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WSBK 2022- FRENCH ROUND

Dopo oltre sei settimane di pausa riparte il mondiale Sbk in Francia sul circuito di Magny Course.

Il recap delle prime gare è molto semplice da fare visto che i protagonisti della prima parte della stagione sono stati i soliti tre noti.

In testa alla classifica svetta Alvaro Bautista che ha condotto sino ad adesso una stagione veloce oltre che concreta rispetto alla sua precedente esperienza bolognese. Alle sue calcagna il “re Rea regolarissimo” con 31 punti di distacco che precede il campione del mondo in carica Toprack Ragzatliogu che a sua volta dista 38 punti dalla vetta.

Che il mondiale si giocasse tra questi piloti era cosa nota sin dal principio ma, se inizialmente il turco era apparso appannato, negli ultimi 3 appuntamenti ha ricominciato a macinare vittorie come lo scorso anno.

Su 9 gare (comprese 3 Superpole race) ne ha vinte lasciandone solo 3 al leader mondiale. Johnny Rea non vince da maggio, ovvero quasi quattro mesi, un’enormità per colui che negli ultimi anni aveva patito digiuni del genere solo durante l’inverno a stagione conclusa.

I nostri tre hanno cannibalizzato la stagione lasciando poco più che le briciole al resto dello schieramento. Solo 7 podi su un totale di 54 posti da inizio anno. Ma quel che più conta è che nessuno degli altri ha mai potuto pensare lontanamente di vincere e nemmeno di pensarci.

Tre piloti diversi in sella a tre moto di marca diversa. E’ una lotta tra uomini quindi, molto di più che tra mezzi tecnici.

Al solito il meteo di questo periodo non è storicamente bello nel centro della Francia e per il fine settimana è si prevista una domenica di sereno, ma un venerdì ed un sabato all’insegna del maltempo con rischio pioggia molto alto. Il fattore meteo sarà quindi influente e complicherà la vita a teams e piloti per la ricerca della giusta messa a punto delle moto tra prove e gare.

Toprack è il più “estroso” dei tre quindi potrebbe esserne avvantaggiato seppur non sarà un compito semplice lottare con il Rea Leone sempre molto veloce con la pioggia e sul circuito di Nevers.

Fatta questa premessa vincerà a mani basse tre gare su tre proprio Bautista (sigh!)

Scherzi a parte la lotta è serrata perché se 30 punti di distacco in Motogp (con una gara a weekend) sono tanti, in SBK non lo sono affatto soprattutto perché siamo a tutti gli effetti a metà campionato considerando il restante numero di gare. E’ strano che ciò accada a settembre quando in passato ormai i giochi erano quasi fatti di questi tempi, ma il calendario 2022 ha questa sequenza quindi il mondiale è ancora tutto da giocare.

Dopo i primi tre ci si aspetta le consuete lotte tra i compagni dei primi e la BMW di Redding che nelle ultime gare ha regalato qualche piccolo segnale di miglioramento.

Notte fonda per Honda anche in questa categoria. Un solo podio in stagione risalente addirittura ad aprile e nonostante l’aver ingaggiato Lecuona ex Motogp. Si dovrebbe avere voglia e tempo per cercare negli annali una stagione più disastrosa di questa per i giapponesi in tutte le categorie.

Buon divertimento a tutti.

WSBK 2021 – ROUND DELLA REPUBBLICA CECA

Ritorno alla normalità.

Rea è tornato prepotentemente in testa al mondiale, è già finita (per il momento) la rivoluzione turca e il tutto propiziato da un improvvido Gerloff, d’altronde si sà che gli USA son bravi a far fallire le rivoluzioni…

Facezie a parte, Razgatlioglu non è mai apparso nelle condizioni di poter arginare lo strapotere di Rea ad Assen, autore di una tripletta che non ammette repliche.

Quello che non poteva immaginare è di essere abbattuto dal fuoco amico alla prima curva di gara 2. Zero punti e Rea di nuovo in fuga. Hai voglia a sentire le scuse di Gerloff, ormai il danno è fatto.

Si presenta però subito una ghiotta occasione per il funambolo turco, si va a Most per il round della Repubblica Ceca. Un tracciato inedito su cui nessun pilota ha corso con queste moto, se si escludono Redding e Rinaldi in sella ad una V4S da concessionario.

Si parte tutti al buio dunque e potrebbero esserci delle sorprese. Difficile che Rea si faccia trovare impreparato al via della superpole e delle tre gare ma non si sa mai…

DI sicuro arriva a Most molto più sereno e con la consapevolezza di chi riesce sempre a tirarsi fuori da situazioni complicate. Come potevano complicarsi i rumors relativi ad un suo possibile passaggio in motoGP, al team Petronas che è ancora formalmente senza piloti per il 2022.

Sarebbe stata una bella occasione per mettersi in gico, seppur a 34 anni e dopo aver vinto di tutto e di più in superbike. Peccato.

In casa Yamaha invece non pensavano di avere un problema e invece ce l’hanno. Gerloff ha giocato un brutto tiro alle speranze di mondiale di Razgatlioglu ed è finito nel mirino delle critiche dei suoi colleghi per un comportamento un pò troppo irruento nelle primissime fasi di gara.

immagine da worldsbk.com

Most è occasione di riscatto per tutti, a patto di tenere a freno i bollenti spiriti consci del fatto che vale sempre il fatto che “le gare non si vincono alla prima curva”.

Segnali di rinascita ad Assen per i team Aruba Ducati, con Redding e Rinaldi che hanno sempre occupato almeno un posto del podio nelle tre gare. La vittoria manca però da due round di fila, una cosa inusuale e preoccupante per la casa bolognese, urge porre fine alla serie negativa.

Dopo il disastro di Donington era difficile fare peggio ma quanto meno si arriva a Most con molta più fiducia, anche se i giochi per il mondiale piloti sembrano ormai definitivamente chiusi.

Anche Honda arriva dal “brodino caldo ” di Assen in cui quanto meno sono riusciti gradualmente a migliorare la moto e a tirare fupri delle buone prestazioni, un quinto in gara 2 per Bautista.

immagine da sport-today.it

Certo non è chissà cosa ma di sicuro un passo avanti rispetto a quello a cui hanno abituato gli alfieri Honda da inizio stagione.

A Most invece arriva una BMW che fa come i gamberi, due passi avanti e tre indietro. Dopo il bel weekend di Donington, quello decisamente più opaco ad Assen, tra prestazioni scialbe e guasti meccanici che hanno spinto Van der Mark ad usare il serbatoio della sua moto come un pungiball.

Chissà che sull’inedito di Most non si allineino i pianeti e venga fuori una prestazione all’altezza delle (alte) aspettative della casa tedesca.

Intanto la RC Squadra Corse che corre con le BMW rinuncia anche al round ceco e quindi Laverty ancora a piedi. Si punta a tornare in pista a settembre ma la situazione sta diventando davvero imbarazzante.

Vedremo se il nuovo tracciato rimescolerà un pò i valori in campo regalando qualche incertezza in più. Di sicuro il cannibale in tuta verde si farà trovare pronto, sta agli altri cercare di metterlo in difficoltà.

*immagine in evidenza da imostecko.cz

Rocco Alessandro

 

WORLD SBK 2021 – ROUND D’OLANDA

Sembrava impossibile ma è successo.

Johnny Rea non è più in testa alla classifica piloti del mondiale SBK 2021.

Ecco lo scenario con cui si arriva per il round olandese, sulla mitologica (anche se un pò meno rispetto al passato) pista di Assen.

Come detto il nordirlandese si troverà per la prima volta dopo tanto tempo a dover inseguire, seppur per soli due miseri punti, il capofila Razgatlioglu, che per una volta ha fatto il Rea della situazione a Donington: vai avanti tu e chissà che magari un errore capita anche a te.

immagine da motocyclesports.net

Detto fatto, Rea cade e il turco azzera il distacco in classifica su una della piste più amiche dell’alfiere Kawasaki.

Ad Assen andrà in scena l’ennesimo duello, dall’esito piuttosto incerto. Non si corre in Olanda dal 2019 e fu dominio Ducati-Bautista (bei tempi…), con Rea a limitare i danni salendo sul podio e Razgatlioglu a raccogliere poco o nulla con due noni posto.

Entrambi i contendenti hanno punti di forza sul tracciato olandese, cambi di direzione ad alta velocità per Rea e le magie in staccata di Razgatlioglu, per cui immaginaimo una lotta davvero serrata.

Per il turco poi sarà il primo esame da primo della classe, cosa che può mettere ulteriore pressione, sarà curioso capire come reagirà e soprattutto se riuscirà a mantenere una costanza di rendimento altissima nell’arco di tutto il weekend.

immagine da automobilesport.com

Rea invece sà che non può permettersi altri passi falsi perchè quest’anno l’avversario è di quelli tosti. Il tutto con l’incognita meteo che ad Assen è la regola.

Quelli che da protagonisti sono passati a sparring partner, ovvero i piloti Ducati Aruba, arrivano in Olanda in una brutta situazione. Oltre al disastro di Donington, quello che preoccupa maggiormente è lo scarso felling che entrambi i piloti hanno con la V4 Panigale.

Entrambi hanno perso la direzione da seguire e ogni gara sembra un salto nel buio: può andare bene ma anche molto male. Si spera in un cambio di rotta quanto meno per riprendere le fila di un campionato partito con ben altre aspettative.

Attesa anche per BMW, reduce dai podi inglesi (complice il meteo) e in decisa risalita nel borsino del mondiale. Van der Mark corre in casa e sarà un altro elemento di cui tenere conto.

immagine da giornalemotori.com

Occhio anche a Gerloff del team GRT Yamaha che è ormai diventato un habituè delle posizioni da podio o immediatamente a ridosso. Posizioni che per la prima volta da tempo ha riassaggiato anche il team ufficiale Honda con Haslam, che si dice fiducioso per il proseguio della stagione avendo compreso esattamente su quali aspetti concentrare gli sforzi per rendere la CBR-RR più competitiva.

Apprendiamo con dispiacere che Laverty e RC Squadra Corse non correranno ad Assen per “processi di ristrutturazione” interni al team. Davvero una brutta figura per quello che può essere definito lo junior team di BMW (che ha sotto contratto Laverty), che aveva garantito finanziariamente la presenza al mondiale. Si spera in un pronto ritorno alle gare ma a questo punto potrebbe essere in dubbio il proseguio della stagione.

*immagine da motorsportguides.com

Rocco Alessandro

 

WORLD SBK 2021 – ROUND DI GRAN BRETAGNA

Dopo quasi un mese ritorna il mondiale superbike sulla pista di Donington Park per il quarto appuntamento stagionale.

Il round di Misano ha avuto il grande pregio di restituirci un mondiale, nel senso di una vera lotta per il titolo con il turco Razgatlioglu che è diventato il più serio e pericoloso contendente di Rea.

Il pilota del team Yamaha Pata è stato il pilota che ha raccolto più punti a Misano e ha ridotto il distacco da Rea a 20 punti, un margine ampiamente colmabile a patto di mantenere questa costanza di rendimento.

immagine da smanettoni.net

Rea ha limitato i danni cercando di andare a podio quando possibile e salvandosi da una caduta quasi certa in gara 1, affezionato al vecchio adagio che è meglio marcare qualche punto piuttosto che non prenderne nessuno.

Il risultato è stato un round senza vittorie ma che lo vede ancora come il favorito numero uno per il titolo.

Donington è una delle sue piste preferite e un’ottima occasione per cercare di aumentare il gap nei confronti dei suoi avversari.

Avversari che come Redding cercheranno di riscattare un round di Misano davvero deficitario. Oltre ad aver rimediato una caduta in gara 2 per correre ad un ritmo gara che non era il suo, il pilota inglese si è visto surclassare dal suo compagno di team, Rinaldi, autore di due vittorie e un podio in gara 2.

immagine da motoblog.it

I punti di distacco sono ora 45, quasi un weekend di gara e urge un cambio di passo, soprattutto evitare di perdere punti in maniera sciocca come gara 2 a Misano.

Rinaldi invece arriva bello carico a Donington, reduce dal trionfale round di Misano. Dovrà dimostrare di andare forte anche su piste meno “amiche” rispetto a Misano.

Per BMW e Honda, ogni gara è quella del riscatto. Di sicuro non possano ambire ad essere competitive come Ducati e Kawasaki ma è lecito attendersi qualcosa di più dai loro piloti di punta, soprattutto Sykes che corre in casa, Van der Mark e Bautista.

Se le condizioni meteo dovessero volgere al brutto si aprirebbe per questi piloti, Sykes in particolare, le porte di un posto sul podio. Sarebbe una bella novità per un mondiale in cui è difficile vedere sul podio moto diverse da Ducati e Kawasaki.

*immagine in evidenza da motoblog.it

Rocco Alessandro

 

WORLD SBK 2021 – ROUND DI MISANO

Terzo appuntamento del mondiale SBK 2021 in quel di Misano per il il Round del Made in Italy.

Piacerebbe scrivere che si arriva con il mondiale piloti sul filo dei punti, con due e più piloti a giocarsela e bla bla bla ma la realtà è ben diversa.

Rea e Kawasaki hanno imposto fin da subito la propria tirannia, gentilmente aiutati dai black out dei suoi più diretti avversari, in particolare Ducati e Redding.

immagine da motociclismonline.it

La differenza tra i due è già di 38 punti dopo due round, un pò troppo per sperare di essere dei validi competitor, a maggior ragione del fatto che il cannibale inglese non sbaglia praticamente mai e anche quando provano (involontariamente) a mandarlo in terra riesce comunque a salvarsi.

Il problema è duplice: un binomio “verde” inossidabile e costante e una Ducati che poche volte riesce a trovare la formula magica per copiare le prestazioni della verdona giapponese.

E’ tutto il pacchetto che non regge il confronto. Quello di Kobe viene da anni di rodaggio e di costanti affinamenti e con una reale volontà di investire per vincere, mentre l’altro ha sì una moto formidabile ma mai completamente sgrezzata e affinata, su cui si sono avvicendati tanti piloti e senza una guida forte e decisa che voglia farla salire di livello.

Si spera solo che Redding abbia imparato ad accontentarsi quando in gara rischia troppo per tenere la coda di Rea. Un podio o un piazzamento non fanno morale ma sono sempre meglio di uno zero e ti fanno rimanere attaccato in classifica.

immagine da moto.it

Nel 2020 non si è corso a Misano ed è difficile capire cosa aspettarsi.

Per Ducati è un pò la gara di casa ma il risultato finale dipenderà molto da quale alchimia salterà fuori tra moto/pilota e pista già dalla prove libere del venerdì.

Possiamo tranquillamente assumere che Rea e Kawasaki saranno in cima alla lista dei tempi fin da subito mentre, oltre a Ducati, sarà interessante capire se la Yamaha vista ad Aragon possa replicare le sue prestazioni sul circuito romagnolo.

immagine da smanettoni.net

Razgatlioglu, ora il più diretto inseguitore di Rea, sembra essere tornato quello dei tempi migliori e anche Gerloff è sempre più veloce anche se tende a “stendersi” troppo e a portare qualche malcapitato con sè.

Possibile sorpresa la BMW del duo Sykes/Van der Mark, in ripresa ad Aragon e in costante crescita.

A Sykes la pista piace parecchio, potrebbe dare fastidio soprattutto in prova mentre per la gara le quotazioni scendono parecchio.

immagine da bmwmcverona.it

Crisi nera invece per Honda… Bautista ha chiaramente fatto capire che sono in difficoltà e non ci sono “miracoli” all’orizzonte. Un bello smacco per i giapponesi che vedono i loro diretti concorrenti connazionali suonargliele senza se e senza ma.

Come sempre l’augurio è quello di vedere più piloti lottare per superpole e gara, magari con vincitori diversi e tanti piloti diversi a podio. Ce lo auguriamo noi da casa e i 5000 fortunati ammessi a seguire il round dal vivo.

Quest’ultimo aspetto un altro piccolo passo verso una auspicata “normalità”. Aspetto che anche il cannibale lavorerà per ottenere: essere ancora davanti a tutti, ancora una volta.

*immagine in evidenza da meetingecongressi.com

Rocco Alessandro