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MOTOGP 2021-GRAN PREMIO RED BULL DE ESPAÑA

265 giorni dopo si torna la, nel posto dove si era stoppata la vita da pilota di Marc Marquez.

Il cabroncito ha mostrato la sua forza lo scorso weekend, riuscendo a sopportare lo sforzo fisico, senza saltare alcuna sessione. Una sfida con se stesso, sopportando paura, dolore e fatica, convincendo se stesso e il mondo che lui è ancora li, pronto a lottare. Toccante quel pizzico d’umanità respirato, quando le lacrime han intriso il suo volto dopo la gara, per le emozioni provate e le convinzioni ritrovate.

(immagine tratta dal sito fanpage)

Notizia del weekend;

Arriva l’ufficialità della nascita del “ARAMCO Racing Team VR46”, la squadra di Valentino Rossi in MotoGP.

Il progetto è quinquennale e partirà dal 2022, con i soliti ben noti capitali Sauditi, della Holding Tanala e l’appoggio della Dorna ed Ezepleta.

(immagine tratta da formulapassion)

Non si conosce ancora il partner tecnico con cui correranno, anche se è abbastanza probabile l’opzione della gestione delle Aprilia ufficiali.

Aver fatto Bingo…o dubbi?

Strategicamente è un gran bingo, perchè;

Tanala Entertainment Sport&Media entra accaparrandosi la maggior visibilità possibile, con i riflettori puntati sul personaggio più mediatico e noto del circus.

Dorna ottiene un nuovo partner per la diffusione del suo prodotto, aumentando l’interesse in paesi ancora non troppo coinvolti dalla competizione.

Aprilia, che quasi sicuramente sarà il partner, potrà vantare investimenti di capitali ingenti, per un progetto che già stava crescendo bene.

Rossi più Aprilia, il ritorno alle origini e il momento della nascita della leggenda di Vale, altra combinazioni perfetta da sfruttare.

Fin qui tutto pare un mix entusiasmante.

Ma la somma di tutti questi fattori, creerà una situazione di combinazioni, dove sarà quasi obbligatorio che il team sia vincente.

Il partner mediatico di Dorna, non potrà far brutta figura, come pure Rossi e il suo team, non potranno essere delle semplici comparse.

È talmente tutto perfetto e da sfruttare mediaticamente, che quasi quasi vien fin il dubbio che ne saranno alterati i valori in campo.

Non amo i complottismi, ma quando girano tanti soldi, è un attimo cambiar regole e regolette: è sempre stato fatto sin dalla notte dei tempi, ci sarebbe da stupirsi? No.

A pensar male si fa peccato, ma vabbè si può sempre far tempo a passarsi la domenica guardandosi il motocross, o andare a portare a spasso i cani, se tutto prenderà pieghe strane, stile Mercedes in F1.

Tornando al weekend di gara…

Jerez, cartina di tornasole dei valori in campo, li dove se vai bene, lo fai anche nel resto del mondiale.

Ducati quindi chiamata a mostrare di aver finalmente fatto pace con questo tracciato, con Zarco che deve rifarsi della caduta e Miller che deve iniziare a far capire d’essere un buon investimento  (dubbi) …da Bagnaia ci si aspetta che possa arrivare la vittoria. Martin sostituito da Rabat.

(immagine tratta da gazzetta.it)

Yamaha solitamente qui alterna gare incredibili a disfatte colossali. Sarà da vedere cosa sapranno fare i suoi 4 alfieri. Quartararo sarà ancora in trend positivo? Vinales ancora altalenante? Rossi sempre nel dramma? Morbidelli avrà trovato la quadra?

Honda vincolata da quel che sarà il weekend di Marquez, perchè aspettarsi qualcosa d’importante dai due Alex è improbabile e Nakagami, colleziona errori su errori.

Suzuki pedina jolly, mi attendo la possibile vittoria di uno dei due piloti. Molto probabilmente Rins, bisognoso di dimostrare qualcosa.

Aprilia ed Espargarò da osservare attentamente, ma anche qui convinto che la crescita del binomio possa far vedere il podio.

Ktm unica certezza di non essere della partita, visto un livello prestazionale abbastanza basso.

 

Moto2

Gardner, Fernandez e Lowes in lotta per la fuga in classifica, ma occhio che qui negli ultimi 4 anni ci son state sempre e solo vittorie Italiane

 

Moto3

Acosta, in caso di terza vittoria potrebbe battere il record di pilota più giovane di sempre ad ottenere questo risultato e se facesse quarto, sarebbe il primo ad aver fatto 4 podi in 4 gare dal debutto.

 

Orari tv Dazn/Sky/Tv8

Domenica 2 maggio

Ore 10.05: gara MotoE

Ore 11.00: gara Moto3

Ore 12.20: gara Moto2

Ore 14.00: gara MotoGP

 

Saluti

 

Davide_QV

(immagine di copertina tratta da tuttomotoriweb)

MOTOGP 2021-GRANDE PREMIO 888 DE PORTUGAL

Fuori bandiere e cappellini rossi marchiati 93, finalmente assisteremo al ritorno in gara dell’alieno Marc Marquez!!!

(IMMAGINE TRATTA DA MOTORBOX)

Visite e controlli medici sono andati tutti ok, come pure i test fatti a Barcellona e Portimao. Si attendeva un’ulteriore seduta di test a Jerez, ma il campione Spagnolo lo rivedremo in sella “solo” da venerdì.

Fremente per tutti è l’attesa di rivederlo in sella e a paragone con gli altri, dopo 9 mesi dal suo incidente e i 3 interventi, con tutte le complicazioni avute nel recupero.

Lo spirito è quello di chi vuol tornare per far vedere a tutti che lui è sempre lo stesso, quello che in gara a Jerez pareva fare un altro sport, da tanto fosse più veloce in pista.

Dati alla mano tutto è possibile e vien difficile pensare sia diverso da così, ma tuttavia è pure lui umano, con i possibili limiti fisici e mentali, in un rientro dopo 265 giorni dall’infortunio e 500 dall’ultima volta che ha tagliato il traguardo di una corsa (Valencia 2019 da vincitore).

VAMOS CAMPEON!!!

Ah si, c’è da parlare anche degli altri e lo facciamo ricordando che lo scorso anno qui ci fu l’imprevedibile vittoria di Oliveira con la Ktm Tech3.

Difficile credere che la moto Austriaca possa essere li al vertice, mentre sicuramente rivedremo del lotto di testa le Ducati, con un Miller che lo scorso anno si era ben adattato allo splendido tracciato Portoghese. Attendo di vedere Martin, su una pista non da test, se saprà realizzare una prestazione come quella del Qatar. Io son abbastanza sicuro che farà una bella gara.

Le Yamaha lo scorso anno avevano le loro discrete beghe su questo tracciato, fatta eccezione per Morbidelli. Che sia possibile un ribaltone e vedere i due ufficiali al vertice? Rossi è sicuramente chiamato a una gara più decorosa, dopo un weekend passato davvero deludente.

Io però mi attendo il colpaccio delle Suzuki, certo che Mir e Rins possano mostrare il loro valore e con le moto che si adeguano molto bene a un tracciato tortuoso come quello di Portimao.

Aprilia e Honda saranno un pò sotto esame, per capire il loro valore su una pista completa, con la casa Giapponese favorita dai riflettori tutti puntati su Marc, dando modo agli altri di lavorare in tranquillità.

La butto li, credo che domenica mi alzerò dal divano per applaudire un fenomeno sul podio.

Moto2 sicuramente una gara da infinite battaglie e Moto3 speriamo che veda meno “stupidità” durante le qualifiche, con sanzioni a profusione, ma soprattutto basta con ste carenate ed entrate modalità sponda da biliardo, che finiscono per demolire le gare altrui.

Prima o poi la Dorna dovrà usare il pugno duro!!!

Vi lascio agli orari TV;

 

Domenica 18 aprile

 

Ore 12.20: gara Moto3 (replica alle 19) – Dalle 17.35 in differita su TV8

 

Ore 14: gara MotoGP (replica alle 19.30) – Dalle 19.15 in differita su TV8

 

Ore 15.30: gara Moto2 (replica alle 18.30) – Dalle 20.45 in differita su TV8

 

Saluti

 

Davide_QV

 

(immagine di copertina tratta dal sito news mondo)

MOTOGP-TISSOT GRAND PRIX OF DOHA

Stesso luogo, stessa ora, stessa pista, è questa la combinazione del prossimo weekend di gara del motomondiale, riusciremo a rivivere una gara stupenda come quella di domenica scorsa?

(immagine tratta dal sito moto.it)

I numeri ci sono tutti, i vari piloti ora hanno i riferimenti per qualifiche e passi gara, han intuito pro e contro dei vari setting e come lavorano le gomme.

 

Far pronostici? impossibile! Dai nella gara scorsa abbiamo avuto i primi 13 in 12 secondi, distacchi che spesso erano quelli che c’erano fra il vincitore e il secondo pilota al traguardo. A lasciar ancora più stupiti, i primi 18 son arrivati a soli 24 secondi  dal vincitore Vinales.

 

Il livello della competizione si è fatto altissimo e ormai basta un nulla che si passa dal podio alle retrovie.

 

Yamaha è stata a due facce, con le ufficiali che han mostrato d’essere decisamente della partita, tanto da vincere ed arrivare vicino al podio, mentre le le Petronas son incappate in problemi tecnici o di setting. Si prevede che le M1 restino fra le favorite per la gara.

 

Ducati probabilmente è la moto da battere, con una D16 che si è mostrata decisamente a suo agio con tutti i suoi piloti, seppur solo Zarco e Bagnaia li a lottare fin la fine. Miller dovrà riscattarsi da una gara un pò opaca se pensiamo che Bastianini, al debutto e senza una D16 ufficiale, gli è arrivato sulla coda.

(immagine tratta dal sito motorsport.com)

 

Nota personale, ma voi avete smesso di riguardare lo start di Martin? Il ragazzino, al debutto nella classe regina ha imbroccato la partenza perfetta al primo colpo!!! Ma da plauso assoluto, ha tenuto la traiettoria e duellato con i primi per più di qualche giro, occhio che questo prima di fine stagione ci stupisce!

 

Honda fra alti e bassi, non si dimostra ancora quella moto completamente convincente e facile da portare al limite, seppure Espargarò alla fine ha chiuso la corsa in maniera buona, ma mai veramente vicino ai primi. Le cadute di Nakagami e Marquez son li a dare il solito campanello dall’allarme.

 

Aprilia, continuo a dire occhio, che con la moto di quest’anno si arriverà al colpaccio, anche se probabilmente non questa domenica, manca ancora qualcosina per essere fra i migliori, ma ci siamo, mentre su Ktm, poniamo la riserva.

 

In attesa di riscatto Rins e sopratutto Mir, che avrà fame di rivincita, dopo quella doppia sverniciata presa dai due Ducatisti, quando ormai pareva fatta. La moto si conferma esserci, devono solo stare attenti a fare una partenza migliore e restare nel gruppo di testa sin dall’inizio, dopo di che potrebbe arrivare la vittoria.

 

Marquez si è recato a Doha per fare il secondo richiamo del vaccino e pare ci sian tutte le intenzioni che voglia tornare per la gara di Portimao. Fonti ben informate mi dicono che il tutto sia molto probabile, tuttavia si dovrà attendere il parere dei medici, che verrà dato il 12 Aprile. Incrociamo le dita per il 93.

 

Moto 2 e Moto 3? Guardiamoci le gare e gustiamoci i duelli, i pronostici vengono stracciati di volta in volta, ma auguriamoci di assistere a delle ulteriori belle bagar e manovre che a momenti ti fan chiudere gli occhi.

 

Vi lascio con gli orari di domenica;

 

Dirette Sky Sport MotoGP e DAZN – Dirette TV8 e TV8 HD

 

Domenica 4 aprile

 

13:40-14:00 – Warm-Up Moto3

14:10-14:30 – Warm-Up Moto2

14:40-15:00 – Warm-Up MotoGP

16:00 – Gara Moto3

17:20 – Gara Moto2

19:00 – Gara MotoGP

 

Saluti

 

Davide_QV

(immagine in evidenza tratta dal sito barcalcio)

BMW M GRAND PRIX OF STYRIA POST GP

 

MotoGP

Per la prima volta nella storia la MotoGP fa tappa nel GP di Styria…. nell’anno della pandemia l’usanza di cambiare i nomi dei GP è comune e serve per dare una finta parvenza di novità a gare che si sono corse da poco sullo stesso tracciato. A conti fatti si torna a distanza di una settimana sullo stesso circuito, appunto il Red Bull Ring.

Pronti via e dopo appena due curve Espargaro per poco riesce a stendersi combinandone un’altra delle sue, la gara vede Mir, Miller e Nakagami più in forma di tutti. Suzuki, Ducati e Honda nelle prime tre posizioni, con la Suzuki di Mir che sembra davvero essere l’uomo da battere qui.

Le KTM sono veloci ma non riescono a prendere i tre li davanti, anzi il pole man Espargaro è costantemente messo sotto pressione da Rins.

La Ducati di Dovizioso è nel centro gruppo al sesto posto senza infamia e senza lode. Le Yamaha sono in una crisi totale, il leader di classifica Quartararo naviga oltre la decima posizione ed il compagno di squadra non fa meglio anzi, meglio invece Valentino ma senza acuti da sottolineare, l’unico che cerca di tenere alto l’onore dei tre diapason e Vinales il quale però è vittima di un incidente incredibile.

A 12 giri dalla fine, Vinales si trova senza freni alla staccata del rettilineo ed e’ costretto a gettarsi dalla moto in corsa a 200Kmh lasciandola schiantare sulle barriere la quale prende fuoco, gara ovviamente sospesa. In realtà il pilota Yamaha era già da qualche giro che lamentava problemi alla moto, queste Yamaha stanno facendo rischiare la vita ai propri piloti decisamente più del consentito, urge un cambio di rotta ad Iwata. Gara sospesa e così divisa in due parti, sembra una costante qui in Austria.

Parte 2

La seconda parte di gara è straordinaria con colpi di scena continui per un finale da libro cuore, innanzitutto possiamo dire che finalmente le KTM si ricordano il loro motto “Red Bull gives you wings” ed infatti Espargaro, Binder ed Oliveira si inseriscono nel gruppo di testa con Mir e Miller che vede finalmente anche un Dovizioso rigenerato dalla gomma morbida. La Ducati di Miller riesce ad avere la meglio di Mir e della sua Suzuki, ma il duo KTM formato da Espargaro e Oliveira (nel frattempo Binder con qualche lungo di troppo si è attardato) riesce a mettersi in contatto e regalarci tra i più bei finali degli ultimi tempi.

Arriviamo al giro finale: Miller ed Espargaro sembrano quelli destinati a giocarsi la vittoria, con Oliveira sornione alle loro spalle, Ducati e KTM in lotta tra loro, i due di testa si danno battaglia superandosi a vicenda un paio di volte, alla penultima curva Miller passa Espargaro che cerca di ripassarlo all’ultima curva ma i due arrivano a toccarsi leggermente e sporcarsi le traiettorie a vicenda, chi se ne avvantaggia è il portoghese che li infila entrabi e si invola versa la sua prima vittoria in MotoGP. Un finale esaltate che ancora una volta vede perdente lo spagnolo della KTM ma comunque una moto austriaca vincente in casa. Oramai le KTM sono una costante e non piu una sorpresa come anche le Suzuki che hanno fatto un passo in avanti davvero consistente, deludono le Yamaha e le Honda fuori dai giochi e senza una strada concreta che li porti fuori dal pantano. Dovizioso nonostante una gara opaca, quinto, riesce comunque a portarsi a soli tre punti da Quartararo leader della classifica mondiale, piu per demeriti del francese e della Yamaha che sono stati in grandissime difficolta così come Morbidelli, unica Yamaha decente all’arrivo è stata quella di Valentino Rossi che comunque è arrivato nono, dire debacle e’ poco!

Il 2020 con le sue stranezze ci sta regalando un campionato senza dominatori e con la possibilità per almeno 6/7 piloti di poter vincere ad ogni GP, uno spettacolo davvero stupendo probabilmente dato dalla mancanza del cannibale, ma anche dalla competitivita’ delle KTM e Suzuki che hanno fatto un passo in avanti notevole; al contrario Yamaha e Honda sono in crisi totale ma se almeno Honda puo vantare il miglior pilota, che una volta recuperato potra’ tornare a fare la differenza, la Yamaha ha bisogno di ritrovare se stessa, ad oggi e’ la 4/5 forza del mondiale.

Ordine di arrive: Oliveira, Miller, Espargaro

Classifica mondiale: Quartararo 70, Dovizioso 67, Miller 56

 

 

Moto 3

Prima vittoria in carriera per Celestino Vietti, il portacolori del team Sky VR46 si aggiudica una gara combattuta con costanti cambi di leadership ormai una norma per le gare di Moto3. Bellissimo ultimo giro nel quale Vietti in curva 3 passa Ogura e Arbolino e si porta in testa, il giapponese rimane un po attardato mentre il connazionale Arbolino cerca il contro sorpasso all’ultima curva non riescendoci e correndo anche qualche rischio, ma mantenendo la seconda posizione. Le due moto del team KTM invece hanno voluto prendere esempio dai loro colleghi più illustri della MotoGP e si sono autoeliminati. Da notare la folta compagine giapponese rappresentata dai vari Ogura, Suzuki, Toba e Sasaki i quali danno un po di speranza al sol levanter per il futuro.

Ordine di arrivo: Vietti, Arbolino, Ogura

Classifica mondiale: Arenas 106, Ogura 81, McPhee 67

Moto 2

La gara inizia con una sorpresa, dopo pochi giri il pole man Canet cade lasciando in terra ogni speranza di vittoria, spiace perché sembrava davvero in palla lo spagnolo vice campione del mondo Moto3.

Gara che ha visto il duo Martin e Bezzecchi stare sempre nelle prime posizioni, con Gardner ad inseguirli, ma obiettivamente lo spagnolo sembrava averne di più sia dell’italiano che dell’australiano. Ed infatti lo spagnolo passa per primo sul traguardo con Bezzecchi e Gardner a seguirlo, ma il colpo di scena arriva perentorio: la direzione gara lo ha retrocesso di una posizione per un track limit discutibile nella sua applicazione ma corretto nella sua fattispecie. Bezzecchi conquista così la vittoria e per la seconda volta nella giornata ci fa ascoltare l’inno di Mameli da parte di un pilota dello Sky team VR46. Marini conclude settimo mantenendo la prima posizione in classifica con soli 8 punti di vantaggio su Martin e Bestianini.

Ordine di arrivo: Bezzecchi, Martin, Gardner

Classifica mondiale: Marini 87, Martin 79, Bastianini 79

Immagini da: autosport.com, motogp.com, tekdeeps.com, en24news.com, automobilsport.com,automotorinews.it

MOTOGP 2020- BRNO IL GIORNO DELLA PRIMA VOLTA

Che il 2020 fosse un anno “strano” a livello globale ormai l’avevano capito anche i cartelli stradali..

Ed è così che a Brno va in scena la gara che non ti aspetti con tutti i valori ribaltati nonostante una gara “regolare”: nessuna  caduta eccellente, nessuna rottura “nobile”.

Podio completamente inedito con il primo vero big relegato in quinta posizione e contemporanea perdita di verginità di Binder, Morbidelli,  Ktm ed team Avintia.

(immagine tratta da raisport.it)

La vittoria di Brad e del “Kappone” è stata perentoria, liscia, pulitissima e senza aiuti di alcun tipo: bravi, bravissimi davvero a saper gestire una gara con intelligenza senza prendere rischi.

Con la prima di KTM e di Binder c’è il ritorno alla vittoria di una moto anticonvenzionale,  con un telaio a traliccio tanto caro ad un’altra Casa che lo ha abbandonato: nella preview  si auspicava la conferma in gara dei progressi visti in prova e gli austriaci non hanno perso tempo: grandi.

Il ragazzo sudafricano è stato perfetto, temporeggiando ad inizio gara per preservare le gomme pur mettendosi davanti al proprio caposquadra Pol Espargaro. Poi ha cominciato a pestare secco sul proprio ritmo “mangiandosi” in sequenza le 5 moto che aveva davanti dopo i primissimi giri: 10 e lode Brad, ottimo.

Splendido il nostro Morbidelli secondo. Partito a fionda, ha lasciato sul posto anche “il nuovo che avanza” Fabio Quartararo, creandosi un gap che gli ha permesso di guidare la corsa in modo autorevole e sicuro per tanti giri. Bravo, salvo poi non poter nulla nei confronti del rimontante Binder.  Forte dell’intelligenza sportiva che lo contraddistingue è sceso  a miti consigli portando a casa il primo podio MotoGp della vita. Chi scrive ama i piloti “diversi” e Franco è uno di loro. Non ha la stessa Yamaha degli altri tre, ma non se ne è mai lamentato (seppur avrebbe dovuto avercela come da accordi iniziali)… ma va bene così.  Scuola diversa, molta umiltà e poche parole: 10 anche per Franco.

Ritorno sul podio di  Zarco.  Porta con se la prima Ducati in pista, targata Avintia, regalando al team indipendente la prima gioia iridata. Ironia della sorte ci torna nel giorno in cui la gara la vince quella KTM che lo aveva reso l’ombra di se stesso e lo aveva mandato in depressione. Chissà se sarà riuscito a godersi il risultato come dovrebbe…

Il pilota che va via da Brno con l’amaro in bocca più “amaro” di tutti è Policio Espargaro: sembrava scritto che il primo pilota in grado di fare il risultato grosso con la K potesse essere lui ed invece?  Si è ammucchiato in curva 1 con Zarco quando il suo compagno ormai era davanti. L’incidente con il francese è stato ambiguo perché frutto dell’incrocio di traiettorie dovute al suo rientro  verso il cordolo dopo un lungo: lo spagnolo doveva aspettarsi che al rientro avrebbe trovato Zarco in quel punto (incolpevole a mio vedere) e lo ha centrato mandando nella ghiaia una giornata che poteva e doveva essere molto diversa.

A tal proposito Zarco è stato penalizzato con un “long lap” che per fortuna non gli ha fatto perdere la posizione ma, con il senno di poi, il tempo per andare a recuperare Morbidelli. E’ stato illuminante vedere Ciabatti e Tardozzi imbestialirsi con la direzione gara molto più dei dirigenti Avintia, a dimostrazione che la giornata “bolognese” è stata disastrosa e che meriterebbe un analisi approfondita a se.

(immagine di motosprint.it)

Il primo big in classifica della gara “strana” è Valentino Rossi che (a detta della “TV di stato” della categoria) è stato immenso e commovente nelle difficoltà e nella voglia di lottare. Peccato che davanti gli sia finito un altro pilota la cui gara non è stata esaltata quanto dovuto: Alex Rins corre ancora attaccato con il nastro dopo la caduta di Jerez, e lo fa su una Suzuki che non ha ancora vinto gare e fatto podi in questo 2020. Benintesi, bravo Rossi ad aver fatto una gara più che onorevole, ma indispettisce il fatto che si tenga sempre e solo a far risaltare le sue gesta dimenticandosi di altri piloti quando gli stessi stanno facendo anche meglio.

E adesso? Il de profundis di tutti i big….

Quartararo è partito discretamente accodandosi a debita distanza dal suo compagno di squadra nelle fasi iniziali per poi precipitare risucchiato giro dopo giro da chiunque fosse a tiro.

Vinales non è stato degno di una sola inquadratura che sia una dalla partenza all’arrivo: ha preso i punti del quattordicesimo posto solo perché la gara è durata il tempo giusto di non fargli perdere altre posizioni.

Invidiose di Maverick, le Ducati si sono tenute lontane dalle telecamere anch’esse:  Dovizioso (terza desmomoto in pista due posizioni dietro Miller!!) solo undicesimo e Petrucci in scia al forlivese.

Tira un’aria bruttissima nel box rosso che non ci ha capito nulla per tutto il fine settimana su una pista che avrebbe dovuto esaltare le caratteristiche della moto e di Dovizioso stesso. L’aria del divorzio in corso incombe come in altre estati bolognesi recenti. Nella giornata del numero 33 (Binder, Bastanini e Verstappen) tre vittorie mondiali fanno 99…..JLO… (che non è Jennifer Lopez).

Jack Miller è stata la seconda Ducati in pista ben lontano dal podio di Zarco anche lui. L’australiano parla poco, non cerca mai scuse, è uno vero e sincero quindi si tende a credere alla sue parole. Al sabato ha lanciato una bomba in merito ai presunti favoritismi che Michelin possa riservare a piloti francesi come Quartararo e Zarco.. Di pancia si dovrebbe rifuggire dai complotti, ma Michelin ha storicamente prestato il fianco a queste “interpretazioni” quindi un fondo di verità potrebbe esserci.

La realtà è che con la nuova Michelin posteriore ci stanno litigando un po’ tutti a turno, primi fra tutti i ducatisti: tra questi l’unico ad aver dato l’impressione di capirla ha pensato di spaccarsi una gamba al sabato… Ironia a parte, forza Pecco torna presto che qui abbiamo bisogno di te.

Honda? Senza Marquez non si batte chiodo. Sono diventate tutte delle Aprilia qualsiasi: Incredibile!

Salva la faccia solo l’ottavo posto di Nakagami col team di Cecchinello. Il quindicesimo posto di Marquez jr a 25 secondi e Bradl ultimo a quasi un minuto sono drammatici.

 

Moto2

Enea “la bestia” ha concesso il bis con una gara maiuscola condotta dall’inizio alla fine e lasciando i suoi avversari a debita distanza senza possibilità di tentare di superarlo. Bastianini è maturato tantissimo e, seguito da quel vecchio marpione di Giovanni Sandi, pare aver raggiunto il top della tranquillità. Adesso è in testa al mondiale, con in scia quel Luca Marini che ha portato a termine una gara consistente in una giornata che aveva capito già dal sabato non sarebbe stata la sua. Ad oggi sono i due favoriti del mondiale.

 

Moto3

Il primo ad aver inaugurato la giornata delle “prime volte” risponde al nome di Denis Foggia. Anche per lui prima vittoria mondiale in modo netto e limpido. Non è facile nella categoria dei ragazzini fare una gara come la sua, perché è stato in testa per buona parte della gara con il resto del gruppone attaccato ai suoi scarichi ma incapace di sferzare attacchi decisi per togliergli il primato. Non l’hanno passato manco con le scie…… Altra vittoria tricolore nelle classi minori a sottolineare che il vento è cambiato.

(immagine tratta da repubblica.it)

 

A Brno c’è la fortezza di Spielberg. A trecento chilometri di distanza in Austria c’è la pista di Spielberg: ci si rivede da venerdì con il liquido refrigerante dei motori ancora caldo.

 

Salvatore V.

(immagine in evidenza tratta da automotornews.it)