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È UN MONDIALE BELLISSIMO. – SUZUKI VITTORIA E TESTA DEL MONDIALE. POST GP ARAGON

Non ho parole, sto scrivendo col groppo in gola ma voglio scrivere di getto per provare a trasmettere le emozioni che sto provando.

Oggi è un gran giorno per il Motociclismo. Oggi è tornata la Golden Era. Vero mancano i Titoli Mondiali in categoria Regina, ma Schwantz, Rainey e Doohan quanti Mondiali avevano quando hanno iniziato nei primi anni 90? Zero Signori, zero. Vero mancano i nomi blasonato ma… È ora di cambiare pagina, di voltarla con il solo Marc Marquez rimasto a difendere quella categoria di Piloti che hanno segnato un epoca.

Oggi la storia è stata scritta, con Rins vittorioso su Alex Marquez e Joan Mir. La razionalità ha vinto sull’estro e la pazzia. Rins, Alex e Mir hanno giocato benissimo le loro carte ognuno per la propria parte di competenza. Niente pazzie, Mir si è accontentato del 3° posto chiudendo davanti a Vinales, consapevole della debacle di Quartararo addirittura fuori dai 15.

Non è il Mondiale Moto3 del 2014.  È la MotoGP 2020. Immagine MotoGP.com

Dopo 20 anni il Mondiale vede in testa una Suzuki, segno che questo può davvero essere l’anno giusto con un Pilota molto intelligente quanto forte con la manetta.

https://twitter.com/marcmarquez93/status/1317824605915172864?s=19

Poi Alex. Qui apriamo un capitolo a parte. Era quello raccomandato, il fratello di quell’altro… Quasi si fossero dimenticati che questo Pilota ha vinto due titoli Mondiale. Ancora oggi ha dimostrato, per la gioia di molti (ed il riversamento della bile di molti altri) di essere un Campione del Mondo che meritava una moto Factory. Il tweet di Marc Marquez (sopra) è eloquente

https://twitter.com/AngyFra89/status/1176104632994750464?s=19

Quel tweet non prevedeva il salto già nel 2020 ed i presupposti c’erano tutti. Con buona pace di tutti.

La cosa che duole di più è che la Stampa Italiana domani farà ancora una volta finta di niente. Non esisteranno rimonte spettacolari, non esisteranno Mondiali spettacolari, nulla di tutto ciò sarà mai esistito. 

MONDIALE APERTISSIMO. Mir comanda la classifica davanti a Quartararo, Vinales e Dovizioso. Tutti e quattro racchiusi in soli 15 punti.

Debacle per Quartararo che chiude fuori la zona punti probabilmente per un problema agli pneumatici. Interessante la situazione di Nakagami. Il Pilota giapponese è in Top 5 senza aver mai realizzato un podio, soltanto piazzamenti a punti in tutte le gare corse. 

È TUTTO STRAORDINARIAMENTE BELLO.👋

 

 MOTO2- MONDIALE INCREDIBILE

Pronti via e spavento incredibile per Navarro. Cade nel rettilineo dopo la prima curva e fortunatamente viene scansato dal gruppo. Miracolato.

Passano 4 giri e colpo di scena…

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317789483966844929?s=19

Cade Luca Marini. Il leader del Mondiale perde l’anteriore e riapre clamorosamente il Mondiale. Bezzecchi, Diggianantonio e Lowes scappano verso la vittoria e si involano in solitaria con Martin, Dixon e Bastianini che seguono a pochi secondi.

Occasione sprecata per Marini che probabilmente comincia a sentire la pressione. Avere un cagnaccio come Bezzecchi nel box non aiuta assolutamente.

Ad 11 giri dalla fine, alla curva due (in salita), Diggia arriva troppo forte e perde l’anteriore mettendo fine alla sua gara, mentre Bastianini e Martin si riportano temporaneamente su Lowes e Bezzecchi prima dello strappo finale dei due.

A soli due giri dalla fine Bezzecchi sceglie di buttare alle ortiche il Mondiale con un errore incredibile, arriva troppo forte e perde l’anteriore scivolando a -23 in classifica dopo che era al comando. Errore gravissimo Ancor più di quello di Marini.

La vince Sam Lowes, probabilmente il più forte e talentuoso in questa Moto2, esautorato troppo presto dalla MotoGP a causa di una moto poco competitiva… 2° Bastianini e 3° Jorge Martin.

Sam Lowes balza in testa al Mondiale. Bissa il successo di LeMans. Caduti Marini e Bezzecchi. Immagine MotoGP.com

Classifica Mondiale Moto2

🥇 Bastianini 155 pts

🥈Lowes 152 pts (-3)

🥉Marini 150 pts (-5)

4️⃣ Bezzecchi 130 pts (-25)

Mondiale apertissimo anche in Moto2, con Lowes e Bezzecchi che sembrano avere una marcia in più. Bezzecchi si mangerà le mani per un errore che, come nel 2018, potrebbe costargli il Titolo Mondiale.👇

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317803818181152771?s=19

 

 

 

MOTO3 – Trionfa Masia

Che dire⁉️ 8 vincitori diversi in 11 gare. Jaume Masia si aggiunge al club dei vittoriosi nella stagione 2020. Dopo Arenas, Suzuki, Foggia, Vietti, McPhee, Fenati e Binder anche il pilota del Team Leopard sale sul gradino più alto del podio.

Gara come sempre spettacolare con Vietti ed Ogura in netta difficoltà. Non presente Arbolino a causa Covid (è negativo ma ha viaggiato in aereo con un positivo). Arenas purtroppo non riesce ad approfittarne è chiude soltanto 7°, mentre Vietti chiude 9° ed Ogura 14°.

È un Mondiale di Moto3 privo di un fenomeno vero, privo di un leader. Un po’ come accade in MotoGP, con una differenza… C’è un Pilota che compensa con una grande intelligenza, Albert Arenas.

Masia vince davanti ad un sempre più solido Raul Fernandez e Darryn Binder. A mio avviso questo sarà il leitmotiv del 2021.

Classifica Mondiale

https://twitter.com/AngyFra89/status/1317780189628321793?s=19

Appuntamento a domenica prossima in quel di… Aragon 😉 con il Teruel GP.

 

MOTOGP 2020- GP D’ARAGONA

Dalla Francia alla Spagna. La giostra del mondiale si sposta definitivamente in penisola iberica sino alla sua conclusione.

Due gare ad Aragon consecutive, una settimana di pausa e poi una doppia Valencia con la finalissima di Portimao subito dopo. In sei settimane ben cinque gare con l’incognita del tempo essendo ormai in autunno inoltrato.

Petrucci è stato il settimo vincitore stagionale di un mondiale che non vuole trovare un padrone: ma ci sarà mai un padrone per questo Mondiale? L’unica ragionevole strada per trovarlo è quella di vedere un pilota in grado di vincere almeno tre delle restanti cinque gare piazzandosi sul podio nelle altre due. Qualsiasi altra combinazione di risultati ci restituirà un Campione legittimo, assolutamente non autoritario e sicuramente meno autorevole rispetto alla storia recente.

Lo stesso leader Quartararo ha vinto tre gare su nove eppure ha solo 115 punti: in rapporto alle corse disputate fanno la misera media di 12,7 punti/gara. Numeri alla mano avrebbe finito i campionati degli ultimi 15 anni quasi sempre in quarta posizione , con picchi della terza nel 2018/2019, ma anche della quinta nel 2014/2015.

Scavando più in fondo si scopre che, nell’era MotoGp, i due anni con il punteggio più basso sono stati il 2006 vinto da Nicky Hayden con una media di 14,8 punti/gara ed il 2016 vinto da Marquez con la media di 16,5: il Fabio del 2020 sarebbe finito quinto nel 2006 e quarto nel 2016…

Il mondiale potrebbe essere più avvincente se tutti i protagonisti mostrassero almeno una certa costanza di rendimento, e questo anche la netto dell’assenza di Re Marquez. Il nocciolo della questione è proprio quello: l’incostanza.  Ed è una caratteristica comune a tutti i contendenti anche al netto delle cadute e dei problemi meccanici che hanno afflitto tutte le Yamaha in primis a parte quella di Quartararo. Laddove non sono mancate le moto sono mancati i piloti….

Tale incostanza pare ormai chiaro sia da attribuire agli pneumatici che Michelin ha scelto di portare quest’anno. Dopo i primi mal di pancia di alcuni sono arrivate le lamentele di altri e, visto che sulla moto ci vanno i piloti, alla fine dobbiamo fidarci della loro opinione. Interverrà il costruttore francese? Non nel corso di questo campionato, pena il rischio di falsarlo favorendo qualcuno a danno di altri.

Nel frattempo i francesi ci stanno “regalando” una stagione simile a quella del rientro in veste di fornitore unico, il 2016. Quell’anno ci furono 9 vincitori diversi su 18 gare: nel 2020 siamo già a 7 su 14 per cui abbiamo già pareggiato l’incidenza. Tenendo conto che abbiamo ancora 5 appuntamenti e che i due Suzukisti e Bagnaia sono pronti all’impresa, allora ecco che potremmo rischiare di vedere battuto anche il record assoluto. Ed a Portimao dovrebbe rientrare anche Marc… Chi osa pensare che non potrà vincere?

Ma torniamo a questa settimana. Il tracciato presenta curve con diverse caratteristiche, alcune lunghe da percorrere in accelerazione altre in rilascio, altre molto secche da bassa velocità e con cambi di direzione. Il settore finale è composto da un lungo rettilineo nel quale si “entra” da una variante molto lenta, per cui le moto con più trazione ed allungo potrebbero fare la differenza. Gia, ma quali?

(immagine tratta dal sito vanessapaddock)

In un decennio di storia ad Aragon ci hanno vinto solo Stoner con due moto diverse, Pedrosa una volta, Lorenzo due, Marquez cinque. Per i team una vittoria Ducati, due Yamaha e poi solo Honda che quest’anno difficilmente potrà allungare la striscia delle quattro di fila e delle sette totali.

Con Marquez in pista avremmo saltato a piè pari l’intro al GP:  ne ha vinte cinque su sette in classe regina a partire dal 2013. Ma Marc non c’è ancora, ed un topo potrà ballare meglio e più degli altri. Chi?

Nelle ultime intro non ho azzeccato un pronostico manco per sbaglio, quindi mi asterrò.

E vista la “confusione” attuale è improbabile pensare di delineare dei valori dettati dall’adattabilità delle moto al circuito come in passato: tutto troppo condizionato da altri fattori, altrimenti Petrucci non avrebbe vinto in Francia, Oliveira non avrebbe vinto in Austria e Binder a Brno.

A sto giro mettiamo i numeri di gara nel sacchetto di quelli della tombola e tiriamoli fuori a sorte.

Ma ci sarà da divertirsi comunque.

 

 

Moto2

(immagine tratta da motorsport.com)

Lo scorso weekend nessuno dei tre capofila in classifica di ognuna delle tre classi ha vinto, ma chi ha fatto peggio è stato proprio Luca Marini che ha messo in casella un brutto zero figlio della legnata presa in terra venerdì. Avrà voglia di rifarsi sempre che sia in condizioni fisiche per potersi difendere. Abbiamo detto tante volte che il calendario molto “stretto” del 2020 con blocchi di tre gare “ammucchiate” avrebbe avuto qualche scompenso.

Ci auguriamo per lui che possa difendersi e gli è andata bene che i suoi rivali più diretti abbiano fatto punti in maniera inversamente proporzionale al distacco che avevano in classifica e questo gli ha dato modo di non trovarseli sul collo più di quanto già lo siano.

In 22 punti ci sono nell’ordine Marini, Bastanini, Bezzecchi e Lowes. Il Mondiale si deciderà tra questi quattro piloti.

 

 

Moto3

(immagine tratta da oa sport)

Bel colpo in Francia di Vietti che sale in classifica generale avvicinandosi al vertice e, soprattutto, mostrando una lucidità che lo potrebbe far diventare il più serio aspirante alla corona iridata sull’onda dell’entusiasmo.

Cercherà il riscatto Ai Ogura autore di una prova molto incolore in Francia compromessa sin dalle prove, mentre Albert Arenas (il più maturo di tutti) ha limitato i danni.

Anche in Moto3 la classifica si è delineata raggruppando in venti punti Arenas, Ogura, Vietti ed Arbolino. Il campione 2020 è tra di loro.

Sarà la consueta gara di scie, di incroci di traiettorie e di sorpassi pazzi. Un pronostico? Auguri, fatelo voi.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito tuttomotoriweb.com)

MOTOGP 2020-GP DI FRANCIA, LE MANS

Dopo un weekend di pausa si riparte per un altro trittico di gare tutte d’un fiato come il format 2020 prevede causa forza maggiore.

Si ricomincia dal circuito Bugatti di Le Mans nel sud della Francia dove si presume la farà da padrona la pioggia complicando ancor più il lavoro delle squadre e mischiando ulteriormente le carte.

La versione “Bugatti” dello storico circuito de La Sarthe ha in comune poche parti rispetto al tracciato su cui si corre la 24H automobilistica più famosa del mondo. Condividono il rettilineo di partenza e la prima variante. Dopo il ponte Dunlop la pista scollina e i due layout si dividono nel lungo curvone a destra in discesa. In quel punto le moto continuano a piegare verso destra mentre i prototipi proseguono per affrontare la parte del tracciato che porta verso il rettilineo delle Hunaudieres. Le moto invece “tornano indietro verso la parte “interna” del comprensorio affrontando altre nove curve di raggio differente per poi ricongiungersi nella zona dell’ultima chicane della 24H. in quel punto c’è poi una doppia destra lentissima che riporta verso il traguardo.

Le prossime tre gare saranno cruciali per la lotta al campionato. Chi vorrà far punti pesanti ha tre occasioni di fila da non sciupare prima del rientro del marziano. Marquez comincia a far qualche comparsata su socials e media rispetto al silenzio di tomba di qualche tempo fa. Vederlo allenarsi con il suo bel sorriso stampato in faccia non è un buon segnale per i suoi “orfani”.

Con il maltempo incombente, e con una stagione che fatica a trovare un vero padrone, far pronostici o delineare forze in pista diventa impresa ardua.

Al netto della presenza di Marquez trattasi di circuito storicamente amico di Yamaha. Quelli bravi dicono che possa aiutare Ducati e Ktm. Chi scrive pensa (o spera) che sarà la volta di Mir su Suzuki. La sua vittoria è ormai nell’aria e sarebbe bello vederla sulla pista che nel 2007 vide tornare alla vittoria la casa di Hamamatsu dopo un digiuno di quasi 7 anni. All’epoca vinse Vermuelen la sua prima ed unica gara Motogp, proprio su una pista bagnata e con una gara ricca di colpi di scena.

Con gara bagnata potremmo anche sperare negli exploit degli specialisti dell’acqua come Zarco, Petrucci, Rins

Nel frattempo si sono delineate alcune line up 2021: in pratica si sono svelati i segreti di Pulcinella…

Rossi ha firmato con Petronas ed avrà la stessa moto dei piloti del team ufficiale solo verniciata di altri colori, mentre il suo promettente e giovane compagno Morbidelli monterà a cavallo di una moto con meno upgrade. Lin Jarvis ha spiegato che logisticamente non sono in grado di gestire 4 moto ufficiali come fanno in KTM e Ducati….no  comment.

Pecco Bagnaia raggiungerà Miller del team ufficialissimo Ducati mentre Zarco e Martin saliranno sulle Pramac.

Dovizioso ancora “unemployed”.

La classifica è corta, ma durante questo trittico qualcuno si perderà per strada. Staremo a vedere chi.

 

MOTO2

Territorio di caccia italiano. Luca Marini, in odore di passaggio di categoria, vorrà dare uno strappo in campionato. Non troverà d’accordo Bastianini che, in procinto anch’esso di fare il salto, vorrà salire di classe con un Campionato in tasca.

Anche tra i cadetti ci saranno gli specialisti del bagnato seduti sulla riva del fiume in attesa che la piena li possa avvantaggiare.

 

Moto3

Al solito ci sarà da divertirsi. Quello che sembrava l’unico campionato quasi deciso ha avuto un sussulto nelle ultime gare, con il giapponesino Ai Ogura che ha scalzato Arenas dalla vetta grazie ai passi falsi dello spagnolo nell’ultimo periodo. Ai non ha ancora vinto una gara eppure comanda la classifica generale. gli serve la vittoria prima possibile, sia per la classifica che per il morale che per evitare di diventare Campione del mondo alla Alzamora.

Buon divertimento a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito f1fansite)

QUARTARARO VS MIR. IL MONDIALE TROVA I SUOI PADRONI – CATALUNYA POST GP

Premessa… Quartararo ed anche Mir meritano la copertina. Lo meritano tanto. #NextGen 

Gara dalle mille emozioni.

Fabio Quartararo vince in Spagna, il Catalunya Circuit è uno dei suoi preferiti e si vede. Trionfa in Spagna davanti a Mir e Rins.

Dovizioso e Zarco entrambi a terra. Foto MotoGP.com

Chiude quarto Morbidelli davanti a Miller.Pronti via e Dovizioso viene buttato fuori da un incolpevole Zarco. Il francese perde l’anteriore e travolge Dovi.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1310203681682448384?s=19

Il Mondiale è definitivamente andato.

Sembrava la giornata perfetta per Valentino Rossi, l’errore di Morbidelli lo aveva portato a soli 7 decimi da Quartararo. Annusava la vittoria. Sentiva l’odore della preda.

Valentino Rossi cade mentre era all’inseguimento di Fabio Quartararo. Dejavú di LeMans 2017. Foto MotoGP.com

Un altro errore gli preclude le chance di vittoria. Chiusa di anteriore e GP finito.

La sensazione è che questo Valentino (post 2016) ogni volta che spinge per la vittoria commetta un errore. Sin da LeMans 2017.

Il mattatore di giornata è ancora una volta il Maiorchino Joan Mir. Gara entusiasmante per il Pilota Suzuki autore di una rimonta pazzesca.

Si rivede anche Alex Rins finalmente. Una gara altrettanto incredibile la sua che si prende un podio bellissimo strappandolo a Morbidelli.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1310208826663211008?s=19

Da metà gara i poi diventa “MirTime”

Se Valentino ha commesso un errore devastante, non da meno è stato Vinales. Partenza disastrosa e gara tutta in salita. Arretrati fino alla 16^ posizione riesce a chiuderla in 10^ soltanto per le cadute di quelli davanti.

La classifica Mondiale si ridisegna forse definitivamente. Quartararo, Mir e Vinales sono i candidati al Titolo Mondiale. Un occhio lo darei anche a Morbidelli.

Classifica Mondiale

🥇 Quartararo 108

🥈Mir 100 (-8)

🥉Vinales 90 (-18)

Classifica Mondiale aggiornata. Fonte MotoGP.com

Scivola in quarta posizione Dovizioso, a 24 punti dalla vetta.  Addirittura fuori la Top10 Valentino Rossi.

Un Mondiale pazzo che piano piano ( molto piano) trova i suoi padroni. Senza Marquez è dura.

 

MOTO2

Vittoria ed allungo nel Mondiale per Marini.

Sembrava un assolo di Luca Marini. Una gara in solitaria come spesso accade al Pilota dello SKYVR46. Invece si trasforma, negli ultimi giri in una bellissima battaglia tra lui ed il Pilota britannico Sam Lowes.

A 9 giri dal termine Lowes supera Marini e tenta l’allungo non riuscendoci. Bagarre bellissima negli ultimi 3 giri dove Marini rientra e si riprende la testa della gara andando a vincere in Calalogna.

Fantastico il 3° posto di Fabio Diggianantonio che chiude un weekend in crescendo. Bastianini e Bezzecchi chiudono in 6^ e 7^ piazza.

Bellissima la bagarre tra Navarro e Joe Robert per il 4° posto, mentre purtroppo non finisce la gara Jake Dixon. Il Pilota britannico, dopo un inizio in sordina, sembra aver trovato il giusto feeling con questa Moto2.

Classifica finale Catalunya GP. Fonte MotoGP.com

Luca Marini allunga nel Mondiale guadagnando tanti punti sui diretti rivali, considerando anche il ritiro di Jorge Martin.

Classifica Mondiale

🥇Marini 150 pts

🥈Bastianini 130 pts (-20)

🥉Bezzecchi 114 pts (- 36)

4️⃣ Lowes 103 pts (- 47)

 

MOTO3 

Finalmente Darryn, Ogura leader del Mondiale.

Darryn Binder vince il Catalunya ho. Foto tratta dal sito MotoGP.com

Con buona pace dei perbenisti (quando non sono Piloti di casa) questa gara la vince Darryn Binder.

Si. Quel Darryn Binder. Quello che ogni gara viene bistrattato da alcuni “esperti del settore” (se possiamo chiamarlo così…).

È stata una maturazione lunga, Darryn è un Pilota che da sempre il cuore in ogni gara. Getta il cuore oltre l’ostacolo, come accadeva spesso in ogni gara qualche anno fa per tutti i Piloti.

Molto spesso viene addirittura additato come Pilota scorretto, troppo irruento, pericoloso…

Vince una gara strepitosa, senza se e senza ma davanti ad Arbolino e Foggia. Colpo di scena alla curva 4 quando McPhee perde l’anteriore e travolge Arenas. Entrambi a terra e gara finita.

Top15 del Catalunya GP. Fonte MotoGP.com

Occasione non colta da Ogura che chiude soltanto 11° guadagnando la testa del Mondiale. Tutto il weekend ha lottato con la sua moto, perdendo ad occhio tanto sul rettilineo.

Classifica Mondiale

🥇 Ogura 122

🥈 Arenas 119

🥉 McPhee 98

4º Arbolino 95

5º Vietti 94

 

Immagine di copertina fonte MotoGP.com

 

Appuntamento a domenica 11 ottobre per la gara sul mitico Bugatti di LeMans.

Francky

 

MOTOGP 2020- GP DI CATALUNYA

Terza domenica di fila per il Motomondiale e via al round di Barcellona sul circuito del Montmelò.

Il circuito catalano ospita la MotoGp ad una settimana di distanza dalla gara del WSBK e i curiosi potranno far un sommario confronto tra i tempi che, per inciso sono i seguenti.

Pole SBK Rea 1’41.619

Miglior giro in gara1 Rea 1’42.797

Miglior giro in Superpole Race Bautista 1’41.828

Miglior giro gara 2 Davies 1’42.646

Lo scorso anno (era giugno) Quartararo fece la pole in 1’39.484 e Marquez girò in gara in 1’40.507

Vedremo l’incidenza della temperatura e delle nuove Michelin in questo weekend.

Partiamo da una considerazione venuta fuori dalla bocca di Fabio Quartararo lo scorso weekend, ovvero che la Suzuki è la miglior moto del momento. Delle 7 gare vinte sinora ben 4 sono andate alla Yamaha e con tre piloti diversi su 4 disponibili….Due vittorie a KTM con due piloti diversi ed una vittoria Ducati..

Non siamo in grado di giudicare quale possa essere la moto migliore dal divano. Possiamo guardare i numeri e farcene un’idea di massima leggendoli ed interpretandoli. Potremmo anche mettere insieme il calcolo delle pole ed anche il numero di giri condotti in testa da inizio mondiale? L’unica considerazione che viene fuori è che Fabio abbia pagato troppo la tensione del successo. Prima smetterà di pensare al resto, prima tornerà a fare quello che meglio gli riesce, prima tornerà a vincere: ad oggi la combinazione migliore con le gomme la sta cavalcando lui e non gli altri.

(immagine tratta da gpone.com)

Sul circuito spagnolo è d’obbligo considerare i nativi iberici come favoriti, esattamente come accade a casa nostra.

Il fattore campo ha sempre una sua valenza anche se il lungo rettilineo e le parole degli esperti dicono che sia una pista pro-Ducati. L’unico spagnolo in sella ad un’italiana è Titone Rabat: vuoi che sia lui il settimo vincitore di stagione?

Scherzi a parte Dovi deve darsi una svegliata. Ha perso un filotto di occasioni per sferrare il colpo decisivo alla stagione e allungare, proprio lui che è stato vicecampione per tre anni di fila. Vero che la gestione della sua uscita da Borgo Panigale ha avuto i soliti contorni antipatici, però quanto bello potrebbe essere andarsene lasciando un profumo di rimpianto nelle narici dei managers bolognesi? Provaci Andrea.

Sulla sua stessa moto ci sarà Pecco Bagnaia reduce da due weekend da leone sulle coste romagnole. Mi fermo a questo e non vado oltre: scaramanzia e tifo personale.

Insomma, possiamo dir tutto ed il contrario di tutto quest’anno, certi di essere smentiti dalla pista ed esserci lambiccati il cervello in analisi che non troveranno riscontro.

E in casa Honda? Ripeto da settimane “no Marquez no party”. Questa volta aggiungo un pezzetto. L’ultima RCV sta facendo a pezzi i piloti. Se di Marc già sappiamo, Lorenzo l’ha “usata” per scrivere l’epitaffio della propria carriera. Cal non fa un weekend sano dal 2019 e ne ha talmente paura che pur di non salirci riesce a sfasciarsi una caviglia nel paddock. Bradl fuori combattimento. Nakagami ha le ossa di gomma visto quanto è andato in terra. L’unico che resiste è Alex Marquez che deve aver capito che gli convien prendersela comoda, tanto è comunque fuori dal team ufficiale.

Siamo in terra spagnola potrebbe essere la volta di Joan Mir? In effetti lo spagnolo sta andando forte, soprattutto nei finali di gara. Deve imparare a mettere insieme la prima fase per star subito davanti, altrimenti diventa troppo difficile anche per lui. In casa Suzuki stiamo perdendo Rins: offuscato dal compagno pare aver perso la bussola ed a parte qualche sprazzo non si è ripreso dall’incidente di inizio stagione.

(immagine tratta da gpone.com)

Da diversi Gp non parliamo più di Aprilia. Stanno facendo un lavoro molto oscuro con la speranza di fare il balzo il prossimo anno grazie alle libertà regolamentari sul motore delle quali possono usufruire.

Il team Gresini non merita di stare li in fondo e sarebbe opportuno che pensassero di accaparrarsi quel Dovizioso attualmente “Unemployed” come scritto sulla tuta. Il forlivese ha le competenze e l’esperienza necessaria per fare un percorso simile a quello di Dani Pedrosa artefice dei tanti progressi della KTM. Massimo Rivola ci dovrebbe seriamente pensare…magari lo sta già facendo. Vero è che stiano apspettando l’appello sulla questione Iannone e che i due piloti si amavano quanto due suocere acide. Però il tempo scorre..

(immagine tratta da Gpone.com)

 

Moto2

Bastianini è balzato in testa al campionato perché è stato bravo a sfruttare la gara atipica di domenica scorsa. Durante le interviste da l’impressione di essere molto sicuro del fatto suo e che le voci della sua promozione nella classe maggiore gli abbiano fatto bene piuttosto che distrarlo come spesso accade. Le voci parlano di lui In Avintia insieme al suo rivale più forte Luca Marini. Vuoi mai che alla fine sto campionato lo vince Bezzecchi che resterebbe in Moto2?

Sono sempre loro i tre indiziati principali per la vittoria. Piloti come Luthi e Baldassarri competitivi ad inizio 2019 sono spariti a centrogruppo.

(immagine tratta da corsedimoto.com)

 

Moto3

Arenas ha dilapidato tutto il suo vantaggio sulle riviere romagnole. Il giapponese Ogura lo segue in campionato a due soli punti nonostante non abbia ancora vinto una gara contro le 3 dello spagnolo. Come si diceva ad inizio stagione ogni passo falso può costar carissimo: in gare dove nessuno dei ragazzetti molla un centimetro e non regala niente, la regolarità che ad oggi ha avuto Ai sta premiando. Se si mette anche a vincer le gare saranno dolori per tutti.

Celestino Vietti è ormai una garanzia se non lo tirano in terra. A Misano ha rischiato anche troppo ma ha portato a casa un bel podio . La vittoria potrebbe aver rinfrancato una volta per tutte anche Fenati: deve cercare un posto in Moto2 perché sulla Moto3 non ci stà più, è troppo grosso. Romano è stato nel “giro di Valentino” e sta avendo una seconda possibilità importante nel team di Biaggi ovvero alla corte dei piloti italiani più vincenti degli ultimi 25 anni. Che non sperchi questa opportunità perché non ne avrà altre.

(immagine tratta da Motosprint.it)

 

 

Buona gara a tutti

Salvatore V.

 

(immagine in evidenza tratta da gpone.com)