitività della 641 (come Sf71>>>>SF90…), faceva il suo esordio un giovane tedesco. Settimo tempo in qualifica con la Jordan  191 senza aver mai visto la pista….non sarà l’anno della consacrazione ma il buongiorno si vide dal mattino…

….arriva il 1994. Il giovane Shumacher non faceva neppure più notizia, era semplicemente fortissimo! Alla fine del campionato una delle sue azioni discutibili gli regala il primo mondiale (che dedica a Senna), portandolo sull’Olimpo proprio nell’anno in cui Senna andava in Paradiso (almeno così si augurano in molti), con un passaggio di testimone carico di significati per un Mondo, quello della F1, che non sarebbe stato più lo stesso.

Nel 2005 un giovane spagnolo, pilota di una dinamica scuderia italiana (la Benetton), guidata da un po’ troppo “dinamico” team principal, affronta in campionato il fresco 7 volte campione del Mondo Michael Shumacher sulla Ferrari. Assecondato da una controversa ma indubbiamente interessante ed efficace Renault, tiene testa al campione sulla cui vettura invece non si potevano raccontare le belle cose dell’anno precedente. Ma chi vince festeggia, chi perde spiega…

In particolare in una gara di cui ho già avuto modo di parlare (Imola 2005) Alonso tiene testa a Shumacher in un modo che recava il solito messaggio: è arrivato un altro campione, un nuovo Re. W il Re! Non è detto che a messaggio corrisponda la scadenza del vecchio Re, ma il count down è iniziato. E Shumacher si avviò al 1° abbandono.

Dopo soli tre anni, nel 2007 Alonso si accasa alla McLaren. Pensa e gli viene assicurato che avrà i mezzi e il sostegno per vincere ancora, invece trova sulla stessa macchina un giovane di colore, pupillo nientedimeno che del capo della scuderia Ron Dennis. Un sospetto lo avrebbe dovuto cogliere! In quella stagione, dopo sole due di gloria, arriva il solito messaggio mandato dal giovane Hamilton. Arrivano anche altri messaggi e comunicazioni da vari tribunali per una certa Spy Story, ma questa è un’altra lunga storia. Il testimone fu subito passato. Alonso non vincerà più un mondiale, Lewis 5 (5 e 3/4)!

Interlagos 2016 e Monza 2019, arrivano a distanza di tre anni due messaggi beneauguranti per la F1, due giovani che hanno nel sangue il DNA vincente. Verstappen, spesso discutibile per il poco rispetto degli avversari e non esente da errori mostra tuttavia un talento vero. Ha di fatto “eliminato” Ricciardo. Charles Leclerc, dopo una fp2 eccezionale e un anno di apprendistato in Sauber F1 è ormai un talento acclamato in Ferrari. Ha (con tempi da definire) di fatto ridimensionato “Vettazzoni”, come Lauda fece a suo tempo con Regazzoni.

La scadenza di Hamilton, e forse anche quella di Vettel, non la conosciamo, e non impedirà all’anglo-caraibico di vincere ancora, soprattutto questo mondiale 2019, o al tedesco di prendersi il mondiale in rosso tanto agognato, ma hanno trovato (abbiamo trovato) chi gli succederà. Non trascuro alcuni altri possibili, Norris e Russel, ma per ora solo potenziali concorrenti al titolo in futuro….

C’é nella F1 un ciclico avvicendarsi di campioni a volte duraturi a volte metore, e c’è quasi sempre un ostico rifiuto dei “vecchi” ad accettare i messaggi che arrivano dai “giovani”. E’ normale. Come poteva Shumacher pensare dopo quel 2004 che la carriera fosse agli sgoccioli? Come poteva Alonso credere, dopo due mondiali e il passaggio ad una scuderia blasonata come la McLaren, che non avrebbe più vinto un titolo con tanti anni davanti? Come può Hamilton, in forma smagliante, con una corazzata velocissima sotto il sedere pensare che sia quasi finita?

Eppure è così, e chi vuole leggere i segnali può farlo e interpretarli come si deve. La scadenza come detto sopra può essere discordante coi segnali, ma una volta ricevuti non è lontana…i campioni del presente perdono motivazione, entusiasmo, sicurezza…prima ancora della forma fisica. Nel 2006 Shumacher non era più, a soli due anni di distanza dall’ultimo titolo, lo schiacciasassi inattaccabile. Io ferrarista accolsi con tripudio la venuta di Raikkonen che consideravo in quel momento il più forte in griglia. Il ritorno del Kaiser fu quasi una mossa di marketing per Mercedes, e al di là della pole di Monaco, vederlo soffrire contro Nico Rosberg e fare errori da principiante, non fece piacere.

Succede che quello che sentono loro non corrisponde a quello che vediamo noi. Come quando cinquantenni ci guardiamo allo specchio e mormoriamo sottovoce: beh in fondo sono ancora in forma, non c’è pancia (insomma poca), ho ancora i denti (talvolta tutti i capelli), le ragazze mi guardano….vabbè…..! Non vediamo, e neanche i piloti vedono  l’abisso che ci separa da quando avevamo 20 anni.  Tra l’altro per loro il declino avviene prima dei quaranta. Ma ci possiamo giocare una fortuna che quando scendono in pista si sentono ancora ventenni, e per loro quell’ultima possibilità è sempre a portata di mano.

I messaggi? Non li leggono!

“Corri e fottitene dell’orgoglio
ne ha rovinati più lui che il petrolio
ci fosse anche solo una probabilità
giocala… giocala… giocala
giocala… giocala… giocala!”                           Vasco.

 

Antonio

 

Immagine in evidenza da: formulapassion.it

Ne resterà solo uno (per l’ex sedile di Nico)

Bottas, Wehrlein, Sainz.

Ormai la “rosa” dei papabili per il posto lasciato vacante dal Campione del Mondo in carica Nico Rosberg è ristretta a loro tre.

Non è un mistero che Wolff una volta ricevuta la novella da NR6 abbia immediatamente cercato di mettere Ricciardo in squadra. Bisogna dargliene atto, al netto della porta sui denti che ha rimediato da RBR l’idea dello Smiling Assassin accanto a LH44 era da erezione imperitura. Seconda solo forse (ma dico forse) all’idea che il web maggiormente caldeggiava ossia quella del Principe delle Asturie accanto all’Anglocaraibico. Idea che è stata più un viaggio di tutti noi che IMHO un’intenzione reale da parte di MB. Chi scrive pensa che se c’è la volontà c’è tutto (the will to act – Ra’s Al Ghoul) quindi se Alonso non è finito in MB è solo perchè MB in quel sedile non ce lo voleva, punto. Ad onor del vero in MB un pò di confusione nella testa ce l’avevano mentre vagliavano le opzioni, vivaddio se i primi 2 a cui pensi sono Ricciardo ed Hulkenberg ho idea che non hai proprio chiaro in mente che tipo di line up vuoi mettere in pista per il 2017 (con Ricciardo a 2 punte assetate di sangue, con Hulk più in modalità Ferrari con una Superstar ed un galoppino) . Poco male, come RBR anche Renault ha dato la porta sui denti a Wolff relegando Hulkenberg al triste primato di 2 ingaggi da sogno sfiorati, il primo con la Ferrari per il 2014 (contratto strappato una volta che firmò Raikkonen, e fu un enorme errore IMHO) il secondo quello con MB per il 2017. “Ci sei andato vicino, ma non ce l’hai mai fatta. E se dovevi farcela, ce l’avresti già fatta” (M.Wallace – Pulp Fiction)

Il che ci porta alle opzioni rimaste, nessuna delle tre è roba da levare il sonno la notte dall’ansia di vederli all’opera su una MB ma tant’è, questo passa il Convento e ancora un pò tocca pure ringraziarli già che la bonaccia del dopomondiale è brutta roba davvero. Andiamo in analisi sui tre piloti in oggetto in rigoroso ordine di probabilità.

Bottas: 50%. Un pilota emozionante come una canzone degli Inti Illimani in loop mentre sei in fila alla posta. La cosa più bella che gli ho visto fare in tutti questi suoi anni di F1 è stata l’ultima curva di Sochi in drift nel Q3 del 2014 che gli costò spettacolarmente una probabile pole. Nel senso: arrivò impiccato in curva e tra alzare il piede e perdere la pole e farla in drift (e perdere comunque la pole) scelse la seconda. Nei 3 anni con Felipe in Williams di fatto ha chiuso il confronto in parità e l’ex ferrarista era a fine carriera. Gli abboccamenti con Ferrari del 2015 non han portato a nulla semplicemente perchè fortunatamente a Maranello han capito che con quello che costava solo di penale strapparlo a Claire e compagnia ci pagavano lo stipendio di Raikkonen pure per il 2016 ed il 2017 (peraltro mettendo pure definitivamente a cuccia KR7 come l’etichetta Ferrari impone (sic)). L’unica cosa che mi viene in mente al pensiero di lui in MB per il 2017 è Heikki “zero gradi mentali” Kovalainen in Mecca nel 2008. Non penso che Bottas sia un beoto come Kovalainen eh (il quale nel 2008 riuscì ad andare addosso a Raikkonen per 3 volta alla prima curva di un GP) ma penso invece che con lui in squadra Hamilton avrebbe la stessa ansia che Raikkonen mette a Vettel in Ferrari. Pari a quella indotta da una spada di TAVOR in endovena. Che Dio ce ne scampi……..

Wehrlein: 30%. Ammetto di conoscerlo poco, ma in troppi ne parlano bene (seppur nessuno coi toni usati per Verstappen e nemmeno con quelli usati per Vandoorne e questo va detto) per non sospettare almeno che sia buono. Questo 2016 è stato abbastanza controverso per lui: dopo la gran bella gara in Austria dall’arrivo di Ocon in squadra in avanti ha fatto sostanzialmente match pari col debuttante assoluto francese il quale ha pure finito per soffiargli il posto in Force India lasciato vacante da Hulkenberg. E, come al solito, i “se” ed i “forse” contano il giusto ossia ZERO: se la Force India avesse voluto lui avrebbe preso lui e non Ocon, punto. Mettiamoci pure che mediaticamente in MB farebbe giusto la brutta controfigura di LH44 e capirete come tra lui e Bottas per chi scrive è come dover scegliere tra un pugno ed un calcio. Entrambi rigorosamente nei marroni purtroppo. Il che ci porta all’unico spiraglio di luce ossia al terzo ed ultimo candidato……..

Sainz: 20%. Francamente sto pregando che MB scelga lui. Il pensiero di Bottas o Wehrlein è talmente raccapricciante che vien voglia di mandar moccoli a Nico Rosberg per averci condannato ad una cosa del genere. IMHO Sainz è buono, molto. E’ uscito bene dal confronto diretto col predestinato, “the chosen one”, Verstappen ed ha messo assieme due anni molto solidi e consistenti in RBR. Chi lo conosce ne parla come di un ottimo mix di dedizione al lavoro e velocità, il che ne farebbe più o meno paradossalmente il sostituto ideale di Nico Rosberg, anch’egli sempre stato perfettamente equidistante tra dedizione al lavoro e velocità. La sua scelta peraltro implicherebbe l’arrivo di Gasly in STR cosa che con buona probabilità salverebbe il posto a Kvyat alla prima defaillance stagionale nel 2017.

Questo è quanto, cari Ringers. Questo passa il Convento e come dice il saggio “piùtost che nient l’è mei piùtost”

ROSBERG SI RITIRA DA CAMPIONE DEL MONDO

Formula 1 world champion Nico Rosberg has announced his retirement with immediate effect.

The German beat Mercedes team-mate Lewis Hamilton to the title in 2016, sealing the crown in a tense season finale in Abu Dhabi last weekend.

Speaking ahead of Friday’s FIA Prize Giving Gala in Vienna, Rosberg announced his retirement from Formula 1.

“I want to take the opportunity to announce that I have decided to end my Formula 1 career in this moment here,” said Rosberg.

“It’s hard to explain, it has been ever since I started when I was six years old, I had a very clear dream and that was to become Formula 1 world champion.

“Now I’ve achieved that, I’ve put everything into it for 25 years of racing and with the help of everybody around me, with the help of fans and the help of my team and my family and friends I have managed to achieve that this year.

“So it has been an incredible experience for me that I will remember forever.

“At the same time, it has been very very tough also because the last two years losing to Lewis were extremely difficult moments for me, which fuelled my motivation in a way that I didn’t even know was possible to fight back and to achieve my dream finally.” (Autosport.com)

A voi i commenti, dalla Redazione è tutto

FORMULA 1 GRAN PREMIO DE MÉXICO 2016

Il Circus fa ritorno a Città del Messico dopo la ripresa delle attività lo scorso anno su un circuito che, a seguito del lifting per tornare adatto alla F1, sarebbe quasi lo stato dell’Arte per gli standards attuali non fosse per il fatto che la gloriosa Peraltada è stata sostituita da un complex a bassa velocità che riconcilia con l’orchite fulminante (o una PMS di quelle pesanti per le Signore qui presenti). I bene informati mi dicono che “non sarebbe possibile ripristinarla nemmeno volendo perchè ormai là in mezzo c’è lo stadio del baseball”. Complimenti quindi ai chicani per aver seppellito una delle curve più belle al mondo in ossequio allo Sport nazionale di quelle belle personcine più a nord che han costruito un muro bello alto per impedirne l’ingresso, dato che li considerano degli scarti dell’umanità.

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