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FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1997

Leviamo subito le ovvietà dal tavolo: con buona pace di Jacques a macchine invertite il Mondiale 1997 il Kaiser lo vinceva entro fine giugno. Game, set, match e chi non è d’accordo può democraticissimamente (LOL) andare a rompere i coglioni da qualche altra parte. Secondo: ero e resto convinto che la fortuna aiuterà pure gli audaci ma Jacques nel 1997 ce l’ha avuto talmente spalancato che i piccioni avrebbero potuto farvici un nido. Ad Interlagos sbaglia alla partenza, va lungo ed è ultimo col Kaiser in testa e la gara viene provvidenzialmente sospesa. Si riparte e vince senza sudare. A Silverstone il Kaiser sta vincendo in mezzo al nulla cosmico, Mika è secondo e Jacques terzo. Sulla F310B si rompe un semiasse, sulla Mecca il motore ed il “nostro” (sic) vince sempre senza sudare.  A Budapest Hill sta vincendo la gara del decennio quando quel cesso a motore che sta guidando, che di buono aveva solo le Bridgestone e null’altro, si inchioda in quinta marcia all’ultimo giro (su una pista dove, ovviamente, si usano di fatto solo seconda/terza/quarta, olè). Chi è che lo supera a mezzo giro dalla bandiera a scacchi e va a vincere? Indovinato. Parliamo di Zeltweg? Trulli è imprendibile in testa ma il Mugen lo saluta. Chi vince? Già. Oppure del Nurburgring: col Kaiser eliminato alla prima curva le Mecca accarezzano il sogno di far doppietta in casa Mercedes. Chi sale invece sul gradino più alto del podio dopo che entrambi i V10 Ilmor saltano per aria? Esatto. Quanto appena riportato per perorare la mia delicatissima metafora su piccioni e nido. Detto doverosamente questo passiamo alle note dolenti: a Jerez fu il Kaiser a crollare dal punto di vista psicologico ed emotivo dopo l’ultimo pit in gara. La cosa, messa a tacere per il bene della Patria nel dopogara (tutta la stampa specializzata italiana chiedeva a gran voce la testa dell’uomo di Kerpen), fu candidamente ammessa dallo stesso Todt in un’intervista rilasciata verso la fine del quinquennio d’oro di inizio millennio. Nota personalissima: leggo sempre prese per il culo di Vettel in giro per la rete, alcune pure condivisibili quando da sfogo alla sua passione per le cosiddette “Girelle Motta” in gara. Ma, e sono i fatti a dirlo, quando Heppenheim s’è giocato il Mondiale all’ultima gara non solo ha sempre fatto centro ma ha sempre dimostrato una freddezza glaciale in qualsiasi situazione, anche la peggiore come Interlagos 2012 sta a testimoniare. Il Kaiser crollò nel 1997, si infrociò al secondo giro di ricognizione di Suzuka 1998 coi noti risultati, buttò nel cesso il Mondiale 1999 per superare Irvine in fondo all’Hangar Straight a Silverstone quando era già stata data bandiera rossa (ed aveva un guasto ai freni), sbagliò la partenza di Suzuka 2000 e le provò tutte (LOL) per mandarla a puttane sempre a Suzuka 3 anni dopo. Quindi sì: tra il Kaiser ed Heppenheim nell’arco dell’intero Campionato scelgo sempre il Kaiser. Sulla gara secca in cui si decide il titolo senza appello scelgo sempre Heppenheim. Sia messo agli atti

THE 1997 AUSTRALIAN GRAND PRIX: MELBOURNE, MAR. THE 9TH

MELBOURNE GRAND PRIX CIRCUIT, AUSTRALIA – MARCH 09: Jacques Villeneuve, Williams FW19 Renault, crashes with Johnny Herbert, Sauber C16 Petronas during the Australian GP at Melbourne Grand Prix Circuit on March 09, 1997 in Melbourne Grand Prix Circuit, Australia. (Photo by LAT Images)

Gara strana come spesso accade nei season openers. Jacques vien tirato fuori al via da un sandwich targato Irvine/Herbert. HHF sta per vincere in mezzo al nulla quando gli esplode un disco freno. DC vince senza faticar troppo ed il Kaiser porta a casa un secondo posto che vale oro visto che la F310B pare sicuramente una vettura onesta ma di certo non una world beater

THE 1997 BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 30TH

(FOTO DA PINTEREST)

Vince Jacques (col Kaiser quinto in crisi nera di gomme tutta la gara) grazie anche al “bonus” della bandiera rossa dopo il primo via che lo aveva visto scivolare in ultima posizione ma chi è sveglio si accorge della gara magistrale della Prost di Panis grazie alle fantascientifiche gomme Bridgestone che monta. Mentre Ferrari dormirà (o meglio conterà le macchine extra vendute in America grazie alla fornitura Goodyear) la Mecca non ci penserà invece due volte a voltar le spalle agli americani per accordarsi coi Gialli già dal 1998. E tutti sappiamo come andrà quel Mondiale eh

THE 1997 ARGENTINIAN GRAND PRIX: BAIRES, APRIL THE 13TH

(FOTO DA FORMULAPASSION)

Il Kaiser viene eliminato al via da un contatto con Barrichello, Jacques vince di nuovo davanti ad un arrembante Irvine e Ralf che centra il suo primo podio dopo aver preso a ruotate il compagno di squadra Fisico. La classifica recità già 20 ad 8 eh

THE 1997 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, APRIL THE 27TH

(IMMAGINE DA MAXF1.NET)

HHF si riprende in stile il maltolto Australiano vincendo nettamente sul Santerno davanti alle due Ferrari. Strano Mondiale il suo, a dimostrazione di quanto anche un tedesco possa essere estremamente umorale. Questa sarà l’unica vittoria del suo anno (e del suo biennio in Williams) quando avrebbe potuto metterne a segno almeno altre due (Australia/Ungheria). Ma è stato anche l’anno in cui a Jerez fu uno dei tre assieme a Jacques ed al Kaiser a fare la “pole” salvo poi venir doppiato in gara. Strano animale

THE 1997 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 11TH

Diluvia e sulla griglia il Kaiser ridacchia guardando le due Williams su slick. Alla fine del primo giro ha già un vantaggio siderale su Fisico, vincerà in modo dominante concedendosi pure una distrazione inoffensiva a S.Devote. Epico quinto posto di Mika Salo partito ultimo su Tyrrell e mai fermatosi per cambiare pneumatici

THE 1997 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA, MAY THE 25TH

Vittoria facile per Jacques col Kaiser che finisce addirittura giù dal podio. La F310B ha problemi sia di consumo gomme che di v.max, la Sauber motorizzata anch’essa Ferrari è sempre più veloce alle speed traps cosa che fa organizzare un Test a Fiorano con la vettura elvetica messa a disposizione del Kaiser per provare a capirne il perchè. Ve la immaginate una cosa da circo del genere fatta oggi? Ecco

THE 1997 CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL, JUNE THE 15TH

(FOTO DA PICBABUN)

Il Mondiale dell’ottimo Olivier Panis finisce qui per via del brutto incidente in gara nel quale riporterà la frattura di entrambe le gambe. Vince il Kaiser con la bandiera a scacchi esposta contestualmente con la bandiera rossa a 75% di gara disputata quindi punteggio pieno per i primi sei classificati. Primo podio in carriera per Fisico

THE 1997 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, JUNE THE 29TH

Seconda vittoria consecutiva del Kaiser con Jacques che chiude solo quarto. HHF chiude secondo con Irvine terzo. Se parliamo di inerzia questo sarà il miglior momento della stagione per il Kaiser, forse addirittura superiore a quello immediatamente antecedente il season decider a Jerez. Se solo infilasse la terza vittoria consecutiva a Silverstone……..

THE 1997 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, JULY THE 13TH

The podium (L to R): Jean Alesi (FRA) Benetton second; Jacques Villeneuve (CDN) Williams winner; Alexander Wurz (AUT) Benetton third.
British Grand Prix, Silverstone, 13 July 1997.

Con metà della sua fortuna suo padre oggi avrebbe 70 anni. Sipario

THE 1997 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 27TH

(IMMAGINE DA F1 SPORT)

Canto del cigno di Gerhard nella settimana stessa in cui perde l’amato padre. A fine anno si ritirerà dalla F1, James Hunt durò poche gare dopo la scomparsa del suo ottimo amico Ronnie Peterson, il buon Berger ha tirato avanti quasi 3 anni dopo la scomparsa di Ayrton ma se il Tamburello lo aveva cambiato nel 1989 nel 1994 fece di lui un Pilota senza più nemmeno il minimo istinto verso il rischio. La gara vede un ottimo secondo posto del Kaiser nel giorno in cui le due Williams non vanno a punti. Peccato per Fisico vittima di una foratura nel finale che gli costa il podio

THE 1997 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 10TH

(IMMAGINE DA BLOG F1.IT)

E pensare che Damon stava portandola a casa con una F1 che di buono aveva solo le Bridgestone. Il Kaiser nonostante la pole in gara va subito in crisi di gomme ed arranca male fino al quarto posto finale. Ovviamente vince Mister Quadrifoglio

THE 1997 BELGIAN GRAND PRIX: SPA, AUGUST THE 24TH

(IMMAGINE DA ROAD TO SPORT)

Senza la squalifica del 1994 sarebbe stata la quinta vittoria del Kaiser a Spa in 7 partecipazioni. E’ “solo” la quarta, ottenuta nuovamente in condizioni climatiche tremende sulle quali Jacques proprio non si trova a suo agio esattamente come accadde a Monaco. Ottimo secondo posto di Fisico davanti ad HHF

THE 1997 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 7TH

Netta vittoria di DC che bissa quella del season opener australiano. Il Kaiser si qualifica male ed in gara arranca alla meno peggio fino al sesto posto finale. Fortunatamente per lui (una volta tanto) Jacques è fuori fase tutto il weekend ed in  gara chiude solo quinto rosicchiandogli così solo un punto in classifica

THE 1997 AUSTRIAN GRAND PRIX: ZELTWEG, SEPTEMBER THE 21ST

(IMMAGINE DA BLOG F1.IT)

Trulli sta dominando il GP quando il Mugen della sua Prost lo pianta in asso. Vi starete domandando tutti chi sarà stato il fortunello a raccogliere l’ennesima vittoria dalle mani altrui, vero? Esatto, proprio Mister Quadrifoglio. A ripensarci uno si incazza quasi quanto ripensando alla coglionata del Kaiser in gara che passa HHF sotto regime di bandiere gialle buscando penalità e chiudendo solo sesto.

THE 1997 EUROPEAN GRAND PRIX: NURBURGRING, SEP. THE 28TH

(FOTO DA TWITTER)

Quando Ralph Malph fa fuori suo fratello, il Kaiser, alla prima curva tu pensi:”speriamo dai, ci son due Mecca davanti a Jacques ed è tutto il weekend che sono in forma”. Indovinello veloce veloce da leccarsi le orecchie: chi è che raccoglie l’ennesima vittoria grazie al doppio ritiro delle due monoposto che lo precedono? Esatto

THE 1997 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 12TH

(IMMAGINE DA BLOG F1.IT)

Ammetto che fu la prima volta che pensai ad Irvine come ad un Pilota degno di tal nome. Su una pista amica (corse nella F3000 Nipponica assieme allo stesso Jacques anni addietro) in una gara surreale nella quale Jacques, che corse sub judice per aver ignorato le gialle in prova e sapendo già di fatto che sarebbe stato squalificato (ergo coglionata colossale farlo correre NDR), cercò solo di ostacolare la vittoria del Kaiser il buon Eddie fu mandato avanti allo sbaraglio ad aprir la strada verso la vittoria al suo più celebre compagno di squadra. Funzionerà, col trionfo finale del Kaiser che precede HHF e lo stesso Irvine dopo che a questi verrà chiesto di far passare MSC nella seconda metà della gara. Si va a Jerez per il title decider col Kaiser a 78 punti e Jacques a 77. Cosa potrà mai andar storto?

THE 1997 EUROPEAN GRAND PRIX: JEREZ, OCTOBER THE 26TH

(IMMAGINE DA REDDIT.COM)

Che weekend infame. Si inizia con la battuta di Sir Frank “stavolta rinforzeremo i braccetti delle sospensioni” col chiaro riferimento ad Adelaide tre anni prima. Si prosegue con Jacques che dichiara alla stampa che è “certo” che Irvine lo butterà fuori in gara alla prima occasione possibile. Nel mentre lui, il Kaiser ed HHF segnano tutti e tre lo stesso crono e partono in  quest’ordine come da regolamento. HHF segnerà pure il gpv in gara finendo sesto e doppiato senza mai aver avuto il minimo problema. Penso sia l’unico caso nella Storia della F1 in cui chi segna il miglior tempo in prova ed il gpv in gara finisce doppiato, voglio dire è roba che fa concorrenza a quel che combinò Lole a Las Vegas nel 1981 eh. Con la differenza che HHF non si stava giocando nulla. In gara le due Mecca giocano di sponda con la Williams di Jacques finchè il Kaiser è in gara, poi ricevono un by di gratitudine da parte del box Williams e vanno a fare doppietta. Sapere che Jacques ha regalato quella che sarebbe stata la sua ultima vittoria in carriera in F1 è di poca consolazione per noi muti a pensar solo alla Dry-Sac. Dopo la gara la Federazione leva tutti i punti stagionali al Kaiser per la goffa manovra largamente preterintenzionale. La stessa Federazione che considerò Suzuka 1990 come un contatto tra due vetture di serie nel parcheggio di un centro commerciale. La Ferrari sfiora il Mondiale Piloti al secondo anno del Kaiser a Maranello, logica vuole che sia una (se non “la”) favorita per il 1998. Ma la squadra cresciuta meglio durante la stagione appena conclusasi nei due anni successivi non farà prigionieri invece. Stay tuned

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA LAT IMAGES)

 

 

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1993

Il mio sparuto gruppo di estimatori nevrotici (vi amo, bastardi! (cit)) sa bene che non posso esser certo annoverato tra gli estimatori di ASdS, anzi. Nel senso: bisogna esser completamente cretini per negare che il Paulista fosse dotato di un talento semi-Divino ma, vuolsi per il fatto di non aver mai guidato per noi (e/o tutte le varie ed eventuali che ho sarcasticamente stigmatizzato nelle varie precedenti previews) Beco non ha mai fatto breccia nel mio cuore, anzi. Detto doverosamente questo per quel che mi riguarda il Mondiale 1993 è stato di gran lunga il migliore che abbia mai corso e, sempre rigorosamente IMHO, avrebbero dovuto assegnarglielo Honoris Causa. Testa d’Uovo aveva appena perso la fornitura Honda, ritiratasi come fornitore ufficiale, e dopo aver tastato il terreno a metà 1992 con la Ferrari per una fornitura clienti non se ne fece nulla. Alla fine la Mecca si accordò con la Cossie per la fornitura del loro V8 clienti (quello ufficiale era riservato alla Benetton che come da contratto correva con Ford dal 1987), cosa che fece infuriare ASdS il quale per tutta ripicca non firmò il contratto per la stagione 1993 ma corse a gettone accordandosi per un milione di dollari a gara con Testa d’Uovo. Il quale, come ammise candidamente a fine stagione, fino a quando giovedì sera ASdS non si palesava nel paddock non sapeva se avrebbe corso o meno nel weekend di gara in questione. Con Berger tornato in Ferrari la Mecca mise in macchina Michael “omo de panza omo de sostanza” Andretti tenendo Mika Hakkinen come riserva. E niente, fa già ridere così. Riderà meno Beco quando Mika debutterà ad Estoril, dopo che Testa d’Uovo (con un tempismo degno di chi parla di corda in casa dell’impiccato di fresco) avrà licenziato il Panzone dopo l’ottimo podio di Monza. Williams, come annunciato con largo anticipo a Settembre 1992, schiera Prost con contratto di prima guida affiancandogli il già collaudatore Damon Hill. Il blindatissimo Kaiser viene affiancato in Benetton dal nostro Riccardo cuor di Leopardo che, come dichiarerà nel corso della stagione, non solo capirà di non averne più per l’anno dopo ma anche di esser certo che il futuro del Motorsport è quel ragazzo dall’altra parte del suo box. Ferrari si produce in un’altra stagione mediocre nella quale mette a segno la miseria di 3 podi e, ovviamente, nessuna vittoria. Ottiene però due successi importanti a motori spenti: riesce ad indurre la Federazione al ban delle sospensioni attive, campo nel quale era tremendamente indietro rispetto alla concorrenza, in un do ut des a fronte di una limitazione dei test in pista (quisquilie rispetto al ban odierno ma tant’è). Ma soprattutto mette Jean Todt a capo della GES. Sarà la pietra angolare sulla quale verrà costruito il dominio all’inizio del decennio successivo

THE 1993 SOUTH AFRICAN GRAND PRIX: KYALAMI, 14/03

(IMMAGINE DA TWITTER)

Quando alla gara d’esordio del Mondiale la Ferrari si piazza sesta e la Minardi quarta sai già che sarà una grandissima annata (sic). Fortunatamente là davanti ASdS, il Nasone ed il Kaiser fanno del grandissimo cinema battendosi per la prima posizione. La spunta Il Nasone, al volante dell’Astrowilliams con la quale aveva messo a segno anche la pole

THE BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, 28/03

(IMMAGINE DA PINTEREST)

E’ curioso come tutti si ricordano benissimo l’infrociata del Nasone sotto l’acqua ad Imola nel giro di ricognizione del GP 1991 mentre praticamente nessuno si ricorda quella sul rettilineo d’arrivo di Interlagos nell’edizione 1993. ASdS vince con grandissimo merito una gara corsa in condizioni proibitive. Berger si schianta con il Panzone al via, Alesi chiude gloriosamente ottavo (sic)

THE 1993 EUROPEAN GRAND PRIX: DONINGTON, 11/04

(IMMAGINE DA FORMULAPASSION)

Di questa gara si è scritto fino allo sfinimento. Quel che mi ricordo è che smisi di contare i pit del Nasone alla sesta volta che si infilava ai box già che ne aveva fatti più del triplo rispetto ad ASdS. Questo sarà a tutti gli effetti il momento più alto dell’annata del Paulista come guida e come leadership nel Mondiale

THE 1993 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA 25/04

1993 San Marino Grand Prix.
Imola, Italy.
23-25 April 1993.
Alain Prost leads away with Damon Hill (both Williams FW15C Renault’s), Ayrton Senna (McLaren MP4/8 Ford), Michael Schumacher (Benetton B193B Ford) and Karl Wendlinger (Suber C12 Ilmor) at the start.
Ref-93 SM 06.
World Copyright – LAT Photographic

Vince il Nasone senza sudare mentre ASdS si ritira. Ferrari ritirate. Curiosità: sia il Panzone che ASdS perdono le loro Mecca in prova uscendo dalla variante bassa. Uno dei due si schianta contro il muretto, l’altro si ferma ad un millimetro dallo stesso. Indovinate chi è chi LOL

THE 1993 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA 09/05

(IMMAGINE DA YOUTUBE)

Secondo successo di fila del Nasone, sempre senza sudare. ASdS a questo giro limita i danni piazzandosi secondo. Gradino più basso del podio per il Kaiser al terzo podio in 5 gare. Alesi ritirato, Berger sesto. Fan due punti in 5 gare per la Scuderia. Ovvero un bottino ancora più misero delle prime 5 gare del Mondiale 1992. Olè

THE 1993 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, 23/05

(IMMAGINE DA AYRTONSENNA.COM)

La gara la stava vincendo in carrozza il Kaiser senza l’ombra di un problema finchè il Cossie “ufficiale” non lo lascia a piedi. ASdS eredita così una vittoria che lo consacra come Re Assoluto del Principato fino ad oggi. Alesi mette il suo ferro da stiro rosso sul podio senza capir nemmeno lui come c’è riuscito

THE 1993 CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL, 13/06

Montreal, Canada, 11th – 13th June 1993, RD7.
Damon Hill and Alain Prost lead the field away on the opening lap. They would finish 3rd and 1st position, respectively. Action. Start.
Photo: LAT Photographic/Williams F1. Ref: 1993williams02

Di questa gara rammento l’arrabbiatura per come ASdS si bevette le Ferrari sui dritti di Montreal nelle fasi iniziali del GP in barba ai 4 cilindri in meno ed al Cossie non (ancora) ufficiale. Con De Adamich che provava ad arrampicarsi sugli specchi del “eh ma le Ferrari han dovuto imbarcare più benzina” manco stessero correndo con un’autocisterna a rimorchio (sic). Il Nasone torna alla vittoria davanti al Kaiser ed a Damon

THE 1993 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, 04/07

(IMMAGINE DA PINTEREST)

Quarto successo stagionale del Nasone che precede Damon ed il Kaiser. Il Mondiale è bello che finito. Debutto al muretto di Jean Todt al box Ferrari……..

THE 1993 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, 11/07

Questa gara offre una riedizione del duello a tre di Kyalami. Più precisamente un  sostanzioso upgrade dello stesso: ASdS si produce in quella che probabilmente è la sua migliore difesa di sempre assieme a Monaco 1992 ma è costretto a capitolare. Vince nuovamente il Nasone davanti alle due Benetton

THE 1993 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, 25/07

(IMMAGINE DA TWITTER)

Settima ed ultima vittoria stagionale del Nasone, peraltro immeritata poichè ereditata grazie ad una sciagura meccanica nella quale incappa il povero Damon nel finale dopo aver dominato tutto il weekend. Epico sesto posto finale di Berger che impone così la dura legge del V12 Rosso sui lunghi rettilinei di Hockenheim (sic)

THE 1993 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, 15/08

1993 Hungarian Grand Prix.
Hungaroring, Hungary.
13-15 August 1993.
Damon Hill (Williams FW15C Renault) leads Ayrton Senna (McLaren MP4/8 Ford), Gerhard Berger (Ferrari F93A), Riccardo Patrese, Michael Schumacher (both Benetton B193B Ford’s) and Jean Alesi (Ferrari F93A) at the start.
Ref-93 HUN 04.
World Copyright – LAT Photographic

E fu così che finalmente arrivò la prima meritatissima vittoria in F1 di Damon. Che al traguardo precede Patrese e Berger. Ritiro per ASdS, guai di varia natura per il Nasone che chiude ben fuori dai punti

THE 1993 BELGIAN GRAND PRIX: SPA, 29/08

Hill suona la seconda di fila chiudendo davanti al Kaiser ed a Prost. Solo quarto ASdS sulla “sua” pista, alla sesta gara di fila senza vittorie ma nemmeno demeriti. Non pervenute le Rosse

THE 1993 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, 12/09

(IMMAGINE DA FORMULAPASSION)

“E pensare che se lo prendeva più forte Alesi vinceva la gara….” è questo il sentimento comune dei Rossi a fine GP con Hill che vince la terza gara di fila sopravvivendo ad un violento tamponamento da parte di ASdS alla prima chicane dopo il via. Jean mette la Rosso 27 sul secondo gradino del podio davanti al Panzone che verrà licenziato subito dopo la gara da Testa d’Uovo

THE 1993 PORTUGUESE GRAND PRIX: ESTORIL, 26/09

1993 Portuguese Grand Prix.
Estoril, Portugal.
24-26 September 1993.
Mika Hakkinen (McLaren MP4/8 Ford) heads Jean Alesi (Ferrari F93A), Ayrton Senna (McLaren MP4/8 Ford), Alain Prost (Williams FW15C Renault), Michael Schumacher (Benetton B193B Ford) and Gerhard Berger (Ferrari F93A) into turn 1 at the start.
Ref-93 POR 05.
World Copyright – LAT Photographic

Nel weekend in cui Prost si laurea WDC ed annuncia il ritiro in mezzo ad una surreale indifferenza generale il sale viene da tre cose: lo “scuorno” di Mika ad ASdS col Finlandese che batte il Paulista alla prima qualifica come compagni di squadra, il primo stint di gara di Alesi che si issa in testa al via e vi resta fino al balletto dei pit, il secondo successo in carriera del Kaiser (frutto anche e soprattutto di una strategia perfetta del suo box). Berger si gioca un jolly importante almeno quanto quello di Imola 1989, vedasi sotto

THE 1993 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, 24/10

(IMMAGINE DA FORMULAPASSION)

“Se sei così veloce perchè son riuscito a sdoppiarmi?” è l’irriverente commento del novellino Irvine ad ASdS che nel dopogara si precipita nel suo box dopo aver vinto il GP a chiedergli lumi sulla sua condotta di gara. Il Nasone chiude secondo con Mika che centra il suo primo podio della carriera

THE 1993 AUSTRALIAN GRAND PRIX: ADELAIDE, 07/11

(IMMAGINE DA AYRTONSENNA.COM)

Si chiude un’era: il Nasone si ritira, ASdS lascia la Mecca e, ma questo purtroppo lo sapremo solo 6 mesi dopo, vince il suo ultimo GP in F1. Damon chiude terzo con le due Ferrari a punti in modo mediocre. La stagione nella quale il Paulista guida meglio si chiude con uno strano senso di inquietudine. “Vieni con me a pescare, Ayrton” – Syd Watkins, 30/04/1994 Imola

TO BE CONTINUED

 

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1991

Amici del Blog del Ring ma soprattutto amiche del Blog del Ring (semi-cit) eccoci giunti alla narrazione dell’epica stagione 1991. Che, com’è noto, per noi Rossi fu esaltante quanto l’uscir con una bella figa che te la fa annusare tutta la sera (1990) salvo poi non volerti mai più vedere nemmeno in fotografia dal giorno dopo (1991). La stagione in oggetto di fatto ci regalò uno dei tanti misteri della fede (tecnica) che nel corso della Storia hanno azzoppato le speranze di noi Ferraristi, ovvero come fosse stato possibile che l’imposizione del (ri)posizionamento di tutta la benzina alle spalle del pilota, assieme a dimensioni poco ridotte delle ali anteriore e posteriore, abbia potuto trasformare un capolavoro assoluto come la 641 (che di fatto aveva il suo punto di forza nella sua competitività assoluta su ogni tipo di pista) in un trionfo di mediocrità come la 642 prima e la 643 poi. Specie alla luce del fatto che i nemici storici della Mecca rimasero al top col loro consueto affinamento della vettura dell’anno precedente, peraltro alle prese con la sostituzione del V10 in favore del V12. Discorso diverso per la Williams che, come noto, liberò Alesi per il 1991 (povero Jean, rinunciare ad una vettura da Mondiale nei migliori anni della sua carriera per viversi il “medioevo” della Storia della Ferrari) chiedendo ed ottenendo in cambio una 641. Curiosamente ai nastri di partenza del 1991 la Williams non si presentò con un affinamento di quel ferro da stiro col quale corse il Mondiale 1990 ma con una magnifica vettura che, sorpresona, vantava l’utilizzo di un cambio semiautomatico-sequenziale elettroattuato di concezione identica a quello presente sulla 641 avuta in pegno per il noto baratto del quale sopra. Ad occhio e croce a Maranello qualche scimmia della task force di menti elette che partorì la F1-86 era ancora in giro eh (sic). Il Mansueto rinuncia al ritiro in cambio di un contratto da prima guida in Williams, il nostro Stefano Modena si accasa in Tyrrell-Mugen Honda (col V10 dell’anno prima) sostituendo Alesi. La Storia dimostrerà che saranno due tra i maggiori talenti visti in giro in questa decade a realizzare il minimo dal proprio potenziale. Ma bando alle ciance che si inizia!

THE 1991 AMERICAN GRAND PRIX: PHOENIX, MARCH THE 10TH

E pensare che da questo GP tornammo a casa con un risultato migliore rispetto al 1990. Certo, era dura far peggio di un doppio ritiro ma il secondo posto di Prost dietro al consueto ASdS volendo poteva far presagire ad un altro testa a testa tra i due pure per quest’anno. Quanto ci sbagliavamo. Al terzo posto chiude l’ormai ringalluzzitissimo (dalla cura Briatore che lo pagava solo a punti NDR) Piquet. Le Williams fanno intravedere sprazzi di competitività ma pagano dazio per la scarsa affidabilità

(FOTO DA AYRTONSENNA.COM)

THE 1991 BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 24TH

Non essendo mai stato un tifoso di ASdS (nonostante ne abbia sempre riconosciuto le semidivine qualità di Pilota) quando penso a questo GP non vengo sopraffatto dalle emozioni per il suo urlo dopo la bandiera a scacchi dopo un’infinità di giri percorsi col cambio bloccato in quinta e la pioggia che si faceva vedere ad intermittenza. Penso piuttosto a questo GP come al sia pure prematuro epitaffio sulle speranze mondiali della 642. Una vettura che divora le gomme ad Interlagos il Mondiale può giusto vederlo col telescopio, ed infatti andò proprio così. Era proprio destino fosse la volta buona di Beco in casa, Mansell resta vittima del nuovo cambio semiautomatico della sua velocissima Williams e Patrese non ne ha abbastanza per completare la rimonta al suo posto. Ma il prossimo ce lo giochiamo in casa allora sì che….(sic)

(FOTO DA CIRCUS F1)

THE 1991 SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, APRIL THE 28TH

“Meno male che c’è ancora Alesi in gara dai”. Jean si insabbia alla Tosa al secondo giro.

Sipario

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE 1991 MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 12TH

La gara tecnicamente segna la quarta vittoria consecutiva di ASdS dall’inizio della stagione ed il primo podio di Alesi in Rosso ma in realtà viene ricordata come la fine della faida tra Prost e Fiorio col secondo accompagnato all’uscita dopo un GP nel quale venne inquadrato in diretta dare in (giuste, data la dormita di rito dell’interessato) escandescenze quando il Nasone si fece uccellare dal Mansueto alla chicane dopo il tunnel. Come ogni cambio di allenatore leggasi TP fatto a stagione in corso il rimedio si dimostrerà peggiore del danno non tanto per la stagione che si stava disputando quanto piuttosto per gli anni che sarebbero venuti di lì a poco

(FOTO DA WIKIPEDIA)

1991 Canadian Grand Prix.
Montreal, Quebec, Canada.
31/5-1/6 1991.
Riccardo Patrese and Nigel Mansell (both Williams FW14 Renault’s) lead Alain Prost (Ferrari 642), Ayrton Senna, Gerhard Berger (both McLaren MP4/6 Honda’s) and Roberto Moreno (Benetton B191 Ford) at the start.
Ref-91 CAN 01.
World Copyright – LAT Photographic

Epico GP nel quale il cambio semiautomatico lascia a piedi Mansell all’ultimo giro dopo l’hairpin, quindi a poco più di un km dall’arrivo, mentre stava già salutando festante i tifosi in tribuna. Vince Piquet, segnando quello che sarà il suo ultimo trionfo in carriera, precedendo il nostro Stefano Modena su Tyrrell-Mugen Honda. Quanto potenziale aveva quel nostro ragazzo, peccato davvero

THE 1991 MEXICAN GRAND PRIX: MEXICO CITY, JUNE THE 16TH

E bravo il nostro Riccardo cuor di Leopardo! Il quale, più o meno in barba al contratto da prima guida designata di Mansell, vince nettamente in pista il duello rusticano col Mansueto regalando la prima vittoria stagionale alla Williams col cambio semiautomatico. Come sono lontani i tempi del GP dell’anno precedente, dominato dal Nasone sulla splendida 641. Quest’anno dobbiamo accontentarci di un duello senza esclusione di colpi tra Alesi ed ASdS il quale chiude terzo mentre entrambe le Rosse si ritirano

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE 1991 FRENCH GRAND PRIX: MAGNY COURS, JULY THE 7TH

Debutta la 643, e debutta illudendo con Prost che conduce largamente in gara salvo (ovviamente!) farsi uccellare per due volte nello stesso punto (l’hairpin denominato “Adelaide”) da Mansell, una prima ed una dopo la sosta prevista per tutti al pit. Cosa ancor peggiore della vittoria sfumata l’illusione di aver messo in pista una vettura in grado di giocarsela sempre per la vittoria. Le cose non stanno così: Magny Cours è un tracciato nuovo di zecca il cui manto stradale, perfettamente liscio come un biliardo, nasconde completamente le magagne sospensive congenite alla 643 che esploderanno tutte già alla gara dopo. Che annata……..

(FOTO DA PINTEREST)

THE 1991 BRITISH GRAND PRIX: SILVERSONE, JULY THE 14TH

Mansell vince la seconda gara di fila davanti a Berger. Prost riesce ad acciuffare il podio nonostante la 643 nel nuovo tratto misto (prontamente definito “alambicco” dal compianto Poltronieri) abbia un beccheggio degno di una berlina stradale su un tratto autostradale dissestato. E’ un Mondiale noioso, ASdS è troppo avanti coi punti ed il Mansueto ha già accumulato troppo distacco per la forma che mostra ora. E noi altri facciamo discretamente pietà

(FOTO DA EPIC F1)

THE 1991 GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 28TH

Mansell suona la terza chiudendo davanti a Patrese ed Alesi. In pista quello che parla con Dio passeggia tranquillamente sui gioielli di famiglia del Nasone (per l’ennesima volta) levando gas ad intermittenza sui dritti di Hockenheim (con l’altro dietro) finchè Prost non si impasta alla staccata della prima variante e si ritira per aver fatto spegnere il motore. A parere di chi scrive nemmeno troppo involontariamente. Rientrato ai box “tuona” qualcosa del tipo:”io non corro per il Mondiale quest’anno quindi la prossima volta lo butto fuori”. La prossima volta sarà 3 gare dopo a Monza ed andrà esattamente come ad Hockenheim. Che anno di m***a  alla A alla Z

(FOTO DA WORDPRESS)

THE 1991 HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 11TH

Budapest, terra d’emozioni! Vittoria a sorpresa di ASdS davanti a Mansell e Patrese, Nasone ritirato ed Alesi quinto. Meno male che è estate ed almeno si tromba allegramente al mare valà

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE 1991 BELGIAN GRAND PRIX: SPA. AUGUST THE 25TH

Gara storica per varie ragioni. In primis il debutto del Kaiser su Jordan con uno strabiliante settimo posto assoluto in prova ed un ritiro appena dopo l’Eau Rouge al primo giro in gara dopo che aveva già guadagnato due posizioni al via. La gara dopo sarà già in Benetton alla corte del Flavione Nazionale. Quell’affarista nato di Eddie “parrucchino” Jordan voleva soldi dal Kaiser per farlo correre sia le ultime gare del 1991 che per il 1992. Quando si nasce straccioni nell’anima non c’è nulla da fare, punto e basta. La gara è ben strana per essere Spa, ad un certo punto Alesi è in testa grazie all’azzardo della strategia (niente cambio gomme) ma il V12 lo tradisce nel finale. Stessa sorte tocca al povero Mandingo, col V8 Cossie che gli nega quella che con ogni probabilità sarebbe stata la sua prima ed unica vittoria in F1. Vince così, a questo giro con ben poco merito, il solito ASdS mentre Mansell si ritira. Il Mondiale non può più perderlo manco se volesse ormai eh

THE 1991 ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 8TH

Mansell torna alla vittoria in un GP nel quale, come anticipato sopra, ASdS piscia sulla gamba del Nasone proprio come ad Hockenheim con quest’ultimo che ha una maschia reazione degna di un novello Farinelli. La stagione assume connotati sempre più rivoltanti per il povero tifoso Rosso e, come di consueto, quando piove merda l’anno dopo di solito anzichè schiarire comincia invece a diluviare. Perchè, come noto, il 1992 ci farà addirittura arrivare a rimpiangere questo 1991 (sic)

THE 1991 PORTUGUESE GRAND PRIX: ESTORIL, SEPTEMBER THE 22ND

Questa macchina qua devi metterla làààààààààààààààààààààààààà Quella macchina là devi metterla quaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa  Le residue speranze Mondiali del Mansueto si infrangono inesorabilmente al pit in  gara ove i suoi uomini al box Williams lo fanno ripartire con la posteriore destra non fissata. Squalifica inevitabile, gara a Riccardo cuor di Leopardo con ASdS secondo senza fatica ed Alesi terzo

(FOTO DA TWITTER)

THE 1991 SPANISH GRAND PRIX: BARCELONA, SEPTEMBER THE 29TH

Di questa gara tutti rammentano il testa a testa tra il Mansueto e quello che parlava con  Dio lungo tutto il rettilineo del via. Io invece voglio rammentare il sorpasso di Alesi sempre su ASdS alla prima staccata effettuato a bruttissimo muso. La gara se la aggiudica il Mansueto con Prost che, concludendo secondo, mette a segno il suo ultimo podio come Ferrarista. Terzo il consueto Patrese

(FOTO DA PINTEREST)

THE 1991 JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 20TH

“Dopo l’urto al via la sospensione anteriore era talmente danneggiata da rovinare la sensibilità dell’auto a tal punto da farla somigliare a quella di un Camion” – Alain Prost

“La macchina oggi sembrava un Camion” –  tutti i giornalisti, anzi giornalai, in Italia

Mansell si stampa in gara, ASdS a 100 metri dal traguardo si produce in uno squallido teatrino facendo passare Berger per la vittoria il quale altrettanto squallidamente raccoglie l’osso. Tristezza a palate

(FOTO DA F1 SPORT)

THE 1991 AUSTRALIAN GRAND PRIX: ADELAIDE, NOVEMBER THE 3RD

ASdS chiude l’anno del suo Mondiale più facile di sempre vincendo la gara più corta della Storia della F1. Morbidelli sostituisce il licenziato Prost sulla Rossa numero 27 e segna mezzo punto arrivando sesto. L’annata si chiude, nessuno avrebbe mai immaginato che Ferrari non avrebbe vinto un GP per altri due Mondiali e mezzo e soprattutto che questo Mondiale sarebbe stato l’ultimo per quello che parlava con Dio. Sipario

(FOTO DA FORMULAPASSION)

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA MOTORI NO LIMITS)

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1990

Amici del Blog del Ring ma soprattutto amiche del Blog del Ring (semi-cit) eccoci arrivati alla stagione 1990. Per quanto mi riguarda questa stagione fa ancora male (sportivamente parlando) quanto fa ancora male (umanamente parlando) quella 1982. Penso che chiunque (o quasi) possa concordare sul fatto che se la faida tra quello che parlava con Dio ed il Nasone fosse stata definitivamente regolata in Mecca saremmo stati tutti più contenti. Ed avremmo giudicato meno male l’operato del Paulista, ovvio. Ero e resto convinto che il regista di tutto questo fu Jean Marie-pace all’anima sua-Balestre. Il quale, dopo aver rubato la sacrosanta vittoria di Suzuka 1989 a Beco pensò bene invece di lasciar impunito il suo start sulla stessa pista un anno dopo. Col risultato che a Ferrari continua a mancare uno (anzi due, vedasi il 1998 con Spa che ancora grida vendetta) dei Mondiali Piloti che maggiormente agognava e che sarebbe stato vitale perdurando il digiuno dal 1980. Finimmo invece per perdere una sliding door importante che portò a quasi 4 anni senza vittorie (Jerez 1990-Hockenheim 1994), eventualità impensabile solo ad inizio 1991. Facendoci un esame di coscienza di quelli che non fanno prigionieri noi Rossi dobbiamo ammettere anche le seguenti cose 1 a macchine invertite il Mondiale 1990 lo vinceva comunque lo stesso Pilota, punto. ASdS aveva una fame ed una propensione al rischio che il Nasone poteva solo sognarsi a quella fase della sua carriera. Alain, che ad onor del vero restava superiore al Paulista quanto a magheggi di set-up e sviluppo, di fatto era già maturo per quello che sarà il suo 1993 in Williams. Pronto per una vettura talmente superiore a tutte le altre da consentirgli di vincere il Mondiale ad Agosto senza mai aver preso l’ombra di un rischio anche solo lontanamente maggiore di quello necessario. Proseguendo col punto 2: Ferrari nel 1990 pagò carissima una pessima gestione del Team da parte di Fiorio. Il quale, con Prost in testa al Mondiale dopo il tris consecutivo di vittorie di mezza estate, si fece prendere per il naso da ASdS che gli firmò un pre-accordo per il 1991 su un pezzo di carta da formaggio col solo fine di mettere zizzania in casa Ferrari. Zizzania che non tardò ad arrivare, col Nasone che si fiondò da Romiti a Torino appena seppe della trovata di Cesarone nostro gagliardo e tosto chiedendone la testa. Che non ottenne (purtroppo) ma che creò un clima da separati in casa invivibile che, ovviamente, non tardò a produrre perle assolute come lo start di Estoril. In mezzo a tutto questo psicodramma come dimenticare l’epica stagione del Mansueto (quello che mentre io lavoro col Team sui set-ups gioca a golf tanto poi me li copia – cit Prost) che riuscì a prodursi in alcune delle migliori perle della sua fantastica follia per la quale lo amavamo così tanto. Ma ne parleremo nei dettagli delle gare, si parte!

THE AMERICAN GRAND PRIX: PHOENIX MARCH THE 11TH 1990

La gara che consegnò al resto mondo il talento velocistico di Jean Alesi. Parlo di quelli che non s’erano accorti del suo quarto posto al debutto assoluto in F1 al Ricard l’anno prima in un weekend di gara dove era salito per la prima volta su una F1 al venerdì. Il Boscaiolo festeggia il secondo posto finale di Jean urlando nel paddock:”datemi subito il motore Honda (in arrivo per il 1991 in versione clienti, NDR)”. Vittoria di ASdS, terzo posto del suo amico Boutsen su Williams Renault. Male le Ferrari, entrambe ritirate

(FOTO IN EVIDENZA DA AUTOMOTO.IT)

THE BRAZILIAN GRAND PRIX: INTERLAGOS, MARCH THE 25TH 1990

Spendida prima vittoria in Rosso per il Nasone che precede Berger sul traguardo del rinnovato circuito di Interlagos ove la F1 non correva da 10 anni. ASdS butta via la vittoria in un doppiaggio su Nakajima nella parte mista del tracciato, sostituisce l’ala danneggiata nel contatto e si piazza comunque terzo. Quarto posto per l’altra Ferrari di Mansell, sottotono tutto il weekend

(FOTO DA F1 SPORT)

THE SAN MARINO GRAND PRIX: IMOLA, MAY THE 13TH 1990

Dimenticatevi i risultati di prove e gara: questo resterà nella storia come uno dei più bei weekend di ordinaria follia della carriera del Mansueto. Il sabato all’ultimo tentativo in qualifica taglia di netto la chicane delle Acque Minerali, fa la “pole” (sic), rientra trionfalmente ai box dopo un giro di rientro passato esultando mentre saluta il pubblico, esce dalla 641, abbraccia e bacia il suo capomeccanico per poi salire sul muretto e festeggiare la “pole” col pubblico trionfante della tribuna principale. Delirio totale, mai vista una cosa simile. Ovviamente il tempo gli viene cancellato ed in gara è costretto a risalire dalle posizioni di immediato rincalzo. Una volta raggiunto Berger prima della Villeneuve (quella vera….ossia ben sopra i 300kmh NDR) GB pensa bene di mandarlo sull’erba ove il Leone si produce in un 360 gradi, riprende la gara, rimonta e supera Berger, riprende pure quelli davanti e si issa in testa al GP salvo doversi ritirare per rottura del motore. Rientra ai box dove a fine gara cerca e trova Berger per strozzarlo nel vero senso della parola. GB viene salvato dai meccanici della Mecca. Riccardo Patrese fa pace col popolo di Imola 7 anni dopo tornando alla vittoria in un GP dopo Kyalami 1983

(GIF DA DAILYMOTION.COM)

THE MONACO GRAND PRIX: MONTECARLO, MAY THE 27TH 1990

ASdS è in pole ma il Nasone sistema talmente bene la sua 641 nel warm up da rifilargli più di un secondo e mezzo di distacco. Il Paulista è nervoso, tanto. Ci pensa Prost a levargli le castagne dal fuoco (sic): al primo giro si fa una dormita colossale al Mirabeau ed Alesi si infila. Non pago della dormita lascia la porta spalancata in staccata ed a Berger non pare vero di poterla tuonare nella fiancata dell’unico avversario di colui per il quale faceva il galoppino (con buona pace di chi la vede diversamente). Bandiera rossa, si riparte ed Alain usa il muletto la cui batteria frigge dopo poche decine di giri. Vince ASdS al quale non parve vero di aver avuto una domenica così tranquilla. E’ in gare come questa che Prost perse il Mondiale 1990 ben prima del furto di Suzuka

(FOTO DA AYRTONSENNA.COM)

THE CANADIAN GRAND PRIX: MONTREAL JUNE THE 10TH 1990

ASdS vince di nuovo in un GP che vede Prost in difficoltà chiudere solo al quinto posto mentre il Mansueto finisce buon terzo dietro al redivivo Piquet, assunto in Benetton da Briatore e risorto grazie ad un contratto che prevede un pagamento esclusivamente a punti guadagnati. Il GP di fatto rappresenta il punto più basso di forma della stagione del Nasone assieme al GP di Budapest. Peccato che quello che succederà in mezzo non si dimostrerà abbastanza, sia pure nella sua straordinarietà, per riportare l’iride a Maranello

(FOTO DA FORMULAPASSION)

THE MEXICAN GRAND PRIX: MEXICO CITY, JUNE THE 24TH 1990

Prost torna alla vittoria mettendo a segno il successo più straordinario della storia della splendida 641 ed uno dei più belli della sua altrettanto splendida carriera. Parte dietro tipo il Mansueto a Budapest l’anno prima ma nel warm up cerca e trova un set up semplicemente perfetto che gli consente di far fuori chiunque si trovi davanti senza problema alcuno. ASdS crolla al ventesimo posto in crisi nera di gomme, il Mansueto supera Berger al penultimo giro all’esterno della vecchia Peraltada (quella vera). Una vera “notte magica” durante il periodo del Mondiale di Calcio che di magico, complice Zenga che uscirà “di testa” per provare ad anticipare Caniggia a Napoli (sic), avrà molto poco

(FOTO DA F1 SPORT)

THE FRENCH GRAND PRIX: LE CASTELLET, JULY THE 8TH 1990

Alla fine tifavamo tutti per Capelli, ammettiamolo. Il quale misteriosamente rimase in March/Leyton House una vagonata di anni di troppo (voglio dire, questa gara arrivò quasi due anni da quella splendida di Estoril 1988) mentre gente ben più scarsa si aggirava se non nei Top Teams perlomeno in quelli immediatamente dopo. Prost vince la sua seconda gara di fila rimettendosi vigorosamente in carreggiata per la corsa nel WDC, ASdS chiude terzo

(FOTO DA LAT IMAGES)

THE BRITISH GRAND PRIX: SILVERSTONE, JULY THE 15TH 1990

Terza vittoria di fila per Prost, “a casa loro” come avrebbe detto Sebastian in un noto Team Radio 18 anni dopo. Ad occhio e croce era da metà anni 70 con Sua Santità e la 312T/312T2 che non succedeva qualcosa del genere. Questo sarà il punto più alto della stagione del Francese alla guida della Rossa: lui ed ASdS sono a quattro successi pari nella corsa al Mondiale ed ormai li separano solo una manciata di punti. Il distacco purtroppo andrà aumentando da qui in avanti, complici i fatti elencati ai punti 1 e 2 nella prefazione. Il Mansueto, costretto al ritiro per un guasto tecnico mentre è in testa alla gara, preso dalla sconforto una volta rientrato ai box annuncia il suo ritiro dalla F1. Sir Frank Williams di lì a poco lo muoverà a ben più miti consigli per il suo stesso bene

THE GERMAN GRAND PRIX: HOCKENHEIM, JULY THE 29TH 1990

Brutta battuta d’arresto per il Nasone. Non un ritiro, ma un deludente quarto posto dovuto fondamentalmente ad uno dei suoi rari errori di messa a punto dell’auto per la gara. Sceglie una rapportatura del cambio corta a vantaggio del Motodrom col risultato che sui lunghissimi dritti lo sverniciano pure le Benetton coi loro V8 Ford. Ovviamente ASdS non perde un’occasione d’oro del genere, vince ed allunga. Buon secondo il nostro Nannini che da lì a meno di due mesi verrà coinvolto nel noto drammatico incidente in elicottero

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THE HUNGARIAN GRAND PRIX: BUDAPEST, AUGUST THE 12TH 1990

Questa gara era e resta un mistero buffo del regolamento sportivo della F1. Le due Mecca di ASdS e Gerardo l’Infingardo passano la gara prendendo a sportellate chiunque debbano superare usando come punto designato la staccata della chicane subito dopo il T1. Restando ovviamente impuniti, non sia mai eh. Doppio ritiro per le Rosse, con quella di Mansell rimossa a forza dalla gara da una delle Mecca nel modo descritto sopra. Fortunatamente vince Boutsen ma ASdS, secondo, allunga ulteriormente nel Mondiale. E’ dura

(FOTO DA PINTEREST)

THE BELGIAN GRAND PRIX: SPA FRANCORCHAMPS AUGUST THE 26TH 1990

Il Nasone torna sul podio ma con ASdS che vince di nuovo c’è ben poco da festeggiare. Ormai in Ferrari c’è un clima da separati in casa per la nota vicenda descritta nella prefazione, con l’aggravante del Mansueto ancora più loose cannon del solito per via del fatto che già si sa non sarà del Team nella stagione successiva. La sensazione netta è che l’inerzia ormai non è più dalla nostra parte, cosa che verrà dimostrata da Prost che vincerà un solo GP nella seconda metà del Mondiale dopo averne vinti quattro nella prima metà

(FOTO DA PINTEREST)

THE ITALIAN GRAND PRIX: MONZA, SEPTEMBER THE 9TH 1990

Il tanto atteso debutto in  gara del potente Ferrari V12 denominato 037 (Magica sigla NDR) non  impedisce ad ASdS di vincere di nuovo, ancora davanti a Prost. Il quale, quando nelle fasi finali della gara ha il Paulista a tiro, impiega mediamente un  giro a doppiaggio mentre ASdS ci impiega mediamente una curva. Il Brasiliano ha più fame, si vede chiaramente, i doppiati con lui di fatto quando arriva ancora un pò e si gettano fuori pista perchè sanno che se non lo fanno il rischio di un contatto è altissimo. Una politica che gli è costata due vittorie negli ultimi tre anni (Monza 1988 ed Interlagos 1990) ma che frutta tantissimo in tutte le altre occasioni. Come questa. Dopo la gara durante la conferenza stampa di rito si consuma una farsa buonista coi giornalisti che chiedono ed ottengono una stretta di mano tra ASdS ed il Nasone, la prima in assoluto dopo i fatti di Suzuka 1989. Uno dei più grandi successi dell’arte diplomatica mondiale eh (sic)

(FOTO DA FORMULAPASSION)

1990 Portuguese Grand Prix.
Estoril, Portugal.
21-23 September 1990.
Ayrton Senna leads teammate Gerhard Berger (both McLaren MP4/5B Honda’s), Nigel Mansell (Ferrari 641), Nelson Piquet (Benetton B190 Ford), Alain Prost (Ferrari 641), Riccardo Patrese, Thierry Boutsen (both Williams FW13B Renault’s) and Jean Alesi (Tyrrell 019 Ford) at the start.
Ref-90 POR 03.
World Copyright – LAT Photographic

Minuto 1:20, il compianto Mario Poltronieri sentenzia:”una partenza peggiore credo non fosse possibile farla”.

Già

THE SPANISH GRAND PRIX: JEREZ DE LA FRONTERA, SEPTEMBER THE 30TH 1990

Ai sensi della consolidatissima prassi italica di chiudere il recinto a buoi scappati da un pezzo un ottimo gioco di squadra dei Rossi assicura a Prost la (sua ultima) vittoria (con la Ferrari) con Mansell addomesticato al secondo posto in una giornata nella quale ASdS si ritira. Lo scempio portoghese riecheggia ancora nei box del Team di Maranello ma a conti fatti sarà ben poca cosa rispetto a quello che vedremo al GP successivo

(FOTO DA MOTORSPORT IMAGES)

THE JAPANESE GRAND PRIX: SUZUKA, OCTOBER THE 21ST 1990

30 anni dopo il rimpianto più grande era e resta che al posto di Prost non ci fosse Mansell. Solo per vedere come avrebbe fatto quello là a farsi capire nelle chiacchierate con Dio senza più aver denti in bocca. Honestly

1990 Australian Grand Prix.
Adelaide, Australia.
2-4 November 1990.
Nelson Piquet (Benetton B190 Ford) 1st position.
Ref-90 AUS 30.
World Copyright – LAT Photographic

In un Gran Premio ormai ininfluente per entrambi i Mondiali, Piloti e Costruttori, Nelson Piquet su Benetton mette a segno la seconda vittoria consecutiva stagionale. Mansell e Prost completano il podio, terzo ritiro consecutivo per il neo iridato Paulista che s’è appena ripreso il maltolto del 1989 in un modo che lo descrive perfettamente come uomo e come Pilota. Dando ragione a chi sostiene che “l’ignoranza è una benedizione” meno male che noi Rossi non sapevamo che avremmo dovuto aspettare altri 10 anni per tornare a vincere quel benedetto Mondiale Piloti

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA FORMULAPASSION)

 

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 1989

E fu così che si arrivò alla fine della decade con una stagione, il 1989, che resterà nella Storia della F1 per vari motivi. Non tutti onorevoli. I turbo son stati bannati alla fine della stagione 1988 ragione per la quale i Teams han dovuto lavorare alacremente e con buon anticipo sulle motorizzazioni aspirate, con la cubatura portata a 3500cmc dai 3000 della loro prima era, scegliendo tra tre frazionamenti. Il classicissimo V8, cavallo di battaglia del Cosworth vintage e riproposto nuovamente dalla stessa Cosworth (ed affiancato dalla Judd che aveva esordito già nel 1988) per i garagisti “di stirpe” (cit). Il nuovo V10, scelto da Honda e Renault (al debutto in F1 con l’aspirato in esclusiva con Williams) e che (assieme ad Ilmor Mercedes) sarà il dominatore assoluto della decade successiva. Infine il V12, cavallo di battaglia di Ferrari (se qualcuno non sa che il 12 cilindri rosso degli anni 70 non era un “Boxer” bensì un V12 con la V da 180 gradi che indossi il cilicio fino ad età pensionabile) e riproposto con una V molto più “tradizionale” e 5 valvole per cilindro. Sensibile l’incremento di potenza durante la stagione, circa il 9%, che significò il passaggio dai 615cv iniziali ai 660cv di fine Campionato. Peculiare l’adozione del cambio semiautomatico elettroattuato con leve selettrici sul volante: di sicuro era il futuro della Categoria ma altrettanto sicuramente ebbe bisogno di almeno metà Mondiale 1989 per trovare un’affidabilità degna di questo nome coi due Alfieri Rossi che mettono assieme più di una decina di ritiri per la rottura di suddetto cambio. A proposito di codesti Alfieri come noto Nigel Mansell prese il posto di Michele Alboreto sulla numero 27. Rammento ancora il suo arrivo (fisico) a Maranello il 5 gennaio 1989: pranzò al Cavallino, salì in macchina e fece il record di Fiorano con la temperatura che faticava ad arrivare allo 0. Non si viene chiamati “Leone” a caso. 20 Teams iscritti e 39 Piloti portò all’avvento delle Prequalifiche il venerdì mattina dalle 8 alle 9, riservate ai Teams esordienti ed ai tre peggiori della seconda metà della stagione precedente. Ultima nota: furono eliminati i vincoli di consumo utilizzati fino alla stagione precedente al fine di mettere un freno alle performances dei turbo. Chi però mise in pista motori tanto potenti quanto assetati ebbe ben poco da ridere in quanto ben presto fu chiaro che il vantaggio di imbarcar meno benzina e risparmiar peso superava quello di avere una potenza maggiore imbarcandone di più

26/03/1989: THE BRAZILIAN GP@JACAREPAGUA

(IMMAGINE DA REDDIT)

Direi che ce la ricordiamo tutti questa gara, vero? La 640 nei test invernali, alcuni dei quali svolti sullo stesso tracciato di Rio, riusciva a completare solo poche manciate di giri prima che i già citati problemi al cambio la costringessero a fermarsi. Mansell passava più tempo a giocare a calcio coi meccanici nel retrobox che in  pista a girare. Il giorno della gara però fu davvero una Pasqua di Resurrezione: dopo che Senna/Berger/Patrese fecero la frittata al via Prost, ad onor del vero con problemi di frizione, fu facile preda del Leone (due volte, NDR) il quale cambiò pure il volante al pit per via di problemi al selettore delle marce (rammento la sudata fredda in diretta). Nigel esordisce in Rosso con una vittoria precedendo Prost e Gugelmin. Ahinoi tutti tornerà a marcar punti solo sei gare dopo

23/04/1989: THE SAN MARINO GP@IMOLA

(IMMAGINE DA GUERIN SPORTIVO)

Ad occhio e croce direi che ci ricordiamo tutti anche questo di GP eh. Gerhard, grazie ai LEONI della CEA, emerge dal rogo del Tamburello solo con una clavicola rotta e qualche escoriazione minore. Salterà solo il GP successivo, Monaco, grazie anche al fatto che i primi 3 GP si corsero in 3 mesi diversi col quarto, Mexico City, tre settimane dopo il terzo. Se ben rammento non fu mai chiaro il motivo dell’incidente o, pure meglio, quello del cedimento meccanico che lo provocò. Probabile una defaillance dell’ala anteriore che abbia impedito alla Rossa numero 28 di tenere la corda al Tamburello per anzi partire per la sua tangente. Mansell dimostra ancora una volta di averceli grandi così OO ripartendo senza sapere cosa aveva mandato Berger a muro. Il GP passerà alla storia come l’inizio della guerra (aperta, NDR) tra Senna e Prost. Prost chiede a Senna di rispettare un patto tra loro due ossia che chi fosse partito meglio non doveva essere attaccato dall’altro nel primo giro. Prost parte meglio ed al Tamburello è primo, Senna lo affianca alla Villeneuve e lo infila come un tordo alla Tosa. Prost dal giorno dopo smette di mettere a disposizione di Senna i suoi dati sull’assetto e la sua telemetria. La guerra sarà aspra ed il conto lo pagherà un Team che con essa non aveva nulla a che vedere.

07/05/1989: THE MONACO GP@MONTECARLO

(IMMAGINE DA PINTEREST)

Pole e vittoria di ASdS, Prost secondo e Stefano Modena terzo sulla rientrante Brabham motorizzata Judd. Questo qua era materiale da top team e mandò tutto a puttane in ossequio ad un caratteraccio inaffrontabile. Berger come già detto non corre e Mansell inanella il secondo di quelli che saranno quattro ritiri consecutivi su sette totali stagionali contro i 12 che “metterà a segno” Gerhard. Malimortè

28/05/1989: THE MEXICAN GP@MEXICO CITY

(IMMAGINE DA TWITTER)

ASdS suona la terza di fila e fa sembrare che l’inerzia del Mondiale sia tutta dalla sua parte ma, dopo aver vinto 3 delle quattro gare iniziali, nelle quattro gare successive non segnerà punti mentre Prost, quinto in Messico, metterà a segno tre vittorie determinanti nell’economia del Mondiale. Doppio ritiro per le Rosse mentre Michele Alboreto su Tyrrell-Ford coglie quello che sarà l’ultimo podio della sua carriera. Curiosamente verrà messo a piedi dal Boscaiolo tre gare dopo e chiuderà la stagione in Larrousse

04/06/1989: THE AMERICAN GP@PHOENIX

(IMMAGINE DA LAT IMAGES)

Phoenix, terra d’emozioni (sic). Più che una gara fu un’ecatombe con soli 6 Piloti che riuscirono effettivamente a tagliare il traguardo. Senna domina dalla pole ma vien messo KO dall’impianto elettrico. Prost eredita una vittoria determinante per rimettersi in corsa nel Mondiale. Completano il podio Patrese e Cheever mentre si assiste al consueto e mestissimo doppio ritiro Rosso

18/06/1989: THE CANADIAN GP@MONTREAL 

(IMMAGINE DI WILLIAM SUTTON)

Gara strana segnata dalle condizioni variabili. Fiorio tenta di far partire Mansell dalla pitlane con gomme da bagnato mentre quasi tutto lo schieramento è in griglia con quelle da asciutto. Mossa strategicamente azzeccata vanificata però dall’aver fatto lasciare la pitlane al Mansueto col semaforo dei box ancora rosso e conseguente squalifica dello stesso. Senna scivola indietro su gomme da asciutto, rimonta una volta montate quelle da bagnato ma viene tradito dal motore a 3 giri dalla fine. Boutsen riporta la Williams alla vittoria dopo due anni precedendo il compagno di squadra Patrese con Prost ritirato e Mandingo terzo

09/07/1989: THE FRENCH GP@LE CASTELLET

(IMMAGINE DA PINTEREST)

La cosa più rimarchevole di questo GP è Mansell che arriva secondo, ovvero torna a segnar punti dopo la gara inagurale di Rio, dopo che Gugelmin centra sia lui che  Berger al primo via della gara. Prost vince e Senna si ritira di nuovo, cosa che complica non poco la vita al Paulista. Debutta Alesi su Tyrrell al posto di Michele e conclude quarto senza mai esser salito su una F1 prima delle prove del venerdì di gara, tantissima roba eh

16/07/1989: THE BRITISH GP@SILVERSTONE

(IMMAGINE DA YOUTUBE)

Terza vittoria in quattro gare per Prost a fronte di 0 punti per ASdS che inanella 3 ritiri ed un settimo posto. Il Mondiale ora è saldamente condotto dal Nasone il quale con ogni probabilità strapazza meno la meccanica del neonato V10 Honda rispetto al Paulista la cui tecnica (che Pirro più avanti avrà modo di raccontare, estasiato, nei dettagli) atta a tenerlo sempre nella zona rossa del contagiri gli sta presentando un conto salatissimo. Nuovo secondo posto per Mansell davanti a Nannini, altro ritiro per Berger

30/07/1989: THE GERMAN GP@HOCKENHEIM

(IMMAGINE DA MOTORSPORT IMAGES)

Ritorno alla vittoria di ASdS che vince di fronte a Prost ed a Mansell il quale segna il terzo podio di fila. Gara importante per il Paulista al fine di interrompere la sua serie nera ma la sensazione netta è che sarà difficilissimo completare la rimonta su Prost nel WDC

13/08/1989: THE HUNGARIAN GP@BUDAPEST

(IMMAGINE DA MOTORSPORT IMAGES)

La cosa più insopportabile dei tempi che stiamo vivendo oggi è che se non ti bevi la sbobba che ti propina il Mainstream vieni bollato come un complottista. Chiarisco meglio: non sto dicendo che tutto quello che ci viene propinato dai media sia falso, sto dicendo che parte di esso è veicolato ad arte per la convenienza di chi muove i fili dietro. Al che non c’è migliore assicurazione sulla vita di bollare come complottista un semplicissimo libero pensatore che magari non si beve al volo qualsiasi boiata che sia un’insulto all’intelligenza comunemente intesa. Nel 1989 il Mainstream diceva che “all’Hungaroring non si può vincere partendo da dietro perchè non si sorpassa”. Al pensiero che 31 anni fa il Leone ha mandato a fare in culo il Mainstream ancora mi ride il culo. FORZA FERRARI

27/08/1989: THE BELGIAN GP@SPA

(IMMAGINE DA PINTEREST)

In un puro impeto di estro ed improvvisazione il Mansueto, dopo la vittoria di Budapest, si autoproclama pretendente al Mondiale Piloti. Purtroppo la gara di Spa lo vedrà tornare al suo posto, ovvero terzo al traguardo, con ASdS primo ed il Nasone secondo. Di questa gara rammento la traiettoria di Nigel in uscita alla Source (larghissima) con la quale pensava di recuperare metri su Prost (che lo precedeva di poco) salvo invece perderne ogni volta. Quasi dimenticavo: entrambe le Lotus non si qualificano per il GP con Nelson che va a far compagnia a Scheckter tra i WDC non qualificati. Nei due anni successivi Briatore in Benetton lo pagherà a punti e “miracolosamente” il Carioca vincerà 3 gare in due anni con una vettura mediocre. Magari l’avesse fatto pure la Ferrari con Raikkonen dal 2014 al 2018 eh

10/09/1989: THE ITALIAN GP@MONZA

1989 Italian Grand Prix.
Monza, Italy.
8-10 September 1989.
Alain Prost (McLaren Honda) 1st position, Gerhard Berger (Ferrari) 2nd position and Thierry Boutsen (Williams Renault) 3rd position on the podium.
Ref-89 ITA 03.
World Copyright – LAT Photographic

Ennesimo ritiro per ASdS dovuto al cedimento del motore dopo esser partito dalla pole ed aver dominato la gara fino ad una manciata di giri dalla bandiera a scacchi. Prost eredita la vittoria, Berger torna sul podio dopo un anno esatto e segna i primi punti stagionali. Chiude il podio il consistente Boutsen su Williams

24/09/1989: THE PORTUGUESE GP@ESTORIL

(IMMAGINE DA FORMULAPASSION)

Pure di questo iconico GP si sa già tutto quindi mi permetto di parlare di qualcosa affrontato meno frequentemente a riguardo dello stesso. In primis: dando per scontato che il box Mecca aveva detto ad ASdS che Mansell era stato black flagged il senso di resistergli in pista qual’era? Una delle tante gare a chi ce l’aveva più lungo? Senza contare il fatto che il Paulista aveva certamente visto la direzione gara che esponeva la nera col numero 27 accanto passando sul traguardo già che Mansell lo seguiva quindi erano già là in bella mostra quando passava lui poco prima. Misteri della F1. Berger torna alla vittoria e la Minardi, complice il giro dei pitstop a metà gara, completa un giro in testa con l’eroico Pierluigi Martini. Prost arriva secondo passeggiando mentre Stefan Johansson porta la Onyx sul podio. Un Team esordiente che ad inizio anno faceva le prequalifiche. Un caro saluto agli idioti che davano del fermo a Stefan

01/10/1989: THE SPANISH GP@JEREZ

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Il Circus arriva a Jerez con la certezza che ASdS deve vincere tutte e tre le gare rimaste per sperare ancora di provare a strappare un titolo mondiale ormai saldamente in mano al Nasone. Mansell paga dazio per l’Estoril con un GP di squalifica. Rammento come fosse ieri le qualifiche del sabato in diretta su Telemontecarlo. ASdS e Berger fanno il loro flying lap finale uno incollato all’altro. ASdS la mette in pole e Renato Ronco se ne esce col suo stucchevolissimo “pooooooleeeee pooooooositioooooooon” non cagando pari Gerhard che stava arrivando e che manca la pole per un soffio, vabbè. In gara il Paulista fa quel che deve e la porta a casa davanti ad un ottimo Berger che precede Prost, terzo. Sapete tutti dove si va ora, vero?

22/10/1989: THE JAPANESE GP@SUZUKA

SUZAKA, JAPAN: Ayrton Senna of Brazil is given a push from circuit marshals for a restart while his teammate and bitter rival Alain Prost of France leaves his car to abandon the race after the two collided in a chicane during the Japan Formula One Grand Prix in Suzuka 22 October 1989. Senna received the chequered flag but was later disqualified after being accused of receiving an illegal push from marshals and of taking a short cut through the chicane. AFP PHOTO TOSHIFUMI KITAMURA (Photo credit should read TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images)

Anche qua, tutti san già tutto. Sempre che non abbian vissuto in una comunità Amish dalla nascita ad oggi eh. Pensieri alla rinfusa: 1 ASdS la mette in pole come da copione ma poi canna la partenza. Fosse partito davanti probabilmente cambiava la storia del Mondiale 1989 ma di sicuro cambiava quella del 1990; 2 la famigerata manovra del Nasone alla Casio fu classe sopraffina, specie in confronto a quella che diverrà il pan per focaccia dell’anno dopo: il Paulista si butta dentro alla “muoia Sansone e tutti i Filistei” staccando alla “San Gennaro facimm o’miracolo” sperando che l’altro stesse dormendo quando invece non chiedeva di meglio di una manovra disperata del genere per chiudere quel poco in più che serviva per agganciarsi; 3 ASdS ripresa la pista e, cambiato il musetto, vinse meritatamente il GP in  pista dovendo invece subire un furto colossale con la squalifica. Come spiegò benissimo Piquet nel briefing pregara di Suzuka 1990 (nella celebre sequenza del film “Senna”) se chi va lungo alla Casio deve far retromarcia per riprendere la pista espone se stesso e soprattutto chi sopraggiunge ad un pericolo immane che si eviterebbe tranquillamente andando dritti, come fece ASdS, e zigzagando tra gli ostacoli della via di fuga prima di riprendere la pista; 4 la porcata più grande fu ad opera di Jean Marie “pace all’anima sua” Balestre il quale non solo squalificò ASdS per il GP in questione ma gli revocò la Superlicenza per l’anno dopo (con quale motivazione? Al Paulista non era stata esposta bandiera nera con la gara in corso, non aveva commesso infrazioni talmente gravi da dover incorrere in una sanzione così grave). Salvo poi fargliela fare franca sempre a Suzuka nel 1990 quando Ferrari pagherà un conto non suo. That’s all, Folks

05/11/1989: THE AUSTRALIAN GP@ADELAIDE

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In un clima di smobilizzo generale si corre un bagnatissimo GP d’Australia. Le Mecca sono in prima fila ma al secondo via dopo i vari incidenti del primo start Prost si rifiuta di partire e se ne torna in albergo. Ha firmato per Ferrari, ha vinto il Mondiale, ne ha abbastanza. Senna domina finchè non la tuona contro la Brabham di Brundle in un revival del loro celebre incidente nella F3 Inglese. Vince Boutsen, alla seconda vittoria stagionale, davanti a Nannini e Patrese. Altro doppio ritiro per le Rosse dopo Suzuka, Berger ha firmato per la Mecca ove prenderà il posto di Prost. Il primo anno della nuova era Aspirata della F1 si chiude lasciando parecchi ricordi indelebili a tutti gli appassionati, col senno di poi fu un bene per noi Rossi non sapere che sarebbero serviti altri 11 anni per rivincere il Mondiale quando invece speravamo tutti che il numero 1 portato in dote da Prost a Maranello sarebbe rimasto sul muso della Rossa pure per il 1991.

Un grosso GRAZIE a tutti coloro che han letto questa mia retrospettiva sugli anni 80!

(IMMAGINE IN EVIDENZA DA LAT IMAGES)