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ISTERIA FERRARI IN STIRIA. LEWIS TORNA A DOMINARE.

A volte si tocca il fondo e si inizia e risalire. Altre volte, al contrario, si inizia a scavare. La Ferrari torna dalla doppia gara in Stiria con la pala in mano dopo avere scavato una voragine le cui dimensioni riportano la mente ad un lontano passato. E tutto questo accade proprio mentre la rivale degli ultimi anni ritorna a distanze siderali da tutti gli avversari.

Già le prove del venerdì avevano mostrato che questo week-end si sarebbe tornati alla normalità. Quella di un Hamilton dominante, non solo grazie alla macchina. E le qualifiche, disputate in condizioni al limite della praticabilità, lo hanno confermato: Lewis in pole con 1.2 sec. di vantaggio su Verstappen, con un ottimo Sainz terzo e Bottas quarto. Ferrari già in grande difficoltà con Vettel decimo e Leclerc undicesimo, poi pure penalizzato di 3 posizioni in griglia. Gli aggiornamenti portati in fretta e furia non hanno funzionato, gettando la squadra in un evidente sconforto.

Pronti-via, e mentre i primi se ne vanno tranquillamente, nelle retrovie si materializza la catastrofe rossa. Un’ottimista Leclerc vede  in curva 3 un varco lasciato da Vettel e ci si infila. Peccato che quel varco fosse indispensabile per fare la curva, e quando Seb stringe, il giovane talento monegasco non può fare altro che saltare sul cordolo, finendo poi per fare la curva sulla macchina del compagno. Risultato: alettone distrutto per il  tedesco, fondo disintegrato per Charles, gara finita per entrambi.

Dopo l’inevitabile Safety Car,  Hamilton e Verstappen se ne vanno indisturbati, mentre Sainz tiene brevemente la terza posizione per poi cederla inevitabilmente prima a Bottas e poi ad Albon.

La gara prosegue senza grandi emozioni se non il duello fra Ricciardo e Ocon, con Daniel che si deve sudare la posizione fino a quando dal box non convincono il francese a farlo passare al giro 20.

Dopo 24 giri il quarto, Albon, é a quasi 28 secondi. Al giro 25 Verstappen apre il valzer dei pit-stop con un’entrata ai box che per un niente non è il replay di quella, mitica, di Coulthard ad Adelaide nel 1995. Per lui gomme medie.

Al giro 28 entra anche Hamilton che riesce a stare comodamente davanti a Max. Gomme gialle anche per lui.

La Mercedes tiene fuori Bottas fino al giro 34, fra le proteste del finnico che avrebbe preferito anticipare per non perdere troppo sul rivale olandese.

Passata metà gara inizia la rimonta delle due Mercedes rosa, in quel momento le più veloci in pista. Perez rimonta facilmente su Ricciardo e va alla caccia di Albon che naviga a mezzo minuto da Bottas. Il quale ha ormai preso Verstappen, in grande difficoltà con le gomme posteriori.

E, infatti, al giro 66 il finlandese passa Max in tromba, ma quest’ultimo lo ripassa in modo formidabile, per poi subire una seconda sverniciatura al giro successivo, alla quale non riesce a rispondere.

A due giri dalla fine, Perez prova ad attaccare Albon ma danneggia l’ala anteriore. Dietro di lui, c’è una bella lotta fra Ricciardo, Stroll, e Norris, con l’ inglese che li passa entrambi e all’ultima curva riesce anche a sopravanzare Perez, in difficoltà con l’ala rotta.

E così finisce con l’ennesima doppietta Mercedes, Verstappen terzo a mezzo minuto, e Albon quarto a 44 secondi. Ad oltre un minuto il solito fantastico Norris, davanti a Perez, Stroll e Sainz. Chiude la zona punti Kvyat.

Fuori dai punti Haas e Sauber, sempre nelle retrovie e in evidente difficoltà, così come la Williams, parsa comunque in grado di lottare con le avversarie, a differenza di quanto avveniva lo scorso anno.

85 vittorie per Lewis. Il record assoluto di Michael è a -6.  Ieri l’inglese ha stabilito un altro record: 14 stagioni consecutive con almeno una pole. Tutte quelle che ha disputato. Questo sarà probabilmente l’anno in cui si isserà definitivamente in cima a tutte le classifiche.

E sarà, probabilmente, anche l’anno in cui la Ferrari toccherà uno dei punti più bassi nei suoi 70 anni di storia in Formula 1. Ma, come ha sempre fatto in passato, risalirà sicuramente. Quando qualcuno avrà il coraggio di prendere atto della situazione e di apportare gli opportuni cambiamenti. Il che non è detto che accada a breve.

Sicuramente non da qui ad una settimana, quando si tornerà in pista in Ungheria.

 

Immagine in evidenza dal profilo Twitter @MercedesAMGF1