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PEDRO ACOSTA – MOTO 3 WORLD CHAMPION 2021

Pedro Acosta vince il Mondiale Moto3 all’esordio nella categoria, in sella alla KTM Ufficiale del Team Ajo Motorsport.

Nessuno ci avrebbe puntato un euro ad inizio anno, pochi lo conoscevano, pochi lo avevano visto correre prima della gara inaugurale del Qatar. In pochi conoscevano quel diamante grezzo, nascosto nei meandri di qualche miniera sperduta della Murcia (ci sono miniere li?).

GP Jerez 2019, classe Moto3 del CEV. Box del Team Fondazione Andreas Perez 77, con Tatay (99), Acosta (37), Kawakami (83)

Ricordo una delle prime gare in cui lo vidi correre, era il CEV 2019 e mi colpì il compagno di team di un certo Carlos Tatay (futuro vincitore della Rookies Cup 2019) che vinse quel GP a Jerez. Pedro finì 4°, ai piedi del podio ma con una gara superlativa.

Mugello 2019, gara Red Bull Rookies Cup. Acosta (37) e Dupasquier (50)

La coppia Tatay-Acosta regalò spettacolo per tutto il 2019, giocandosi alcune gare della Red Bull Rookies Cup 2019. In particolare al Mugello colse il suo primo piazzamento di rilievo, chiudendo a soli 15 anni al 2° posto il campionato dei “bibitari”.

Nel 2020 c’è stata la vera esplosione dello “Squalo”. È stato in grado di tener testa (e di vincere) la Rookies Cup ed ha rischiato di vincere pure il Mondiale Junior (CEV). I segnali che avesse qualcosa di “unico” erano davvero chiari, infatti il Pruestel GP si era garantita la sua firma per il 2021 ma il team di Aki Ajo non si fece scappare l’opportunità di “tesserarlo”.

Pedro Acosta vince la Red Bull Rookies Cup 2020.

Anno 2021. L’anno della “rivoluzione”.

Non si era mai visto un rookie così nella classe cadetta. Maverick Vinales e Romano Fenati sono stati gli unici, che ricordi negli ultimi anni, ad avvicinarsi a prestazioni “simili” ma non hanno saputo concretizzare il talento espresso nel primo anno, vuoi per caratteristiche personali e vuoi per carenze del team.

C’é da dire che Pedro Acosta ha goduto di una struttura tra le migliori, se non la migliore. Quella di Aki Ajo. 

GP di Portimao 2021. Nel round 1 vince e bissa il successo del Qatar.

Il talento Murciano ha costruito la sua vittoria nella prima parte del Mondiale. Nella gara d’esordio ha chiuso 2°, poi la splendida vittoria nella seconda gara in Qatar partendo addirittura dalla Pit-lane, alla quale sono susseguite le perle di Portimao (foto) e Jerez. In quelle 4 gare ha costruito un gap incredibile su Foggia, capace di disputare una seconda parte di stagione ad altissimi livelli e meritevole tanto quanto Acosta.

Che gli Dei del Motociclismo fossero dalla parte di Acosta lo si è visto negli incidenti in cui è rimasto coinvolto, per colpe non sue, e che lo hanno visto uscire incredibilmente incolume.

In una parte centrale del Campionato, nella quale paga in alcune cose di inesperienza, riesce a vincere al Sachsenring ma il vero miracolo lo fa ad Assen dove arriva 4° dopo un incidente bruttissimo nelle prove (moto gli è salita addosso). Nel GP successivo ha addirittura vinto (Styria).

Nell’ultima parte di Mondiale ha fatto il possibile contro uno straripante Denis Foggia tanto da conservare un ottimo gap in vista delle ultime due gare. Arrivare a Portimao con la possibilità di vincere il Mondiale, qualora avesse vinto la gara, era un occasione in cui Piloti del genere non si lasciano pregare.

La condotta di gara a Portimao è stata da Campione con un bagaglio di esperienza incredibile. A pochi giri dalla fine, quando era in testa alla corsa, si è voltato ed ha lasciato sfilare 4 Piloti rientrando in 6^ posizione. Chiaro segnale che stava giocando al gatto col topo.

Il finale di gara è stato disgustosamente rovinato da Darryn Binder. E qui si apre un capitolo a parte… Xavier Artigas ha lottato degnamente, cedendo il passo ad Acosta (non avendone per star davanti). Jaume Masia ha lottato come un guerriero sia contro Foggia che contro il suo stesso compagno di team, andandosi poi a stendere (quello che ultimamente gli riesce meglio). Quindi la mia domanda è ⁉️👇

Caro Darryn, ho capito che “it’s Racing Baby” ma perché rovinare la lotta al Titolo di un altro Pilota sapendo che l’unica cosa che ti giochi è il nulla cosmico visto che ti sei già fatto pagare un posto in MotoGP per il 2022⁉️

Chissà se risponderà…

Onore al nostro Denis Foggia, che ha corso una seconda parte di stagione a livelli altissimi con condotte di gara davvero paurose, figlio anche del lavoro egregio (come sempre) di uno dei team più forti del Motomondiale.

Occhio al 2022.

Il prossimo anno debutterà in Moto2, nel team Ajo che ha dominato la categoria quest’anno. E se Raul Fernandez ha sfiorato il Titolo Mondiale all’esordio non vedo perché non possa succede lo stesso con Pedro.

Succederà, eccome se succederà.

 

✍️ Francky

AD UN PASSO DALLA STORIA – SPRINT FINALE IN MOTO3

5 punti.

5 piccolissimi punticini servono a Pedro Acosta per realizzare qualcosa di molto difficile, impensabile in questo “nuovo” modo di interpretare le corse. Ci era riuscito un certo Loris Capirossi nel lontano 1990, vincendo il Mondiale 125 all’esordio nel Motomondiale.

Son passati 31 anni, son cambiati regolamenti, moto e modo di guidare. Se me l’avessero chiesto giusto un anno fa, avrei risposto come feci allora: Pedro Acosta è un Kraken, qualcosa che non abbiamo mai visto in questo Motociclismo moderno. Certamente il futuro ci dirà se riuscirà a proseguire sulla cresta di questa bellissima onda, per adesso osservo un misto di cattiveria ed intelligenza tattica fuori dal comune, capace di ottenere ottime risultati anche in piste che non aveva mai visto prima (In Qatar ha stupito il Mondo intero).

Il Pedro Acosta di oggi è la maturazione di un Pilota fenomenale già nel 2019, capace di lottare con Carlos Tatay nel suo anno di esordio nella Rookies Cup e del Pilota capace di tenere testa in ben due Campionati, lottando in entrambi per la vittoria finale.

Dennis Foggia sarà d’accordo ⁉️

Immagine MotoGP.com

Ma dall’altra parte c’è un mastino. Il più forte talento Italiano dell’ultimo lustro. Capace di annichilire la concorrenza Spagnola vincendo il Mondiale Junior a casa loro. Ha faticato molto nei primi anni di Mondiale ma è venuto fuori alla grandissima in questo 2021.

La bilancia peserebbe a suo vantaggio, forte di 10 podi di cui 5 vittorie. Dall’altra parte Pedro Acosta ha 7 podi di cui 5 vittorie. Ma se teniamo conto che Foggia ha già 4 anni di esperienza mentre Acosta è nell’anno d’esordio il confronto è impietoso.

Dennis Foggia dal Sachsenring è salito sempre sul podio ad eccezione della Styria, mentre Pedro Acosta ha costruito il suo gap nelle prime quattro gare del Mondiale vincendone addirittura tre e facendo 2° all’esordio di Losail.

La crescita di Foggia segue di pari passo quella della sua Honda mentre Pedro ha pagato, nella seconda parte del Mondiale, la sua inesperienza in alcuni GP e la malizia di alcuni colleghi che vedono il ragazzino la davanti, primo su tutti il suo compagno di Team (a buon intenditore…).

Rimangono due gare al termine della stagione. La prossima gara si corre a casa di Acosta, sul circuito dell’Algarve. Vero è in Portogallo, ma li Pedro Acosta ha vinto sia nel Motomondiale, sia nel CEV, sia nella Red Bull Rookies Cup. Nel GP corso ad inizio anno, sullo stesso circuito, si son dati battaglia proprio i due contendenti al Titolo.

Dennis Foggia viene da una striscia impressionante di risultati, nelle ultime 9 gare ben 8 podi e 4 vittorie mentre Pedro Acosta ha vissuto un momento di flessione nella seconda parte del Campionato, con soli 3 podi di cui 2 vittorie nelle ultime 9. Detto ciò….👇

Potrebbe invecchiare malissimo questo articolo, ma lo Squalo Acosta chiuderà i giochi sui saliscendi di Portimao ed entrerà dritto nella Storia del Motomondiale.

Pedro Acosta trionfa a Portimao nel 2020, nel CEV Repsol davanti a Xavi Artigas. Immagine CevRepsol.com

Pedro Acosta sarà Campione se…

👉 Vince a Portimao

👉 Pedro Acosta guadagna 5 punti su Foggia (2°-4°/3°-5°/4°-8°/5°-10°/6°-11°/7°-12°/8°-13°/9°-14°/10°- 15°)

👉 Se Foggia non va a punti, ad Acosta basta il 10° posto.

 

P.S. Sarà guerra finale anche per il titolo Costruttori, con KTM in vantaggio di 13 punti su Honda. Nessuno dei due lascerà niente al caso…

 

SHARK ATTACK – PEDRO ACOSTA VINCE A PORTIMAO – MOTO3 POSTGP

Non ci sono parole per definirlo. Comunque andrà il Mondiale, l’inizio di questo ragazzino (Campione PreMoto3 nel CEV 2017) domina il Mondiale Moto3 e lo fa dopo 3 GP in due piste a lui “poco conosciute”. 

Pensare che l’ultimo Pilota a fare tre podi di fila nelle sue prime tre gare in assoluto, a memoria, dovrebbe essere un certo Daijiro Kato…

https://twitter.com/AngyFra89/status/1383737242078748686?s=19

Nel GP di Portimao quello che colpisce di più è la condotta di gara di questo ragazzino di 16 anni. Sempre tranquillo, sorpassa quando deve e mantiene una lucidità di gara sempre al top. Vedere Masia per fare un paragone. È nel mondiale da molti anni ma ancora oggi ha fatto un errore a pochi giri dalla fine. Probabilmente vedere il rookie, compagno di team, lì davanti lo destabilizza non poco.

Binder, Alcoba, Oncu e McPhee partono dalla PitLane per le note vicende che affliggono la categoria nella qualifiche.

4 giri alla fine. Acosta tutto all’esterno in fondo al rettilineo tenta il sorpasso su Migno e Foggia. Immagine MotoGP.com

Insegue nel Mondiale con 31 punti di distacco dopo sole 3 Gare. Ottima la gara di Dennis Foggia e di Andrea Migno che salgono sui gradini più bassi del podio.  Chiudono la top 5 Sasaki G.Rodrigo. Anche l’argentino Rodrigo ha molto da recriminare, perché aveva un ottimo passo ed ancora un volta non è riuscito a concretizzare.

Classifica finale del GP. Top9 Immagine MotoGP.com

Chiudono la Top10 i veterani Antonelli (6) e Fenati (7), poi Garcia, Masia e Yamanaka. Gara disastrosa per Binder e per John McPhee (che è al terzo zero consecutivo). Caduti gli altri rookie spagnoli Artigas e Guevara. A terra anche Toba, ed Adrian Fernandez che travolge Suzuki.

Le partenze dalla PitLane stanno compromettendo il Mondiale di parecchi Piloti, sarebbe ora di darsi una regolata in qualifica.

Classifica Mondiale dopo 3GP

Acosta è nettamente in testa, davanti al compagno di team Masia e Binder. Ottimo inizio per due “veterani” della categoria Antonelli e Migno. Male Fenati.

Appuntamento a Jerez de la Frontera.

Francky

MOTOGP 2019 – VISITQATAR GRAND PRIX

MOTOGP 2019, LET’S GOOOO!!!

Partiamo subito con quello che dovrebbe essere il duello stagionale;

MARQUEZ vs LORENZO

i due piloti HRC sono chiamati a mostrare chi dei due sia il più forte, giocandosela ad armi pari. Questa volta non ci saranno molti se e molti ma,  o tutto o niente. Dal lato del pronostico, un 60% di probabilità va data a Marquez, visto il rapporto consolidato con il team e gli esiti dei campionati passati, ma se Lorenzo dovesse trovare da subito la quadra e minare le certezze di Marc nelle prime corse, i giochi si farebbero davvero interessanti fin da subito.

Credo che un Lorenzo, come quello del periodo estivo in Ducati, abbia dimostrato che lui sia un vincente anche con una moto diversa da Yamaha e nei test proprio qui in Qatar, ha dato conferma di essere già a un buon livello con la nuova moto.

Ma la lotta non vedrà solamente il duo HRC;

vs DOVIZIOSO

In Ducati pare che le cose stian girando molto bene, con il buon Dall’Igna che ha spinto per ulteriori innovazioni, sia dal comparto aerodinamico, che da quello di setting. Il triplano frontale è da livello di studio di una F1, mentre la pensata della manopola per regolare il bilanciamento pesi in partenza, pare un’altra di quelle trovate da genio della lampada.

Dovizioso ha dato segnali di gran velocità e costanza durante i test, ma sono proprio tutte le D16 ad andare parecchio veloci su ogni tracciato, segno di un moto che forse è la migliore del lotto, speriamo quindi che Dovi ritorni ad essere quello del 2017 e ne vedremo delle bellissime.

vs YAMAHA

Il team di Iwata ha dato dimostrazione di essersi buttata a testa bassa al lavoro per migliorare tutta la M1, tanto da fornire le moto 2019 anche al team SIC PETRONAS. I test son stati abbastanza positivi per tutti gli Yamahisti, seppur non sempre al top. Pare che la moto abbia ancora qualche deficit in uscita di curva e usura gomma sul passo gara, ma inizia ad esserci della positività dai piloti. Vinales sembra esser tornato quello di due anni fa e Rossi si lascia scappare qualche sorriso in più. Occhio a Morbidelli  che potrebbe regalarci qualche sorpresa.

vs SUZUKI

Pur avendo perso i vantaggi del regolamento FACTORY2, la moto pare nata bene e dare buon feeling ai suoi piloti, avendo Rins sempre tra i primi anche nel passo gara. Mir al momento non è ancora al livello del compagno, ma sta crescendo. Teniamoli d’occhio, ma non difficilmente ci daranno speranza per una lotta di vertice, ma si sa mai che qualche vittoria la colgano.

Aprilia

Ancora una volta ben lontani dal vertice, ma pare che da Noale finalmente si voglia fare degli investimenti seri, tanto che nel gp ci saranno 3 moto schierate al via, con Smith ad affiancare Espargarò e Iannone.

KTM

Capire il loro livello è ancora arduo e per ora il doppio team non sta dando i suoi frutti. Le prestazioni non ci sono, ne dal lato giri secco e men che meno dal passo gara, c’è ancora parecchio da fare.

Da questa stagione scatta il LONG LAP PENALITY, che prevede un passaggio in una determinata area del circuito (via di fuga ben delimitata) dove il pilota penalizzato dovrà transitare, per scontare la sanzione commessa. A mio avviso creerà qualche confusione e qualche rischio nel rientro in pista, ma staremo a vedere.

MOTO2

arriva il motore 3 cilindri della TRIUMPH, che dal suono e dalle prestazioni è davvero una figata atomica!!! I piloti ne son tutti felici.

La categoria ha visto scappare nella categoria maggiore i suoi migliori talenti, ma non per questo non ci sono nomi di piloti forti e tosti che si giocheranno il titolo. Il team VR46 par ben messo per la lotta, con Marini che ha spiccato spesso nei test, bene pure Baldassarri e Marquez. Teniamo d’occhio il duo Bezzecchi Martin, che credo che ci faranno divertire.

MOTO3

Lo squadrone Italiano suona la carica con Vietti, Foggia, Dalla Porta e Arbolino, ma stiamo attenti a Can Oncu, il turco vincente al debutto nella gara di Valencia 2018.

Cambia il format delle qualifiche per Moto2 e Moto3

Come fino ad ora si svolgeranno tre turni di prove libere, che dureranno 40 minuti, i 14 piloti più veloci della classifica combinata dei tempi passeranno alla Q2. I turni di qualifiche saranno due, ognuno di 15 minuti. Guadagneranno l’accesso alla Q2 i primi 4 della Q1, che nel corso delle due sessioni potranno utilizzare una gomma posteriore extra a mescola soft.

ORARI TV

SKY

Domenica
15.00 Gara Moto3
16.20 Gara Moto2
18.00 Gara MotoGP

TV8

Domenica 
18.00 Gara Moto3
19.15 Gara Moto2
Ore 21.15 Gara MotoGP

Saluti

Davide_QV