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QUARTARARO VS MIR. IL MONDIALE TROVA I SUOI PADRONI – CATALUNYA POST GP

Premessa… Quartararo ed anche Mir meritano la copertina. Lo meritano tanto. #NextGen 

Gara dalle mille emozioni.

Fabio Quartararo vince in Spagna, il Catalunya Circuit è uno dei suoi preferiti e si vede. Trionfa in Spagna davanti a Mir e Rins.

Dovizioso e Zarco entrambi a terra. Foto MotoGP.com

Chiude quarto Morbidelli davanti a Miller.Pronti via e Dovizioso viene buttato fuori da un incolpevole Zarco. Il francese perde l’anteriore e travolge Dovi.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1310203681682448384?s=19

Il Mondiale è definitivamente andato.

Sembrava la giornata perfetta per Valentino Rossi, l’errore di Morbidelli lo aveva portato a soli 7 decimi da Quartararo. Annusava la vittoria. Sentiva l’odore della preda.

Valentino Rossi cade mentre era all’inseguimento di Fabio Quartararo. Dejavú di LeMans 2017. Foto MotoGP.com

Un altro errore gli preclude le chance di vittoria. Chiusa di anteriore e GP finito.

La sensazione è che questo Valentino (post 2016) ogni volta che spinge per la vittoria commetta un errore. Sin da LeMans 2017.

Il mattatore di giornata è ancora una volta il Maiorchino Joan Mir. Gara entusiasmante per il Pilota Suzuki autore di una rimonta pazzesca.

Si rivede anche Alex Rins finalmente. Una gara altrettanto incredibile la sua che si prende un podio bellissimo strappandolo a Morbidelli.

https://twitter.com/AngyFra89/status/1310208826663211008?s=19

Da metà gara i poi diventa “MirTime”

Se Valentino ha commesso un errore devastante, non da meno è stato Vinales. Partenza disastrosa e gara tutta in salita. Arretrati fino alla 16^ posizione riesce a chiuderla in 10^ soltanto per le cadute di quelli davanti.

La classifica Mondiale si ridisegna forse definitivamente. Quartararo, Mir e Vinales sono i candidati al Titolo Mondiale. Un occhio lo darei anche a Morbidelli.

Classifica Mondiale

🥇 Quartararo 108

🥈Mir 100 (-8)

🥉Vinales 90 (-18)

Classifica Mondiale aggiornata. Fonte MotoGP.com

Scivola in quarta posizione Dovizioso, a 24 punti dalla vetta.  Addirittura fuori la Top10 Valentino Rossi.

Un Mondiale pazzo che piano piano ( molto piano) trova i suoi padroni. Senza Marquez è dura.

 

MOTO2

Vittoria ed allungo nel Mondiale per Marini.

Sembrava un assolo di Luca Marini. Una gara in solitaria come spesso accade al Pilota dello SKYVR46. Invece si trasforma, negli ultimi giri in una bellissima battaglia tra lui ed il Pilota britannico Sam Lowes.

A 9 giri dal termine Lowes supera Marini e tenta l’allungo non riuscendoci. Bagarre bellissima negli ultimi 3 giri dove Marini rientra e si riprende la testa della gara andando a vincere in Calalogna.

Fantastico il 3° posto di Fabio Diggianantonio che chiude un weekend in crescendo. Bastianini e Bezzecchi chiudono in 6^ e 7^ piazza.

Bellissima la bagarre tra Navarro e Joe Robert per il 4° posto, mentre purtroppo non finisce la gara Jake Dixon. Il Pilota britannico, dopo un inizio in sordina, sembra aver trovato il giusto feeling con questa Moto2.

Classifica finale Catalunya GP. Fonte MotoGP.com

Luca Marini allunga nel Mondiale guadagnando tanti punti sui diretti rivali, considerando anche il ritiro di Jorge Martin.

Classifica Mondiale

🥇Marini 150 pts

🥈Bastianini 130 pts (-20)

🥉Bezzecchi 114 pts (- 36)

4️⃣ Lowes 103 pts (- 47)

 

MOTO3 

Finalmente Darryn, Ogura leader del Mondiale.

Darryn Binder vince il Catalunya ho. Foto tratta dal sito MotoGP.com

Con buona pace dei perbenisti (quando non sono Piloti di casa) questa gara la vince Darryn Binder.

Si. Quel Darryn Binder. Quello che ogni gara viene bistrattato da alcuni “esperti del settore” (se possiamo chiamarlo così…).

È stata una maturazione lunga, Darryn è un Pilota che da sempre il cuore in ogni gara. Getta il cuore oltre l’ostacolo, come accadeva spesso in ogni gara qualche anno fa per tutti i Piloti.

Molto spesso viene addirittura additato come Pilota scorretto, troppo irruento, pericoloso…

Vince una gara strepitosa, senza se e senza ma davanti ad Arbolino e Foggia. Colpo di scena alla curva 4 quando McPhee perde l’anteriore e travolge Arenas. Entrambi a terra e gara finita.

Top15 del Catalunya GP. Fonte MotoGP.com

Occasione non colta da Ogura che chiude soltanto 11° guadagnando la testa del Mondiale. Tutto il weekend ha lottato con la sua moto, perdendo ad occhio tanto sul rettilineo.

Classifica Mondiale

🥇 Ogura 122

🥈 Arenas 119

🥉 McPhee 98

4º Arbolino 95

5º Vietti 94

 

Immagine di copertina fonte MotoGP.com

 

Appuntamento a domenica 11 ottobre per la gara sul mitico Bugatti di LeMans.

Francky

 

MOTOGP 2020- GP DI CATALUNYA

Terza domenica di fila per il Motomondiale e via al round di Barcellona sul circuito del Montmelò.

Il circuito catalano ospita la MotoGp ad una settimana di distanza dalla gara del WSBK e i curiosi potranno far un sommario confronto tra i tempi che, per inciso sono i seguenti.

Pole SBK Rea 1’41.619

Miglior giro in gara1 Rea 1’42.797

Miglior giro in Superpole Race Bautista 1’41.828

Miglior giro gara 2 Davies 1’42.646

Lo scorso anno (era giugno) Quartararo fece la pole in 1’39.484 e Marquez girò in gara in 1’40.507

Vedremo l’incidenza della temperatura e delle nuove Michelin in questo weekend.

Partiamo da una considerazione venuta fuori dalla bocca di Fabio Quartararo lo scorso weekend, ovvero che la Suzuki è la miglior moto del momento. Delle 7 gare vinte sinora ben 4 sono andate alla Yamaha e con tre piloti diversi su 4 disponibili….Due vittorie a KTM con due piloti diversi ed una vittoria Ducati..

Non siamo in grado di giudicare quale possa essere la moto migliore dal divano. Possiamo guardare i numeri e farcene un’idea di massima leggendoli ed interpretandoli. Potremmo anche mettere insieme il calcolo delle pole ed anche il numero di giri condotti in testa da inizio mondiale? L’unica considerazione che viene fuori è che Fabio abbia pagato troppo la tensione del successo. Prima smetterà di pensare al resto, prima tornerà a fare quello che meglio gli riesce, prima tornerà a vincere: ad oggi la combinazione migliore con le gomme la sta cavalcando lui e non gli altri.

(immagine tratta da gpone.com)

Sul circuito spagnolo è d’obbligo considerare i nativi iberici come favoriti, esattamente come accade a casa nostra.

Il fattore campo ha sempre una sua valenza anche se il lungo rettilineo e le parole degli esperti dicono che sia una pista pro-Ducati. L’unico spagnolo in sella ad un’italiana è Titone Rabat: vuoi che sia lui il settimo vincitore di stagione?

Scherzi a parte Dovi deve darsi una svegliata. Ha perso un filotto di occasioni per sferrare il colpo decisivo alla stagione e allungare, proprio lui che è stato vicecampione per tre anni di fila. Vero che la gestione della sua uscita da Borgo Panigale ha avuto i soliti contorni antipatici, però quanto bello potrebbe essere andarsene lasciando un profumo di rimpianto nelle narici dei managers bolognesi? Provaci Andrea.

Sulla sua stessa moto ci sarà Pecco Bagnaia reduce da due weekend da leone sulle coste romagnole. Mi fermo a questo e non vado oltre: scaramanzia e tifo personale.

Insomma, possiamo dir tutto ed il contrario di tutto quest’anno, certi di essere smentiti dalla pista ed esserci lambiccati il cervello in analisi che non troveranno riscontro.

E in casa Honda? Ripeto da settimane “no Marquez no party”. Questa volta aggiungo un pezzetto. L’ultima RCV sta facendo a pezzi i piloti. Se di Marc già sappiamo, Lorenzo l’ha “usata” per scrivere l’epitaffio della propria carriera. Cal non fa un weekend sano dal 2019 e ne ha talmente paura che pur di non salirci riesce a sfasciarsi una caviglia nel paddock. Bradl fuori combattimento. Nakagami ha le ossa di gomma visto quanto è andato in terra. L’unico che resiste è Alex Marquez che deve aver capito che gli convien prendersela comoda, tanto è comunque fuori dal team ufficiale.

Siamo in terra spagnola potrebbe essere la volta di Joan Mir? In effetti lo spagnolo sta andando forte, soprattutto nei finali di gara. Deve imparare a mettere insieme la prima fase per star subito davanti, altrimenti diventa troppo difficile anche per lui. In casa Suzuki stiamo perdendo Rins: offuscato dal compagno pare aver perso la bussola ed a parte qualche sprazzo non si è ripreso dall’incidente di inizio stagione.

(immagine tratta da gpone.com)

Da diversi Gp non parliamo più di Aprilia. Stanno facendo un lavoro molto oscuro con la speranza di fare il balzo il prossimo anno grazie alle libertà regolamentari sul motore delle quali possono usufruire.

Il team Gresini non merita di stare li in fondo e sarebbe opportuno che pensassero di accaparrarsi quel Dovizioso attualmente “Unemployed” come scritto sulla tuta. Il forlivese ha le competenze e l’esperienza necessaria per fare un percorso simile a quello di Dani Pedrosa artefice dei tanti progressi della KTM. Massimo Rivola ci dovrebbe seriamente pensare…magari lo sta già facendo. Vero è che stiano apspettando l’appello sulla questione Iannone e che i due piloti si amavano quanto due suocere acide. Però il tempo scorre..

(immagine tratta da Gpone.com)

 

Moto2

Bastianini è balzato in testa al campionato perché è stato bravo a sfruttare la gara atipica di domenica scorsa. Durante le interviste da l’impressione di essere molto sicuro del fatto suo e che le voci della sua promozione nella classe maggiore gli abbiano fatto bene piuttosto che distrarlo come spesso accade. Le voci parlano di lui In Avintia insieme al suo rivale più forte Luca Marini. Vuoi mai che alla fine sto campionato lo vince Bezzecchi che resterebbe in Moto2?

Sono sempre loro i tre indiziati principali per la vittoria. Piloti come Luthi e Baldassarri competitivi ad inizio 2019 sono spariti a centrogruppo.

(immagine tratta da corsedimoto.com)

 

Moto3

Arenas ha dilapidato tutto il suo vantaggio sulle riviere romagnole. Il giapponese Ogura lo segue in campionato a due soli punti nonostante non abbia ancora vinto una gara contro le 3 dello spagnolo. Come si diceva ad inizio stagione ogni passo falso può costar carissimo: in gare dove nessuno dei ragazzetti molla un centimetro e non regala niente, la regolarità che ad oggi ha avuto Ai sta premiando. Se si mette anche a vincer le gare saranno dolori per tutti.

Celestino Vietti è ormai una garanzia se non lo tirano in terra. A Misano ha rischiato anche troppo ma ha portato a casa un bel podio . La vittoria potrebbe aver rinfrancato una volta per tutte anche Fenati: deve cercare un posto in Moto2 perché sulla Moto3 non ci stà più, è troppo grosso. Romano è stato nel “giro di Valentino” e sta avendo una seconda possibilità importante nel team di Biaggi ovvero alla corte dei piloti italiani più vincenti degli ultimi 25 anni. Che non sperchi questa opportunità perché non ne avrà altre.

(immagine tratta da Motosprint.it)

 

 

Buona gara a tutti

Salvatore V.

 

(immagine in evidenza tratta da gpone.com)

MOTOGP 2020-GP DELL’EMILIA ROMAGNA E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Stessa spiaggia stessa pista.

A distanza di una settimana dal Gp di San Marino va in scena quello dell’Emilia Romagna sempre sul Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli.

In un anno “normale” verrebbe da pensare che i valori visti domenica scorsa possano essere gli stessi che vedremo la prossima. Ma questo, eccezion fatta per Jerez, non è un anno normale.

E’ un campionato “strano” forse condizionato dalle gomme Michelin che, volenti o nolenti, restano le stesse per tutti. Le polemiche sui gommisti ci sono dalla notte dei tempi e, guarda caso, se ne lamentano sempre e solo quelli che finiscono dietro.

Che la Michelin stia sperimentando qualcosa di diverso è scontato, tant’è che abbiamo avuto 5 vincitori diversi su sei gare disputate. Anzichè meravigliarsi basterebbe guardarsi indietro e tornare al 2016, che non è preistoria: in quella stagione ci furono ben 9 vincitori di tappa diversi alla tredicesima gara di campionato e addirittura 10 a fine stagione. Era il primo anno della Michelin tornata in MotoGP.

Dovizioso è in testa al Campionato pur avendo condotto una stagione che sino ad oggi è stata opaca. Senza il re sembra che gli altri non trovino il coraggio di diventare nemmeno principi..

A rigor di logica il favorito per il campionato resta lui: ha l’esperienza e l’attitudine necessaria a capire queste nuove coperture ed è il pilota più analitico e preciso di tutti. Se è in testa senza averle ancora capite a maggior ragione dovrebbe comandare il giorno che le comprenderà.

(immagine tratta da tuttomotoriweb.com)

Sulle rive dell’adriatico Yamaha è andata molto forte domenica scorsa. In gara con gli italiani e con tutti in prova: saranno presenti tutti. Il Morbido ha compiuto un’impresa: ha messo le sue ruote per primo alla prima curva e non ha più permesso a nessuno di mettergli il becco davanti, mostrando nervi saldi nonostante avesse una figura ingombrante come quella di Rossi attaccata al codone. La lucidità e la freddezza che lo contraddistinguono lo candidano a favorito anche per questo secondo appuntamento.

(immagine tratta da quotidiano.net)

Purtroppo gli altri due compagni di marca Quartararo e Vinales stanno mostrando la corda in gara. Velocissimi in prova non mantengono le promesse alla domenica. Sia il “fenomeno Fabio”, che sta pagando il peso del successo in maniera evidente, sia Maverick “7vite” Vinales che resta un oggetto indecifrabile.

Valentino merita un discorso a sé che spesso non facciamo vuoi per rispetto vuoi per scaramanzia. Domenica è stato bravo fin quando ha potuto. Non ne aveva per raggiungere un Morbidelli toccato dalla mano de Signore, tanto meno poteva resistere a Bagnaia che stava risalendo come un iradiddio. Chi scrive continua a cullare il sogno nostalgico di vederlo vincere un’ultima volta per poi salutare la truppa da vittorioso… come una carriera tanto gloriosa meriterebbe. Farlo a Misano sarebbe l’apoteosi per poi annunciare il ritiro nel post gara. Se corresse come domenica scorsa potrebbe farcela…

Nel weekend ci dovrebbe essere l’annuncio di Bagnaia nel team ufficiale Ducati per la prossima stagione. Era prevedibile che andasse a questo modo alla luce delle ultime prestazioni e per l’investimento che Ducati ha fatto sul piemontese. Lo ha affidato dal primo giorno nelle mani di colui che è il migliore tra i propri capotecnici, di sicuro il più titolato ovvero Gabarrini. Christian ha lavorato con Stoner in Ducati ed in Honda ma anche con Lorenzo in rosso. Il chivassese lo merita perché ha le carte in regola per essere il futuro e perché attualmente ha qualcosa di più degli altri ducatisti, segno che ha capito come far funzionare la moto dopo un anno in cui ha preso a testate l’asfalto… e non sempre per colpa sua.

(immagine tratta dal sito pramac racing)

Tra le case più “importanti” manca l’acuto di quella Suzuki che pare molto equilibrata. Questa domenica potrebbe essere la volta giusta? Mir domenica si è preso una carrettata di insulti dai tifosi di Rossi sui socials: va bene tutto, anzi no! Lui corre per se stesso, non per il rispetto della figura di Valentino, quindi gli ultras gialli hanno perso un’altra occasione per fare bella figura. Purtroppo è anche questo il prezzo del successo, ovvero il portarsi dietro uno stuolo di tifosi da stadio che danneggiano la figura del Vale nazionale.

In KTM avranno voglia di tornare sul podio? Credo di si anche se sarà complesso riuscirci con tutti gli italiani in sella a moto diverse dalla loro.

Honda? No Marquez no party (mi ripeterò sino al suo rientro)

Divertitevi.

 

MOTO2

Non mi dilungherò.. Tra i cadetti rivinceranno i nostri. A meno di eventi non preventivabili qui ne hanno tanto di più i tre piloti in testa al mondiale: i favoriti sono loro.

(immagine tratta dal sito motogp.com)

 

MOTO3

Era l’unico campionato ad avere un vero “padrone” e questo ha pensato bene di abbandonare lo scettro del comando per renderci il finale di stagione più gustoso. Tra i “ragazzini” al solito può vincere chiunque e, soprattutto, tutti ci faranno divertire.

(immagine tratta dal sito oasport.it)

 

 

Buone gare a tutti.

 

(Immagine in evidenza tratta dal sito motoriside.it)

Salvatore V.

MOTOGP 2020-GP DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI

Tre settimane di “vacanza” ed il Motomondiale ricomincia con una doppia Misano ed una Barcellona tutte d’un fiato.

Il campionato riparte sempre orfano del suo dominatore perchè Marquez continua la sua convalescenza/riabilitazione dopo l’operazione “sbagliata”.

In assenza del gatto i “topi” potranno continuare a ballare con Michelin che, a detta dei piloti, sceglierà il ballo più adatto all’occorrenza.

Tornerà invece Pecco Bagnaia fresco della firma su un nuovo biennale con Borgo Panigale. Alla pari del chivassese ha rinnovato anche Zarco (direttamente con Ducati) per un anno più un opzione per quello successivo. I bolognesi non annunceranno ancora la composizione dei tre team dei quali dovrebbero far parte anche Martin e Bastianini: ad oggi l’unico che sa dove guiderà è Jack Miller. Ci sono buone probabilità che le formazioni possano essere le sguenti:

Miller- Bagnaia/team interno

Zarco-Martin/Pramac

Bastianini/Avintia

(immagine tratta da Motosprint.it)

La pausa è stata anche utile a far “litigare” i costruttori. Ad inizio stagione (ed in fretta e furia) fu approvata la decisione di congelare i motori ad eccezione di quelli Ktm ed Aprilia che, a corto di risultati avrebbero potuto metterci mano dopo la prima gara del 2021. Peccato che Ktm i risultati li abbia comunque tirati fuori ma, forti delle decisioni passate, prima della gara di Spielberg gli autriaci hanno fatto sapere che con i loro motori attuali non avrebbero potuto “coprire” tutto il campionato 2021 per problemi di affidabilità. Tutto ciò pur utilizzando due unità in più degli altri team (come a loro concesso dagli accordi). Sarebbe servita l’unanimità per bloccare Ktm e il loro stesso “niet” li ha messi nelle condizioni di poter sviluppare un nuovo “supermotore”. Sono stati scaltri ed il prossimo anno potrebbero avere un vantaggio non indifferente.

(immagine tratta dal sito motogp.com)

Il circuito “Marco Simoncelli” rinvigorirà i nostri alfieri che quando si trovano a respirare l’aria della riviera di casa finiscono sempre per trovare qualche decimo in più nel polso. Ci si aspetta una bella gara da tutti loro, in primis da Andrea Dovizioso che resta quello con le carte migliori tra tutti per puntare al bottino grosso: in cerca di una sella per il prossimo anno DEVE far bene per forza.

Sarebbe romantico pensare ad un Valentino vittorioso che annuncia il ritiro, fossero vere le voci di un possibile accordo tra i responsabili di Petronas e lo stesso Dovizioso: i dirigenti del team malese si sono prodigati nella smentita ma tutto può essere visti i nomi in ballo.

Che dire della gara? Che il bello della stessa è che potrebbe vincerla chiunque visto l’andazzo del Campionato. Sembra che ciò dia quasi noia agli stessi appassionati che nelle stagioni scorse erano prodighi di critiche verso un campionato con gare troppo spesso scontate.

Ad opinione di chi scrive è invece fantastico non essere in grado di individuare il vero favorito scorrendo la entry list. Può accadere di tutto ed il contrario dello stesso e questo era il bello di tante corse del passato che abbiamo rimpianto per anni.

Quartararo, una delle Ktm, Dovizioso o Morbidelli, Rins oppure Mir su delle Suzuki particolarmente “vive”, Maverick “7vite” Vinales: tutti questi piloti hanno la possibilità di far bene e puntare al gradino più alto. Ciò è semplicemente quello che abbiamo più desiderato in tempi di “monotonia”: godiamocela e non rompiamo troppo i maroni con i lamenti.

 

Moto2

Classifica corta anche per i cadetti. Luca Marini trova la pista di casa con buone speranze di far bene per allungare sul suo conterraneo Bastianini che però venderà cara la pelle come tutti gli altri italiani la top. Attenzione a Jorge Martin in predicato di fare il salto in Gp che sarà un osso duto sia per la gara che per il Campionato: meglio fare quel salto con un iride in bacheca.

Peccato per Baldassarri che dopo un buon inizio 2019 siè perso in concomitanza con l’introduzione del “gommone” posteriore.

(immagine tratta da corsedimoto.com)

 

Moto3

E fatelo voi un pronostico…se ci riuscite. Questa categoria è l’unica ad avere un reale “padrone” in classifica generale, eppure è anche la categoria che ci riserva più sorprese ogni domenica.

Il cuore dice Vietti, la ragione non dice nulla perchè è impossibile..

(immagine tratta da ilcanavese.it)

 

Buone gare a tutti.

(immagine in evidenza tratta dal sito insella.it)

 

Salvatore V.

BMW M GRAND PRIX OF STYRIA POST GP

 

MotoGP

Per la prima volta nella storia la MotoGP fa tappa nel GP di Styria…. nell’anno della pandemia l’usanza di cambiare i nomi dei GP è comune e serve per dare una finta parvenza di novità a gare che si sono corse da poco sullo stesso tracciato. A conti fatti si torna a distanza di una settimana sullo stesso circuito, appunto il Red Bull Ring.

Pronti via e dopo appena due curve Espargaro per poco riesce a stendersi combinandone un’altra delle sue, la gara vede Mir, Miller e Nakagami più in forma di tutti. Suzuki, Ducati e Honda nelle prime tre posizioni, con la Suzuki di Mir che sembra davvero essere l’uomo da battere qui.

Le KTM sono veloci ma non riescono a prendere i tre li davanti, anzi il pole man Espargaro è costantemente messo sotto pressione da Rins.

La Ducati di Dovizioso è nel centro gruppo al sesto posto senza infamia e senza lode. Le Yamaha sono in una crisi totale, il leader di classifica Quartararo naviga oltre la decima posizione ed il compagno di squadra non fa meglio anzi, meglio invece Valentino ma senza acuti da sottolineare, l’unico che cerca di tenere alto l’onore dei tre diapason e Vinales il quale però è vittima di un incidente incredibile.

A 12 giri dalla fine, Vinales si trova senza freni alla staccata del rettilineo ed e’ costretto a gettarsi dalla moto in corsa a 200Kmh lasciandola schiantare sulle barriere la quale prende fuoco, gara ovviamente sospesa. In realtà il pilota Yamaha era già da qualche giro che lamentava problemi alla moto, queste Yamaha stanno facendo rischiare la vita ai propri piloti decisamente più del consentito, urge un cambio di rotta ad Iwata. Gara sospesa e così divisa in due parti, sembra una costante qui in Austria.

Parte 2

La seconda parte di gara è straordinaria con colpi di scena continui per un finale da libro cuore, innanzitutto possiamo dire che finalmente le KTM si ricordano il loro motto “Red Bull gives you wings” ed infatti Espargaro, Binder ed Oliveira si inseriscono nel gruppo di testa con Mir e Miller che vede finalmente anche un Dovizioso rigenerato dalla gomma morbida. La Ducati di Miller riesce ad avere la meglio di Mir e della sua Suzuki, ma il duo KTM formato da Espargaro e Oliveira (nel frattempo Binder con qualche lungo di troppo si è attardato) riesce a mettersi in contatto e regalarci tra i più bei finali degli ultimi tempi.

Arriviamo al giro finale: Miller ed Espargaro sembrano quelli destinati a giocarsi la vittoria, con Oliveira sornione alle loro spalle, Ducati e KTM in lotta tra loro, i due di testa si danno battaglia superandosi a vicenda un paio di volte, alla penultima curva Miller passa Espargaro che cerca di ripassarlo all’ultima curva ma i due arrivano a toccarsi leggermente e sporcarsi le traiettorie a vicenda, chi se ne avvantaggia è il portoghese che li infila entrabi e si invola versa la sua prima vittoria in MotoGP. Un finale esaltate che ancora una volta vede perdente lo spagnolo della KTM ma comunque una moto austriaca vincente in casa. Oramai le KTM sono una costante e non piu una sorpresa come anche le Suzuki che hanno fatto un passo in avanti davvero consistente, deludono le Yamaha e le Honda fuori dai giochi e senza una strada concreta che li porti fuori dal pantano. Dovizioso nonostante una gara opaca, quinto, riesce comunque a portarsi a soli tre punti da Quartararo leader della classifica mondiale, piu per demeriti del francese e della Yamaha che sono stati in grandissime difficolta così come Morbidelli, unica Yamaha decente all’arrivo è stata quella di Valentino Rossi che comunque è arrivato nono, dire debacle e’ poco!

Il 2020 con le sue stranezze ci sta regalando un campionato senza dominatori e con la possibilità per almeno 6/7 piloti di poter vincere ad ogni GP, uno spettacolo davvero stupendo probabilmente dato dalla mancanza del cannibale, ma anche dalla competitivita’ delle KTM e Suzuki che hanno fatto un passo in avanti notevole; al contrario Yamaha e Honda sono in crisi totale ma se almeno Honda puo vantare il miglior pilota, che una volta recuperato potra’ tornare a fare la differenza, la Yamaha ha bisogno di ritrovare se stessa, ad oggi e’ la 4/5 forza del mondiale.

Ordine di arrive: Oliveira, Miller, Espargaro

Classifica mondiale: Quartararo 70, Dovizioso 67, Miller 56

 

 

Moto 3

Prima vittoria in carriera per Celestino Vietti, il portacolori del team Sky VR46 si aggiudica una gara combattuta con costanti cambi di leadership ormai una norma per le gare di Moto3. Bellissimo ultimo giro nel quale Vietti in curva 3 passa Ogura e Arbolino e si porta in testa, il giapponese rimane un po attardato mentre il connazionale Arbolino cerca il contro sorpasso all’ultima curva non riescendoci e correndo anche qualche rischio, ma mantenendo la seconda posizione. Le due moto del team KTM invece hanno voluto prendere esempio dai loro colleghi più illustri della MotoGP e si sono autoeliminati. Da notare la folta compagine giapponese rappresentata dai vari Ogura, Suzuki, Toba e Sasaki i quali danno un po di speranza al sol levanter per il futuro.

Ordine di arrivo: Vietti, Arbolino, Ogura

Classifica mondiale: Arenas 106, Ogura 81, McPhee 67

Moto 2

La gara inizia con una sorpresa, dopo pochi giri il pole man Canet cade lasciando in terra ogni speranza di vittoria, spiace perché sembrava davvero in palla lo spagnolo vice campione del mondo Moto3.

Gara che ha visto il duo Martin e Bezzecchi stare sempre nelle prime posizioni, con Gardner ad inseguirli, ma obiettivamente lo spagnolo sembrava averne di più sia dell’italiano che dell’australiano. Ed infatti lo spagnolo passa per primo sul traguardo con Bezzecchi e Gardner a seguirlo, ma il colpo di scena arriva perentorio: la direzione gara lo ha retrocesso di una posizione per un track limit discutibile nella sua applicazione ma corretto nella sua fattispecie. Bezzecchi conquista così la vittoria e per la seconda volta nella giornata ci fa ascoltare l’inno di Mameli da parte di un pilota dello Sky team VR46. Marini conclude settimo mantenendo la prima posizione in classifica con soli 8 punti di vantaggio su Martin e Bestianini.

Ordine di arrivo: Bezzecchi, Martin, Gardner

Classifica mondiale: Marini 87, Martin 79, Bastianini 79

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