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GRAZIE LO STESSO DOVI!!!

Davide Dovi non è riuscito a sconfiggere Golia Marc, non è bastato il tanto cuore che ci ha messo, ma quando hai davanti un Marquez,  che nonostante debba fare solo il compitino e per l’ennesima volta si salva da una caduta e successivo passaggio in via di fuga, per difendersi da un attacco di Zarco, capisci che manco se gli spari lo batti. L’alieno Spagnolo è troppo il più forte in pista e stramerita ogni cosa che sta ottenendo nella sua carriera. ONORI AL CAMPIONE DEL MONDO 2017!!!

Peccato subito quel salvataggio del 93, veder finire la corsa del Forlivese nella ghiaia, sarebbe stato più giusto il tributo di salire almeno sul podio, ma il cuore messo anche oggi, correndo sopra i problemi di una moto difficile su questo tracciato, rende già merito all’impresa di averci provato.

Poi, l’umanità del Dovi la si vede appena rientrato al box, con la frase: “Bravo Marquez, ha fatto la differenza. Noi un anno esagerato”

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE ancora DESMODOVI, per il bel mondiale che ci hai regalato!!! Ora la testa del vincente ce l’hai, riprovaci alla grande nel 2018.

E poi c’è lui, il solito che anche se vince, nessuno si ricorda di lui, il solito Pedrosa, che lotta come un leone con Zarcò, portandosi a casa il meritato trionfo. Zarcò penso stia avendo gli incubi per il 2018 che lo vedrà correre con le M1 del 2017, penso che in Tech3 chiederanno di continuare con la 2016 piuttosto, anche visto il weekend di gara davvero pessimo avuto dai due ufficiali.

What’s a race in moto3!!!!

Pronti via e subito Martin, Rodrigo e Mir che prendono il largo, ma Rodrigo al secondo giro esagera, va in terra, Mir lo deve schivare andando in ghiaia e rientra 19esimo. Gara ormai alle ortiche per il campione del mondo, ma lui non molla, e con un ritmo da vittoria, nonostante i sorpassi da fare, in 12 tornate, riesce ad essere nuovamente secondo e andare a chiudere in quella posizione la gara.

Semplicemente pazzesco, un modo ulteriore per far capire quanto si sia meritato il titolo e quanto forte sia questo pilota, ha fatto una cosa stile Marquez nel 2012 alla sua ultima corsa di moto2 (MM93 vinse quella corsa)

Gara fantastica anche per i duelli per il terzo gradino del podio, preso da Ramirez, che diventa la miglior Ktm stagionale, mentre Martin centra la sua prima vittoria in questa classe. Gran rischio per Digiannantonio, che cade in rettifilo agganciandosi in scia, fortunatamente schivato da tutti.

In Moto2 cosa dire? la Ktm pare aver trovato la formula per rendere la sua moto quasi imbattibile, con i suoi due alfieri nuovamente sul podio in prima e terza posizione. Oliveira pare il candidato alla corsa al titolo 2018, ma Binder non starà li a guardare. Ottimo secono il campione del mondo 2017 e il nosto Bagnaia che conquista il titolo di rookie of the year, chissà che il prossimo anno non se la giochi con le Ktm.

Ed ora aspettiamo i test 2018 di martedì 😉

Saluti

Davide_#GRAZIELOSTESSODESMODOVI_QV

I TITOLI IRIDATI SON SEMPRE PIù VICINI

Penso che prima o poi, in Motogp, si inizierà a considerare l’opzione di farsi piantare un ferro nella gamba, per poter correre più forte. Stiamo parlando dell’incredibile Miller, che dopo poco più di 20 giorni dall’intervento alla gamba, per la frattura della tibia, al pronti via scatta come un razzo e si ficca davanti a tutti per un 6 o 7 tornate, restando poi a battagliare con i più forti, per gran parte della gara e chiudendo settimo, una corsa favolosa…GRANDISSIMO.

La gara di oggi della classe regina, pareva simile a una normale gara di moto3, con un gruppone di 7 moto li tutte vicine, in un insieme di corpi a corpi anche irruenti, dove nessuno ha mancato di dare il suo contributo, chi prima chi dopo. Il primo a dar via alle danze, è stato il solito ed immancabile Zarcò, che si prende dentro con Marquez al tornantino di curva 4. Il Francese aggancia la sua ruota anteriore su quella posteriore dello Spagnolo e solo un miracolo non li vede volare a terra entrambi. Tuttavia questo è solo uno dei tanti, come il taglio di Iannone su Vinales in curva 1, con il pilota yamaha che si deve tirar fuori dalla bega, finendo largo e perdendo un sacco di posizioni. Un’altra eclatante è stata la ruotata sulla spalla, comminata da Marquez a Valentino in uscita dalla curva 2. I due piloti erano in piega sui 180-200 km/h e finiscono con il prendersi dentro, pazzesco. Tuttavia un serie di duelli che non hanno innervosito nessuno, forse perchè se le sono risolte in pista, tornandosele per tutta la corsa.

Alla fine, a spuntarla è sempre quel demonio di Marquez, che è sembrato attendista per tutta la corsa, fino a quando ha dato la sua ultima zampata, portandosi a casa un meritato trionfo, ponendolo ancora più leader del mondiale, grazie anche alla prestazione opacissima di Dovizioso e delle Ducati, mai così in crisi su un tracciato come quello Australiano. Le moto di Borgo Panigale proprio non si son mai trovate a loro agio per tutto il weekend, con grossi problemi di setting e le cadute dei vari piloti, han levato anche quella poca fiducia che avevano del mezzo. Infatti il miglior Ducatista si rivela essere Redding, che chiude 11 esimo, mentre il Dovi, artefice anche di un errore a inizio gara, non si spinge più in la di un opacissimo 13esimo posto. Non fa meglio di lui Lorenzo, che giunge 15esimo.

Ora la corsa per il titolo è davvero una cosa ardua, con il 93 di casa Honda che può chiudere il discorso già in Malesia, visti i 33 punti di vantaggio. Le probabilità che ciò avvenga sono elevate, ma non facciamoci pronostici e godiamoci quel che viene.

Il podio viene completato dalle due Yamaha, che su questo tracciato dal buon grip, non si ritrovano afflitte dai loro normali probemi di gomma, permettendo ai due campioni di essere in corsa per la vittoria, fin quasi la fine. L’Italiano forse aveva il passo per rimanere assieme a Marquez fin gli ultimi metri, ma gli attacchi di Zarcò e Iannone, lo han fatto distanziare di quel secondo, che poi è stato impossibile recuperare. Vinales nell’ultimo giro, prima si libera di Iannone e poi di volata sul rettifilo, toglie il podio al Francese di tech3.

In moto2 è arrivata la prima vittoria ktm, per giunta con doppietta, nella classe di mezzo, grazie ad Oliveira che diventa il primo Portoghese a vincere una corsa in questa classe. Il podio viene chiudo da un ottimo Morbidelli, che allunga a 29 ounti il suo vantaggio su Luthi, che ottiene un deludente 10 posto. Anche per lui come per Marquez, Sepang potrà essere il match ball, per chiudere il discorso titolo.  Brutta la caduta fra Schrotter e Pasini, con il primo che perde la moto sul curvone, venendo preso pieno dall’Italiano, fortunatamente conclusasi senza problemi per i due piloti.

In moto3, arriva la nona vittoria di Mir e con due gare d’anticipo, conquista il meritatissimo titolo iridato. Titolo che non è mai stato in dubbio per tutta la stagione, un pilota davvero fortissimo e di un livello superiore a quello di tutti gli altri rivali, aspettiamolo il prossimo anno in moto2, c’è margine che faccia vedere il suo valore anche li.

Saluti

Davide_#rememberSIC_QV

MOTOGP 2017 – MICHELIN AUSTRALIAN MOTORCYCLE GRAND PRIX

Negli occhi ancora impresso l’ultimo magico duello fra Dovizioso e Marquez, specchio di un campionato quanto mai esaltante e ancora del tutto aperto a ogni risultato. I due arrivano in Australia a pari vittorie (5), ma con l’Italiano che ha vinto due pesanti e importanti duelli corpo a corpo con lo Spagnolo. Il tracciato Australiano non è mai stato uno dei preferiti per l’alfiere del team Honda, che vede accumulati  molti ritiri e cadute, seppur compaiono due vittorie nel suo ruolino storico. Ma neppure Dovizioso e la Ducati possono vederla come terreno di caccia, visto che negli ultimi anni, i risultati sono stati abbastanza opachi.

La corsa al titolo difficilmente potrà vedere l’aiuto dei rispettivi compagni di box, con un Pedrosa quanto mai altalenante nelle prestazioni, tanto da tornar sempre a farci domandare, sul perchè Honda punti ancora su di lui. Poi magari domenica tira fuori la gara della vita, come uno dei suoi soliti exploit.

Dal lato del box Ducati, è ancora più improbabile credere in un Lorenzo molto deludente in questo 2017, con risultati persino peggiori di quelli che ebbe Rossi nell’annata 2011. Davvero incredibile pensare che un 5 volte campione del mondo, possa avere meno della metà dei punti del suo compagno di box, c’è da riflettere parecchio sul campione Spagnolo, in questa prima annata in rosso.

Tirando le somme, non pare esserci margine che possa uscire qualche terzo incomodo a vincere la gara, ed è difficile da credere che si possa rivedere una vittoria pazza, tipo quella di Crutchlow, dello scorso anno. La pista fornisce molto grip, potremmo trovarci le due Yamaha a giocarsela, invece che restare in posizioni di rincalzo? Il pilota di Tavullia, è quello che ha vinto più di tutti qui, con 8 trionfi, mentre Vinales, è spesso finito a podio in tutte le classi, ma la M1 2017 è tutto fuorchè una certezza, anzi, dopo Motegi è forse persino odiata dai due.

Nelle altre scuderie, si vede ottimismo in Suzuki, così come pure in Aprilia, dove si sentono abbastanza sicuri di riuscire a fare un podio prima di fine stagione. Ktm pare mettercela davvero tutta per venir fuori, ma la strada è ancora in salita.

In Moto2, grazie alla squalifica di Misano, comminata ad Aegerter per uso di olio non regolare, si è ottenuto che Luthi ora ha 5 punti in più che lo aiutano a tenere ancora ben aperta la lotta al titolo, riducendo a 19 i punti di distacco  da Morbidelli, .

In Moto3, dopo il passo falso della scorsa gara, Mir ha ancora un’altra possibilità per chiudere i giochi in anticipo, mentre ci sarà il ritorno della Herrera, che andrà a sostituire l’infortunato Arenas.

LA PROGRAMMAZIONE SU SKYMOTOGP:

Domenica 22 ottobre

04.00: Diretta Moto3 Gara
05.20: Diretta Moto2 Gara
07.00: Diretta MotoGP Gara

LA PROGRAMMAZIONE SU TV8

Domenica 22 ottobre

11.00: Differita Moto3 Gara
12.10: Differita Moto2 Gara
14.00: Differita MotoGP Gara

Saluti

Davide_#readytofight_QV

Le vittorie dei tre leader di campionato

Ebbene si, in tutte e tre le classi del motomondiale è arrivata la vittoria, meritatissima, di colui che è leader di classifica, in un mix di gare tutte spettacolari, finite senza mai momenti di noia per lo spettatore.

La gara della Motogp ha visto trionfare Marquez. Al via il pilota Spagnolo partiva con la doppia soluzione hard, difficile da portare in temperatura nei primi giri, tanto da costringerlo a stare fra il quarto e il quinto posto nei primissime tornate, con qualche considerevole difficoltà nei cambi di direzione e staccate. Infatti la gara del 93 è stata costellata di molti errori, con qualche rischio pure di caduta, assieme a staccate sbagliate, come quella su Rossi e Lorenzo. Ciò nonostante, non c’è stata speranza per nessuno, nei tentativi d’impensierirlo, da qua a fine campionato, pare che ci sarà poca speranza di batterlo, se continua a correre in questo modo.

Pedrosa, reo di una partenza non felice, forse avrebbe potuto fare meglio di quel suo ottimo secondo posto, grazie ad un finale di corsa davvero fantastico, peccato il troppo tempo perso dietro a Vinales, perchè forse avrebbe potuto duellare con il compagno di Box.

Lorenzo ha trovato abbastanza feeling con la sua Ducati, su una pista che a lui è sempre piaciuta, andando a concludere terzo, dopo una gara passata per la gran parte del tempo in testa. Non ne aveva per vincere, perchè il ritmo di gara non è stato velocissimo, visto che tutti han cercato di conservare gli pneumatici per il finale, tuttavia ottimo e concreto, un applauso del tutto meritato.

Vinales chiude quarto, con una gara molto opaca, non vedendolo mai assieme al gruppo dei primi. Le velleità iridate si fan sempre più complicate, per colui che ad inizio stagione pareva il candidato certo all’iride 2017.

Rossi, non ci sono più aggettivi e parole per definire questo pilot., Cosa si può dire ancora di uno, che dopo meno di 25 giorni dall’intervento alla gamba, monta in sella e fa terzo in prova, chiudendo una ottima gara, che lo ha visto per molto tempo stare in seconda posizione dietro a Lorenzo, salvo cedere nel finale, sia per l’usura della gomma e forse anche un pò di dolore. A fine gara non pareva sofferentissimo, anzi, magari aveva un pò di fiatone, ma semplicemente, ha scritto ancora una pagina storia, a una carriera da leggenda!

Espargarò, buonissimo sesto, con una Aprilia molto efficace su questo tracciato, dando segno di una sempre maggiore competitività del mezzo. Ottime basi per il 2018.

Dovizioso, un capitolo davvero amaro quello di oggi, con una gara davvero troppo sottotono, per uno che ha velleità iridate. Un setting forse non perfetto, abbinato ad una soluzione di gomme probabilmente non ottimale, ed ecco che i punti persi su Marquez son tanti. Ancora non è deciso nulla, ma a Motegi ci vorrà subito una sveglia, assieme a un risultato di livello, che vada a sottrarre punti a Marquez, per sperare di rimettersi in lizza per il titolo.

In moto2 è arrivata una nuova vittoria per Morbidelli, tornato a far sentire la sua voce da vincente, dopo la caduta di Misano. L’Italo Brasiliano non ha avuta vita facile, con un Pasini abbastanza mai domo, che ha provato in tutte le maniere di portare a casa la vittoria. Sorpassi e contro sorpassi non son mancati, come pure qualche entrata un pò cattiva, ma sono le corse, ed alla fine ha vinto il più forte. Chiude il podio Oliveira, con la sua ktm sempre più in ordine prestazionale. Luthi fa quinto, ritrovandosi dopo una gara abbastanza opaca, a 21 punti dalla vetta.

In moto3, ancora una volta Mir fa vedere la chi è il più forte, siglando pure il record di vittorie stagionali in moto3, record che probabilmente migliorerà ancora nelle prossime gare, visto quanta differenza fa. Oggi pareva di un’altro pianeta, anche quando era dietro, in pochissimo tempo ha inanellato una serie di sorpassi pazzeschi, con staccate che solo lui era capace di fare. A Motegi avrà il primo shot per chiudere il discorso campionato. A podio anche i nostri piloti tricolore, con una Digiannantonio e  Bastianini rispettivamente secondo e terzo. Qualche polemica c’è stata per gli eccessivi zig zag in rettifilo di Mir, ma la direzione corsa ha ritenuto il tutto regolare.

Saluti

Davide_#seeyouinMotegi_QV

MOTOGP 2017 – OCTO BRITISH GRAND PRIX

Silverstone, tappa che segna il -7 da fine campionato, portando quindi i piloti a dover dare il massimo, per non ritrovarsi fuori dai giochi, o quanto meno, in grossa difficoltà per una rimonta.

Il tracciato dovrebbe essere molto pro Ducati, ma il buon Marquez ha già mostrato più volte, di avere molto feeling con la pista inglese e le molte curve da pennellare, sono molto adatte al suo stile di guida.

Anche Yamaha si è sempre trovata bene su questa circuito, sarebbe preoccupante un ennesimo risultato deludente, perchè andrebbe a mettere in serio dubbio, il possibile titolo, per uno dei due alfieri della casa di Iwata.

Le varie case non sono state ferme, in queste due settimane, andando a girare Misano con i loro piloti ufficiali. Rossi e Vinales hanno fatto i maratoneti, portando a casa oltre 90 giri a testa, con il Pesarese rimasto a girare fino agli ultimi raggi di sole, tutto per cercar di risolvere i problemi di degrado della gomma posteriore.

Ducati ha fatto 2 giorni di test, per capire al meglio le forme delle alette, che pur essendo già molto efficaci, ancora non soddisfano del tutto i piloti. Il primo giorno con Jorge e Dovi, mentre il secondo con i tester.

Honda ha fatto una sessione con Marquez, Pedrosa e Crutchlow, sempre alla ricerca di miglior trazione dalla loro moto, tuttavia non trapelano informazioni su che cosa abbiano modificato.

Il weekend dovrebbe presentarsi asciutto, quindi non ci sono rischi provocati dal meteo, di andare ad alterare i risultati, su una pista notoriamente molto difficile per le moto e teatro di molte cadute sul bagnato, negli anni passati.

Il gp segnerà la 300 gara per Rossi nella massima serie, che lo porta ad avere una percentuale spaventosa, del 35.1% di partecipazioni a tutte le gare che si son svolte nella storia di 500/MOTOGP.  Numeri incredibili.

In Moto2 ci sarà il ritorno di De Angelis, che andrà a sostituire Simeon, attualmente infortunato. Nakagami firma per il 2018 con il team di Checchinello, andando anche lui in Motogp come Morbidelli. L’Italiano, per la prossima stagione sarà sostituito da Mir, l’attuale dominatore della Moto3, che quindi sale in Moto2. Gresini conferma in Moto2 i suoi piloti, ossia Navarro e Oil. Bastianini invece ha firmato con Leopard per il 2018.

N.b. fate attenzione agli orari delle gare, che vengono modificati a causa della concomitanza con la F1.

SKY

13:15 Moto3 Gara: GP G. Bretagna (diretta)
14:40 Moto2 Gara: GP G. Bretagna (diretta)
16:30 MotoGP Gara: GP G. Bretagna (diretta)

TV8

16.15 Moto3 Gara
17.40 Moto2 Gara
19.30 MotoGP Gara

Saluti

Davide_#goodsavethequeen_QV