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MOTOGP 2023 – A JEREZ BAGNAIA TORNA A COMANDARE

Ritorno in Europa e Pecco Bagnaia mette a tacere tutti dopo la brutta scivolata americana.

Un secondo posto nella sprint race del sabato ed una vittoria magistrale nella gara “vera” della domenica permettono lui di recuperare la leadership in classifica generale e, soprattutto, la fiducia che poteva esser rimasta nello snake di Austin.

Ma andiamo per gradi.

 

QUALIFICHE

Al venerdì la pole la fa l’Aprila con in sella Espargaro. La moto di Noale è sempre più competitiva e se solo il suo pilota “migliore” (Vinales) partisse e “qualificasse” meglio potrebbe essere un’altra storia. Nel box Bonera e Rivola dovranno lavorare molto su Maverick, visto che Albesiano sta già facendo il suo sulla RS..

Competitive le Ktm ed in difficoltà Pecco che deve transitare dal Q1 per poi piazzarsi meglio di quanto ci si aspettasse in Q2.

Male Quartararo che cade inspiegabilmente più volte (e non solo al venerdì). Disastro Mir e pure il fresco vincitore di Austin Alex Rins.

Le moto giapponesi stanno facendo da “riempigriglia” da ormai troppo tempo, sopravanzate non solo dall’italiana di punta ma pure da Aprilia e Ktm. La politica di “fare” una moto per il loro pilota migliore non paga più. Gli altri sono diventati troppo bravi per aspettarsi che il talento di Quartararo e Marquez possa essere sufficiente a svettare. Che poi Marquez in questo 2023 ancora non lo abbiamo potuto vedere (ma questo è un argomento che verrà trattato più avanti).

SPRINT RACE

Partenza doppia con incidente che vede coinvolti Bezzecchi, Alex Marquez, Augusto Fernandez e Morbidelli. La vittoria va a Binder su un rimontante Bagnaia che approfitta di qualche imperfezione di Miller per agguantare un secondo posto che il giorno prima pareva un miracolo. Ai piedi del podio arrivano Martin ed un ottimo rientrante Oliveira sull’Aprilia clienti. Male Espargaro che finisce nella ghiaia, male le Yamaha che navigano dopo il decimo posto, male Rins che arriva tredicesimo dietro anche a Quartararo. Gara solo discreta per le Ducati Mooney. Diggia agguanta un undicesimo posto che lo fa sorridere.

 

MAIN RACE

Partenza doppia dopo l’incidente in curva 2 (ancora una volta!) che ha coinvolto Quartararo, Bezzecchi ed il povero Oliveira che si rompe un braccio e dovrà saltare ancora altre gare…..

Quattro partenze a Jerez…con l’imbuto di curva 2……

Gara tirata con Binder, Miller e Bagnaia tutti molto vicini per l’intera corsa. Il sudafricano conquista ben presto la leadership sul compagno di squadra guidando la corsa sino a pochi giri dalla fine quando un arrembante Bagnaia lo passa in maniera spettacolare e senza diritto di replica. Pecco e Jack si sono anche sfiorati: l’australiano è arrivato un attimo lungo alla dry sack a metà gara e l’italiano si è infilato nel pertugio. Il ducatista si è anche scusato (pur non colpevole) e Jack l’ha mandato a stendere, salvo poi abbracciarsi all’arrivo. Per tale episodio la direzione gara ha comminato una “drop position” al ducatista… ma anche di questo ne parliamo più avanti.

Ai piedi del podio un ottimo Martin che ha preceduto Aleix Espargaro rimasto sulle ruote. Al povero Vinales è “scesa la catena” (e non in senso figurato) all’ultimo giro privandolo di punti che in futuro potrebbero rilevarsi importanti. Quartararo solo decimo penalizzato con LLP per l’incidente in partenza (ne riparliamo sempre dopo…), Ottimo Diggia dodicesimo che sta prendendo fiducia. Mir consolida la sua posizione in testa al campionato delle cadute ne infila un’altra dopo quella della Sprint.

 

COSA NON VA’.

Pista, format, sicurezza e decisioni della race direction.

Le vie di fuga di Jerez cominciano ad essere troppo strette. Per due volte sono “partiti” gli air fence e, fuori da curva 2, Oliveira si è rotto il braccio perdendo così ancora chissà quante gare dopo quelle perse causa caduta a Portimao.

Il format con la sprint piacerà forse a coloro che si stanno avvicinando adesso al motociclismo. Chi scrive sarà pure un dinosauro, ma per me non è spettacolo assistere a 4 partenze per due gare con i rischi annessi e connessi che ciò comporta per i piloti. Marquez ancora assente e un Bastianini ancora non in grado di stare per più di 3 giri sulla moto non sono spettacolo… Pol Espargaro ancora fuori e ancora una volta Oliveira. Con tutti i punti lasciati in giro da questi piloti è chiaro il mondiale si deciderà sulla regolarità e non sulla velocità.. e per fortuna che Bagnaia ha la smania di andar forte e si è steso due volte “aggratis” altrimenti avrebbe una quarantina di punti in più già oggi….

La Race direction è stata a dir poco ridicola. Dare un LLP a Quartararo per l’incidente in partenza (di gara) è pura follia. Mi chiedo se qualcuno in race direction sia mai stato in una curva 2 di un qualsiasi circuito di una qualsiasi categoria. Ma dall’interno del casco e del cupolino. Vogliamo più spettacolo, vogliamo più gare, vogliamo più partenze e poi frustriamo i piloti a non fare il proprio mestiere cercando di frenarli anche quando non hanno colpe? Non va bene. Come se non fosse sufficiente questa bizzarra decisione, gli steward hanno obbligato Bagnaia a restituire la posizione dopo il sorpasso alla dry sack ai danni di Miller che era andato largo. Signori, i piloti fanno i piloti, puntano a passare quello davanti, ad infilarsi in ogni spazio possibile immaginabile. In questo caso si sono appena sfiorati e l’azione non ha nemmeno fatto perdere tempo e posizioni a Miller. Che devono fare? Devono gareggiare o farsi gli inchini? Eddai….

 

 

DANI PEDROSA.

Ho lasciato apposta in fondo il minuscolo spagnolo. Perché è come il dolce dopo il pasto e ti deve lasciare il retrogusto per più tempo possibile. Minuscolo spagnolo che ha fatto una gara maiuscola mettendosi dietro gli altri prima delle Q, facendo un ottima qualifica e arrivando non molto lontano dai primi nelle due gare. Assente dal 2018 sembrava non avesse mancato nemmeno una gara da allora. Immenso Dani, fuori allenamento “da gara” obbligato a quattro partenze in  due giorni che una volta faceva in due mesi….

Evviva la sicurezza.

MOTOGP 2022- GP DI SPAGNA JEREZ DE LA FRONTERA

Nel weekend andrà in scena il secondo back to back dei ben cinque previsti in stagione. Sbirciando il calendario ne avremo uno che infila addirittura tre gare di seguito tra settembre ed ottobre.

Con calendari di questo genere è d’obbligo evitare il rischio di farsi male perché starsene a casa per più Gp è davvero un attimo.

La stagione ha già visto vittoriose 4 marche su sei: Ducati, Aprlia, Ktm e, finalmente, Yamaha. Gli sforzi compiuti da Honda (che lodavamo in Qatar) per rendere la propria RCV meno “Marquez dipendente” non hanno ancora sortito effetto. Difficile capire se è una questione di mezzo meccanico piuttosto che (anche) di piloti. Il livello di Marc degli anni passati non permette di dare un giudizio univoco ed il Marc attuale è ben lontano da quello che abbiamo sempre applaudito. La realtà dei risultati parla da sola: no Marquez no Party!

Anche Suzuki è ancora a bocca asciutta. Eppure le lodi sul progetto della Casa di Hamamatsu non sono mancate: progressi evidenti lato motore, riorganizzazione dei processi grazie all’arrivo di Livio Suppo, sempre ottimo livello dal punto di vista telaistico. Rins è in testa al mondiale grazie alla costanza che pare aver finalmente trovato. Manca l’acuto, ma è tutto da verificare se quando tenterà l’acuto resterà in sella oppure andrà per terra come ha fatto in carriera spesso e volentieri.

L’ordine di arrivo dello scorso Gp in Portogallo ha comunque visto tutte e sei le case presenti nelle prime sei posizioni, segnale che le differenze marcate degli anni passati (KTM ed Aprilia cenerentole) sono un ricordo.

Da Jerez si comincia a far sul serio davvero. Finite le trasferte extraeuropee, messo alle spalle il Portogallo che, tutto sommato, è una pista “nuova”, in Spagna comincia la parte più significativa dell’annata. Da qui in avanti i teams avranno dati in abbondanza per settare le moto ed i piloti potranno riconoscere uno ad uno i granelli degli asfalti che andranno ad accarezzare.

Non ci saranno più scuse per il team campione in carica ed il pilota designato ad essere quello di punta. Il team ufficiale Ducati non potrà più sbagliare una virgola, così come Pecco Bagnaia non avrà più possibilità di passi falsi. Ad oggi sono queste le maggiori delusioni della stagione in corso. Urge abbassare la testa e non pensare ad altro che andar forte restando in piedi.

Marquez ritroverà la pista (per tanti anni amica) dove ebbe inizio il suo calvario che ancora non ha visto la fine. Troppo brutto a Portimao per essere vero, troppo esuberante ad Austin per credere che possa mantenere quel livello ad ogni appuntamento 2022. Agli appassionati (ed al campionato) manca un Marc magari meno eccelso di quello di un tempo, ma comunque in grado di giocarsi il bottino grosso tutte le domeniche.

Tra gli osservati speciali di questo Gp io ci metto Maverick “sette vite” Vinales. Ormai l’Apriliona va abbastanza forte da potergli far fare un’ottima figura in casa. Spetta a lui star davanti al compagno di marca che avrebbe (sulla carta) meno talento di lui.

Vogliate perdonarmi, ma scrivere un pregara quest’anno è diventato davvero complesso come lo è stato nel 2020. Ci sono troppe situazioni poco comprensibili di domenica in domenica, troppe variabili che influenzano la possibilità di fare pronostici almeno approssimativi. Un tempo quest’incertezza era frutto delle diverse caratteristiche di moto e piloti. Oggi ho la sensazione che sia altro… ma meglio tacere.

(immagine in evidenza tratta dal sito road racing world)

 

Salvatore V.

 

“DIGGIA” IN SOLITARIA A JEREZ – MOTO2 POST GP

Ha vinto un figlio di Troy.

Ha vinto uno di noi.

È sempre stato la cenerentola dei nostri giovani. Un po’ com’è successo agli altri in passato. Lui non è originario della “Riders Land” lui è “Romano de Roma“.

Fabio Diggiannantonio taglia per primo il traguardo di Jerez. Immagine MotoGP.com

Il suo idolo non è Schwantz, Doohan, Rossi o Marquez. Il suo idolo è Troy Bayliss e per quello ne utilizza gelosamente il 21.

https://twitter.com/FabioDiggia21/status/1329060352399732740?s=19

Spesso è passato sotto traccia il suo talento, specialmente in TV quando gareggiava nel Mondiale Moto3 contro Jorge Martin. Lui era tenuto sempre “in disparte” soprattutto dai media nostrani, forse perché cresciuto alla corte del Maestro Gresini e non nell’altra.

Tant’è che oggi ci ha regalato una gara stupenda, una gara in solitaria come alcuni Piloti ci hanno abituato negli ultimi anni.

https://twitter.com/gigasss1/status/1388810593809965059?s=19

La vittoria di Fabio è tutta sua e di Fausto, che ha creduto sempre nel suo magnifico talento. Gara superlativa ad Jerez de la Frontera condotta dall’inizio alla fine, pennellando le curve spagnole come solamente pochi artisti in solitaria sanno fare.

Sul podio salgono un bravissimo Marco Bezzecchi e Sam Lowes. Chiudono la Top5 Remy Gardner e Raul Fernandez.

Ottima anche la gara dell’altro rookie, il giapponese Ai Ogura (7°), molto meglio degli altri due debuttanti Vietti (18) e Arbolino (21).

 

Classifica Mondiale👇

🥇Remy Gardner 🇦🇺 69 punti

🥈Sam Lowes 🇬🇧 66 punti

🥉 Raul Fernandez 🇪🇸 63 punti

4️⃣ Bezzecchi🇮🇹 56 punti

5️⃣ Diggiannantonio 🇮🇹 52 punti

6️⃣ Joe Roberts 🇺🇸 31 punti

 

✍️ Francky

 

 

MOTOGP 2020- GP DI ANDALUSIA JEREZ DE LA FRONTERA

Comincia il Mondiale e accade quello che non pensavi: il povero Marc si è tolto di mezzo nella maniera più sbagliata, poveraccio. Ma ha dimostrato ancora una volta la determinazione che lo attanaglia, la voglia di non mollare mai. La gara era virtualmente persa, ma lui ci ha provato e non gli è bastato succhiar la scia del secondo, voleva andare oltre. In tutta onestà i detrattori del catalano hanno perso un’occasione per tacere, perché se è vero che i Mondiali e le gare si vincono anche ragionando, è altresì vero che gli appassionati amano coloro che quando han finito di sputare tutta l’anima spingono ancora. E se lo fa Marc (che qualche iride a casa l’ha già portato ndr) dobbiamo solo battere le mani e tacere.

(immagine tratta da corriere.it)

Dopo questo primo incidente serio andrà più piano? Non ci credo. Piloti come Marquez hanno un’altra testa rispetto ai comuni mortali: ragionano in modo differente e questo brutto infortunio non lo fermerà. Piloti come Marc perdono decimi solo dopo tanti incidenti, non ne basta uno. La dimostrazione l’abbiamo nel fatto che dopo l’operazione di martedì è già partito alla volta di Jerez con l’intenzione di convincere medici e vertici di HRC a farlo gareggiare. Sarà complicato ma tant’è.

Si aprono quindi tanti scenari in un mondiale che si ipotizzava già segnato solo una settimana fa. Il susseguirsi delle gare in tempi molto ristretti non giocherà a favore dello spagnolo che parte con un handicap non indifferente. Se ne vedrebbero delle belle nel caso in cui tornasse competitivo sin da Brno, come auspicato dai medici, altrimenti il suo unico obiettivo potrà essere quello di vincere tutte le gare a cui parteciperà facendo da ago della bilancia nella lotta degli altri. Anche nell’ipotesi di un recupero breve (i motociclisti ci hanno stupito tante volte in passato) non sarà più artefice del proprio destino come è sempre stato in carriera, ma dovrà sperare anche nella battaglia degli altri per poter puntare al bottino grosso, il tutto a vantaggio dello spettacolo.

(immagine tratta da quotidiano.net)

Tutti gli altri ora intravedono l’inimmaginabile. Il primo della lista è Dovizioso se non altro perchè negli ultimi tre anni è arrivato regolarmente secondo dietro lo spagnolo: è dotato della costanza, della moto e dell’esperienza per riuscirci. A Jerez ha fatto una gara intelligente ed un risultato importante su un tracciato storicamente ostico sia per lui che per la rossa che pilota. Con i dati raccolti in gara 1 potrebbe puntare a qualcosa di meglio questo fine settimana poi, da domenica pomeriggio, si aprirà per lui un periodo fondamentale. Piste amiche come Brno, un doppio Spielberg (dove Ducati vince ininterrottamente da sempre) e un doppio Misano che resta pista di casa Ducati. Sarà cruciale centrare un bottino di vittorie e punti importanti, un’occasione unica, forse irripetibile che il Dovi si dovrà giocare mentre pensa al contratto del prossimo anno… Queste condizioni spingeranno la dirigenza bolognese a prendere la decisione corretta nel più breve tempo possibile? Si riuscirà ad evitare che l’incertezza possa minare la serenità del gruppo e le prestazioni di Andrea? Urge chiarezza, subito.

Gli altri pretendenti al titolo sono i due alfieri Yamaha Quartararo e Vinales che guidano quella che veniva definita la moto “meno performante” tra le le tre top…

Fabio si è “sverginato” domenica scorsa e ciò dovrebbe aumentare la consapevolezza del suo potenziale. A proposito di Fabio va detto che le vittorie han tanti padri mentre le sconfitte sono fatalmente sempre orfane. Se oggi è lì  tanto merito va dato a Luca Boscoscuro che ha creduto in lui più di ogni altro ed è corretto rimarcarlo. Tante volte abbiamo visto campioni promettenti essere stritolati dai risultati negativi e poi abbandonati a se stessi: grazie Luca di aver permesso di godercelo.

Vinales promosso a caposquadra Yamaha ha acquisito sicurezza in se stesso. Se non avesse sbagliato gomme anteriore domenica scorsa avrebbe lottato con Fabietto e, sulla carta, dovrebbe essere quello messo meglio tra gli “Iamachisti” anche solo per la maggior esperienza: dovrà evitare le cattive partenze del passato ed i weekend di buio ricorrenti. Ha le carte in regola per farcela.

Rivedremo in pista sia Rins che Crutchlow che, insieme a Marquez, han fatto fare gli straordinari al Dottor Mir questa settimana.

Le cadute pare abbiano il comune denominatore nella gomma posteriore ad alto grip che quest’anno ha portato la Michelin. Sembra che tale gomma abbia cambiato la dinamica della moto in entrata di curva e che i piloti non ci si siano ancora adattati al 100%, complice la lunga inattività di questi mesi.

Dopo la bella qualifica di sabato e la discreta gara di domenica c’è da aspettarsi qualcosina di meglio da Pecco Bagnaia che comunque è apparso molto più “centrato” che lo scorso anno. Lo so, magari vi annoio, ma il mio cuore tira da quella parte per tante ragioni…

Si dovrebbe parlare di Valentino… non  lo farò perché qualsiasi parola sarebbe fuori luogo: fa male al cuore vederlo cosi..

 

MOTO2

Se il buongiorno si vede dal mattino Luca Marini vincerà come la scorsa domenica in quanto autore di una gara maiuscola e bellissimo da vedere in sella. Il giapponese arrivato subito dietro è però tosto ed anche in testa al Campionato….. Gli altri italiani sono scivolati indietro con Bezzecchi scivolato veramente e i Diggia lasciato a piedi sul più bello. Ci attendiamo una gara migliore per tutti, compreso lo storico “osso duro” del campionato Thomas Luthi che stavolta l’ha lanciata nella ghiaia.

(immagine tratta da gpone.com)

 

MOTO3

Prevedere una gara per i deboli di cuore non è quotato da nessun bookmaker. Arenas replica la vittoria allungando in campionato ma con i ragazzini tutto può succedere, anche di restare in piedi dopo il “motoscontro” all’ultima curva. Favorito naturale lo spagnolo facciamo tutti il tifo per uno dei nostri italiani, non importa chi, basta che vinca uno dei nostri “a casa loro”.

Buona gara a tutti.

(immagine in evidenza tratta da moto.it)

Salvatore V.

NON ACCONTENTARSI MAI, GRAZIE MARC – HAI REGALATO UN SOGNO

Il mio divano è molto comodo. Un comodo divano con penisola, apribile in modo tale da diventare immenso. Ho condiviso con lui numerosi eventi sportivi, per lo più motociclistici e/o motoristici…

Anche il tuo divano presumo sia comodo, forse più del mio. Molto spesso presi dalla foga ci dimentichiamo, nel commentare una gara motociclistica (parlo per il mio campo) di avere le chiappe poggiate sul soffice divano nostrano invece che su una sella in neoprene, realizzata appositamente per dare al Pilota la sensazione, inebriante, di sentire tutte le reazioni del mono posteriore.

Il mio divano domenica era diventato scomodo, scomodo a tal punto che mi son dovuto alzare quando Marc ne ha salvata un’altra.

Alla curva 4, la curva che vide mise fine alla carriera di Mick Doohan, Marquez perde l’anteriore e riesce a salvarla con gomito e ginocchio.

Dal mio comodo divano mi chiedevo come avesse fatto, uscendo a 150 km/h, a rimanere in piedi nella ghiaia; quello è ancora più difficile ed invito chiunque a fare una decina da metri con la moto nella ghiaia (potete provare alla San Donato se vi va, tanto li li prima o poi la ghiaia la provano tutti.., oppure alla Roma a Vallelunga fate voi…)

Impossibile da spiegare ma la sensazione era quella di euforia. Sapevo che Marc ci avrebbe provato, sapevo che avrebbe provato a vincerla, sapevo che sarebbe stata come Valencia o Estoril.

Sapevo che ci avrebbe provato, sapevo che era una gara da “Vinco o Cado”. D’altronde è la prima gara dell’anno, ed alla prima gara dell’anno (a meno che  non ti chiami Ragionier Fantozzi) non ti metti a fare calcoli; non Marc Marquez.

Guardando quella rimonta furiosa ho capito una cosa… (sempre dal mio comodo divano, in tessuto marrone) L’Argentina 2018 non era servita ad una beata mazza. Marc era entrato in modalità animale, in una modalità che solamente i cannibali hanno, una trance agonistica di quelle “cattive” da bastardo dentro.

Aveva quella cattiveria dentro già dal via, ed è stata quella voglia di distruggere il Francese che lo ha fregato.

Dal divano guardando la rimonta di Marquez avrete certamente goduto come dei ricci in calore (come gode un riccio in calore⁉️👀).

Stavate già pregustando l’assalto a Quartararo, stavate già immaginando l’arrivo al fotofinish, eravate in estasi come mai prima d’ora. Pochi Piloti regalano quelle sensazioni, ed anche se si tratta di un Pilota “odiato” secondo me tanti “Anti” sono rimasti affascinati.

La consacrazione Marc l’ha avuta quando ha passato Valentino. Valentino, l’animale da gara più cattivo del Mondo… Valentino aveva capito quello che stava accadendo, così come lo stavamo guardando noi dal nostro comodo divano.

Poi il patatrac.

E li l’estasi diventa distacco. L’estasi provata grazie all’unico Pilota che ha regalato spettacolo, che c’ha messo il cuore, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo…. l’estasi diventa freddezza.

Dal tuo caro divano cominci a fare i conti, cominci a dire di Marquez tutto il contrario di quello che avevi pensato un secondo prima.

DOVEVA ACCONTENTARSI. 

Io aggiungo… Doveva accontentarsi un par de palle (si scrive così vero⁉️)

https://twitter.com/AngyFra89/status/1284836329583517696?s=19

Probabilmente Marquez si sarebbe accontentato appena superato Vinales, probabilmente no ma il fatto che sia volato in highside ci dà il permesso di giudicare, dal nostro comodo divano, IN NEGATIVO, le gesta eroiche di un Campione.

Oggi Marquez è stato operato a Barcellona dal Dott. Mir. Intervento eseguito con successo grazie all’installazione di una placca metallica, fortunatamente il nervo radiale non è stato minimamente interessato. Probabilmente lo rivedremo da Brno… Ricordatevi quegli occhi… Saranno ancora più cattivi.

La cattiveria di cui parlavo. Riguardate il sorpasso su Dovizioso alla curva Lorenzo…

P.S. Al netto di tutto  pensate ad una gara in cui, magari anche un Pilota che vi sta sulle palle, vi abbia fatto sobbalzare sul divano e rimanere col cuore in gola per almeno 10 minuti…

 

Quello è il Motorsport.

Saluti.

https://twitter.com/MotoGP/status/1285470090574561282?s=19

 

Francky