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GRAZIE MATTIA

Penso che molti dovrebbero cominciare un proprio scritto con uno “SCUSA MATTIA” grosso come un intero quartiere.

Il Bring, invece, si può permettere di dirgli  solo “GRAZIE”.

Non sarà originale ma non trovo altro titolo per queste righe.

Avevo promesso di essere superiore nei confronti di chi, in questi due anni, ha denigrato l’ingegnere addossandogli responsabilità e colpe che (forse) solo tra un decennio sapremo a chi dover realmente attribuire.

Confesso i miei dubbi iniziali quando fu scelto, ma non perché potessi avere chissà quali indicazioni sulle sue skills manageriali. Mi era sembrato un altro classico vezzo italiano di “spogliare la Madonna per vestire Gesù Cristo”, intimorito che il reparto tecnico venisse depauperato. Ma una volta fatta la scelta si deve andare sino in fondo.  Funziona così nel mondo del lavoro.

Sono stati due anni difficili, passati attraverso la “squalifica con obbligo di frequenza”,  l’allontanamento dell’INTOCCABILE” per mera questione economica (rido), la scelta di un “pippone” da affiancare al diamante voluto in squadra prima del tempo.

Gli è stato attribuito di tutto ad inizio 2020, senza nemmeno mettersi nelle condizioni di capire il contesto nel quale certi avvenimenti si sono sviluppati.

Da queste pagine virtuali ho cercato più volte di contestualizzare le scelte, di predicare che serviva il tempo per poter vedere il frutto del lavoro di un individuo che si trova a capo di un’azienda che ha millemila e più complessità di una semplice azienda che produce un bene e/o un servizio da vendere sul mercato.

Oggi è il giorno della soddisfazione perché i frutti di quel lavoro si sono visti, perché invece di predicare bene e razzolare male non ha predicato e ha cominciato a razzolare benissimo.

L’hastag #Binottoout ha spopolato sui socials per due anni, sventolato non solo da chi non è in grado di allacciarsi le scarpe da solo o di fare un cerchio con un bicchiere, ma anche da tanta “intellighenzia” di questo sport che è riuscita a mostrare quanto veramente ne capisce di F1.

Quanti sfottò da chi riprendeva il “dobbiamo analizzare i dati” e sbeffeggiava colui che aveva il compito di riportare in alto un orgoglio nazionale?

Ebbene oggi “staggente” non dovrebbe più esultare, perché ne ha perso il diritto, perché il “si vince insieme e si perde insieme” deve tornare ad avere il significato che merita.

A “staggente” faccio presente che a fine 2020 loro stessi hanno criticato Mattia per avere posto il terzo posto nel Mondiale 2021 come obiettivo possibile.. “Non è da Ferrari, non sono i discorsi che i tifosi si aspettano da un TP e blablabla..”

Eppure la Ferrari ha centrato quell’obiettivo con quattro modifiche a quell’ SF1000 che viaggiava con un motore strozzato ed era nata per averne uno che spingeva più degli altri. Pochi rammentano che nella seconda gara del Bahrein 2020 (sul tracciato corto tutto rettilinei) tutti i motorizzati Ferrari venivano sverniciati anche dalle “velocissime” Williams…

Mattia ha tenuto davvero la testa bassa ed ha lavorato invece di “sloganeggiare” di fronte alle telecamere. Mattia ha protetto i suoi dalle critiche esterne e dagli attacchi che arrivavano dall’interno. Perché in Ferrari non si può mai star sereni, nemmeno quando porti i risultati. C’è sempre qualcosa che toglie tranquillità. La stessa tranquillità che lui invece ha sempre trasmesso all’esterno. La stessa tranquillità che i fautori del “ci vuole un dittatore” scambiano ancora per mancanza di ambizione.

A costoro andrebbe fatto un corso di stile di leadership, perché la stessa la si può esercitare in tanti modi, che passano dall’autorità all’autorevolezza. Non meritano il tempo necessario per farlo.

E’ solo la prima gara dell’anno. Non vinceremo il mondiale e la Ferrari si perderà un’altra volta a causa degli sviluppi. Gli altri saranno più bravi a livello politico e cambieranno le regole del budget cap. Gli altri bareranno passando indenni la “tagliola” della FIA…

Non importa: Mattia ha fatto quanto promesso a fine 2020. C’è riuscito, la Ferrari è tornata davanti a tutti.

Grazie Mattia.

 

Salvatore V

 

(immagine in evidenza tratta dal sito di eurosport)

LA STORIA DELLA FERRARI 312B: 1974 (SECONDA PARTE)

Il lavoro di sviluppo sulla 312B3 continua a grande ritmo. Vengono costruiti due nuovi telai monoscocca (014 e 015, il telaio 013 non viene realizzato) identici a quelli fatti in Inghilterra da Thompson per affrontare il prosieguo della stagione con materiali non affaticati.

Parallelamente si lavora alla costruzione di una nuova Ferrari, questa volta progettata completamente da Mauro Forghieri. Il tecnico modenese ritorna alla sua filosofia costruttiva abbandonando la monoscocca e realizzando un nuovo telaio tubolare, rinforzato da pannelli di alluminio rivettati. La nuova monoposto avrà i radiatori dell’acqua dietro le ruote anteriori e il cambio in posizione trasversale, sempre per ridurre il più possibile il momento d’inerzia polare.

Venerdì 5 aprile la Elf presenta a Parigi la nuova Tyrrell 007, la prima monoposto del dopo-Stewart. Ken Tyrrell afferma che si tratta di una vettura transitoria, meno estrema (e quindi più facile da guidare) della 006/2 per venire incontro alla poca esperienza della nuova coppia di piloti. La monoscocca è più bassa e squadrata, il muso è piatto e i radiatori sono spostati sulle fiancate come sulla 005 provata da Amon nel finale del 1973. La presa d’aria del motore non è più tozza ma alta e stretta. All’inaugurazione è presente anche Jackie Stewart.

Il giorno seguente cominciano a Silverstone le prove del BRDC International Trophy, ultima gara fuori campionato del 1974 che viene vinta da Hunt con la Hesketh. Lord Hesketh fa innalzare un enorme cartellone pubblicitario celebrativo nella zona di Swiss Cottage, nel quartiere di Camden a Londra. Al centro del cartellone figura l’orsacchiotto giallo col casco bianco che è diventato simbolo nonché gadget di tutte le attività del giovane ereditiere inglese.

La Ferrari non partecipa alla corsa preferendo prendere parte alle prove organizzate dalla Goodyear a Jarama dove si corre il successivo GP di Spagna.

Il paddock madrileno è pieno all’inverosimile, con ben 28 iscritti dei quali solo 25 saranno ammessi al via. Ci sono alcune novità tra gli assemblatori, come ad esempio la Trojan-Tauranac. Si tratta di una scuderia fondata da Peter Agg, importatore Lambretta per il Regno Unito nonché costruttore su licenza delle McLaren F5000 e proprietario del team Suzuki Heron che ha appena assunto il 23enne Barry Sheene per farlo debuttare nella classe 500 del motomondiale. Agg ha fatto progettare una F1 a Ron Tauranac e la fa pilotare a Tim Schenken, rimasto a piedi dopo il fallimento del progetto Rondel di Ron Dennis e Neil Trundle. Gli sponsor Suzuki GB e Homelite (motoseghe) sono entrambi di proprietà di Agg.

Tim Schenken (AUS), Trojan-Tauranac Racing T103.
Spanish Grand Prix, Jarama, Spain, 28/04/1974.

 

Si rivede Chris Amon che, dopo essere rimasto senza un sedile per il 1974, ha deciso di diventare costruttore con i soldi di John Dalton, ex gentleman driver e proprietario della Dalton & Co, azienda petrolifera inglese che produce il lubrificante Silkolene. La macchina è progettata da Gordon Fowell che ha realizzato la terza e ultima monoscocca per la Tecno. La macchina si chiama AF101 (A di Amon e F di Fowell) e somiglia moltissimo alla Lotus 72.

Alla Brabham c’è un avvicendamento sulla seconda macchina perché Bruce Giddy non ha pagato Ecclestone il quale appieda immediatamente Robarts, così Rikky von Opel lascia la Ensign e si affitta la Brabham n°8.

La Ferrari mette a disposizione dei suoi piloti le nuove monoscocche costruite a Maranello. Le vetture hanno una nuova presa d’aria più rifinita aerodinamicamente.

L’unico esemplare della nuova Tyrrell 007 è affidato a Scheckter.

Depailler ha la 006/2 con la nuova presa d’aria ma durante le prove esce di pista e deve concludere il weekend con la vecchia 005.

Lo sviluppo della Lotus 76 è più difficile del previsto per cui Peterson e Ickx portano in pista la nuova monoposto senza la doppia ala, senza la carenatura posteriore e senza la frizione elettro-idraulica per avere meno problemi.

Arturo Merzario ora gira nel paddock con un cappello rosso da cowboy con il logo Marlboro e guida la nuova Williams FW03.

La Shadow torna nel Circus dopo la tragedia di Kyalami con due DN3 nuove per Jarier e per Brian Redman che prende il posto di Peter Revson.

Durante le prove libere del venerdì la Brabham di Von Opel all’attacco perde olio sul quale scivola Brambilla che si gira e danneggia la sua March. Subito dopo arriva Hulme che perde il controllo della sua McLaren e investe uno dei commissari che stava segnalando l’olio in pista. José Carlos García del Castro riporta gravi ferite alla testa e a una gamba e viene portato alla clinica La Paz di Madrid dove morirà qualche giorno più tardi.

Il sabato Brambilla è ancora protagonista in negativo, suo malgrado, quando l’ala posteriore della sua March si stacca in pieno rettilineo e gli fa perdere il controllo al momento della frenata. La 741 abbatte 3 file di reti di contenimento e si ferma a pochi cm dal pubblico. Nessuno si fa male ma la macchina non è riparabile per la gara. Un vero peccato perché Brambilla, al suo secondo GP di F1, aveva ottenuto il nono miglior tempo davanti a Scheckter e Hunt.

Lauda conquista la sua seconda pole consecutiva superando Peterson per soli 3 centesimi. Seguono Regazzoni, Fittipaldi, Ickx, Reutemann e il sempre velocissimo Merzario.

Niki Lauda, Ferrari 312B3-74, Grand Prix of Spain, Jarama, 28 April 1974. (Photo by Bernard Cahier/Getty Images)

 

Domenica mattina la pioggia mescola le carte. Alla partenza ancora una volta Peterson lascia indietro il gruppo con Lauda, Regazzoni, Ickx, Fittipaldi, Scheckter e Merzario.

Il primo ritiro è di Reutemann che dopo 12 giri rientra ai box, con una macchina inguidabile sulla pista viscida mentre il DFV di Fittipaldi funziona a 7 cilindri a causa del filo di una candela staccato e perde la posizione in favore della Tyrrell di Scheckter che ora è quinto con la nuova 007.

Dopo 17 giri smette di piovere, la pista si asciuga rapidamente e i piloti cominciano a rientrare ai box per montare le gomme da asciutto. Il primo a fermarsi tra i piloti di testa è Regazzoni al 19° giro imitato da Fittipaldi. Due giri più tardi Lauda prende la scia di Peterson e lo supera sul rettilineo del traguardo portandosi in testa al GP.

Al 23° giro si ferma Lauda che cambia le gomme in 35 secondi. La Ferrari sfrutta l’esperienza maturata in tanti anni di corse di durata che gli avversari non hanno e usa quattro pistole pneumatiche per smontare e rimontare le gomme mentre la concorrenza deve usare la classica chiave a croce e poi stringere i dadi con la chiave dinamometrica, impiegando molto più tempo. Lauda riparte in seconda posizione alle spalle di Ickx che si ferma due giri dopo ma il suo pit-stop è disastroso. La macchina cade dal cavalletto e il belga riparte prima che le gomme posteriori siano bloccate, sparando via le chiavi e fermandosi davanti al box della Trojan perché i semiassi girano a vuoto. Raggiunto dai suoi meccanici che completano l’operazione, Ickx torna in pista in ultima posizione.

I problemi per la Lotus non sono finiti perché Peterson si ritira per una perdita d’acqua e subito dopo anche Ickx abbandona la gara per una perdita d’olio. Quando tutti hanno montato le gomme da asciutto le Ferrari di Lauda e Regazzoni sono in testa al GP inseguite da Stuck, Merzario, Fittipaldi e Scheckter.

Al 38° giro mentre Merzario affronta la curva che porta alla Rampa Pegaso, si rompe una sospensione anteriore della sua Williams a 180 all’ora. La macchina decolla sul cordolo esterno e scavalca il guardrail per poi travolgere 3 fotografi e fermarsi addosso a Giancarlo Piccinini dell’agenzia Attualfoto. Il fotografo bolognese, immortalato nella penultima immagine dal fratello Pietro, se la cava con una gamba rotta.

Durante il cambio gomme i meccanici della McLaren hanno riattaccato il filo della candela a Fittipaldi che ora gira molto più veloce e al 60° giro supera Stuck per la terza posizione.

La gara si conclude allo scadere delle 2 ore regolamentari (dopo 84 dei 90 giri previsti) con il conte di Villapadierna e Luca di Montezemolo che salutano la prima vittoria di Niki Lauda davanti a Clay Regazzoni per una doppietta Ferrari che mancava dal Nürburgring 1972.

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Niki Lauda, Luca di Montezemolo, Ed Alexander, Ferrari 312B3-74, Grand Prix of Spain, Circuito del Jarama, 28 April 1974. Niki Lauda after his first victory in Formula One, here with Ferrari team manager Luca di Montezemolo (right) and Goodyear tire race director Ed Alexander. (Photo by Paul-Henri Cahier/Getty Images)

Regazzoni sale a 16 punti tallonato da Lauda con 15 e Fittipaldi con 13. Due ferraristi in testa al Mondiale non si vedevano dal 1961. La McLaren è in testa alla Coppa Costruttori con 26 punti seguita dalla Ferrari con 21. Scheckter conquista finalmente i suoi primi 2 punti mondiali.

Terminato il GP le squadre Goodyear partono per Nivelles dove Lauda e Regazzoni sono i più veloci nei test preliminari in vista del GP del Belgio che si disputerà ugualmente anche se la società di gestione dell’autodromo è fallita.

I partecipanti alla gara belga sono addirittura 32 grazie all’ulteriore ingresso di nuove auto e piloti. Fa il suo debutto la Token, vettura che sarebbe dovuta essere chiamata Motul-Rondel in quanto voluta da Ron Dennis e Neil Trundle e progettata da Ray Jessop. Il divorzio tra la squadra e l’azienda petrolifera francese, migrata alla BRM, ha tolto il finanziamento agli ex meccanici della Brabham che si sono visti costretti a chiudere l’attività e vendere la monoposto (ormai completata) a Tony Vlassopoulo e Ken Grob, due uomini d’affari che la “battezzano” unendo i loro nomi. Il pilota è l’esordiente Tom Pryce, un gallese di 24 anni che ha cominciato a correre nel 1970 con una Lola da F.Ford vinta a un corso di pilotaggio della Motor Racing Stables. Il suo apprendistato continua l’anno dopo vincendo il campionato di Formula Super Vee e poi in F3 dove batte anche James Hunt e viene notato da Ron Dennis che nel 1973 lo fa correre in F2 con la sua squadra.

Primo GP di F1 per il 33enne Gérard Larrousse, vincitore a Le Mans ’73 con la Matra e due volte secondo con la Porsche (1969 e 1970). Il lionese corona la sua carriera salendo sulla Brabham BT42 della Scuderia Finotto che in origine sarebbe dovuta essere portata in pista da Silvio Moser, grazie alla sponsorizzazione dell’azienda svizzera di tende parasole Bretscher Storen. Purtroppo il pilota ticinese versa in fin di vita in seguito a un assurdo incidente di cui è stato vittima il 25 aprile nel corso della 1000 km di Monza.

Later team owner Gerard Larrousse drove just two races in this Brabham Ford BT42 entered by Scuderia Finotto

 

Leo Kinnunen è un altro pilota pluridecorato di vetture a ruote coperte, avendo vinto la 24 ore di Daytona 1970 e tre campionati Interserie consecutivi tra il 1971 e il 1973, con Porsche 917 e 917/10. Il 30enne finlandese (il primo Flying Finn in F1) ha acquistato la prima Surtees TS16 costruita e la gestisce personalmente con la squadra AAW Racing, acronimo di Antti Aarnio-Wihuri, il miliardario importatore finlandese della Porsche che poi sponsorizzerà anche Valtteri Bottas. Kinnunen è l’ultimo pilota a correre con un casco jet anche quando non piove.

Teddy Pilette, figlio dell’ex pilota belga di F1 André, noleggia la terza Brabham ufficiale per fare il suo debutto in F1 a 31 anni. In questo GP le Brabham sono sponsorizzate dalla Hitachi, in concorrenza con la Bang & Olufsen che sponsorizza il GP.

Si rivede la Ensign che, perso il supporto di Von Opel, può ora contare sui capitali di Theodore “Teddy” Yip, un ricchissimo imprenditore nato a Sumatra ma cresciuto in Olanda che ha poi costruito a Hong Kong un impero commerciale che include agenzie di viaggio, hotel, casinò e società commerciali per poi diventare monopolista dei casinò di Macao, trasformando l’ex colonia portoghese in una delle città più ricche del mondo. Yip, appassionato di corse ed ex pilota, è anche l’inventore del GP di Macao ed è stato coinvolto da Vern Schuppan, pilota australiano già finanziato dallo stesso Yip in F5000. La N174 è ora colorata di arancione.

La pole position è assegnata a Regazzoni con il tempo di 1’09”82 che lascia più di una perplessità nel paddock perché non rilevato da nessuno, nemmeno dalla Ferrari che dispone di una nuova apparecchiatura della Heuer che permette di prendere i tempi di molte vetture. I cronometristi ufficiali sono inamovibili e assegnano al ticinese un tempo inferiore di 1”04 rispetto al primo inseguitore, Scheckter con la Tyrrell 007.

Lauda e Fittipaldi dividono la seconda fila e precedono Peterson e Merzario, sempre velocissimo in prova.

La McLaren sperimenta una posizione bassa e arretrata dell’alettone posteriore ma senza risultati apprezzabili.

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Le 31 monoposto scattano al via con Regazzoni che tiene Scheckter all’esterno e mantiene la prima posizione mentre il sudafricano si fa sorprendere da Fittipaldi che si mette alle calcagna della Ferrari.

Si forma così un trenino di sei vetture con Regazzoni, Fittipaldi, Scheckter, Lauda, Peterson e Hunt che si stacca dagli altri.

Lauda supera Scheckter all’ottavo giro e il gruppetto prosegue compatto fino a quando arrivano i primi doppiaggi. Lauda ha un’esitazione nel sorpassare Migault, perde contatto da Fittipaldi e viene superato da Scheckter. Peterson e Hunt perdono a loro volta terreno per effetto delle macchine più lente.

Al 39° giro Regazzoni trova il doppiato Larrousse in piena traiettoria e alza il piede quel tanto che basta a Fittipaldi e Lauda per superarlo di slancio.

Il sestetto di testa si riduce a quartetto quando Peterson si ferma a cambiare una gomma sgonfia e Hunt esce di pista in seguito alla rottura di una sospensione.

Fittipaldi e Lauda ora sono i più veloci in pista e si avvantaggiano nettamente su Regazzoni e Scheckter. Nel finale di gara Lauda tenta il sorpasso quando il brasiliano della McLaren alza il piede nella convinzione sbagliata di aver già tagliato il traguardo e viene quasi affiancato dalla Rossa ma conserva 3 decimi di vantaggio e vince.

Regazzoni è meno fortunato perché finisce la benzina proprio sul rettilineo finale, taglia il traguardo a motore spento ma perde il terzo posto in favore di Scheckter. Un punto perso che potrebbe essere importantissimo in un campionato così equilibrato.

La classifica mondiale si ribalta. Fittipaldi passa in testa con 23 punti davanti a Lauda con 21 e Regazzoni 19. La McLaren aumenta il suo vantaggio nella Coppa Costruttori da +5 a +8 punti sulla Ferrari

Winner Emerson Fittipaldi, 2nd place for Niki Lauda (left)

 

Jody Scheckter sale per la prima volta sul podio mentre Vittorugo Tramonti c’è sempre, a prescindere.

Anche questa volta la Ferrari non torna subito a Maranello ma parte per il ‘Ring dove la Goodyear ha organizzato una sessione di prove di gomme. Le Ferrari sono sempre velocissime con Lauda e Regazzoni davanti a tutti. L’austriaco abbatte il “muro” dei 7 minuti girando in 6’58”2

Intanto il nuovo Circuito del Mugello è stato completato ed sarà presto inaugurato con una gara di F5000.

La gara successiva è il GP di Monaco dove il lotto degli iscritti viene scremato preventivamente dal presidente dell’AC locale Michel Boeri. Vengono infatti respinte le richieste di iscrizione di Ganley (Maki), Larrousse (Brabham-Finotto), Van Lennep (Williams) e Pryce (Token) perché ritenuti troppo inesperti per le stradine del Principato. La particolarità del tracciato convince Colin Chapman a mettere da parte le inaffidabili Lotus 76 e tira fuori dal capannone le vecchie 72E per Peterson e Ickx.

Torna in pista Chris Amon che ha modificato la sua vettura spostando i radiatori sull’anteriore e carenandoli con un muso a tutta larghezza. Anche le fiancate sono diverse rispetto a quelle viste in Spagna.

Lord Hesketh non vuole che la gente parli male di lui così noleggia due yacht, il Nefertiti per la squadra e il Morgana per gli amici.

La 312B3 è decisamente la macchina più veloce del lotto con Lauda che ottiene la terza pole davanti a Regazzoni per una prima fila tutta Rossa come non si vedeva da Monza ’61.

Ronnie Peterson dimostra una volta di più le sue qualità qualificando la vecchia 72E in seconda fila davanti alle Tyrrell 007 di Depailler e Scheckter, con il francese che per la prima volta batte il compagno di squadra in prova. Splendido sesto miglior tempo per Jarier che finalmente dimostra il suo talento almeno in qualifica e precede Hunt, Reutemann e Stuck. Male le McLaren con Hailwood decimo, Hulme dodicesimo e Fittipaldi subito dietro. Il paulista ha fatto montare due alette sugli spoiler anteriori per avere un riferimento nelle curve.

Tom Pryce si prende la rivincita nei confronti di Michel Boeri dominando il GP di F3, vincendo con 21 secondi di vantaggio su Tony Brise.

Al termine del giro di allineamento Depailler rientra ai box con una grave perdita di benzina. Non c’è tempo per tentare una riparazione così il francese salta sulla vecchia 006/2 di scorta ma, non avendola mai usata durante le prove, è costretto a partire dal fondo dello schieramento vanificando lo splendido quarto tempo col quale si era qualificato.

All’abbassarsi della bandiera monegasca Regazzoni sorprende Lauda e gira per primo a S.te Devote.

Nella salita verso il Casinò Beltoise si prende una ruotata da Hulme e i due innescano una serie di collisioni che mettono fuori gara anche Pace, Merzario, Redman, Schenken e Brambilla, oltre a loro due.

Regazzoni è in testa alla gara seguito da Lauda, Jarier, Peterson, Reutemann, Scheckter, Hailwood, Hunt e Stuck. Il resto del gruppo è staccato, rallentato dall’incidente e guidato da Fittipaldi che è uscito indenne dal tamponamento a catena.

1974 Clay Regazzoni in a Ferrari 312B3 leads opening lap at the Monaco GP 4th. (Photo by: GP Library/Universal Images Group via Getty Images)

 

Al terzo giro Peterson ha la meglio su Jarier e mette pressione a Lauda, il quale non riesce a scavalcare Regazzoni che sta facendo da tappo. Stuck cerca di superare Hunt nella discesa verso il Mirabeau ma l’inglese lo stringe sulla destra. La March decolla sulla ruota posteriore della Hesketh, accarezza i piedi degli spettatori appollaiati sulla ringhiera del parco e si schianta davanti all’hotel Mirabeau.

Dopo altri tre giri Peterson commette un errore e va in testacoda a La Rascasse. Reutemann cerca di sfilarlo all’interno ma urta la Lotus con la ruota posteriore sinistra e rompe la sospensione.

La Lotus di Peterson non riporta danni e lo svedese riesce a ripartire in sesta posizione. Al 12° giro Hailwood si schianta a Massenet e Peterson passa quinto.

Lo svedese è velocissimo e al 19° giro supera Scheckter mentre Regazzoni continua a tenersi alle spalle Lauda e Jarier.

L’austriaco mette sempre più pressione al compagno di squadra che al 21° giro va in testacoda a La Rascasse come aveva fatto Peterson. Per fortuna nessuno lo urta ma il ticinese deve far passare Lauda, Jarier, Peterson e Scheckter e ora è quinto.

Con la pista libera Lauda allunga subito su Jarier il quale, pressato da Peterson, è in difficoltà e arriva lungo al tornante della Vecchia Stazione lasciando via libera alla Lotus. Jarier poi tocca inavvertitamente l’interruttore di corrente e Scheckter lo supera portandosi al terzo posto.

Al 30° giro la Ferrari di Lauda non sembra più veloce come prima. Ha problemi all’impianto elettrico e Peterson recupera velocemente terreno, tanto che al 32° giro lo supera all’uscita del Casinò e si porta in testa al GP. Lauda non riesce a finire il giro perché il Dinoplex non funziona più e il suo motore si spegne a La Rascasse. Un altra messe di punti persi per la Scuderia.

Con ancora più di metà gara da disputare la corsa non ha più sussulti. Ronnie Peterson vince il suo quinto GP di F1 davanti a Scheckter, al suo miglior risultato in carriera, e a Jarier che sale per la prima volta sul podio. Regazzoni è quarto davanti a Fittipaldi e a Watson che conquista il suo primo punto.

La classifica mondiale vede Fittipaldi ancora primo con 24 punti davanti a Regazzoni con 22 e Lauda con 21. Scheckter è quarto con 12. La McLaren è sempre in testa con 37 punti davanti a Ferrari con 30, Tyrrell 16 e Lotus 13.

Swedish Formula One driver Ronnie Peterson (C), flanked by Monaco’s Prince Rainier III (2nd L) and Princess Grace (L), holds the trophy on the podium celebrating his win at the 32th Monaco Formula One Grand Prix on May 26, 1974. – In the background, Caroline and Albert II of Monaco and the two sons of French President Valéry Giscard d’Estaing. (Photo by – / AFP) (Photo credit should read -/AFP via Getty Images)
Ronnie Peterson, Grand Prix of Monaco, Circuit de Monaco, 26 May 1974. Ronnie Peterson and wife Barbro Peterson celebrating victory in the 1974 Monaco Grand Prix. (Photo by Paul-Henri Cahier/Getty Images)

 

Il dopogara in casa Ferrari è movimentato. Regazzoni accusa Lauda di averlo mandato volontariamente in testacoda e glielo spiegherà con “parole sue” nella camera dell’albergo mentre Montezemolo cerca di fare la traduzione dalla “lingua dei segni”. L’ambiente ora non è più così sereno.

Dopo Monaco è la Firestone a organizzare una serie di prove collettive ad Anderstorp per Hesketh, Williams e BRM. Merzario è assente perché impegnato con l’Alfa Romeo alla 1000 km di Imola così Hunt si presta per collaudare le nuove gomme sulla Williams.

Purtroppo la 1000 km non finisce bene per Merzario che va a sbattere alle Acque Minerali e si rompe l’indice della mano destra compromettendo la sua presenza al GP di Svezia. Il comasco si reca comunque ad Anderstorp ed effettua due giri nella prima sessione di prove ma poi rinuncia e Frank Williams lo rimpiazza con Richard Robarts.

Stuck non corre perché la BMW lo fa partecipare alla concomitante gara dell’Euro F2 che si corre a Hockenheim dove il tedesco spera di recuperare qualche punto in classifica a Depailler che invece è in Svezia. Max Mosley noleggia la March allo svedese Reine Wisell che disputa così il suo ultimo GP di F1.

Fa il suo debutto un terzo svedese, Bertil Roos, pilota che corre negli USA dove ha vinto il campionato nazionale di Formula Super Vee e sostituisce Redman sulla seconda Shadow. Con Belsø e Kinnunen si stabilisce il record di ben 5 piloti scandinavi alla partenza di un GP.

La Lotus continua con le 72E. L’unica 76 è il muletto di Peterson sul quale sono state montate delle orrende lamiere posticce per convogliare meglio l’aria verso i radiatori laterali.

Sulle 72E vengono montate delle nuove prese d’aria di alimentazione che però vengono scartate dopo le prove.

La Tyrrell 007 si conferma un’ottima vettura, almeno sui circuiti lenti, e permette a Patrick Depailler di ottenere la sua prima e unica pole position proprio davanti a Scheckter, battuto in qualifica per la seconda volta consecutiva.

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TGC3

 

Lauda e Regazzoni questa volta si devono accontentare della seconda fila davanti a Peterson, Hunt, Ickx e Jarier.

Ancora problemi per la McLaren. Fittipaldi è solo nono con oltre un secondo di distacco da Depailler.

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Intanto Lord Hesketh si occupa personalmente del merchandising.

Durante il warm-up Belsø esce di pista danneggiando irreparabilmente la FW01, allora Williams appieda Robarts e passa la FW02 al danese che evidentemente ha pagato di più. Anche Fittipaldi decide di cambiare macchina e correre col muletto grazie alla nuova regola appena approvata dalla CSI che permette ai piloti di cambiare vettura senza perdere la posizione di partenza, purché sia sempre della stessa marca.

Con il paddock così distante dalla linea di partenza, lo schieramento si allinea all’uscita dei box per raggiungere la griglia. Si accoda al gruppo anche Schuppan, unico non qualificato con la Ensign, mandato in pista da Mo Nunn nel caso in cui qualcuno dovesse fermarsi nel corso del mezzo giro di formazione.

Depailler ha un’incertezza al via e si fa sorprendere da Scheckter e Peterson il quale si infila in mezzo alle Ferrari e passa da quinto a secondo in poche decine di metri per la gioia del pubblico.

Al termine del primo giro Scheckter conduce davanti a Peterson, Depailler, Lauda, Regazzoni, Reutemann, Hunt e Jarier. Nessuno si accorge di Schuppan che è partito tranquillamente e continua indisturbato in ultima posizione.

Il pubblico ammutolisce al nono giro quando Peterson si ritira per la rottura di un semiasse. Ora le due Tyrrell precedono le due Ferrari.

Carlos Pace è in profonda crisi con la Surtees. La prima fila ottenuta a Kyalami è ormai uno sbiadito ricordo e il brasiliano accusa apertamente la scarsa competitività della TS16. Al 13° giro rientra ai box e scende dalla macchina giudicandola inguidabile. John Surtees non è presente in Svezia ma sarà poi informato dell’accaduto.

Hunt è molto veloce con la Hesketh e al 17° giro supera Reuteman per la quinta posizione per poi salire al quarto posto dopo 23 giri in seguito al ritiro di Regazzoni che rompe il cambio della Ferrari.

Dopo Regazzoni è la volta di Reutemann di abbandonare per una copiosa perdita d’olio quando si trova al quinto posto. La posizione viene rilevata da Fittipaldi che senza fare un solo sorpasso ha recuperato dal decimo posto del primo giro approfittando dei problemi elettrici di Ickx e dell’apertura accidentale dell’estintore di bordo di Jarier, oltre al ritiro di Peterson, Regazzoni e Reutemann. Il brasiliano precede Hulme e lo splendido Brambilla.

1974 Swedish Grand Prix
Anderstorp, Sweden. 7-9 June 1974.
Emerson Fittipaldi, McLaren M23 Ford, 4th position.
Ref: 74SWE09. World Copyright: LAT Photographic

 

Le Tyrrell hanno preso decisamente il largo e gestiscono il vantaggio senza spingere troppo anche perché Lauda ha un grosso problema alla sospensione posteriore destra che sposta la relativa ruota in posizione innaturale nelle curve destrorse. Ciononostante l’austriaco cerca di resistere agli attacchi di Hunt.

La sospensione rotta di Lauda mette in crisi anche la coppia conica e di conseguenza il cambio, così al 67° giro Hunt riesce a passare e poco dopo l’austriaco rientra ai box e si ritira.

A 24 anni, 4 mesi e 11 giorni Jody Scheckter diventa il quarto più giovane vincitore di GP precedendo Depailler, al suo primo podio, che nel finale di gara raggiunge il caposquadra per un arrivo in parata. Nessuno a inizio campionato immaginava che la Tyrrell sarebbe tornata alla vittoria così presto dopo la rifondazione della squadra. Scheckter è il sesto vincitore diverso nelle prime 7 gare di campionato, solo Fittipaldi ha concesso il bis.

Hunt è terzo davanti a Fittipaldi che conquista 3 punti pesantissimi senza fare un solo sorpasso e staccato di 53 secondi. Vittorio Brambilla perde il quinto posto al penultimo giro quando rimane senza benzina a pochi metri dalla linea del traguardo proprio mentre passano le Tyrrell. Il monzese viene classificato decimo.

James Hunt conquista i primi 4 punti dell’anno e regala il primo podio alla Hesketh.

Jarier chiude quinto e Graham Hill, a 45 anni suonati, conquista il suo 289° e ultimo punto iridato al volante della Lola.

La classifica mondiale è sempre comandata da Fittipaldi che sale a quota 27 punti. Regazzoni resta fermo a 22 mentre Scheckter raggiunge Lauda a 21. La McLaren ha 40 punti, la Ferrari 30 e la Tyrrell 25.

Vern Schuppan conclude al 12° e ultimo posto con 3 giri di distacco ma dopo la gara viene escluso dalla classifica per essere partito senza averne il diritto. Evidentemente nessuno lo aveva notato nei 77 giri precedenti.

Come ormai d’abitudine la Goodyear organizza le prove collettive a Zandvoort dove si corre il GP successivo. Lauda è ancora una volta il più veloce con un secondo di vantaggio su Depailler e due su Scheckter e Jarier. Durante i test Peterson esce di pista alla Panoramabocht con la Lotus 76 per un problema ai freni, abbatte tre file di reti e termina la sua corsa contro il guardrail. Lo svedese, rimasto incosciente dentro la monoposto, viene estratto dai soccorritori e trasportato al vicino ospedale di Haarlem dove finalmente si riprende e gli viene riscontrata una commozione cerebrale che mette in dubbio la sua partecipazione al GP d’Olanda. Per fortuna Peterson si riprende in fretta e si presenta regolarmente in autodromo per le prove.

La Surtees porta due macchine ma sono entrambe per Jochen Mass. John Surtees non ha preso per niente bene il ritiro volontario di Pace ad Anderstorp per cui lo appieda in loco, lasciandolo letteralmente a piedi. Sulla sua TS16 possono salire tutti, tranne lui.

La Lotus schiera ancora le 72E sulle quali è cambiato il colore della grafica JPS, ora di un giallo più brillante e quindi più visibile.

mt

 

Questa volta la 76 “laboratorio”, sulla quale i radiatori laterali sono stati spostati dietro alle ruote anteriori e inglobati in una nuova carrozzeria, è riservata a Ickx. Della frizione elettro-idraulica e del doppio alettone non c’è più traccia ormai da tempo.

La M23/5 di Fittipaldi monta sul DFV delle trombette di aspirazione più convergenti verso il centro, in funzione della nuova presa d’aria di aspirazione più stretta e liscia della precedente.

La Goodyear fa provare a Reutemann delle nuove gomme posteriori montate su cerchi con diametro da 10 pollici, più piccoli di quelli anteriori.

Il rammarico per i tanti (troppi) punti persi per problemi di affidabilità non fanno perdere l’entusiasmo alla Ferrari che presenta un nuovo alettone posteriore a delta disegnato da Francesco Guglielminetti per un circuito sempre soggetto al forte vento proveniente dal mare.

Race winner Niki Lauda (AUT) sits in the pits as mechanics work on his Ferrari 312B3 during practice.
Dutch Grand Prix, Rd 8, Zandvoort, Holland, 23 June 1974.

 

Terminato l’impegno con Brian Redman a cui la F1 è indigesta, la Shadow ingaggia Tom Pryce, decisamente scontento della Token.

Ron Tauranac cerca di risolvere i problemi di sottosterzo della Trojan montando un’ala a sbalzo a tutta larghezza davanti ai radiatori scoperti.

Le 312B3 sono una volta di più le macchine da battere e occupano di nuova la prima fila come a Monaco e sono le uniche a girare sotto al minuto e 19. Lauda conquista la quarta pole in 1’18”31 contro l’1’19”47 segnato da Peterson nel 1973.

La McLaren torna avanti con Fittipaldi e Hailwood in seconda fila ma il brasiliano ha un distacco di 1”25 dalla pole. Scheckter e Hunt condividono la terza fila davanti a Jarier e Depailler. Peterson è solo nono ma molto più veloce di Ickx, diciottesimo. Nel paddock arrivano anche i genitori di Denny Hulme.

Questa volta Lauda parte perfettamente, al contrario di Regazzoni che viene subito scavalcato ad Hailwood e Depailler, rinvenuto benissimo dalla terza fila.

Hunt parte male e viene sfilato da molte macchine, cerca di allungare la frenata alla Tarzanbocht per recuperare qualcosa ma arriva lungo e viene a contatto con l’incolpevole Pryce (decimo sullo schieramento) e lo butta fuori pista con la sospensione posteriore destra rotta. Hunt piega la posteriore sinistra ed è costretto a rientrare ai box e ritirarsi.

Anche Regazzoni cerca di recuperare le posizioni perse in partenza. All’inizio del secondo giro prende la scia a Depailler sul dritto e lo supera alla frenata della Tarzanbocht mettendosi alla caccia di Hailwood. Lauda intanto fa il vuoto alle sue spalle.

Ancora un giro e il ticinese supera anche la McLaren, sempre sul dritto, riportando così entrambe le Rosse davanti a tutti con Lauda che ha 3 secondi di vantaggio sul compagno di squadra. Nello stesso giro Fittipaldi supera Scheckter e passa in quinta posizione, alle spalle di Hailwood e Depailler.

Il francese della Tyrrell è in ottima forma come ad Anderstorp e al 12° giro supera Hailwood, imitato due giri dopo da Fittipaldi.

Al 24° giro Schuppan fora la gomma anteriore destra poco prima della curva che immette sul rettilineo e si ferma nella corsia di rallentamento prima dell’ingresso dei box. Un meccanico della Ensign accorre con una ruota di scorta, il cric e la chiave ed effettua il cambio, così l’australiano riparte senza passare dai box.

Le gomme della Tyrrell di Depailler si degradano in fretta così Fittipaldi, sornione come al solito, ne approfitta per salire al terzo posto al 40° giro ma le Ferrari sono 20 secondi più avanti, irraggiungibili. Depailler si difende in ogni modo ma deve cedere la posizione anche a Hailwood e Scheckter, conservando almeno il sesto posto al traguardo.

Dopo 75 giri Schuppan, 13° al traguardo, viene escluso dalla classifica per la seconda volta consecutiva, questa volta per il cambio gomme effettuato in zona vietata al 24° giro.

La bandiera a scacchi saluta la seconda vittoria di Niki Lauda e la seconda schiacciante doppietta Ferrari, ottenuta questa volta senza il vantaggio del cambio gomme con le pistole pneumatiche.

Fittipaldi limita i danni conquistando un preziosissimo terzo posto, staccato di 30 secondi, davanti a Hailwood e Scheckter che gli arrivano vicinissimi. Il brasiliano conserva un punto di vantaggio su Lauda nella classifica piloti, 3 su Regazzoni e 8 su Scheckter. La Coppa Costruttori è guidata ancora dalla McLaren con 3 punti sulla Ferrari e 15 sulla Tyrrell.

Passata la boa di metà campionato il Mondiale è una sfida a quattro

 

Giovanni Talli

F1 SEASON REVIEW 2008: L’ULTIMO IRIDE ROSSO

“L’importante è che a vincere sia una Ferrari” soleva dire il Vecchio di Maranello… e fin qui tutto bene.

La F2008 era un ferro anche migliore di quello bicampione che l’ha preceduto, eppure…. Era un ferro talmente buono che permise a Felipe di tagliare il traguardo da Campione seppur avesse cominciato la stagione con ben due zeri di fila.

I tifosi rossi contenti? Macchè…

I mondiali si possono perdere a due gare dalla fine con un motore arrosto mentre domini il GP. Si possono perdere con un motore ammutolito sulla griglia dell’ultimo Gp o dimenticando una ruota nel retrobox durante il pit stop decisivo…

Capita, sono eventi che fanno parte delle corse da sempre…. Ma se metti la prima pietra della sconfitta sotto il podio di un doppio mondiale vinto mentre ancora grondi di champagne, allora la sconfitta deve essere esemplare: tieni il trofeo in mano giusto quei 39 secondi che passano tra l’uscita della Mergulho, l’inserimento nella Juncao, e la percorrenza dell’ultimo pezzo di Interlagos sino al traguardo…E te lo strappano violentemente dalle mani…ricacciandoti in gola l’urlo di gioia.

In quei venti secondi arrivi sulla stratosfera e guardi il mondo dall’alto. Poi precipiti improvvisamente spaccandoti il grugno sul fondale della fossa delle Marianne di un oceano in secca.

Dopo un 2007 travagliato ma comunque vittorioso, il pronunciare la fatidica frase “L’anno prossimo tocca a Felipe” ebbe l’effetto di una sentenza. Perdere in maniera assolutamente unica ed indimenticabile, in un modo talmente doloroso che alla fine non ne vieni più fuori per un pezzo… Questo è successo e questo ci si merita quando manca l’umiltà.

Umanamente ho sofferto per Felipinho: forse non meritava di vincere un mondiale, ma neanche di perderlo in quel modo.

Quello resta ad oggi l’ultimo iride rosso che segnerà anche il passaggio dal Gran Premio della Montagna della carriera di Massa e l’inizio della discesa.

Avrà pur vinto una Ferrari, ma il “piloti” sarebbe stato d’obbligo portarlo a casa con quella monoposto. Chissà cosa avrà pensato il Vecchio da lassù…

Veniamo ai fatti…che è meglio.

La 659 era una logica evoluzione della sua progenitrice, cosa peraltro prevedibile trattandosi di un progetto che non avrebbe avuto sviluppi per l’anno successivo. Il 2009 avrebbe visto un cambio regolamentare di notevole entità con introduzione del Kers e limitazioni aereodinamiche importanti. Ironia della sorte quella monoposto montava la prima “centralina unica” della storia della F1: era prodotta da, udite udite, MES acronimo di McLaren Electronic System… beffardo il destino , vero?

Per sublimare la scellerata scelta della Ferrari di abbandonare il Campione in carica, a Maranello studiano una monoposto più adatta al fido Felipinho, decisione che porta i tecnici a modificare quella famosa sospensione anteriore per adattare meglio l’auto alle esigenze del brasiliano a discapito del WC in carica KR7. Il quale, al suo solito, non battè ciglio quando ci sarebbe stato da sbattere le teste (degli altri) contro gli spigoli: ma non sarebbe stato Kimi.

Nonostante ciò il finnico fece meglio di Felipe nella prima parte della stagione perdendo la vittoria sia a Montreal che in Francia per motivi indipendenti da lui: tamponato come un pisquano qualsiasi al semaforo della pit lane canadese dal suo successore, e fermato dallo scarico rotto in Francia per cedere il passo a Massa. Era in testa entrambe le volte.

Ah, è vero: il WC sarà Lewis Hamilton.. vogliate perdonarmi ma la delusione è ancora tanta. Ebbene si, Lewis Hamilton diventa campione del Mondo per la prima volta al suo secondo anno di F1 stabilendo il record del più giovane iridato della storia fino all’arrivo di Vettel un paio d’anni dopo.

Ron Dennis lo libera dallo scomodo asturiano e gli mette accanto nel box il più addomesticato Heikki Kovalainen che riuscirà anche a vincere il suo primo ed unico Gp.

Il 2008 è anche l’anno del ritorno di Fernando Alonso alla corte di Flavio Briatore sulla Renault: dopo la porcheria della Spy Story 2007 l’asturiano viene coinvolto in un’altra porcata epica a Singapore….

Prima gara in notturna della storia e il Flavione nazionale convince Nelsinho Piquet di tirarsi a muro per far entrare una SC: dopo il “Kasino” che ne viene fuori Nando la va a vincere. Se devi fare una porcata la devi far bene: magari evita di far incazzare il prim’attore della stessa a distanza di poco tempo, no? Flavio caccia Nelsinho dal team per l’anno successivo ed il brasiliano se la canta facendolo radiare…E’ un mondo fantastico.

Mondiale ad Hamilton nonostante una vittoria in meno di Massa e 8 vittorie Ferrari contro 6 della Mecca.

In stagione vincerà la prima ed unica gara della sua vita anche Robert Kubica oltre a Kovalainen. Fa capolino nella scena iridata anche un tedeschino di nome Sebastian, autore di un’impresa storica con la sua Toro Rosso sull’acqua di Monza.

 

Round 1- Melbourne

(immagine tratta dal sito derapate.it)

Di 22 partenti riescono ad arrivarne solo 6…

Al netto dell’orgia di carbonio della prima curva, della squalifica di Rubinho Barrichello che non vede un semaforo rosso, degli errori individuali, si rompe di tutto a chiunque…. Hamilton la spunta su Heidfield con la Bmw Sauber a sua volta davanti ad un giovane Nico Rosberg su Williams. Massa la manda in vacca alla prima curva girandosi per rendere omaggio alla dirigenza rossa in qualità di “pre-predestinato” 2008. Non pago riesce a mandare in vacca anche la gara di Coulthard nel tentativo di rimontare: ad un certo punto gli Dei si stufano e gli ammutoliscono il V8 una volta per tutte. Il suo compagno recupera un miserabile punticino da ritirato a 4 giri dalla fine causa motore. Non era rimasto in pista più nessuno a cui darlo: era partito da Adelaide grazie ad un problema di pescaggio in qualifica.

 

Round 2 -Sepang

(immagine tratta dal sito ufficiale della F1)

Felipe Baby la mette in pole davanti a Raikkonen ed in partenza prova ad emulare il Mansueto di Estoril…al primo pit il finnico gli fa un overcut di un giro e lo passa al rientro in pista. Felipe #l’annoprossimotoccaaMassa si gira a metà gara e la insabbia: due zeri su due nei primi due Gp la dicono lunga su quanto andava forte quella F2008 arrivata a giocarsela ad Interlagos…

La vince Kimi davanti al Kubo ed all’altra Mecca di Kovalainen mentre Hamilton finisce solo quinto attardato da una sosta lenta l box.

Facce scure sotto il podio rosso….

 

Round 3- Bahrein

(immagine tratta dal sito eveningstantard.com)

Ci sono piste in cui Massa va forte ed il circuito di Manama è uno di quelli. Parte in pole Kubica che sigla la sua prima ed ultima. Ma in gara non ce n’è per nessuno e la Ferrari fa doppietta davanti allo stesso polacco.

Hamilton decide che deve avere una domenica di melma per par condicio con il ferrarista “pre-predestinato”. Parte malissimo e lo sfilano in mille mila. Mentre rimonta tenta un approccio al limite della pornografia con Fernando e ci rimette il muso. Dopo averlo cambiato al box ricomincia una furiosa rimonta incazzandosi con chiunque capitasse davanti alle ruote: giornata nera per il futuro WC che la finisce a zero punti.

 

Round 4- Barcellona

GP SPAGNA F1/2008 – BARCELLONA 27/04/08 – ALDO COSTA – KING JUAN CARLOS – FELIPE MASSA – KIMI RAIKKONEN
© FOTO ERCOLE COLOMBO FOR BRIDGESTONE

Uno di quei weekend in cui l’Alcolico biondo ti stampa pole, GPV e vittoria senza discussioni.. Massa gli finisce dietro seguito da Hamilton nel weekend in cui Kovalainen tira una cartella epica in curva 9 e si deve far portare all’ospedale in elicottero. In testa al mondiale c’è Kimi…l’altro..lo stesso…il Campione in carica…

Da notare che questo sarà l’ultimo Gp corso dalla Super Aguri in serie difficoltà finanziarie: ultima anche per Sato e Davidson che avranno alterne fortune altrove, bontà loro.

 

Round 5- Turchia

(immagine tratta da F1 fansite. com)

Come dicevo poc’anzi ci sono piste dove Massa va davvero forte: una è il Bahrein e l’altra la Turchia.

Massa vince abbastanza serenamente davanti ad Hamilton che fa una strategia più aggressiva con 3 soste senza per questo riuscire a sopravanzare il brasiliano.

In testa al mondiale c’è sempre un finlandese campione del mondo in carica ma “il 2008 sarà l’anno di Felipe”…

 

Round 6- Monaco

(immagine tratta dal sito della BBC)

Se fai la pole a Monaco al 95% hai già vinto la gara e se piove le possibiltà aumentano…. Infatti la pole va a Massa e….. la vince Hamilton nonostante il tentativo di spostare il guard rail del Tabaccaio (CVD).

La gara parte bagnata e finisce asciutta tra SC e cambi gomme da manicomio. Hamilton è il più bravo di tutti, anche di Kubica che finisce secondo e soprattutto di Massa la cui pole a Monaco frutta un fantastico terzo posto finale. Raikkonen compie uno dei pochi errori della carriera sul finale di gara. Alla ripartenza dall’ennesima SC tampona Sutil in uscita dal box togliendo alla Force India un risultato prestigioso e perdendo un sacco di tempo per la sostituzione del musetto: zero punti per il finlandese.

 

 

Round 7- Montreal

(Immagine tratta da F1 web)

Che Lewis Hamilton fosse un uomo fortunato lo si comprese quella domenica di giugno. Con tutti quelli che si sarebbe potuto ingroppare da dietro ad un semaforo rosso d’uscita da una pit lane decise di ingropparsi KR7 che con la sua flemma si limitò ad indicargli il semaforo con una pacca sulle spalle. Senza andar troppo indietro degli anni l’avesse fatto col Mansueto ed ecco che il lavoro del suo dentista sarebbe stato recuperargli incisivi e molari dall’imbottitura del casco. E pensare che il finnico era in testa alla gara e virtualmente al mondiale.. Vabbè..

(immagine tratta da formulapassion)

Ciò che Montreal tolse nel 2007 a Robert Kubica lo restituì nel 2008 regalando a lui ed alla Bmw la prima ed unica vittoria in F1…ma forse era la Sauber?

 

Round 8- Francia

(immagine tratta da F1 web)

Hamilton è Rosberg si beccano 10 posizioni in griglia per i fatti del Canada. Kimi Raikkonen comincia uno dei suoi weekend da sballo. Fa la pole ed è il più veloce in gara lasciandosi alle spalle il suo compagno di squadra. Parte e saluta la truppa sino a metà gara quando gli si stacca uno scarico e deve dire definitivamente addio alle speranze mondiali (le aveva solo lui eh). Hamilton si becca una penalità per aver passato Vettel tagliando una chicane e la vince Felipe Baby che si issa in testa alla classifica.

 

Round 9- Gran Bretagna

(immagine tratta da F1circus.com)

In Inghilterra il tempo è strano quindi la gara parte senza pioggia ma con pista bagnata. Poi piove, poi smette, poi ripiove.. Il Re nero è ancora soltanto un principe ma sotto l’acqua di casa fa un capolavoro vincendo con più di un minuto sul secondo arrivato. Quando le condizioni sono altalenanti ci va si fortuna, ma anche tanto pelo e Lewis dimostra di essere di un altro pianeta. Si girano un po’ tutti, ma come si gira Massa nessuno mai: decide di registrare il tutorial della “spinnata in rosso” da lasciare ai posteri….che qualche anno dopo..(sigh).

A fine gara Hamilton, Raikkonen e Massa sono a pari punti in testa al Campionato.

 

Round 10- Germania

(immagine tratta da repubblica.it)

Il principe nero ci ha preso gusto e piazza un altro Gran premio dominato alla grandissima. A al suo fianco sul podio un “promettente” Nelson Piquet jr con un po’ di fortuna e Felipe. E’ il Gran premio in cui Glock la disfa piantando una sberla epica contro il muretto dei box perdendola in uscita dall’ultima curva.

 

Round 11- Ungheria

Race, Felipe Massa (BRA), Scuderia Ferrari, F2008 suffers a mechanical failure while in the lead near the end of the race and retires from the race

I piloti di F1 sono tendenzialmente tutti bravissimi, molto bravi, bravi e bravini. Vorremmo vincessero sempre i migliori ma ogni tanto capita anche la vittoria one-shot. E quella domenica di agosto fu la domenica di Kovalainen, un onesto pilota (non un fuoriclasse) ma un buon sparring partner per il principe nero. La vince lui grazie ad un motore italiano che si rompe sull’auto di un Massa che aveva controllato la gara e che l’avrebbe meritata. Sul podio con il finnico lo stesso Glock che l’aveva disintegrata in Germania e un Kimi costretto a rallentare quando ormai aveva preso il tedesco (problema simile a quello di Massa ritirato). Hamilton fora poco dopo la metà gara e finisce quarto.

La classifica mondiale vede Hamilton in testa con 62 punti, Raikkonen secondo con 57 e Massa terzo con 54. Ma è sempre l’anno di Massa, questo..

 

Round 12- Europa-Valencia

(immagine tratta da metropolitan magazine)

Debutto mondiale del circuito nel porto di Valencia, manifestazione durata lo spazio di qualche anno. All’epoca la pista non aveva entusiasmato nessuno, ma col senno di poi siamo riusciti a vedere ben di peggio.

(immagine di Alamy)

Massa piazza la pole il GPV e la vittoria davanti ad Hamilton mentre la classica nuvoletta di Fantozzi si abbatte su Kimi che finisce di rompere il motore che non aveva rotto la gara prima.

 

Round 13- Belgio

(immagine tratta da circusf1.com)

Quando vai in Belgio sai che comunque te la dovrai giocare con il re di Spa. Infatti Kimi passa Massa ed Hamilton in sequenza alla fine del Kemmel le prime due volte che si passa di lì.. Prende e se ne va in serenità. Controlla la gara sino a 3 giri dalla fine quando comincia a piovere ed è il primo a passare.

Si ingarella con Hamilton che arriva lungo alla Bus Stop tagliando la chicane e cedendo “male” la posizione al punto di ripassare il finlandese alla Source. La pioggia aumenta Raikkonen e l’inglese cominciano un duello epico tra errori e recuperi fino a quando Kimi la “perde” spalmandosi sul muro di Blanchimont.

Hamilton taglia per primo il traguardo ma prende penalità e la gara viene “assegnata” a Massa.

 

Round 14- Italia

(immagine tratta da sportface.it)

La qualifica è bagnata ed un giovanissimo Seb Vettel sulla sua Toro Rosso la mette in pole in una giornata dove tutti fanno casino tra assetti, gomme ed uscite dal box. Tra i contendenti al titolo si salva solo Massa sesto mentre Hamilton è addirittura quindicesimo.

Vettel vince la gara bagnata della domenica di prepotenza davanti a Kovalainen e ad un gran Robert Kubica che va a podio dopo essere partito dalla P11. Raikkonen fuori dai punti mentre Hamilton ci mette una pezza chiudendo in coda a Massa che gli recupera solo un punto.

Mancano 4 gare alla fine e tra i due c’è solo un punto di differenza in classifica generale.

 

Round 15- Singapore

(immagine tratta da bandierascacchi.com)

Mi limito alla descrizione dei fatti altrimenti ci bannano.

“Prendi l’arte e mettila da parte”… ecco Nelson sr. avrebbe dovuto mettere da parte il figlio.

La gara a Fernando Alonso a seguito della SC causata da un “errore” di Piquet jr. che la mette nel muro.

Massa si ritira dopo essersi trascinato pompa di benzina e un paio di meccanici: il semaforo automatizzato Ferrari (introdotto in sostituzione dell’uomo col “lecca lecca”) da un verde troppo ottimistico. Ed è andata bene che non sia andata a fuoco mezza pit lane visto che l’attraversò tutta col braccio del distributore attaccato al bocchettone di rifornimento. Hamilton va a podio segnando punti pesantissimi rispetto allo zero di Felipe.

(Immagine tratta da formulapassion)

 

Round 16- Giappone

(immagine tratta dal sito dailymail.com)

Hamilton si becca penalità per aver tirato fuori Raikkonen alla prima curva e si becca anche Massa a sua volta penalizzato per averlo centrato. Nel gioco dei pit riesce ad arrivare in testa addirittura l’altro Sebastian della Toro Rosso Bourdais (penalizzato anche lui per aver centrato Massa) ma anche Trulli con la Toyota e il figlio di Piquet con la Renault. E quando c’è una gara incasinata Nando gode e la va a vincere sul suo amico Kubica che è autore di un bel duello con Raikkonen.

Al termine della gara Hamitlon ha 5 punti su Massa in classifica generale.

Round 17 – Cina

(immagine tratta dal sito formulauno.it)

Nel 2007 Lewis si arenò come un pivello all’ingresso della pit lane con le gomme finite. A distanza di un anno si prende un Gran Premio di forza, dominato dall’inizio delle prove fino alla bandiera a scacchi senza permettere a nessuno di fiatare. Kimi va più forte di Felipe e sul finire di gara gli viene chiesto di cedere la posizione al brasiliano che guadagna due punti in più da portare a casa sua in Brasile e sperare ancora di giocarsela.

 

Round 18- Brasile

(immagine tratta dal sito ufficiale della F1)

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco

Il Trap poteva piacere o meno, ma era saggio.

Interlagos è la casa di Massa e vincere non è impossibile. L’aiuto di un solo compagno di squadra non basta perché ad Hamilton basta un quinto posto per vincere il Campionato: di Ferrari ce ne sono solo due, ma ci potrebbe essere anche Alonso felice di aiutare Felipe in barba all’inglese e alla McLaren. Non basta ancora, però..

Massa fa il suo in prova piantando una pole con 4 decimi di vantaggio su Trulli secondo. Anche Raikkonen fa il suo mettendola davanti ad Hamilton.

In gara Felipe continua a fare il suo dominando una gara bagnasciutta con partenza ritardata e valzer di gomme e pit stop che non si capisce nulla. Hamilton non è ancora Hamster e si fa venire il braccino come l’anno prima facendosi passare al via per poi rimontare e restare per buona parte della gara in zona mondiale. Negli ultimi giri si scatena il putiferio. Il cielo minaccia pioggia imminente ed i big si fermano a cambiare le gomme passando alle intermedie. Massa è davanti in testa tranquillo e gestisce il vantaggio, mentre Hamilton resta dietro con gomme sbagliate visto che la pioggia tarda ad arrivare.

All’inizio dell’ultimo giro Lewis ha circa 15 secondi di svantaggio rispetto a Timo Glock che ha i punti per farlo diventare Campione e le gomme da asciutto. Comincia a piovere copiosamente: Hamilton raggiunge il tedesco passandolo alla Juncao quando nel box della Ferrari avevano già stappato le bottiglie. Sipario.

 

(immagine in evidenza tratta da stadiosport.it)

 

LA DIGRESSIONE DI SELDON: UN 2016 SHACKERATO, ON THE ROCKS CON QUALCHE CHICCO DI RISO!

 

La  “leggerezza della passione”, quel modo molto personale per condividere gli stessi eventi partendo spesso da convinzioni diverse, ma facendo comunque parte di una comunità con valori e riferimenti uguali per tutti, si è riassunta in questo luogo nel dialogo scherzoso che spesso è teso a cercare il dialogo ove non c’è concordia di opinioni. In quel bellissimo 2016, ahimè non per la Ferrari…, lo spirito era eccezionalmente positivo!

La battuta trasversale leviga e congiunge i gradini, fa intendere all’interlocutore che non vuole essere prevaricante, meno che mai offensiva. E’ il suggello del comune intendimento, ovvero dell’armonia cercata anche quando non si è d’accordo. E’ magari la risata che vi portate dietro tutto il giorno, o anche più. Che vi fa scorrere meglio la monotonia dei minuti meno piacevoli della giornata.

Mi è venuto in mente quindi di cercare ciò che più ci ha unito nell’allegria di questo sport. Perché è anche allegria, è bene ricordarlo! Cosa più delle battute, dei commenti ironici, degli sfottò, ci ha avvicinato alla condivisione di questa passione?

Bene! In questo articolo raccolgo le frasi, quasi sempre brevi, che hanno lasciato il segno. Non cercate tra di esse per forza la scintilla della risata incontenibile. Spesso sono fini, ciniche, geniali. Fanno sorridere, non per forza ridere. E’ un estratto della stagione 2016, cominciata con i test prestagionali e finita con Abu Dhabi e Nico WDC.

Nota minore: pur facendo parte di questo gruppo dal primo mese del primo anno (precisamente dal 25 novembre 2015) non troverete le mie, perché evidentemente era destino (poichè scomparse con la cancellazione del primo account), che non comparissero.

 

Divertitevi, se potete…

 

 

Morok6 anni fa Ma Alonso è come la madre dell’aceto, che trasforma anche il vino buono.

Fiammetta Krtica6 anni fa Da Arai a annegai

lucx6 anni fa •  Dai hanno una macchina che definire tale è un’offesa al pandino di “Sanchez” 😀

Morok6 anni fa  Le emozioni più forti del week end le ho avute dal soffiatore da giardino nel raccogliere le foglie dopo il GP.

Andras6 anni fa “è forse finita quando i tedeschi han bombardato Pearl Harbor????” (cit)

LS6 anni fa E dunque comincio ad infestare pure qua.

Morok6 anni fa Poi ci sarebbe il discorso riguardante il motorsport, soprattutto su cosa significhi quel “sport”, ma rimando alla prossima.

Voloandre6 anni fa Nessun disTurbo

Alex Sacchi6 anni fa Las Vegas…..il Tilkodromo prima che arrivasse Tilke

Alex MC126 anni fa “Non è un paese per preti” semi-cit.

Fabrizio Colombari Grumpy6 anni fa Io minatore non tecnico :-))

marloc6 anni fa Da tempo sostengo che RG è un Massa 2.0; veloce quando tutto gli gira bene ma fondamentalmente appena scavi un pochino salta fuori l’imperioso cazzaro di fondo.

LS6 anni fa • Mi preme rendervi partecipi di un commento tecnico (forse troppo) letto altrove (…) che può presentare grossi spunti di riflessione: “La Ferrari è nata bene, specie l’air scope e la parte superiore, Mercedes è effettivamente troppo grossa sopra”. Il candidato discuta…

Morok6 anni fa ci sarà dietro una teoria gender. Io rimango servo della gleba, a testa alta verso il triangolino che ci esalta…

Lattughiz 北斗の拳 • 6 anni fa “Arai, concimai, seminai, ma alla fine raccolsi solo una gran pedata nel sedere…”

Fiammetta Krtica6 anni fa sicuramente, ma insomma, nessun catastrofismo – come nessuno stappaspumantismo 🙂

Fiammetta Krtica6 anni fa nessuno suda freddo, perchè chi ha fede è protetto dal caldo e dal freddo e dall’umido e dal secco

Kimo Timonen6 anni fa A quanto ho capito Kimi ieri era a vomitare nel simulatore..

lucx 北斗の拳 • 6 anni fa Domani Kimi fa i test con quel che resta della monoposto utilizzata da Vettel?

Morok6 anni fa …ma i tempi non calano. Gatta ci cova. Qui ci vorrebbe un insider, un outsider, un lateralsider, quello che volete

Fiammetta Krtica6 anni fa siamo una manica de stronzi eh, vaddetto :))

gianluca726 anni fa Niki tu visto culo di ferrari? stretto stretto Toto tu no preoccuppare….ya……nostro airscope grosso grosso …ya….noi allargare e sfondare tutto….ya

gianluca726 anni fa Giorno a tutti…anche oggi siamo già campioni del mondo?

Lattughiz 北斗の拳• 6 anni fa Riccio si nasconde dietro una vetrina di denti..

Fiammetta Krtica6 anni fa il giro di uscita dai box di Wehrlein è comunque più rapido del giro tirato di haryanto.

Aviatore6 anni fa E’ una questione contrattuale. Gli aerodinamici li paga McLaren, gli esperti di aerofagia Honda.

lucx 北斗の拳• 6 anni fa E infatti Honda ha licenziato il proprio capo aerofago.

LS6 anni fa Io ho dato toner 2 (cit.), posso dare aerodinamica ad occhio?

LS6 anni fa Secondo me io e lei abbiamo curriculum simili, anch’io occhiologia e brancologia li avevo nel piano di studi. Se lei ha dato pure “Estrazione di metodi numerici dal bussolotto” e “Meccanica Irrazionale”, allora abbiamo specialità similari…

@Fiammetta Nordschleife76 北斗の拳• 6 anni fa Mi piaceva un sacco, poi arrivò Sainz e mi appassionai a Sainz. Si sa, la donna è armadio, comodino, divano.

marloc6 anni fa Lo so..lo so io …!!
Allora il primo che porta le mutandine della Michibata parte quinto; quello che porta proprio la Michibata parte quindicesimo; chi risolve il tensore metrico di un buco nero rotante senza utilizzare la soluzione di Kerr parte ultimo ma se porta Jim Kerr dei Simple Minds può scegliere un altro che parte ultimo al posto suo a patto che indossi le mutandine della Michibata tutto il weekend; chi riesce a convincere il botolo peloso di Hamilton a mordere il culo ad Hamilton parte al posto di Hamilton a patto che faccia tutta la gara con il botolo attaccato al bocchettone della benza tipo scena tre uomini e una gamba e ringhio; chi parte in pole parte secondo; chi parcheggia in seconda fila scena via montenapoleone sul marciapiede parte al posto di Mylander con la safety car; chi risolve il tensore metrico di un buco nero non rotante deve partire con Jim Kerr attaccato al guinzaglio come Roscoe visto prima; chi parte ultimo parte penultimo; chi parte penultimo parte penultimo di fianco all’ultimo; chi fa un tempo che è anche un numero primo parte primo ma solo se riesce a trovare un divisore del numero che non sia il numero stesso ed uno (questa in onore a Bernie); chi riesce a fare lo stesso tempo di un altro pilota parte dalla pit lane ma con le gomme winter; chi fa un tempo pari alla somma dei quadrati dei tempi di altri due piloti che hanno una traiettoria ortogonale fra loro, parte quarto; chi riesce a calcolare il rotore di un gradiente parte in pole ma solo se non è già occupata; chi porta un’amica parte decimo; se l’amica è figa parte nono, se l’amica è un trans parte al posto di Verstappen; chi vince a tressette parte quinto a patto che non si trovino le mutandine della Michibata; chi recita a memoria il credo, credo che non parte; chi riesce a fare un giro in retromarcia parte settimo; chi fa un giro contromano parte anche lui settimo ma in senso inverso al quello di prima; chi fa la pole con la dacia logan parte ottavo.
Ecco …
Mi pare sia tutto…..

LoSco6 anni fa Io mi fido anche ma…. Chi cazz’è?

Rosso Ferrari6 anni fa Se in Russia decidono la pole in base a quanta vodka riesci a bere..Kimi in pole con distacchi abissali!

@Fiammetta Nordschleife76 北斗の拳 • 6 anni fa Un primo scoop! Valsecchi non ha perso un grammo X-D

lucx 北斗の拳 • 6 anni fa • Hamilton ha la capacità innata di distruggere tutti i sogni altrui, anche quelli che contano 0

Landerio6 anni fa Amici, amici, amici e poi ti ciulano la bici.

Magic6 anni fa Ora vado a lezione di sintesi da Kimi così la prossima volta (forse) sarò più breve.

lucx 北斗の拳• 6 anni fa Tu hai una mezza idea sul “manettino” Mercedes, io manco quella 🙂 Qualcuno risponderà Ciao

Morok6 anni fa Tiè 20HP, barbone, e vai a vivere un po’

Andras 北斗の拳 • 6 anni fa Barbie mostra il reggiseno ehm i muscoli

Myriam Ferdi6 anni fa Ho bei ricordi del gp del Bahrein dello scorso anno: una serie di strafalcioni di Vettel nel tentativo di superare una mummia finlandese

marloc6 anni fa No vabbè dai. Ana “legata” nella rete.. La Bouchard con la mini e le “schiave” ai piedi.. Faccio la schiuma dal naso già di prima mattina…

Morok6 anni fa Complimenti alla Radiazione ed ai suoi radiatori

lucx 北斗の拳 • 6 anni fa Qualcuno ha notizie del capo radiatore?

Braccio6 anni fa Il mondo non sopporterebbe due me, a dire il vero nemmeno io sopporterei la compagnia di un altro me 🙂

Kimo Timonen6 anni fa Aspetto consapevolmente il Meteorite Quello Grosso, sorridendo.

lucx 北斗の拳• 6 anni fa •  E’ palese che si stanno preparando alla discesa in campo (!) di Audi.
Avremo sicuramente un Q5 a breve.

zebaldo6 anni fa La griglia invertita non mi piace, preferisco l’inversione della grigliata quando da un lato la carne è cotta

Lattughiz 北斗の拳• 6 anni fa • Il fatto è che si è innamorato di Nico e ha deciso che perammore gli lascia vincere il WDC…

Morok6 anni fa O hamiltoniani. O massesi. O sainzisti. O raikkoniani. O ricciardesi. O bottani. O….

Andras 北斗の拳 • 6 anni fa Kimi davanti a Vettel, gombloddone 😂😂😂😂

@Fiammetta Nordschleife766 anni fa Il Titanic aveva la pull rod.

gianluca726 anni fa Vettel:”credo di aver capito dove è andato più veloce kimi”……al bar:)))

Alex Sacchi6 anni fa ci impiega meno una donna a partorire che questi a rimettere la bandiera verde

Lattughiz6 anni fa “Race Car” è palindromo, lo sapevate?… (così su sky sports ammazzano i tempi morti).

Alex MC126 anni fa Il figlio del rallysta ha battuto in qualifica il nuovo Senna/Schumacher/Clark/Fangio. Mannaggia. Mi sta crollando la terra sotto i piedi

Morok6 anni fa il manettino, meglio noto con il termine più classico: “il manico”

Myriam Ferdi Andras6 anni fa “La Ferrari logora chi ce l’ha”

Andras 北斗の拳 • 6 anni fa • Mi permetto di far notare l’equivalenza assoluta tra numero di capelli neri in meno e numero di rughe facciali in più di MAB da quando è stato fatto TP Ferrari

Andras 北斗の拳 • 6 anni fa Noto una tensione più vibrante sul Bring quest’oggi. Si interessano, scambiano commenti

LoSco6 anni fa C’ho un Master in cazzate vintage

LoSco6 anni fa • Ma tu lo hai dato Fondamenti di Futilità? Altrimenti non sei nessuno

Lettore espatriato6 anni fa • Sbarcando a Barcellona, Maurizio vide molti Tifosi e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Evasione fiscale a Panama in 5 minuti, aerodinamica ed effetto Coanda con i cucchiaini, fare le “o” con il fumo. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i tecnici dicendo: “Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali perciò, in modo che, andando negli hotel, possano mangiare, ordinare “una coperta in camera” e fantasticare degli aggiornamenti e dei decimi guadagnati. Maurizio non capiva perche’ , con 25 gradi fuori , i Tifosi potessero volere una coperta , ma i suoi tecnici dissero che era meglio cosi. Ma egli rispose: “Voi stessi raccontate degli aggiornamenti e dei decimi guadagnati”. Gli dissero: “Dobbiamo andar noi a raccontare per la cinquantesima volta degli aggiornamenti e fargli bere che guadagneremo secondi sui crucchi?”. Ma egli replicò loro: “Quanti decimi avete guadagnato? Andate a vedere”. E, tornati trafelati, riferirono: “Cinque decimi e due bandelle”. Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull’erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Presi i cinque decimi e le due bandelle, levò gli occhi al cielo, pronunziò il bestemmione con Antonini, prese i 5 decimi e li diede ai tecnici perché li distribuissero; e divise le due bandelle fra tutti. Tutti ebbero 5 decimi e un pezzo di aggiornamento, festeggiarono, si ubriacarono ed, alla fine , tornarono in albergo parlando di dodici secondi al giro guadagnati sulla Mercedes, di macchina completamente nuova a ogni Gran Premio e mondiale in cassaforte fino alla nascita del nipote di Max Verstappen. Poi, i tecnici, tornando ai box, riguardarono i dati. Erano 0,5 decimi. E , allora, furono parole, ma non per signore.

Flo6 anni fa • Meglio, piove fino a mezz’ora prima, così l’entusiasmo sale alle stelle, poi spunta un sole che nemmeno a Nairobi e ti asciuga la pista proprio prima del via. E viene voglia ti tagliarsi i maroni.

Pier Alberto 北斗の拳• 6 anni fa I lattinari hanno sempre qualcosa che flette troppo…

gianluca726 anni fa Lo sbaaam che avete appena sentito era il rumore del mio tablet lanciato sul muro….grazie e scusate

gianluca726 anni fa • Come promesso ho chiamato a maranello ed il centralinista, consapevole della legittimità della mia richiesta di chiarimenti sulla particolare situazione della rossa, mi ha prontamente passato l’interno di mab. Lo stesso era già a conoscenza della tesi di Marloc (“ma non ne capiva solo di tette? ??”) e di quella di Seldon ed ha subito risposto ai miei quesiti :”vedi caro Luca (mi chiama sempre così. ..tanto che ho il dubbio che mi scambi per lucx)…il problema tra Fp, q3, q2, q1 sta semplicemente nel fatto che…praticamente…..in effetti. …..in parole semplici. ….. oh scusa devo chiamare a Turrini. ..non so che cippa gli ha detto Marchionne. …ti richiamo io…ciao…tuuuuuuu …..tuuuuuuu ”
a scanso di equivoci il presente commento è frutto di momento di scazzo infinito in attesa che mio figlio finisca di distruggermi il PC. :)))

Lattughiz5 anni fa Domenica, barbecue. Per quanto mi riguarda

Morok5 anni fa che ci conservino, almeno per questo, un po’ di incertezza. E poi s’è sempre detto che questo è l’anno di Nico, mica che era l’uomo del primo quadrimestre

@Fiammetta Nordschleife765 anni fa  Le PL andrebbero sempre commentate dai portantini di Un sacco bello: Poessetutto e poessegnente..

Lettore espatriato5 anni fa …… A proposito di Stella Cometa , pare che i Re Magi ( Sergio, Maurizio e Sebastiano) si siano recati , carichi di Oro, Fumo e Birra , in una grotta vicina alla Lunigiana.

gianluca725 anni fa Su Sky f1 siberia dicono che c’è un diretto collegamento tra la presenza della Masolin sulla Pit Line ed il tasso di umidità, con fenomeni temporaleschi se si avvicina Jacques Villeneuve. ..boh

Lettore espatriato5 anni fa 2 warnings per Verstappen. Quando lo puniscono ? A 35 warnings ?

lucx 北斗の拳 • 5 anni fa • Con il distacco di Allison da Maranello continua quello che è il vero tormentone della Ferrari.
La “paternità”.
Non si sa, oltre ogni ragionevole dubbio, di chi fosse figlia:
la F14T
la SF15T
Di chi è “figlia” la SF16-H.
Di chi sarà “figlia” la SF17qualcheletteradell’alfabeto.
E se le voci di un Binotto “pro tempore” sono vere, anche della SFannoacaso+qualsiasiletteradell’alfabeto

LoSco5 anni fa …… il progetto 2017 è meglio affidarlo a uno che ci si possa dedicare a tempo pieno, nel 2018. Cosi’ lo famo bene 😀

@Fiammetta Nordschleife765 anni fa Ma chi “ha nato” Lauda? Niuno, egli nasce come Minerva dalla testa di Giove, come Venere dalla spuma del mare!!

SUNINGOUT5 anni fa • La Masolin ? La Saderini ? Sky fa cagàre , ma quanto a gnocca nun je poi ddii niente !!!

Pier Alberto 北斗の拳 • 5 anni fa Ho capito bene che la MB ha le fric c’est chic nel vanity panel?

Andras 北斗の拳• 5 anni fa e niente, a maiali come noi Ringers getti ‘na ghianda e ce fai felici :-))))

Landerio5 anni fa Ho deciso che invierò il curriculum in Ferrari che tanto per andar a bere fiaschi di vino a giro per il mondo io sono allenato.

Andras 北斗の拳• 5 anni fa Il lato B. Mandano in streaming delle foto nude di Bieber al Negro che si arrazza e rimonta

Andras 北斗の拳 • 5 anni fa Ho appena finito una Skype con papà Milton. È ufficiale: per il primo compleanno del Blog del Ring mamma Neyde prepara la fajolada per tutti i Ringers! Bruno Lalli porta il vino, zio Emmo le ballerine di Samba. Ed il cruzeiro si impenna!!!!!!!

lucx 北斗の拳• 5 anni fa Visto il tuo famigerato bacio 😘 della morte 💀 in realtà stavano cercando di risolvere il problema alla radice. A Vettel invece per farsi strada il partenza stanno pensando mettere la motosega (a buon mercato) sul muso anteriore.

marloc  • 5 anni fa In mezzo al gruppo a “su-suca” rischi di non finire il primo giro…

Lettore espatriato  • 5 anni fa Raikkonen e Turrini sono come due macchine in scia . Tu credi che a guadagnare velocita’ sia solo quella dietro (Kimi). Invece se ne avvantaggiano entrambe .

Aviatore • 5 anni fa Ron ha capito che per dominare gli ci vuole ancora qualche giorno

Andras 北斗の拳• 6 anni fa Difficoltà nel 2014? Nel senso che con Nico subito out il Neghèr ha corso col braccio fuori pensando a Justin Bieber in costume?

ILKönz5 anni fa Vabbè, Annomobene a malapena sa formulare frasi di senso compiuto nella sua lingua madre, figuriamoci in inglese.

drnice5 anni fa troppe red bull fanno male. c’è scritto anche sull’etichetta. basta leggerla.

drnice5 anni fa appunto. se vanno a torino quelli stanno ad amsterdam, se vanno a londra quelli stanno a torino………l’importante è sapere dove andare.
per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare ????(cit.)

ILKönz5 anni fa • E tanto per cambiare, si rompe il cambio di Vettel. Scusate il gioco di parole.

Andras 北斗の拳• 5 anni fa “Dopo l’uscita di Allison nel team c’è il clima giusto” – MAB
Agile, in scioltezza. Daje

ILKönz5 anni fa Pinone post FP3: Ferrari bellissima sorpresa, resta da capire come ci sono arrivati.
Appunto.

gianluca725 anni fa No no…si narra che Dove passa Marloc non cresce più il pelo….lassa sta:))))

Pier Alberto5 anni fa Scende la notte, la temperatura cambia e la SF16-H si trasforma in mr. Hyde.

Pier Alberto5 anni fa 58 qualifiche, 55 pole Mercedes. A momenti neanche la Dallara in Indycar fa questi numeri…

Morok5 anni fa metti che sono con la MIchibata alle spalle e non me ne sono accorto, ed il Marloc avanza verso me…

gianluca725 anni fa Nell’attesa si consigliano attività rilassanti domenicali….uccidere la moglie, rasare il cane del vicino che abbaia la notte, andare in un luogo di culto ferrarista e dire forza Alonso o andare in uno Alonsiano e scrivere petrovvvvvv…insomma cose del genere. ..buona domenica 🙂

Andras 北斗の拳• 5 anni fa Non ci capì “poco”. Ci capì una sega!

 

Ringrazio per l’attenzione e chiedo perdono se ho esposto solo il 2016, ma voi non vi rendete conto di cosa ci voglia per leggere un anno di commenti con attenzione. Divertente, ma lungo lungo lungo.

Antonio!

 

FORMULA ONE SEASON REVIEW: 2006

Son quasi 16 anni che penso che il canto del cigno del Kaiser in Rosso avrebbe meritato ben altro epilogo. Dopo la tremenda stagione 2005 nata sotto gli infausti auspici di una rivoluzione aerodinamica atta unicamente a spezzare l’egemonia totale della F2004 e condita dall’aberrante regola di un solo treno di gomme per tutto il weekend di gara la stagione 2006 rivede la Rossa sugli scudi. L’annata in questione vede l’introduzione dei V8 da 2,4 litri a rimpiazzare i V10 da 3 ed il ban del Mass-Dumper appena prima del GP di Turchia. La F138 nasce bene e viene giustamente cassata la regola dell’unico treno di gomme per GP intero. Di contro in Renault non stanno a guardare e mettono in pista una degna erede della monoposto che ha vinto WDC e WCC l’anno precedente. Visivamente parlando sono due le immagini che restano indelebili a fine Mondiale: la prima è il V8 del Kaiser in fumo a Suzuka (complice il fatto che entro codesta gara bisognava omologare le unità motrici per gli anni successivi quindi Ferrari mise  in pista la più potente del lotto) mentre stava andando a vincere, la seconda è Fisichella che gli buca la posteriore sinistra ad Interlagos costringendolo a ripartire ultimo a quasi un giro dal leader Massa. Il tutto dopo che Briatore dal suo arrivo in Brasile in poi parla a vanvera per tutto il weekend di come tema che “Massa possa eliminare Alonso in gara per favorire Schumacher”. Il “chiagni e fotti” Cuneo-style insomma. Per quanto riguarda invece la fine della parabola Rossa del Kaiser le cose andarono così: Michael, in una F1 nella quale i test in pista erano liberi e quindi costituivano un impegno gravoso almeno quanto i weekends di gara, non ne aveva più di occuparsi di corse al di fuori dei GP e quindi dopo il vittorioso GP di Imola dice a Montezemolo che a fine anno si ritira. Il Presidente prende nota e mette Raikkonen sotto contratto (verrà però annunciato solo a Monza). Durante la stagione però il Kaiser si ingolosisce complice la possibilità di rivincere di nuovo l’iride e dice a Montezemolo che ci ha ripensato e che nel 2007 vuol continuare a correre. Il Presidente gli dice che non c’è problema ma che avrà Raikkonen e non Massa come compagno di squadra l’anno successivo. Michael decide allora di ritirarsi dando in pasto alla stampa di “non voler togliere il posto a Massa per il 2007”. Naturalmente il fatto che avrebbe avuto accanto il Pilota più veloce degli ultimi 5 anni non c’entrava nulla eh. Come no

GP BAHREIN

La stagione si apre in Medio Oriente con Massa che ne benedice l’apertura producendosi in un testacoda in gara alla staccata di curva 1 che fa ripensare ai suoi esordi in Sauber più che alla maturità necessaria per il posto da titolare. Vince Alonso davanti al Kaiser ed a Raikkonen che rimonta dalle retrovie

GP MALESIA

Ultima vittoria di Fisichella in Formula 1. Fa riflettere che sia stato in Renault nei due anni iridati dell’Asturiano raccogliendo solo le briciole. Alonso secondo già vola via in classifica, Jenson buon terzo

GP AUSTRALIA

Alonso sempre più solo in testa al WDC nel giorno in cui vince mentre il Kaiser la sbrana in gara all’uscita dell’ultima curva denotando il primo passaggio a vuoto di concentrazione della stagione che, conti alla mano (a questo andrà aggiunto Monaco in prova e Budapest col bis di errori in prova e gara), conteranno per la sconfitta di fine anno almeno quanto il motore in fumo a Suzuka. Le difficoltà della Ferrari furono causate dalla scelta di gomme troppo dure, che nel weekend inusualmente fresco non volevano saperne di entrare in temperatura.

GP SAN MARINO

Che goduria, era dal giro d’onore dell’anno prima con Alonso che faceva quel gesto di scherno con le manine che aspettavo il momento nel quale gli avremmo reso pan per focaccia. A volte la vita sa essere dolce in un ragionevolmente corto lasso di tempo

GP EUROPA

Il Kaiser e la F138 confermano il buon momento di forma vincendo anche al Nurburgring dopo averlo fatto al Santerno. E’ la prima volta in due anni che Alonso ha l’aria preoccupata sul podio

GP SPAGNA

L’Asturiano si dimostra profeta in Patria e torna ad arpionare il primo posto in gara dopo due GP a digiuno di vittorie. Un Kaiser perplesso può solo applaudirlo sul podio

GP MONACO

Grave passaggio a vuoto del Kaiser in prova che, con la pole provvisoria in tasca, la parcheggia alla Rascasse per impedire ad Alonso di migliorare il suo tempo. La Direzione gara lo fa partire ultimo mandando così in  fumo una posizione di partenza sicura in  prima fila. Alonso ringrazia e vince NDLG ma una gara piuttosto ricca di colpi di scena, per gli standard di Monaco, gli permette di rimontare fino al quinto posto a meno di due secondi dal podio.

GP INGHILTERRA

Alonso nuovamente a segno per la terza volta di fila col Mondiale che prende decisamente la via di Enstone

GP CANADA

L’Asturiano cala il poker di vittorie consecutive nella tappa al Gilles Villeneuve di Montreal. E’ il momento dell’anno nel quale il distacco in Classifica Mondiale tra lui ed il  Kaiser è massimo

GP STATI UNITI

Il Kaiser blocca l’emorragia di sconfitte imponendosi ad Indianapolis in una tappa da sempre amica alla Ferrari. Il distacco da Alonso è ancora importante ma forse inizia a vedersi un’inversione di tendenza tra i rapporti di forza in campo. NDLG Montoya causa la più grande carambola al via fino a Spa 2012, rifiuta di elaborare ulteriormente e lascia la F1, stanco soprattutto dell’ambiente McLaren.

GP FRANCIA

Il Kaiser mette a segno una doppietta imponendosi in un altro circuito “amico”, Magny Cours in casa (si fa per dire) della Renault

GP GERMANIA

Tris di Michael che torna a vincere tre GP di fila come nel 2004. E’ forse il momento migliore dell’anno nel quale l’inerzia sembra a suo favore così come la forma dell’auto rispetto alla Renault di Alonso

GP UNGHERIA

Weekend disastroso del Kaiser che prima incassa una penalità per un’infrazione commessa in prova che coinvolgeva lo stesso Alonso poi, in gara, in testa con Alonso fuori e gomme intermedie finite su asfalto asciutto si ostina a restare in pista mettendosi a fare a ruotate coi più veloci De La Rosa ed Heidfeld anzichè pittare per delle slick fresche che gli avrebbero garantito almeno un podio. Rompe una sospensione, si ritira ma viene comunque classificato sesto. Terzo weekend di errori marchiani dopo Melbourne e Monaco

GP TURCHIA

Misteri buffi della fede Rossa. Il Team del  “let Michael pass for the Championship” decide di sacrificare la gara del Kaiser per non rovinare quella di Massa facendolo accodare al Brasiliano per il pit sotto Safety Car anzichè fare l’esatto contrario. Alonso ride e si ritrova davanti al Kaiser dopo il pit e lì resta fino alla bandiera a scacchi che vedrà la prima vittoria di Felipe in Formula Uno.

GP ITALIA

Weekend nero di Alonso che prima viene penalizzato in prova per un impeding inesistente ai danni di Massa, poi pensa bene di dire ai microfoni in Mondovisione che la Ferrari è solo Mafia ed infine rompe il motore in  gara. Il Kaiser torna alla vittoria nel giorno in cui durante i festeggiamenti sul podio l’altoparlante annuncia il suo ritiro a fine anno con Raikkonen, secondo accanto a lui, a rimpiazzarlo. Il Mondiale forse è ancora aperto

GP CINA

Ultima vittoria di Michael in Formula Uno in una gara bagnata corsa magistralmente e vinta di forza sulle due Renault. Da notare Fisichella che fa le prove generali per la coglionata di Interlagos prendendo a ruotate il Kaiser in curva 1 in occasione della sua ripartenza dopo l’ultimo pitstop in gara.

GP GIAPPONE

Il Mondiale di fatto finisce qui, col V8 del Kaiser in fumo mentre sta andando a vincere ed Alonso che fa vedere il pugno di soddisfazione in Mondovisione mentre lo passa. Sic transit gloria mundi

GP BRASILE

Che la Dea Bendata guardi altrove lo si capisce già in prova col  Kaiser costretto a rinunciare all’ultimo tentativo per un problema tecnico che lo relega quasi a metà schieramento mentre Massa firma la pole. In gara però comincia a rimontare furiosamente mangiandosi letteralmente chiunque lo preceda finchè, ovviamente, Fisichella lo sperona mentre subisce il sorpasso in curva 1 costringendolo ad un giro intero su 3 ruote ed a pittare ripartendo ultimo quasi doppiato da Massa. Si produrrà un un’epica rimonta che lo porterà ai piedi del podio nella gara che vedrà Alonso conquistare il suo secondo (ed ultimo) titolo Mondiale. Nota personale: è vero che dopo Suzuka giusto la matematica teneva aperto il mondiale. Chi scrive però avrebbe però voluto vedere volentieri Alonso sudar freddo per quasi tutta la gara col Kaiser in testa (con la rimonta iniziale quasi c’era, Alonso stesso prima della gara aveva detto che se se lo fosse trovato dietro si sarebbe scansato lasciandolo passare) e lui a pregare che la Renault non lo lasciasse a piedi. Non è andata così, pazienza. Fortunatamente un anno dopo salderemo il conto grazie a quello che, intervistato in griglia a pochi minuti dalla partenza del GP, rispose candidamente “I was taking a shit” al giornalista che gli chiedeva perchè era in ritardo nei preparativi a calarsi in macchina per il suo ultimo GP in Mclaren