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MART1NATOR DOMINATORE DEL THAI. – MOTOGP GRAN PREMIO DI THAILANDIA

Jorge Martin domina in Thailandia, vincendo la Sprint e la Gara. Si riporta a -13 da Bagnaia, mondiale sempre più in bilico.

Le urla dei GP scorsi nel Box Ducati Lenovo Team, dopo l’errore di Martin in Indonesia che ha spalancato le porte della vittoria a Bagnaia e quelle dell’Australia dove la soft del Maiorchino non ha retto dopo una gara dominata, sono la perfetta rappresentazione di ciò che sta accadendo. Il Mondiale sta lentamente cambiando padrone, lo sanno nel Team, lo sa Bagnaia, lo sa Martin e soprattutto quella vecchia volpe di Borsoi.

Jorge Martin è un pericolo costante, frena meglio ed anche osservando i dati nel box di Bagnaia sono in netta difficoltà ad arginare lo strapotere del Maiorchino. Non l’hanno mai fatto se non per un chiaro e palese errore diretto di Martin.

Nel weekend appena concluso Jorge Martin ha letteralmente dominato, facendo segnare la pole position con un tempo stratosferico mentre Bagnaia chiude soltanto in seconda fila. Una brutta partenza in gara Sprint gli costa molti punti anche perché non riesce a riportarsi sugli inseguitori, il passo lo aveva ma la lotta tra Zarco ed Alex Marquez gli ha fatto perdere moltissimo tempo.

La gara della domenica è stata tra le più belle che io ricordi negli ultimi anni, riportandoci indietro di qualche anno. Abbiamo rivisto finalmente uno scontro al vertice, come accadeva nei tempi d’oro. La partenza di Martin è stata fenomenale, ha amministrato questa maledetta Michelin, ed ha tenuto il gruppo compatto.

Tatticamente era la cosa migliore da fare, tecnicamente era molto difficile per uno come Martin. Il maiorchino ama andare in testa e fare ritmo, è velocissimo ma con questi pneumatici non puoi farlo perché o finiscono o ti stendi (quanto manchi Bridgestone!!!). Brad Binder sta zitto e buono per 18 giri per poi sferrare l’attacco dopo una lunga serie di tentativi andati a vuoto. Nasce una bagarre tra i due bellissima che si protrae fino all’ultima curva come ai bei tempi tra Marquez e Dovizioso.

Bagnaia nonostante la bella rimonta non è mai veramente della partita, si stava staccando quando mancavano 5 giri ma l’inizio della bagarre tra Binder e Martin gli ha permesso di rimanere attaccato senza mai però riuscire a potare un attacco decisivo. Riesce a prendersi il 2° posto grazie alla penalità data a Binder per aver pizzicato il “verde” nell’ultimo giro.

I due Piloti sono divisi da soli 13 punti quando mancano 3 GP alla fine. La Malesia dove entrambi sono fortissimi e dove potrebbe piovere, il Qatar con il circuito di Losail che è appannaggio Ducati e dove lo scorso anno Bagnaia scivolò mentre tentava il sorpasso proprio su Martin ed infine Valencia.

Tecnicamente anche Bezzecchi è in lizza per il Mondiale, probabilmente fino al prossimo GP quando verrà matematicamente escluso.

 

IL RESTO DEL MONDO!?

Mentre Brad Binder lotta per le vittoria, le altre KTM arrivano agli ultimi tre posti della classifica. Siamo sicuri di dargli la KTM di GasGas a quello che si preannuncia come un kraken!? Altro spunto interessante, Fabio Quartararo ha appena superato in classifica generale il pilota Factory KTM Jack Miller.

La Honda è tenuta a galla dal solito Marquez, che in gara sprint regala spettacolo con Aleix Espargaro rifilando 7 secondi in 13 giri a Joan Mir. In gara chiude in top10 regalando battaglie con Bagnaia ed Espargaro e perdendo nel finale la posizione da un ottimo Quartararo che salva la baracca Yamaha.

Aprilia in crisi nera anche qui, dopo la penalità di 3″ ad Aleix ed il ritro anzitempo per problema tecnico di Vinales. È sparita quella che ad inizio stagione sembrava una moto in grado di lottare davvero per il Mondiale.

MERCATO.

Manca ancora il nome del Pilota HRC. La casa motociclistica più vincente al Mondo non ha ancora un Pilota per il 2024,  il mondo si è ribaltato. Fabio Diggiannantonio è l’unico attualmente libero sul mercato. Honda potrebbe pensare a qualcuno di Aprilia anche se personalmente avrei promosso qualcuno dalla Moto2. Chi!? Fermin Aldeguer.

 

Francky

 

 

 

MOTOGP2023-GP DI INDONESIA. E’ UN MONDIALE BELLISSIMO

Il mondiale diventa caldissimo e non solo in senso figurato. I ragazzi della Motogp arrivano nel caldo terribile dell’Indonesia per giocarsi la gara numero 15 di 20 e la prima di un filotto di 3 a cui seguiranno Australia e Thailandia tutte d’un fiato..(come a settembre, Mah).

L’inerzia del campionato è dalla parte di Jorge Martin a partire dalla caduta a Barcellona del WC in carica  Bagnaia. Per loro sarà importante giocarsela e provare a far proprio questo mondiale perché nel 2024 si ritroveranno in casa Ducati un cliente terribile di nome Marc Marquez. Lo spagnolo sarà sulla sella della moto di Gresini e tornerà protagonista: intanto gli è già tornato il sorriso

 

QUALIFICHE

Non doveva nemmeno esserci vista la clavicola rotta poche settimane fa ed invece Luca Marini stampa la pole position davanti alle due Aprilia ufficiali di Vinales ed Espargaro, ad un ottimo Quartararo, al solito Binder e, finalmente al primo dei due pretendenti al mondiale 2023 Jorge Martin solo sesto.

Bagnaia non ci ha capito molto finendo addirittura in P13 preceduto anche da un altro potenziale assente Marco Bezzecchi fresco di operazione alla clavicola, da un redivivo Di Giannantonio ed anche dal proprio compagno di squadra Enea Bastianini.

Le gare si mettono in salita ripida per il leader del mondiale e del team Ducati.

 

SPRINT RACE

E niente, la velocità che in questo periodo storico è in mano a Jorge Martin è micidiale. Già “re delle sprint” vince l’ennesima dell’anno e si issa in testa alla classifica del campionato sopravanzando un opaco Bagnaia che dalla P13 riesce solo ad arrivare alla P8.

Eroici i due Mooney VR46 che non avrebbero dovuto esserci e che allietano il proprio box completando il podio della Sprint.

Giusto per “evidenziare” i favoritismi Ducati tra Martin e Bagnaia si classificano Marini, Bezzecchi, Di Giannantonio(P6) Bastianini (P7).

 

GARA

Chi scrive pensa che la gara di oggi sia stata di gran lunga la più bella dell’anno a prescindere dai risultati.

Abbiamo visto tutto ciò che c’era da vedere ed anche quello che ci potevamo immaginare:

  1. Uno strepitoso Jorge Martin partire come una palla di cannone dalla P6 ed agguantare il comando alla prima curva per poi mantenerlo di forza sino a quando non è scivolato.

2. Un fantastico Pecco Bagnaia partire bene e rischiare tutto il rischiabile nei primi 3 giri per risalire sino alla terza posizione. Raggiunta la stessa ha mantenuto la calma ma non ha perso la voglia di andare ad agguantare chi aveva davanti braccando Vinales. Invece di accontentarsi dopo la caduta di Martin è andato a prendere lo spagnolo per poi “controllarlo” sino alla fine.

3. Un ottimo Vinales al quale manca sempre un soldo per fare una lira per vincere ma oggi è stato bravo. Ed è stato bravo perché è riuscito a resistere a Quartararo.

4. Uno spettacolare Quartararo che per arrivare a podio tenendosi dietro varie Ducati, Aprilia, KTM ci ha messo davvero tanto mestiere e tanta velocità.

5. Un eroico Bezzecchi operato 6 giorni fa alla clavicola combattere come un leone.

6. Un commovente Di Giannantonio ai piedi del podio e attualmente a piedi per il 2024.

7. Un redivivo Bastianini (rientrante dopo altre 3 gare di stop) autore di una seconda parte di gara convincente coronata dal giro più veloce in gara che può solo far bene al suo morale ed al campionato.

8. Il solito Marquez che a forza di non darsi per vinto assaggia più asfalto 2023 che può per non assaggiarlo più nel 2024.

9. Il gemello cattivo di Binder che quando entra nel fianco dei colleghi li stende invece di superarli come fa il gemello buono. Alla prima spinta ci può stare il Long Lap ma alla seconda (con gara rovinata sia per Marini che per Oliveira) ci andrebbe la bandiera nera.

 

Giusto il tempo di chiudere il materiale nelle casse per riaprirlo sull’australiana Isola di Filippo già venerdì prossimo per un altro weekend importante.

Bagnaia ha il vantaggio di 18 punti e la fiducia ritrovata grazie ad una gara strepitosa che forse nemmeno pensava di riuscire a compiere.

Martin ha l’euforia dell’ultimo mese e mezzo che gonfia le vele della sua consapevolezza di essere il pilota con il miglior stato di forma del momento.

Lotta a due da qui a fine campionato sulla (stessa) moto migliore già campione Costruttori 2023.

Ducati campione in ogni caso, perché se dovesse vincere il campionato Jorge Martin sarebbe la prima volta che una marca riesce a vincere anche con un team satellite nell’intera epoca Motogp.

Credo che a Borgo Panigale non avrebbero potuto fare di meglio a prescindere da come andrà a finire.

 

Buon divertimento a tutti.

A domenica prossima

MOTOGP 2023-GP DEL GIAPPONE MOTEGI

Tutti d’un fiato dalle Indie al Giappone per il classico di Motegi.

Assenti per infortunio Bastianini, Marini, Alex Marquez (ormai si deve fare il contrappello come durante il servizio militare) si rivede finalmente Alex Rins che torna sulla Honda di Cecchinello per le ultime gare prima di passare in sella alla Yamaha ufficiale nel 2024. In pista anche il collaudatore Yamaha Cal Crutchlow vecchia conoscenza del circo iridato.

La pista di casa Honda è iperconosciuta dai baldi giovani del Motomondiale, pertanto gli stessi non patiranno l’assenza di dati e riferimenti come lo scorso weekend. Ciò dovrebbe portare i valori in campo alla condizione pre-India.

 

QUALIFICHE

Il pilota più in forma del momento resta Jorge Martin che conquista una splendida pole abbattendo il record del circuito fissato al mattino da Binder durante le FP. Bagnaia agguanta il secondo posto in extremis con un giro dei suoi che non è comunque sufficiente a battere lo spagnolo. In terza posizione un redivivo Jack Miller che lo scorso anno a Motegi aveva addirittura vinto la gara. Il mattatore di Buddh Bezzecchi “solo” quarto davanti all’altra Ktm di Binder e ad un magico Di Giannantonio davanti a Marc Marquez “ottimo” settimo.

Bezzecchi ha approfittato dell’aiuto della scia offerta da Bagnaia dopo che nel primo tentativo era caduto rovinosamente con la prima moto. Questo in faccia a tutte le malelingue.

 

SPRINT RACE

Jorge Martin mette in scena una gara alla sua maniera. Se ne va salutando subito i compagni di viaggio e l’unico in grado di stargli vicino è Binder che si issa presto al secondo posto.

Bagnaia rimane a battagliare con Miller e finisce sul terzo gradino dello “sprint podio” lasciando per strada altri 5 punti in favore dello spagnolo che arriva a -8 in classifica generale. Bezzecchi si arrabatta sino alla sesta posizione preceduto anche da Zarco ma davanti al buon Marquez che riesce a mantenere la posizione di partenza in griglia. Opache le Aprilia che finiscono anche dietro all’ottimo Di Giannantonio. Mir resta in piedi e finisce tredicesimo, mentre Quartararo arriva quindicesimo davanti al compagno di team che non vede l’ora di salire sulla sua Ducati.

 

GARA

La corsa parte quando inizia a scendere qualche goccia d’acqua. Giusto un giro e tutti i migliori prendono la corsia box per il cambio moto. Il più veloce della prima fase è Aleix Espargaro che monta una rain morbida come Marquez. La pioggia leggera aiuta lo spagnolo che però ben presto viene sopravanzato dai soliti Big man mano che la pioggia si intensifica. Cade Binder e la gara prosegue con Martin che tiene Bagnaia a distanza di un secondo mentre Marquez risale sino al terzo posto.

Ma verso metà gara la pioggia aumenta al punto che prima Espargaro e, subito dopo, Bagnaia e Marquez alzano il braccio per far uscire la bandiera rossa: poca visibilità ed i piloti partiti con caschi non adattati alle nuove condizioni climatiche, consigliano di usare il buon senso.

Meno di un ora di pausa e la direzione gara fa rientrare i piloti in pista per un nuovo tentativo prima che l’oscurità scenda sulla pista.

Sighting lap e Warm up lap sono sufficienti per dire basta, arrivare oltre la metà gara e assegnare il punteggio pieno.

Jorge Martin completa un altro filotto (pole, sprint, gara) dopo quello di Misano. Conferma così di essere il più in forma del periodo e rosicchiando altri punti al leader Bagnaia che resta tale ma con sole 3 lunghezze di vantaggio. Marc Marquez conquista un podio nel giardino di casa Honda che potrebbe anche essere il suo regalo d’addio alla casa di Tokio.

 

CONSIDERAZIONI SPARSE

Ad ottobre in Giappone il clima è spesso piovoso. Far partire la gara alle 15 locali per fare un “favore” agli spettatori europei resta un idea idiota oggi come lo è stato in passato anche per altre discipline motoristiche. Le giornate si accorciano ed un ritardo qualsiasi porta al risultato di non riuscire a finire la corsa. Attribuire il punteggio pieno con il solo 50% di gara percorso è bizzarro a prescindere dal tifo e dal vincitore.

Bagnaia ha dilapidato tutto il vantaggio a partire dalla caduta di Barcellona. Lo scorso anno ha mostrato di saper vincere rimontando, quest’anno dovrà dimostrare di sopportare la pressione di chi lo insegue.

Ormai manca solo l’annuncio ufficiale di Marquez alla corte di Gresini. Un terremoto visto che ha spostarsi è il pilastro della categoria del dopo Rossi. Potrebbe riuscire in un impresa epica e farlo laddove tanti altri non sono riusciti addirittura in un team satellite. Pur non essendo dotato dell’ultima versione di Desmosedici le differenze tra l’ultimo upgrade ed il precedente delle moto bolognesi sono davvero poche. Ci sarà da divertirsi e ci sarà da sputar veleno tra i tifosi socials..

Appuntamento a tra 15 giorni in Indonesia.

 

Salvatore Valerioti

 

MOTOGP 2023 – ROUND 10 GP DI SPAGNA

Francesco Bagnaia arriva in Spagna con ampio vantaggio in classifica mondiale per un classico sulla pista del Montmelò.

Tracciato spagnolo che è storicamente indigesto alle ultime Desmosedici e con un risultato finale meno scontato che su altre piste.

 

QUALIFICHE

Il campione del mondo in carica mette tutti in fila con un giro dei suoi in Q2 dove spiccano anche le Aprilia che su piste come questa sono più performanti del solito.

La prima fila è completata da Espargaro e dalla Aprilia MY 2022 che fa fare bella figura anche al coriaceo Miguel Oliveira. Vinales quarto e poi in fila ben 4 Ducati Pramac e Gresini prima di arrivare alla prima delle KTM con in sella il solito Binder.

Il “ De profundis giapponese” comincia con un  Marquez che ormai ha deciso di non rischiare più di rompersi ossa gratis e dagli altri che vivacchiano sino all’inizio della gara. Gli altri WC in attività classificati undicesimo, Marquez, diciassettesimo Quartararo, ventesimo Mir. Non si possono fare commenti.

 

SPRINT RACE SABATO

Bagnaia era conscio sin dalla partenza che non sarebbe stata una giornata semplice. Dopo l’ottima partenza e qualche giro al comando cede la posizione ad Aleix Espargaro che va a vincere la seconda gara della stagione seppur in versione dimezzata. Sul podio l’altra Aprilia di Vinales e poi la KTM di Binder.

Bagnaia aumenta il vantaggio in classifica grazie al secondo posto ed al fatto che tutti i suoi diretti concorrenti gli finiscono dietro.

 

GARA

Partenza da incubo come spesso è successo in Spagna. Al via Bagnaia si invola lasciando tutti sui blocchi. Ma all’ingresso della prima curva Bastianini esagera perdendo la sua desmosedici che falcia Zarco, Alex Marquez, Diggiannantonio e pure il solito Bezzecchi che se c’è qualcuno che scivola lui c’è sempre. Neanche il tempo di capire che le immagini inquadrano Pecco autore di un highside in curva due. Scena terribile con lui che vola per aria ed atterra con tutte le altre 15 moto rimaste sulle ruote che gli vanno incontro. Binder lo prende in pieno sulle gambe cadendo a sua volta ed esce la bandiera rossa.

Attimi terribili in cui si è temuto davvero il peggio vista la dinamica dell’incidente. Al momento in cui queste parole vengono scritte le notizie parlano addirittura di assenza di fratture ma solo di diverse contusioni. Per assurdo è andata peggio a Bastianini che si è infilato sotto una Ducati di Gresini rimediando una frattura ad un dito ed al malleolo entrambi da operare.

Domenica prossima ci sarà il Gp di casa a Misano e la Ducati ufficiale rischia di non aver nessune dei suoi due piloti titolari.

Alla ripartenza non c’è storia e la gara è abbastanza noiosa. Vinales prende il comando e lo tiene per due terzi di gara quando il suo compagno di box decide di rompere gli indugi e regalarsi la prima “doppietta” della sua vita e di quella dell’Aprilia. Doppietta con rinforzo di Maverick che gli finisce in scia per il trionfo della casa di Noale che finalmente vede reallizzati in uno strepitoso risultato tutti gli sforzi di questi anni.

A completare il podio troviamo Jorge Martin sulla prima Ducati che precede il compagno Zarco ed un Miguel Oliveira calato dopo la prima parte di gara molto brillante.

Che dire degli altri? Il team VR46 ha deluso le aspettative che negli ultimi tempi aveva creato. Bezzecchi e Marini non sono mai stati protagonisti ed hanno costantemente viaggiato nel gruppo. Gara coriacea di Quartararo che questa volta riesce a mettersi dietro due KTM e tre Ducati. Marquez solo tredicesimo avrebbe una voglia matta di cambiare aria..

 

Considerazioni generali.

Dissi ad inizio stagione che questa storia delle Sprint race non mi piaceva. Dissi ad inizio stagione che sarebbero state il doppio delle partenze, il doppio delle prime curve, il doppio dei primi giri.

Ieri si è rischiato molto. Ok, Motorsport is dangerous, ma aumentare le possibilità che accada qualcosa di grave raddoppiando i momenti più rischiosi del weekend non mi pareva una buon idea mesi fa ed oggi ancora meno.

 

Domenica prossima si andrà in scena a Misano

 

Salvatore Valerioti

 

SIMPLY THE BEZ – PART II – POST GP FRANCIA 2023

Marco Bezzecchi vince il GP numero 1000 del Motomondiale.

Nessuno se lo sarebbe aspettato, vince Marco Bezzecchi su una Ducati clienti del 2022, vince la Ducati del team di Valentino Rossi, probabilmente con tanto anzi tantissimo amaro in bocca dall’altro lato del box visto che dovrebbe essere la prima guida quel Luca Marini che tutti aspettano.

Vince una gara magistrale, andandosene via dopo un sorpasso bello tosto anche su Marc Marquez, involandosi verso la vittoria in solitaria martellando come sapeva fare quel tipo di nome Jorge Lorenzo.

Due traiettorie giuste che si incrociano nel punto sbagliato. Cit.

E si. Sembra paradossale ma quando c’è di mezzo un Pilota amico, come solitamente si usava negli ultimi anni, si trova sempre una giustificazione. Non oso immaginare se al posto di Vinales si fosse trovato Marc Marquez, avrebbero parlato per un mese davanti alla corte federale delle Nazioni Unite.

BAGNAIA HA SBAGLIATO. Si può dire, certamente. Un incidente di gara ma un errore madornale, perché anche il più amatore degli amatori è consapevole che se entri dall’esterno il Pilota davanti a te, proiettato con sguardo e corpo sulla curva, NON TI VEDE.

Detto ciò son le gare, come diceva il buon Jack Miller “It’s racing baby”. Dispiace sia per Bagnaia che per Vinales, entrambi avrebbero lottato per la vittoria.

DOMINIO DUCATI

La Ducati è nettamente la moto migliore per distacco. Tripletta a LeMans con i Piloti del team Pramac (Martin e Zarco) che completano il podio, dopo aver vinto la sprint proprio con Martin. Non sono così sicuro che il loro vantaggio sia nel motore, mi viene da pensare visti i finali di gara che abbiano uno step elevatissimo a livello elettronico rispetto alla concorrenza. Tutto merito loro, complimenti.

C’è chi sorpassa sul rettilineo e chi deve farlo in curva. Cit.

PENALIZZAZIONI.

Stiamo rasentando il ridicolo. Ormai i Piloti hanno paura di sorpassare per via delle penalizzazioni, si sono inventati questa bellissima “drop position” come fossimo in un videogame. Giá nel GP di Jerez fu scandalosa la drop position data a Bagnaia per il sorpasso (pulitissimo) su Miller, qui abbiamo assistito ad un plebiscito punitivo contro Marc Marquez per uno dei sorpassi più belli del weekend (secondo solo a quello di Vinales all’esterno della Dunlop) perché eseguito contro il beniamino della TV italiana, successivamente un drop position a Bezzecchi per il sorpasso su Marquez ed infine un bellissimo Long Lap penalty a Brad Binder per il taglio alla “Chemin aux Boeufs” in cui praticamente non ha ottenuto nessun vantaggio in quanto era da solo. TUTTO CIÒ È RIDICOLO!

Dulcis in fundo la penalizzazione inflitta ad Alex Marquez, 3 posizioni di penalità a Mugello, per il sorpasso su Binder ad inizio gara. Probabilmente l’unica che poteva starci era un LLP in gara, non andare invece ad inficiare un weekend di gara completamente nuovo. Impressione mia è che lo Steward Panel voglia fare troppo la prima donna.

MARQUEZ È RITORNATO!?

Ormai è diventato un mantra, ma per la prima volta da quel maledetto Jerez 2020, l’abbiamo visto come siamo abituati. Veloce in qualifica, veloce in gara, capace di frenare tardissimo tanto che le Ducati facevano fatica a passarlo senza “toccarlo”. Che questo nuovo telaio commissionato a Kalex e progettato da Honda sia la svolta definitiva per la rinascita di questa moto? Lo vedremo al Mugello.

Rimango in tema Honda e mi chiedo come Joan Mir, il Campione del Mondo 2020 (si quel Mondiale che per via del covid si svolse solo in Europa con molti GP “doppi”) è palesemente in gravi difficoltà nonostante un Marquez assente per tutta la stagione finora. È finito nel tritacarne e lo sa anche lui.

KTM C’È, APRILIA FORSE, YAMAHA NO!

La KTM disputa un buon weekend dimostrando di aver un mezzo eccezionale davvero vicino a Ducati. La gara di Binder è stata rovinata da Alex Marquez in partenza, visto il passo avrebbe lottato per la vittoria senza ombra di dubbio. Jack Miller va già forte, la stende un po’ troppo spesso ma non sarebbe Jack Miller. Che la KTM sia una gran Moto lo dimostra lo splendido 4° posto di Augusto Fernandez, Rookie e Campione del Mondo Moto2 2022, che porta la GasGas ai piedi del podio. Segno che la KTM è davvero arrivata (dopo aver ingaggiato mezzo personale Ducati ci credo…)

In Aprilia erano partiti con ottime aspettative ma l’Europa è un banco di prova che non mente mai. Ed Aprilia in Europa si sta confermando una moto “normale” alla quale a mio avviso manca davvero un Top Rider. Non fraintendetemi, vinceranno qualche gara ma il Mondiale è un altra roba. Serve un Pilota da Mondiale ed onestamente Vinales non si sta dimostrando all’altezza del compito nonostante abbia un potenziale ALLUCINANTE ed io sia uno dei suoi primi estimatori dalla Moto3.

Ad Iwata, a casa Yamaha, in altri tempi avrebbero chiesto scusa ai Piloti facendo anche harakiri. Sembra di rivedere la Yamaha di fine anni 90, quella incapace di reagire al dominio Honda. Servirà un nuovo Valentino con team “Ducati” al seguito per farla rinascere. Che sará  Pedro Acosta dal 2024? Più probabile Jorge Martin…

ROMANTICISMO.

Parliamoci chiaro, non avrà più un posto fisso in MotoGP, ma questo Pilota è qualcosa di eccezionale. Non sarà uno dei più veloci, uno dei più carismatici, uno dei più fotogenici, ma di sicuro verrà ricordato come uno dei più valorosi professionisti del motomondiale. Ieri ha chiuso 11° (su 13) ma ha fatto un weekend notevole considerando che ha passato gi ultimi anni tra MotoAmerica, Dakar e Superbike. Grazie Danilo.

CLASSIFICA MONDIALE

Bagnaia ancora in testa, con 94 punti su 185 disponibili (una miseria) davanti a Bezzecchi a 93. Il primo rivale è Brad Binder a 13 punti di distacco, poi Vinales e Quartararo a 45. I rivali per il titolo sono proprio questi 3, con Marquez (quello vero) ed Enea Bastianini da non lasciar fuori, perché se iniziano a vincere saranno pericolosissimi…

 

Francky