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WRC – TANAK E JARVEOJA PONGONO FINE AL REGNO FRANCESE

Il 2003 era stata l’ultima stagione che aveva visto un non Francese vincere il titolo iridato, ed a farlo fu Solberg su Subaru, che trionfò proprio davanti a Sebastien Loeb.

In quella stagione, il debuttante pilota della Citroen era arrivato all’ultima rally con un punto di vantaggio sul Norvegese, quindi si dovevano giocare la vittoria assoluta tutta in una corsa. Dopo poche speciali, con il ritiro di Sainz, e con un Solberg davvero in palla, il team chiese a Loeb di non prendersi rischi, sacrificando il suo possibile titolo mondiale piloti, per far trionfare la casa in quello costruttori.

Sebastien accettò, conscio che avessero la vettura e il potenziale per dominare le stagioni a seguire e così fu, per NOVE lunghissime stagioni di fila, sempre a bordo della Citroen (prima Xsara, poi C4 e infine DS3).

Nel 2011 gli arriva come compagno di team l’altro Sebastien, ossia l’Ogier che ben conosciamo, il futuro Re Francese. La stagione fu combattutissima e sofferta, una lotta a 3 fra Loeb, Ogier e Hirvonen. Il giovane pilota di Citroen mostra bene il suo valore e con le sue prestazioni porta all’errore il campionissimo. Il portacolori Ford approfitta di questa “faida” massimizzando i risultati.

Due galli nel pollaio è difficile tenerli assieme e ben presto scattano le accuse di entrambi i piloti verso il team Citroen, accusato di favorire il rivale di box. A spuntarla sarà Loeb, che porta a casa il titolo, ma i rapporti fra Ogier e il marchio Francese si interromperanno, facendolo accasare nel team Volkswagen alla guida di una Skoda S2000 e come tester di sviluppo ufficiale della Polo WRC.

Anno 2012, arriva l’ultimo titolo di Loeb/Elena e il ritiro dai rally, il campione sapeva bene il valore del rivale e a fine stagione aveva capito pure il potenziale del marchio Tedesco, decidendo che era il caso di lasciare da vincente, per dedicarsi ad altre discipline, tranne fare qualche sporadico ritorno, sempre alla grandissima, con qualche vittoria o il 4 posto ottenuto proprio nell’ultima gara 2019 in Spagna.

Il cannibale, parteciperà come wild card anche a qualche gara nel 2013, tanto da trionfare subito al Montecarlo e far secondo in Svezia proprio dietro a Ogier, per poi ripetersi in Argentina, mentre era iniziata l’era del nuovo re, che aveva già colto un filotto di successi in gara.

La stagione di Ogier sarà un dominio praticamente inarrivabile per tutti, con 9 vittorie e 2 secondi posti, priva di qualsiasi errore, che rendono la coppia Ogier/Ingrassia quasi perfetta, capaci di prendersi rischi solo quando serve. Sarà praticamente identica pure la stagione successiva, che lo vedrà nuovamente trionfatore.

il 2016 è l’ultima stagione delle WRC, in attesa di passare alle Plus del 2017. Citroen corre in maniera non ufficiale, ma restano tutti schierati per battere il campione Francese. Ma anche in questa stagione, quando i giochi si fan difficili, lui se ne sta calmo e massimizza i risultati, giocandola sulla costanza, lasciando che i rivali vincano e commettano errori. A fine stagione inanella un filotto di 4 vittorie e consegna a VW il quarto e ultimo titolo (il dieselgate poterà il marchio a salutare il mondiale WRC)

2017-2018 le due stagioni che lo portano a diventare forse il più grande di sempre, accettando la sfida di Wilson e correndo con la Ford Fiesta, in maniera non ufficiale, visto che la casa non supporta in maniera economica il progetto ed M-Sport è una struttura di proprietà di Malcon Wilson, che si regge in piedi dall’avere l’esclusiva Ford, come sviluppatore di tutte le auto da rally del loro marchio.

Nel team c’era già un pilota, che farà squadra con Ogier, un certo Tanak. Già proprio lui, quando si dice sliding doors. La stagione non è delle più semplici, con Ogier che trionfa subito, ma poi deve ricominciare a fare il ragioniere e massimizzare, cosa che gli riesce alla perfezione, tanto quanto sono le gare buttate al vento da chi deve sottrargli lo scettro. Ad un certo punto Neuville ed Ottanak inziano ad ottenere risultati migliori di lui, che per la prima volta si trova a dover osare per portare a casa dei risultati e inizia a commettere qualche errore, ma quando conterrà davvero, trova la quadra e porta a casa l’incredibile titolo con Ford, marchio che non vinceva dal 1981 il titolo piloti (Vatanen) e dal 2007 il titolo costruttori (era sempre M-Sport, ma aveva un appoggio praticamente ufficiale).

Tanak in questa stagione porta a casa i suoi primi due trionfi nel mondiale e la sua stella inzia a brillare, con gare davvero di spessore, tanto da esser scelto da Toyota per essere il pilota di punta, affianco a Latvala e Lappi nella stagione 2018.

Nel 2018 l’Estone di Toyota inizia un pò in sordina, afflitto da qualche noia tecnica e qualche suo errore, Neuville alterna le sue solite gare incredibili, mescolate ad errori incredibili, con Ogier che vince tutto quello che poteva, ma nella fase centrale della stagione, pare cominciata l’era di Tanak e Toyota.

Sembra che nulla possa portargli via il titolo, con un Ogier che arranca, a causa di una vettura che paga la mancanza d’investimenti ufficiali, al contrario di Hyundai e Toyota.  Ma come nelle migliori tradizioni, quando si deve fare l’ultimo step, il re tira fuori la sua classe, trionfando quando i rivali patiscono noie tecniche o commettono errori, arrivando a 6 titolo iridati.

Per il 2019, Wilson ha svuotato le casse di M-Sport e non può più permettersi di mantenere fra le sue fila Ogier, oltre a non poter garantire una vettura di livello mondiale vincente, con Citroen che fa ponti d’oro al campione del mondo, certa di riuscire a tornare a vincere dopo anni di digiuno, ben lontana dai periodi d’oro con Loeb.

Pronti via e in Montecarlo è subito Ogier, Neuville e Tanak. Quando pensi che siamo alle solite, alla gara successiva, per una volta le noie tecniche affliggono anche il Francese, assistendo al trionfo di Tanak, davanti a Lappi e Neuville. L’alfiere Citroen riprende lo scettro in Messico, ma Tanak è sempre alle sue calcagna. Francia ed Argentina sono terreno del pilota Belga di Hyundai, con l’Estone che soffre una foratura in Corsica e una pesante noia tecnica in Argentina, che lo tirano fuori dalla lotta per la vittoria.

Cile e Portogallo saranno terreno di riscatto per Ott e la Toyota, con due vittorie di prepotenza, mentre Ogier salva il salvabile arrivando a podio, con una vettura non performante come le rivali. A metà stagione la situazione di classifica vede;

  • Ogier – 142 punti
  • Tanak – 140 punti
  • Neuville 130 punti

Tutto è ancora apertissimo!

La Sardegna è una mazzata per tutti e 3, ma a pagare maggiormente le spese è Ogier, che commette un errore nella prima prova spettacolo, staccando una ruota alla sua auto. Tanak domina la corsa, ma nella power stage ha un problema all’idroguida e perde tutto il vantaggio accumulato, finendo la corsa quinto. Pazzesco!! In tutto questo Neuville non ne approfitta, sbagliando strada nell’ascoltare  una nota, picchiando e sfondando il radiatore e chiudendo sesto la corsa.

Finlandia e Germania son terra di conquista per Tanak, mentre i due rivali incappano in gare molto difficili, passate fra problemi di setting e scelte di gomme, tanto da rendere necessarie delle penalizzazioni dei loro compagni di team, per far avere più punti ai contendenti al titolo.

In Turchia i 3 si mettono a correre in modalità power stage tutte le prove, ormai non c’è più tempo per fare conteggi se si vuol vincere, ed è così che Neuville sbaglia e finisce fuori strada e chiude la gara ottavo, Tanak fa delle scelte errate di gomme, non portando dietro gomme di scorta, per essere più leggero e va in difficoltà, oltre ad essere afflitto da un problema tecnico. Ogier vince e riapre il mondiale.

In Gran Bretagna i 3 non si risparmiano di una virgola, con una gara magistrale, che porterà nuovamente sul gradino più alto Tanak, davanti a Ogier e Neuville.

Mancano due corse, il pilota di Hyundai è matematicamente fuori dai giochi, ma quando meno te lo aspetti, arriva la noia tecnica anche per Ogier, con l’idroguida che gli rende impossibile la guida. Vince Neuville e Tanak fa secondo, portandosi a casa la power stage…

IL TITOLO è MATEMATICAMENTE DI TANAK E JARVEOJA

Di Jarveoja forse abbiam parlato poco, forse per questa è una coppia molto diversa da quella Loeb/Elena (sono cognati) e Ogier Ingrassia sono una coppia che ha sempre lavorato assieme, legati da un bel rapporto d’amicizia.

I campioni del mondo 2019 hanno un rapporto più professionale che d’amicizia e condividono lo stesso abitacolo dal 2017, ma attualmente paiono la coppia più affiatata e destinata a non vedere solamente questo titolo, nel loro palmares.

Dopo 15 anni finisce l’era dei Re di Francia!

Non potevamo non celebrare questo evento senza un articolo dedicato a qualcosa che pareva ormai un’impresa impossibile.

Saluti

Davide_QV

 

2019 24 Hours of Le Mans

Finalmente l’evento dell’anno è alle porte, la gara che tutti aspettano, the “BIG ONE”. La Super-Season si chiuderà proprio con un gran finale a Le Mans, in cui ci sarà una griglia record da 62 vetture e 186 piloti.

Questa 24 ore sarà particolare in quanto sarà la gara d’addio di alcune GTE dall militanza più o meno lunga. Come annunciato, la Ford al termine della stagione si ritirerà dal WEC come impegno ufficiale, per cui è assai probabile che sarà l’ultima volta che vedremo lo squadrone delle Ford GT in GTE Pro. Anche BMW ha deciso, in modo quasi inaspettato, di abbandonare il WEC dopo una sola stagione con la M8 GTE, mentre continuerà nel campionato IMSA. Domenica arriverà la pensione per una vera “Old Lady”, infatti l’Aston Martin Vantage si congederà dalle gare dopo una carriera eterna, pensando che il modello attuale è ancora parente stretto della prima versione di Vantage GTE del 2012; mentre il motore V8 era utilizzato ancor prima sulle GT2 a cominciare dal 2008!

In LMP1 è sempre la solita questione fra le due Toyota, che si disputano il titolo piloti. Anche quest’anno manterranno 1 giro di vantaggio ad ogni stint rispetto ai non-ibridi, anche se almeno sono più pesanti rispetto all’anno passato. Fra le LMP1 private è molto promettente la crescita della BR01 dell’SMP Racing, in grado di far segnare ottimi parziali e sfondare i 350 km/h nel Test Day. Anche la Rebellion è lì come passo, ed ha dalla sua una grande esperienza, utile soprattutto a sfruttare le occasioni che lascerà la Toyota, se ci saranno. L’equipaggio della Toyota #8 (Alonso, Buemi, Nakajima) può godere di un buon margine di punti sui compagni di squadra, quindi per loro sarà sufficiente in pratica finire la gara senza inconvenienti per raggiungere il titolo.

La classe LMP2 presenta tante new entry rispetto alle vetture full season, per Le Mans infatti vengono invitati a team più meritevoli di altre serie come European LMS e Asian LMS. La lotta per il campionato è veramente avvincente con i primi due equipaggi separati da soli 4 punti alla vigilia di Le Mans. In leggero vantaggio c’è il Signatech Alpine con Lapierre, Negrao e Thriet; mentre gli inseguitori sono Aubry, Richelmi e Ho Ping Tung con il team Jacky Chan Racing. Questa classe è sempre imprevedibile, dato che la macchine sono molto equilibrate, per cui team e piloti devono fare la differenza cercando di fare tutto in modo perfetto.

La categoria GTE-Pro sarà ancora una volta la “Battaglia dei giganti” con ben 17 vetture di livello assoluto.

Come lo scorso anno Ford e Porsche portano dagli States i team dell’IMSA e schierano 4 vetture a testa con livree speciali e storiche. Dopo le bellissime livree vintage dello scorso anno, le due 911RSR del WEC sfoggiano una livrea classica della Porsche di questi anni, con la differenza che le strisce rosse sono ora dorate per festeggiare in titolo Costruttori già messo in cassaforte per la stagione 2018-2019. Le Porsche “americane”  sono in pista con i colori Brumos Racing, come hanno già fatto  in occasione di Daytona e Sebring. Ovviamente la casa di Stoccarda vorrà difendere con tutte le forze la vittoria conquistata l’anno passato.

La Ford si appresta ad affrontare la sua ultima Le Mans in forma ufficiale, infatti come era programmato metterà fine ai programmi WEC e IMSA alla fine della stagione. Non si esclude però che le Ford GT continuino comunque a correre gestite da team privati con un ridotto supporto di Ford Performance. Staremo a vedere….. Intanto per onorare il viaggio della Ford GT ci saranno livree storiche come quella della prima vittoria del’66, una livrea che riprende la mitica Gulf e una livrea “standard” in riferimento alla vittoria più recente del 2016.

Le Ferrari 488GTE in gara saranno in tutto 3. Le due di AF Corse cercheranno la caccia al successo che ormai manca da 5 anni e più in generale proveranno a concludere in maniera onorevole il campionato WEC. Quest’anno c’è il ritorno del team Risi Competizione con una Ferrari affidata a Jarvis, Gounon e Derani.

L’Aston Martin ritorna ancora una volta a 60 anni dalla sua unica vittoria assoluta, nella speranza di poter finalmente combattere per la vittoria con la Vantage AMR. C’è molta fiducia nel team dopo la ripidissima curva di apprendimento culminata con 2 vittoria in stagione, tra cui quella a Spa nell’ultimo round WEC.

La BMW M8 GTE sarà destinata ad essere solo una meteora a Le Mans, dato che la casa tedesca ha da poco annunciato che non correrà nella prossima stagione del WEC. Una scelta singolare, visto che sviluppare la macchine per una solo anno senza nemmeno aprire un mercato ai clienti non è sicuramente una strada economica da percorrere. Almeno nell’IMSA la BMW è intenzionata a continuare con il team RRL, visto che gli USA sono un mercato fondamentale per la casa. Nel Test Day le BMW sono state le vetture più in difficoltà, e probabilmente il BOP assegnatoli non è molto vantaggioso per la gara.

Infine c’è la fedelissima presenza delle Corvette ufficiali, arrivate alla 20^ presenza consecutiva, con nel mirino la non vittoria di classe. Gli equipaggi sono gli stessi dell’anno scorso, in un team che fa della solidità e della stabilità la sua forza. La C7R comincia ad avere i suoi anni (è la GTE più “anziana”) del lotto, ma il suo V8 romba come un tuono ed incute sempre timore negli avversari. Anche se non vuol dire nulla, la Corvette ha fatto segnare il miglior tempo nei test…anche se nessuno ha puntato alle prestazioni come di consueto.

Le GTE non finiscono qui perché ci sarà lotta anche in classe AM, riservata ad equipaggi con un gentleman driver a bordo. Questa categoria spesso è molto imprevedibile perché l’errore è sempre in agguato soprattutto quando alla guida ci sono i piloti meno esperti, negli ultimi anni infatti si sono visti errori anche decisivi nelle ultime ore di gara. Fra i marchi coinvolti ci sarà una predominanza di Ferrari e Porsche, con 2 Aston Martin Vantage alla loro passerella d’uscita dal mondo delle corse. In più ci sarà una grossa novità quest’anno, poiché per la prima volta una Ford GT sarà affidata al team privato di Ben Keating, in questo modo si apre il mercato per far gareggiare la vettura americana in futuro, anche in assenza del team ufficiale.

Ci sono tutti gli ingredienti per una grande gara.

 

ENTRY LIST/SPOTTER GUIDE/ORARI

 

LIVE TIMING

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Ricordo inoltre che su Eurosport 1 ci sarà la diretta integrale della gara e di ogni sessione in pista.

L’azione inizia Mercoledì alle 16 con le prove libere. La gara scatterà Sabato alle 15.

Ci siamo….non ci resta che goderci questa settimana di motori!!

 

Aury

6h di Spa-Francorchamps

Ad un mese e mezzo dall’ultima prova di Sebring, il WEC torna con il penultimo round della Superstagione 2018-2019 proprio dove tutto è iniziato un anno fa.

Alla vigilia di questa 6 ore di Spa rimane aperta la battaglia in casa fra le due Toyota, ora separate da 15 punti dopo la vittoria di Alonso, Nakajima e Buemi a Sebring. Staccatissime invece le LMP1 private con in testa le Rebellion. A Spa le LMP1 non-ibride potranno finalmente godere di un serbatoio maggiore per evitare di dover fare una sosta in più rispetto alle già superiori Toyota Hybrid. Sinceramente anche con questo aiuto è molto difficile assistere ad una gara combattuta per la vittoria al di fuori delle TS-050. Sarà interessante comunque notare il miglioramento delle LMP1 private con un anno di gare alle spalle rispetto alla prima uscita ufficiale sulla stessa pista di Spa…..ci si aspetta un miglioramento, ma comunque a distanza dalla vetta.

Lotta serratissima invece in LMP2 con i due equipaggi di testa separati da soli 2 punti. A guidare la classifica sono Negrao, Lapierre e Thriet con la loro Signatech Alpine, mentre gli inseguitori sono Aubry, Tung e Richelmi con l’Oreca del Jacky Chan Racing. A prescindere da come vada questa gara, tutto si deciderà al gran finale di Le Mans.

In classe GTE Pro sembra ormai tutto scritto, a meno di clamorosi ritiri il duo Christensen-Estre può mettere già le mani sul titolo piloti, godendo di 25 punti di vantaggio sui compagni più esperti Bruni-Lietz e addirittura 45 punti di vantaggio sul terzo posto dei ferraristi Calado-Pierguidi. Ancora più schiacciante è la leadership della Porsche nei costruttori, con oltre 100 punti di vantaggio sulla Ferrari seconda. Recentemente la FIA ha annunciato che alle vetture GTE Pro verrà installato un flussometro (come le LMP1) obbligatoriamente da Le Mans e facoltativo per questa gara a Spa. Per adesso non c’è una funzione restrittiva ma solo di controllo del flusso di carburante per le diverse macchine.

La classe GTE Am è ancora appannaggio della Porsche, con il trio del Project-1 con Bergmeister, Perfetti e Lindsey che hanno 25 punti di vantaggio sui primi inseguitori.

 

Dal punto di vista meteo ci potrebbero essere sorprese in questo fine settimana, infatti le temperature sono praticamente invernali e dalle previsioni si dice che potrebbe anche nevicare!!! Speriamo di no per assistere ad una vera gara e non processioni dietro Safety Car o bandiere rosse interminabili.

In settimana è arrivata la notizia che era nell’aria a proposito di Fernando Alonso, che dopo Le Mans abbandonerà (temporaneamente) il mondiale WEC per inseguire nuove sfide nel 2020. Le ipotesi più accreditate a questo punto sono in primis l’intera stagione Indycar per continuare ad inseguire la 500 Miglia, non dimenticando che fra meno di un mese sarà proprio al via della classicissima americana. Più difficile è un ritorno in F1, dove avrebbe senso solo in un team competitivo per il titolo; ma sembra improbabile anche un clamoroso tentativo nella Dakar, dopo aver provato in Sud Africa la Toyota Hilux Dakar. A detta di Alonso questo è solo un arrivederci ad un campionato e ad un mondo endurance da cui è stato affascinato, per la sfida della notte, del traffico, di dividere la vettura con i compagni, delle gare estenuanti…..

Per cui ben fatto Nando e arrivederci a presto!!

 

Come di consueto la gara di Spa si svolgerà di Sabato con partenza dalle 13:30, sperando in un tempo clemente. La diretta sarà disponibile su Motorsport TV, previo abbonamento; mentre Eurosport trasmetterà la prima ora e l’ultima ora di gara.

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LIVE TIMING

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Buon WEC a tutti!!

Aury

1000 MILES OF SEBRING & 12 HOURS OF SEBRING

Dopo una lunghissima sosta di 4 mesi torna a gareggiare il WEC in terra americana, per cominciare la seconda parte della Superseason 2018-2019. Sebring sarà la capitale dell’endurance in questo week-end, poiché oltre al ritorno del WEC, si disputerà la classica 12 ore valevole per il campionato IMSA.

Al ritorno in pista la classifica del WEC vede un vantaggio della Toyota #8 di Alonso, Nakajima e Buemi ormai ridotto ad una manciata di punti nei confronti dei compagni Conway, Kobayashi e Lopez. Inutile dire che le vetture giapponesi sono le strafavorite anche questa volta. La concorrenza delle LMP1 private più temibile è rappresentata dalle Rebellion, che però dovranno rinunciare al veterano Lotterer per delle prove di FE.

La situazione in GTE Pro dopo la gara di Shanghai si è indirizzata sempre più verso la Porsche e l’equipaggio di Estre-Christensen, che forti del 2° posto conquistato hanno incrementato la leadership sugli inseguitori Ford e Ferrari. Nella tappa di Sebring, già come era avvenuto in Cina, ci sarà la partecipazione di una delle Corvette ufficiali, che poi correranno nella 12 ore. Da notare che in classe Pro ben 5 macchine su 6 potranno contare sul vantaggio di aver già corso negli anni passati a Sebring, mentre l’Aston Martin Vantage GTE non ha mai corso, ma ha svolto un solo endurance test nella fase di sviluppo della vettura; per cui i test collettivi di settimana scorsa sono stati molto preziosi per loro.

La classifica in LMP2 vede in vantaggio il Jackie Chan Racing sul Signatech Alpine, mentre in GTE Am a seguito della clamorosa squalifica del team Dempsey-Proton, a guidare la classifica è la Porsche Project1 inseguita dalle due Aston Martin.

L’appuntamento WEC a Sebring sarà trasmesso integralmente da Eurosport a partire dalle 21 di Venerdì 15 Marzo.

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Il campionato americano IMSA invece riprende la stagione dopo la 24 ore di Daytona funestata dalla pioggia. Il WTR vincitore non potrà più contare su Alonso e Kobayashi impegnati con Toyota, e quindi come terzo pilota avrà Vaxiviere oltre ai due titolari full-season. Ma il team Action Express vorrà la rivincita dopo la lotta a Daytona, e soprattutto vincere per difendere il titolo di campioni in carica. In casa Acura-Penske c’è ormai la pressione di chi deve iniziare a vincere le classiche lunghe del campionato, c’erano grandi aspettative per Daytona, ma ora c’è l’opportunità a Sebring e c’è da scommettere che vorranno fare tutto al meglio. Grande punto di domanda infine per le velocissime ma fragili Mazda RT24-P gestite da team Joest; le vetture giapponesi non sembrano ancora abbastanza preparate per vincere gare lunghe ed impegnative, è molto probabile invece che potranno dire la loro seriamente nelle gare più corte del campionato.

In classe GTLM ci sarà come di consueto una gara di sopravvivenza fino alle ultime ore quando tutti inizieranno a dare tutto quello che hanno per vincere. A Daytona ha prevalso a sorpresa la BMW, in una gara a dir poco strana. L’anno scorso a Sebring ci fu la prima vittoria della Porsche 911 RSR, ma ci sarà da aspettarsi le Ford molto forti e sicuramente le Corvette che vorranno riscattare la deludente 24 ore a Daytona.

La categoria GT Daytona è sempre una lotteria, ci sono oltre 20 vetture e almeno 15 possono concretamente ambire al successo, è tutta una questione di rimanere fuori dai guai, non perdere il giro di testa, fare le scelte giuste ai pit stop e dopo vedere verso la sera in che posizione si è.

La 12 ore sarà visibile gratuitamente sul sito imsatv.com e scatterà alle 15.40 italiane di Sabato 16 Marzo.

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LIVE TIMING

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So bene che questo week end parte l’attesissima stagione di F1, ma personalmente cercherò di ritagliare tempo per seguire un po’ tutto!!

#Respectthebumps

Buon week end petrolheads!

Aury

57TH ROLEX 24 AT DAYTONA

La grande classica dell’endurance oltreoceano compie i suoi 50 anni di validità per il campionato IMSA con un’edizione che si preannuncia memorabile. Le 47 vetture iscritte rappresentano un piccolo passo indietro rispetto agli ultimi anni, ma la qualità dei team sembra più alta che mai. Per il 2019 il campionato IMSA ha deciso di splittare in due classi separate Dpi e LMP2, andando a velocizzare i prototipi DP e limitando le P2. Questa mossa ha portato molti team che in precedenza avevano portato in pista le LMP2 a non partecipare più o ad acquistare delle vetture DPi, con il risultato di vedere quest’anno poche P2 iscritte, che di fatto non possono lottare più per la vittoria assoluta. L’altra grande novità della stagione è rappresentata dalla monofornitura Michelin a tutte le classi, in seguito a molti anni di equipaggiamento per la sola classe GTLM. Quindi la casa francese prende il posto della Continental, di cui molti si lamentavano soprattutto per la qualità delle gomme da bagnato, visto che nel 2015 una Porsche 991 RSR gommata Michelin riuscì a vincere la Petit Le Mans (10 ore) assoluta, funestata da una pioggia battente. I risultati prestazionali delle nuove gomme Michelin si sono visti già al Roar, dove in tutte le classi si è girato nettamente più forte…pure il LMP2 che in teoria doveva essere rallentata.

DPi

Nella classe regina si sfideranno ben 11 vetture, di cui 6 Cadillac-Dallara, 2 Mazda Joest, 2 Acura Penske e una Nissan portata in gara dal team Core. I favoriti per la vittoria sono i 2 equipaggi dell’Action Express, capaci uno di vincere la Rolex 24 lo scorso anno, l’altro di vincere il campionato IMSA; perciò i riflettori sono puntati verso di loro. Ma a far scalpore è la line-up formidabile messa in campo dal WTR con i titolari R.Taylor e Van der Zande affiancati da piloti del calibro di Kobayashi e soprattutto Alonso. Lo spagnolo, dopo aver saggiato la gara nel 2018 con la United Autosport, stavolta ha voluto cercare una vettura e un team competitivo per lottare veramente per la vittoria, e il primo impatto con la nuova macchina è sembrato ottimo. Le altre 3 Cadillac sono gestite da team di più basso profilo, come il Juncos Racing e il JDC-Miller, che l’anno passato correva con le Oreca LMP2, dove correrà anche Rubens Barrichello fra gli altri.

Chi ha sorpreso tutti al Roar è la Mazda, che si è confermata su tempi per ora inavvicinabili dagli altri, tanto che il record sul giro a Daytona di quasi 30 anni fa è stato già non ufficialmente battuto. Le due RTP-24 hanno lasciato gli inseguitori più vicini a oltre mezzo secondo, ma questo risultato non ha comunque influenzato l’IMSA in una revisione del BOP, chissà gli altri se non hanno dato tutto. In ogni caso la velocità c’è, i piloti anche visto che potrà contare su driver di livello mondiale come Jarvis, Tincknell, Bernhard, Pla….Quello che preoccupa rimane l’affidabilità e la solidità, vedremo se il Joest Racing avrà saputo mettere in pista una macchine veloce ed affidabile.

Grandissima attesa c’è anche per le due Acura del team Penske, che ormai hanno maturato la giusta esperienza e devono sicuramente lottare per la vittoria fino alla fine. La line-up rimane la stessa e quindi tornano gli ex Indycar Montoya e Castroneves. In più le 2 vetture porteranno in gara una livrea storica per l’Acura, infatti riprende quella usata nel 1993.

Il team CORE ha deciso di vendere la sua Oreca LMP2 e acquistare dall’ESM una delle Nissan DPi, cercando di portare avanti il progetto della Nismo. Al Roar la vettura ha mostrato un buon passo, in linea con gli altri prototipi, ma anche qui l’affidabilità è sempre stato un tallone d’Achille.

LMP2

In LMP2 ci sono solo una manciata di vetture che possono sperare al massimo in una posizione finale in top5, fra i team c’è il Dragonspeed con due Oreca, fra i cui piloti c’è anche Pastor Maldonado.

 

GTLM

In GTLM come sempre ci sarà la gara più avvincente e feroce, con 9 vetture e ben 4 team ufficiali a darsi battaglia. La Corvette ritorna con le sue C7R (forse per l’ultimo anno) e stessi equipaggi che hanno portato al titolo nella stagione passata. Al Roar ha conquistato la posizione ai box grazie ad un bel gioco di scie fra le due vetture. Il team di Doug Fehan forse non avrà la macchina più veloce, ma di sicuro ha una montagna d’esperienza che lo rende il team complessivamente migliore del campionato.

Probabilmente sarà l’ultima volta anche per le famigerate Ford GT (si parla di un programma DPi per il 2020), che nei test sono state sornione senza dare troppo nell’occhio, pronte a mostrare il potenziale solo in gara. Le vetture di Ganassi vestiranno delle livree celebrative con la Castrol come main sponsor, sempre in occasione dei 50 anni della gara. Anche qui i piloti rimangono sostanzialmente gli stessi.

La Porsche dovrebbe anch’essa schierare le 911 RSR con delle livree celebrative, come già successo a Le Mans e a Road Atlanta. Qui la novità nel roster dei piloti è il giovane Jaminet (debuttante già alla Petit Le Mans), che evidentemente è considerato più maturo di Sven Muller e Matteo Cairoli, gli altri due Junior della casa. La 911 RSR non ha ancora vinto a Daytona, e le livree old-style hanno portato molto bene producendo 2 doppiette…chissà.

La Ferrari si presenta con la 488 del team Risi e un quartetto di piloti ufficiali impegnati nel WEC, fra cui Pierguidi e Rigon. Come sempre è cruciale tenersi fuori dai guai fino alle ultime ore di gara e poi dare il tutto per tutto, ed è quello che devono fare avendo solo una vettura.

In casa BMW la curiosità è tutta rivolta ad Alex Zanardi e a come si evolverà la sua storica avventura. Realisticamente, visti i tempi leggermente inferiori e tutte le difficoltà del caso, è molto difficile che la vettura di Zanardi possa essere veramente in lizza per la vittoria nelle fasi finali di gara, però Alex è una persona che ha dimostrato a tutti cose impossibili, che nessuno credeva potesse essere compiute. Per cui noi tutti facciamo il tifo per lui e riconosciamo il suo coraggio nel volersi cimentare in una categoria così competitiva. Se avete visto il suo giro on-board capirete tutte le difficoltà che a gestire tutti i comandi con le sole mani. Per quanto riguarda la M8 GTE, l’anno scorso era al debutto assoluto, e infatti è stata dura, si per prestazione, che per problemi tecnici. Quest’anno arriva molto meglio con un anno di rodaggio e belle prestazione alle spalle….è nella mischia.

GTD

La categoria GTD è come spesso accade la più nutrita e varia di bellissime gran turismo destinate a programmi clienti. A darsi battaglia ci saranno oltre 20 vetture divise fra marchi del calibro di Ferrari, Porsche, Lamborghini, Audi, Mercedes, BMW, Acura e Lexus. Stabilire il favorito in questa classe è ovviamente molto difficile, di sicuro la Lamborghini vorrà difendere il successo ottenuto l’anno passato, mentre al Roar di inizio mese sono sembrate molto forti le Mercedes AMG GT3 e le Acura NSX del team MSR. Questa classe ha beneficiato molto dell’arrivo delle Michelin, visto che i tempi fatti registrare sono già molto migliori dello scorso anno, avvicinando in qualche caso il ritmo delle più performanti GTLM. Sicuramente, data la grande quantità di equipaggi validi, sarà una gara decisa negli ultimi giri. Vedremo che la spunterà!

 

Bene ragazzi, dopo questa carrellata per familiarizzare con le classi in pista, non ci resta che passare un bel week-end all’insegna del Motorsport, vista anche l’assenza di F1 e MotoGP.

Informazioni indispensabili per seguire la gara sono orari, sito IMSA.tv, live timing e entry list/spotter guide che trovate qui sotto.

Qualifiche Giovedì alle 21.45

https://livetiming.alkamelsystems.com/imsa

https://imsatv.imsa.com/

La gara parte alle 20.30 di Sabato!!

Buon divertimento!!

 

Aury