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MotoGp2019- Gp Italia- Immenso Petrucci

Grande, grande e poi ancora grande Danilo Petrucci.
Oggi Danilo ha spiazzato chiunque avesse in mente cosa scrivere sul Gran Premio d’Italia immaginando una nuova probabilissima vittoria di Marquez dopo quanto mostrato nelle prove e nelle qualifiche.
Ed invece il pilota “operaio” ha costretto tutti a reinventare daccapo i loro commenti al GP, lasciando di stucco il pubblico assiepato sulle colline toscane ed anche quello appeso alla TV.
Danilo è stato grande. La sua è la vittoria del sudore e delle lacrime. Sudore per una carriera cominciata e proseguita in una maniera differente rispetto ai suoi colleghi più blasonati. Lui è la dimostrazione che la forza di crederci aiuta tantissimo, anche quando non hai un background che parte dalle classi minori con i classici step che vanno dalla Moto3 per arrivare nella classe regina.
Il suo percorso è stato diverso ed oggi sublimato con la più bella vittoria che potesse ottenere. Non ci sono state cadute o problemi tecnici altrui a spianargli la strada, e nemmeno condizioni atmosferiche favorevoli ad aiutarlo.
Oggi Danilo è semplicemente stato il più bravo di tutti. E si è messo dietro entrambi i piloti con le più serie ambizioni di titolo.
La gara è partita con il solito ritmo “controllato” che ha consentito la formazione di un gruppone che ha regalato qualche giro di battaglie spettacolari. Nel gruppone anche Rins e Miller hanno partecipato allo show, insieme a Pecco Bagnaia fin quando le Ducati Pramac non sono andate per campi. A tre quarti di gara i tre del podio hanno cominciato a staccarsi rendendo evidente che la vittoria era esclusivamente affar loro.
Danilo ha spento il cervello ed ha acceso il cuore. Non ha pensato di accodarsi al suo compagno di team per fare da spettatore privilegiato della battaglia Dovizioso/Marquez. Petrux ha semplicemente ascoltato il suo cuore ed ha capito che quella poteva essere un occasione splendida da non farsi sfuggire. Sono cominciate le staccate a vita persa in entrata della San Donato col gambone aperto quasi ad ostruire il passaggio agli altri due compagni di lotta. All’inizio dell’ultimo giro è entrato terzo alla San Donato uscendo primo e credendoci sino alla linea del traguardo sulla quale ha preceduto un sempre irresistibile Marc Marquez ed Andrea Dovizioso. Lo spagnolo ha provato a cambiare le regole della fisica entrando a vita persa con moto di traverso inclinata oltre i 45 gradi sia alla Casanova Savelli che alla Scarperia Palagio pur di guadagnare qualche metro. Però oggi si è dovuto inchinare a Danilo e le sue manovre gli hanno solo permesso di difendersi da Dovizioso.
Vittoria per Danilo inequivocabile ed indiscutibile. Conferenza stampa con gli occhi rossi e tutto il Mugello a rendergli merito. Non sarà un fuoriclasse, ma una vittoria in MotoGP battendo Marc Marquez resterà tatuata nella sua memoria ed anche in quella degli appassionati dello sport. Non sarà un fuoriclasse ma una gara di MotoGP non la vinci a caso…

In ottica campionato il risultato è favorevole per Marquez che guadagna qualche punto su Andrea Dovizioso autore di una gara concreta ma al quale è mancato quel piccolo guizzo per star davanti allo spagnolo.
Celebrato Petrucci e celebrata la sua consistente Ducati la gara degli altri è stata per tanti (troppi) in chiaroscuro.
Rins è stato buon quarto dopo aver provato a mettere le sue ruote davanti a tutti nella prima parte di gara. Purtroppo non aveva il ritmo ed il motore per stare insieme ai tre del podio. Le due Ducati Pramac sono state in evidenza per tutta la prima parte di gara fin quando entrambi i portacolori non sono scivolati per eccesso di foga. Crutchlow con la seconda Honda ha fatto una gara onesta, vicino ai primi ma mai con la reale possibilità di lottare.
La grande delusione del weekend sono state un altra volta le Yamaha. Opache le ufficiali sin dalle prove soprattutto con Valentino, anche le Petronas sono scomparse presto, complice una caduta nei primi giri di Morbidelli ed una gara nelle retrovie sia per Quartararo che per Vinales. I passi avanti che parevano essere stati compiuti non sono stati sufficienti per dare competitività ad una moto che sta diventando un vero rebus. Valentino è stato autore di prove travagliate ancora una volta, ed è stato obbligato a partire dal fondo del gruppone con tutte le conseguenze che ne vengono fuori, ivi compresa la foga di recuperare ed il maggior rischio di finire in terra come regolarmente è accaduto.
Lorenzo…Jorge non è mai realmente esistito in gara. Ha cominciato ad alzare la mano verso il team durante il weekend, chiedendo un aiuto sulla moto.. Probabilmente sta cominciando a “pestare qualche callo” anche a Marquez che si è premunito di mettere le mani avanti invitandolo a non lamentarsi. Stanno cominciando anche in Hrc le schermaglie verbali alle quali abbiamo già assistito sia in Yamaha che in Ducati, purtroppo. Con questa Ducati Lorenzo sarebbe stato un serio problema per Marquez. Forse in Honda sono stati bravi ad intuire che ingaggiandolo avrebbero preso due piccioni con una fava..
KTM continua a recitare il ruolo di comprimaria insieme ad Aprilia, seppur qualche lampo austriaco ogni tanto si intravede, contrariamente a quanto accade in Aprilia dove di luce non se ne vede da un pezzo.

Lo sport, quello che si è visto in pista e non sulle tribune…al solito le nostre piste sono popolate da persone che comprano il biglietto senza sapere il vero significato della parola “sport”, parola che assume un significato ancora più profondo quando si parla di Motorsport. Purtroppo dobbiamo ancora sprecare del tempo e delle parole per coloro che fischiano ed ululano contro qualcuno che rischia la propria vita per amore della competizione. I fischi a Marc Marquez NON ci stanno. Marquez altro non è che la versione spagnola del nostro Valentino dei tempi d’oro, ovvero un pilota sublime, furbo, dannatamente veloce e attualmente migliore di chiunque altro. Merita solo applausi.


(il pilota operaio)

MOTO2
Un Marquez doveva pur vincere ed alla fine ha vinto in Moto2.
Il fratellino di Marc pare aver ritrovato lo smalto di qualche anno fa ed ha infilato la seconda vittoria di fila dopo Le Mans tornando in lotta per il campionato.
Dagli italiani ci si aspettava qualcosa di più. Marini, brillantissimo secondo, ha perso il treno giusto lottando contro Luthi nel momento in cui Marquez davanti provava a dare lo strappo che alla fine si è rivelato decisivo per la vittoria. Bene Lorenzo Baldassarri alla fine quarto e quindi non troppo penalizzato per la lotta in campionato. Partiva dalla quindicesima posizione ed ha fatto una gara grintosa. Bene anche Bastianini sempre concreto in questo suo primo anno da rookie, benino Pasini, male Bulega.

MOTO3
Vedere la danza delle piccole moto sulle colline e nelle curve toscane è sempre un grande spettacolo per gli occhi. La pista permette diverse traiettorie nelle esse e nelle curve del Mugello, ed i ragazzini non si fanno mai pregare a prenderle tutte e sempre contemporaneamente. Tony Arbolino vince la sua prima gara in carriera davanti ad Dalla Porta ed a Masia. Il quarto e quinto posto di Antonelli e Foggia completano un risultato splendido per i nostri ragazzini.

Su nove posti sul podio oggi gli italiani ne hanno conquistati cinque.
Due medaglie d’oro, due d’argento ed una di bronzo….. Se fossero le Olimpiadi..Bravi gli italiani tutti ma soprattutto:

BRAVO BRAVO DANILO PETRUCCI

Salvatore Valerioti

Immagine in evidenza tratta dal sito “corrieredell’umbria.it”
Immagine articolo tratta dal sito “gpone.com”

MOTOGP 2019 – GRAN PREMIO d’ITALIA OAKLEY

MUGELLOOOOOOOOOOO….BUONGIORNOOOOOOO!!!!!

Scusate, ma è sempre un’emozione sentire il DIPI 😀

Dunque, tornando a noi…

Mugello, la casa degli Italiani, mmm no, diciamo l’unica e vera università delle moto, rimasta identica sin dalla sua costruzione, incredibile saliscendi, su cui si possono confrontare i tempi di ogni epoca, tanto da vedere che la pole della 500 del 1976, con Agostini, era di oltre 22 secondi più lenta di quella dello scorso anno, fatta da Rossi.

Il gp d’Italia è da parecchi anni terra Spagnola in tutte le classi, con rare eccezioni di Dovizioso in Motogp, Iannone e Pasini in Moto2, Migno e Fenati in Moto3.

Incredibilmente, non è una delle piste dove Marquez ottiene grandi risultati, anzi, spesso autore di qualche caduta, ma non per questo ci si può illudere che non arrivi una ennesima sua vittoria.

Lorenzo solitamente qui ha sempre ottenuto grandissimi risultati ed è quello che ha vinto più spesso, che arrivi la riscossa in sella alla sua Honda, come fu lo scorso anno con la Ducati? Difficile crederci, ma non impensabile.

Rossi, Vinales, Morbidelli e Quartararò saranno li a sperare che ancora una volta la M1 ben si adegui al tracciato, come tendenzialmente è sempre stato. Possiamo aspettarci qualcosa di positivo da loro e se così non fosse, la stagione si farà davvero in salita per la casa di Iwata,

Dovizioso, Petrucci, Miller, Bagnaia e Pirro, tutti chiamati a regalare gioia ai propri tifosi, ma sopratutto a porre fine al filotto vincente di Marquez, se si vuol sperare in un mondiale ancora combattuto ed incerto.

Rins e Mir, due piloti da cui è difficile capire cosa aspettarsi su questa pista. In Francia ci sono state delle difficoltà, ma la guida di Rins e una Suzuki convincente, potrebbe portarlo nuovamente a podio.

Iannone ed Espargarò, mi verrebbe da stendere un velo pietoso, con l’Italiano che sta nuovamente spaccando un team, muovendo accuse sulla via di sviluppo scelta da Espargarò…forse sarebbe il caso di dar più gas e far vedere dei risultati convincenti.

Espargarò P. e Zarcò, anche qui una chiamata di riconferma prestazionale per il primo, mentre ora di dover mostrare il proprio valore per il secondo, che sta deludendo ogni aspettativa.

Moto2

Un campionato che vede Baldassarri sempre come favorito, ed un coriaceo Luthi sempre pronto a massimizzare il risultato. Da tenere sott’occhio il vero possibile rivale per l’Italiano, ossia Navarro, autore di 3 podi consecutivi.

Moto3

Fare un pronostico è impossibile, possiamo solo goderci la corsa e vedere chi la spunta, mancando, per ora, dei piloti che spicchino nella mischia.

ORARI TV

Sky Sport MotoGP HD

Domenica 2 giugno

11:00 – Gara Moto3
12:20 – Gara Moto2
14:00 – Gara MotoGP

Dirette TV8 e TV8 HD

Domenica 2 giugno

11:00 – Gara Moto3
12:20 – Gara Moto2
14:00 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

 

MOTOGP 2019 – SHARK HELMETS GRAND PRIX DE FRANCE

LE MANS, circuito che evoca sempre grandi emozioni, sperando che ne riserbi molte anche per le due ruote.

Se si guarda la classifica, il campionato pare quanto mai combattuto e incerto, ma se si guarda con onestà le prime corse, l’analisi è abbastanza semplice;

Marquez –  lo Spagnolo, ad eccezione dell’erroraccio di Austin, ha mostrato a tutti che è quanto mai in palla. La Honda non è ancora la moto precisa, sopratutto nelle staccate ed inserimento curva, ma il talento del 93 sta riuscendo a far uscire i suoi pregi, avendo grandissima percorrenza e trazione. Al momento resta il favorito per la vittoria anche domenica.

Lorenzo – in Hrc si stanno un pò spazientendo e stufando delle sue performance. La gara di Jerez è stata  una delle gocce che rischiano di far traboccare il vaso, visto che non è concepibile che uno del suo livello, arrivi dietro al tester wild card. La pista Francese a lui è molto congeniale, seppur negli anni Ducati, i risultati siano mancati. Nei test ha percorso un’infinità di km, speriamo che gli siano serviti.

Rossi – al momento il Yamahista meglio piazzato in classifica, ma la gara di Jerez lo ha un pò ridimensionato e forse portato ad avere qualche dubbio sulla bontà della M1 2019. Certo, la moto non è il dramma del 2018, ma ha bisogno ancora di molto lavoro, per tornare ad essere vincente e al 46, manca ancora quel pizzico, per fare un pelo di più.

Vinales – chiamato a una dimostrazione di costanza prestazionale,  sia nel lavorare su assetti, che per quel che riguarda la corsa. Al momento la velocità par esser tornata, seppur con ancora nervosismi e sconforti ben presenti.

Dovizioso – al momento non stiamo vedendo il pilota del 2017 o 2018. la D16 è una moto che sta dimostrando di andar forte con tutti i piloti, quindi è ora di tornare a dare una scossa, ottenendo un grande risultato.

Petrucci – siamo ai soliti discorsi, pilota dalle grandi attese, che stupisce in qualifica e poi si plafona in gara, credo che se continua così, la riconferma a fine stagione sarà molto improbabile.

Rins – teniamolo d’occhio, potrebbe scapparci un nuovo colpaccio e non escluderei persino da gradino più alto del podio. Ammetto che a inizio stagione, non avrei mai scommesso in una crescita simile, dell’abbinata moto/pilota

Yamaha SIC – team che, con i suoi due piloti, potrebbe darci ancora qualche gioia. Quartararò vorrà mostrare il suo valore davanti al suo pubblico e far vedere che Jerez non sia stato un caso. Morbidelli invece è chiamato a mostrare un miglioramento nel passo di metà gara, perchè il suo valore lo ha già mostrato.

In attesa di conferma anche per Aprilia, seppur tutte le speranze son risposte in Espargarò, visto che Iannone continua a non dare il suo contributo. Ktm invece abbastanza senza speranza, visto che pur i test son stati molto complicati

Moto2 – sarà la solita lotta fra Baldasarri, Marquez, Luthi e Gardner, sicuramente non ci annoieremo.

Moto3 – impossibile far pronostici, visto che al momento nessun pilota spicca in particolare, speriamo che arrivi qualche altra gioia tricolore.

ORARI TV

SKY

DOMENICA 19 MAGGIO

Ore 11:00 – Gara Moto3
Ore 12:20 – Gara Moto2
Ore 14:00 – Gara MotoGP

TV8

Domenica 19 maggio

Ore 11:45 – Gara Moto3
Ore 13:05 – Gara Moto2
Ore 14:45 – Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV

GP di Spagna-Jerez- La legge di Marquez

Le varie sessioni di prova e le qualifiche avevano dato la speranza di vedere una bella gara combattuta tra sei/sette piloti. E invece nulla…
Marquez ha imposto la sua legge prendendo il comando alla prima curva e salutando la compagnia dopo aver giocato nel primo terzo di gara. Nessuno ha potuto impensierirlo neanche provando ad accennare il più lontano pensiero di sorpasso, MAI.
Su quattro gare disputate Marc ne ha vinte due, persa una in volata e gettato al vento il successo di Austin quando era ampiamente davanti a tutti. Nessun’altro pilota ha avuto tale costanza di rendimento al vertice, tanto più che è l’unico in grado di portare così in alto la Honda. I suoi compagni di marca sono stati inconsistenti e lontani dal vertice anche oggi, con Crutchlow mai incisivo e Lorenzo che ha combattuto addirittura con le KTM finendo anche dietro alla wild card Bradl e all’unica Aprilia in pista. Questo la dice lunga su Marc, pilota che davvero riesce a far la differenza a prescindere dalla moto che guida, un po’ come Bautista in SBK che invece si sta portando dietro le polemiche sulla V4 Panigale.
L’avvio di gara aveva fatto ben sperare i colori italiani con un bel Morbidelli ad assaggiare la scia di Marquez fin quando ha potuto, per poi lentamente scivolare nelle retrovie e finire settimo alle spalle di Valentino Rossi che ha cominciato ad andare forte solo nelle ultime fasi quando ormai gli altri erano lontani. Peccato per Quartararo che stava provando a recuperare su Marc quando la leva del cambio della sua Yamaha si è rotta lasciandolo in lacrime.
Nel complesso c’è comunque da registrare il miglioramento sostanziale della competività della Yamaha rispetto agli anni precedenti su questa pista. Vinales ha agguantato un podio, risultato fantastico se paragonato a quanto ottenuto negli ultimi anni a Jerez, tracciato che aveva sempre evidenziato le lacune della moto giapponese. Nei primi giri sono state competitive anche le moto satellite del team Sic Petronas, per cui si presume che la fine del tunnel possa essere vicina seppur, durante le prove, tecnici e piloti faticano più del dovuto per trovare la quadra delle prestazioni.
Ottimo e consistente Alex Rins partito nono e arrivato secondo con una Suzuki che cresce gara dopo gara per la felicità di Davide Brivio che era nuovamente emozionato. Probabilmente né il pilota e né il team hanno ancora sufficiente esperienza per il bottino grosso, ma essere sempre tra i primi da morale.
Dovizioso e la Ducati hanno fatto una gara di contenimento. Dopo le prime tre sessioni di prove l’impressione era che avrebbero potuto lottare per la vittoria ed invece in gara non sono mai state in grado di avere il passo necessario per stare davanti. Alla fine le due ufficiali hanno terminato al quarto e quinto posto (somigliano alle Rosse a quattroruote) appannate e mai brillanti. Petrucci ha scortato Dovizioso seguendolo a ruota per tutta la gara, portando finalmente a termine una gara all’altezza della moto che guida. Non sono state all’altezza le dichiarazioni di Domenicali del sabato quando per difenderlo ha tirato in ballo i risultati attuali di Lorenzo: ha ricordato per inadeguatezza un altro manager nostrano allontanato di recente!

MOTO2
Bella vittoria di Baldassarri che durante il venerdì ed il sabato aveva faticato parecchio.
La gara si è corsa su soli 15 giri dopo la bandiera rossa resasi necessaria per l’incidente alla prima curva innescato da Remi Gardner che poi ha coinvolto anche Pratama, Marquez e Bezzecchi.
Lorenzo si sta dimostrando freddo e maturo, quindi pronto per lottare per il mondiale. In partenza è stato prudente per qualche giro stando in scia al compagno di squadra Fernandez, per poi dare uno strappo sufficiente a limitare anche il recupero prepotente di Navarro in rimonta.
Gli italiani del team Sky VR46 non sono mai stati in grado di affacciarsi alle prime posizioni ed hanno terminato ottavo e nono a 8 secondi dalla vetta.

MOTO3
Giornata grandiosa per il team di Paolo Simoncelli SIC58. Antonelli e Suzuki centrano sia la prima vittoria che la prima doppietta per la squadra messa insieme dal papà del Marco nazionale, e lo fanno proprio sulla pista dove il compianto Marco mise a segno la prima vittoria in 125 ben 15 anni fa. Le emozioni suscitate fanno passare in secondo piano la cronaca di una delle solite spettacolari gare dei ragazzini terribili.
La gara è stata tiratissima dal primo all’ultimo giro, con momenti in cui in bagarre c’erano anche quindici piloti che si passavano in continuazione ad ogni curva.
Stupenda anche la gara di Celestino Vietti che ha completato il podio. Il torinese sta impressionando molto positivamente tutto l’ambiente dopo sole quattro gare. L’impatto iniziale fa pensare che potremmo essere al cospetto di un altro grande campione.

Icemankr7

Immagine in evidenza di proprietà del sito MotoGP.com

Gran Premio Red Bull de España circuito di Jerez

Benvenuti al Gran Premio Red Bull de España circuito di Jerez casa dei piloti spagnoli, si torna nel vecchio continente; dove ci si attende una riscossa dei piloti di casa, per motivi vari.

Marc Marquez vuole assolutamente cancellare lo zero della gara “di casa” ad Austin, Viñales ha un disperato bisogno di uscire dalla mediocritá che lo sta bloccando, Lorenzo beh deve cominciare a fare il Lorenzo (tra l’altro qui fece il suo primo podio con la Ducati), a patto che gli infortuni e le “catene” lo lascino in pace. Poi c’é lui il nuovo che avanza con una Suzuki che quest’anno é piu che migliorata, forse la terza del lotto, lui ha voglia di stupire ancora e di dimostrare che la gara precedente non é stata solo fortuna, attenzione a Rins!

Arriviamo ai nostri portacolori, guardando la classifica mondiale si nota che i primi tre sono in appena cinque punti e tra loro non c’é Marquez che invece é quarto staccato di altri quattro punti, i primi due? Dovizioso e Rossi con Rins gradino basso del podio, sorprendente questa classifica alla luce del dominio di Marquez, cosa puó fare uno zero in classifica quando la lotta é serrata. I piloti italiani si stanno aggrappando in tutti i modi a questo mondiale, Dovizioso é sicuramente quello su cui nutrire piú speranze, la Ducati é la moto migliore e bisogna fare i complimeti alla casa italiana che riesce con l’innovazione, la fantasia e molta creativitá a lottare contro i colossi made in Jap, ma sulla Honda c’é un fenomeno che rende tutto tremendamente difficile. Rossi é in una fase in cui il suo immenso talento lo traghetta in acque sicure cercando piú la costanza dei risultati in attesa degli eventi che, nel caso diventino favorevoli, potrebbero portarlo a giocarsi le ultime possibilitá verso la fine del campionato, magari con sorpresa finale.

Tra i piloti Ducati si sta mettendo in luce l’australiano Miller, che a scapito della sua proverbiale simpatia (eufemismo) porta ai ducatisti dolci ricordi, per quel binomio (Australia/Borgo Panigale) che sembra essere un legame quasi mistico sia in MotoGP che in SBK. Al contrario Petrux sta faticando a mettersi in luce, al punto che la riconferma per il prossimo anno sembra sempre piú diffice, tra l’altro non bastassero i giá numerosi pretendenti al suo sedile, anche Bautista in SBK sembra avere delle chance. Lo stesso Bagnaia sembra aver cominciato a capire la MotoGP e il suo apprendistato sembra fare passi in avanti.

Capitolo Yamaha, proprio qui a Jerez due anni fá cominciarono i problemi mai risolti della moto, che peró sembra aver finalmente trovato la strada per uscire dalla crisi; ogni volta che lo diciamo veniamo smentiti peró. Oltre ai piloti ufficiali da quest’anno c’é un’altro italiano, Morbidelli che sta ben figurando e che sembra aver preso onorevolmente il posto di Zarco passato nell’anonimato con la KTM, dove invece il buon Oliveira (che aveva conteso fino all’ultimo il titolo in Moto2 a Bagnaia) si sta mettendo in luce, notizia freschissima la KTM ha esercitato l’opzione di conferma per il prossimo anno. Dicevamo della Yamaha di Morbidelli che dopo un anno di apprendistato in MotoGP sta facendo vedere le sue qualitá. Un’altro pilota italiano che peró non sta piú facendo parlare di sé per le sue qualitá in pista (neanche piú fuori dalla pista a dir la veritá) é Iannone, sembra ormai un corpo estraneo a questo sport.

I motivi di interesse per questo GP di Spagna (Jerez) sono molteplici, tra chi é alla ricerca di una rivalsa (Marquez, Lorenzo e Viñales su tutti) chi invece vorrebbe confermare cio che di buono ha fatto precedentemente vedi Rins, Rossi e Dovizioso.

Moto2

Il nuovo motore Triumph sembra aver dato quel qualcosa in piú in termini di prestazione per ottimizzare il salto in MotoGP, sia Marquez che Valentino hanno speso parole di elogio per questo cambiamento. Quest’anno il nostro connazionale di riferimento sembra essere Baldassarri, primo in classifica anche dopo lo zero di Austin; mentre Marini sta faticando un pó, complice una spalla che lo sta tormentando con i dolori e che non gli permette di tenere il ritmo fino alla fine della gara. Della lotta per il titolo c’é sicuramente Schrötter ed il “vecchietto” Lüthi. Menzione speciale per Mattia Pasini il quale era praticamente fuori dal mondiale, quando una chiamata per rimpiazzare un pilota gli ha cambiato la vita, sembra una vecchia pubblicitá telefonica! Invece é realtá ed anche a Jerez Pasini potrá mostrare le sue qualitá in pista (nella gara del rimpiazzo ad Austin ha sfiorato il podio!) questa volta su una KTM, una bella favola come spesso accade in questo mondo cosí speciale che é la MotoGP e tutte le sue classi.

Moto3

Da quest’anno c’é anche Max Biaggi !!!! Scherzo, non proprio, in realtá c’é davvero ma con un suo team e pilota spagnolo Aron Canet con il quale sta facendo grandi cose ed infatti é primo insieme all’altro spagnolo Masia, i nostri connazionali sono un pó piu staccati in classifica: Dalla Porta ed Antonelli. Gli altri italiani della Moto3 da tenere sotto osservazione sono Arbolino e Migno.

Buon divertimento, godetevi questo stupendo mondo che sono le moto.

LucaBKK

 

Immagine presa da www.racesport.nl

 

Dirette Sky Sport MotoGP HD

Venerdì 3 maggio
9:00-9:40 – FP1 Moto3
9:55-10:40 – FP1 MotoGP
10:55-11:35 – FP1 Moto2
13:15-13:55 – FP2 Moto3
14:10-14:55 – FP2 MotoGP
15:10-15:50 – FP2 Moto2

Sabato 4 maggio
9:00-9:40 – FP3 Moto3
9:55-10:40 – FP3 MotoGP
10:55-11:35 – FP3 Moto2
12:35-13:15 – Qualifiche Moto3
13:30-14:00 – FP4 MotoGP
14:10-14:50 – Qualifiche MotoGP
15:05-15:45 – Qualifiche Moto2

Domenica 5 maggio
8:40-9:00 – Warm-Up Moto3
9:10-9:30 – Warm-Up Moto2
9:40-10:00 – Warm-Up MotoGP
11:00 – Gara Moto3
12:20 – Gara Moto2
14:00 – Gara MotoGP