ROOKIES OF THE YEARS

In F1 a volte il confine tra debuttante allo sbaraglio e rookie of the year è davvero labile e dipende da tante cose: esperienza, maturità, team preparato a lavorare coi giovani piloti ma soprattutto macchina competitiva, volenti o nolenti la differenza la fa e la farà sempre la macchina, purtroppo, soprattutto in era moderna, anche nella valutazione complessiva di un debuttante.

Nella stagione F1 2017 ci sono stati molti debuttanti: Stroll, Giovinazzi, Gasly, Hartley, più Ocon e Vandoorne che possiamo considerare semidebuttanti dopo le sporadiche apparizioni 2016…and the rookie of the year goes to…Lance Stroll! Il tanto criticato Lance Stroll, il tanto invidiato Lance Stroll, il danaroso figlio di papà Lance Stroll, il raccomandato usurpatore Lance Stroll! Unico deb però ad ottenere un podio (Baku) anche se in modo rocambolesco, un podio all’esordio, come vedremo più avanti nell’analisi dei vari rookies attraverso le stagioni passate, non è poco in F1…

Anni ’50 in principio fu subito record: Nino Farina, anche per una questione di tempismo, è ancora ad oggi il miglior rookie di ogni epoca! Pole, vittoria, giro veloce al primo GP e titolo di campione del mondo a fine anno! Mai nessuno ad oggi è riuscito ancora a bissare questa storica impresa.

Gli altri campionati disputatisi in questo decennio hanno visto debuttare fior di campioni come Mike Hawthorn, Dan Gurney, gli italiani Perdisa e Castellotti ma soprattutto Phil Hill: tutti autori di podi nella rispettiva stagione d’esordio (ma senza alcuna vittoria)

Anni ’60 questa decade è caratterizzata da debutti importanti che segneranno la storia futura della F1 nel vero senso della parola: nomi del calibro di Jim Clark, Jackie Stewart, John Surtees, Richie Ginther (tutti a podio nelle rispettive stagioni d’esordio), infine l’italiano Giancarlo Baghetti, unico (insieme a Stewart) in questo decennio a vincere un GP nella sua stagione di debutto.

Anni ’70 questo decennio ha “partorito” forse i migliori rookies di sempre: Regazzoni, Fittipaldi, Reutemann, Hunt, Jones, Tambay, Gilles Villeneuve, Patrese, De Angelis, Pironi in rigoroso ordine cronologico.

I migliori come risultati: James Hunt (vari podi), Clay Regazzoni ed Emerson Fittipaldi capaci di vincere pure un paio di GP all’esordio oltrechè numerosi podi.

Anni ’80 i campionati disputati negli anni ’80 hanno visto i debutti di nomi di secondo piano come Alesi, Herbert, Cecotto, Capelli, ma soprattutto due assi come Alain Prost e Ayrton Senna: il francese subito piazzato su McLaren in Argentina e Brasile, il brasiliano che stupisce il mondo sotto il diluvio a Monte-Carlo e capace di andare altre volte a podio con una scadente Toleman.

Sempre in quella gara uno sfortunato debuttante, il tedesco Stefan Bellof, stava rimontando ad un ritmo ancora superiore di Senna, ma la sua Tyrrell fu considerata irregolare e squalificata varie settimane dopo.

Anni ’90 questa decade è molto in controtendenza per quanto riguarda i migliori rookies: nomi famosi e veri e propri pezzi da 90 come Michael Schumacher e Mika Hakkinen non hanno segnato grandi risultati all’esordio, mentre i migliori deb di quegli anni sono Michael Andretti, Jos Verstappen, Ralf Schumacher, Olivier Panis, Alex Wurz (con vari podi), un podio pure per David Coulthard che comunque ha avuto una carriera dignitosa in stile Rubens Barrichello ed Eddie Irvine, pure loro debuttanti.

Fino ad arrivare al fulgido esordio di Jacques Villeneuve: pole, gara condotta in testa fino a pochi giri dalla bandiera a scacchi (perdita d’olio), podio e giro veloce, titolo di vicecampione del mondo 1996, vari GP vinti e sorpassi strepitosi come Estoril all’esterno su Schumacher! Insomma in poche parole e molte statistiche il miglior rookie dai tempi di Nino Farina è lui…

Anni 2000 gli anni del nuovo millenio sono lo specchio di quanto possa essere indecifrabile un rendimento da rookie: podi per Tiago Monteiro su Jordan e Nelsinho Piquet su Renault, poca roba per futuri campioni come Alonso e Kimi Raikkonen, buoni piazzamenti per Jenson Button e Nico Rosberg, tanta roba per Juan Pablo Montoya (vittorie, pole, molti podi) ma poi fallendo le speranze iridate…

Kubica poteva avere una carriera sicuramente migliore senza la sfortuna e senza gli incidenti, mentre Kovalainen (autore di un podio come Robert) si è reso protagonista di una onesta carriera da seconda guida.

Il campionato 2007 in particolare ha visto nascere due campionissimi della storia in maniera opposta: Lewis Hamilton che con cifre strepitose batte Jacques Villeneuve come secondo miglior rookie di sempre e quasi detronizza pure Nino Farina, quasi appunto…senza ghiaia cinese e cambio bloccato alla prima curva di Interlagos forse le cose sarebbero andate diversamente!

Con altra risonanza ma non meno classe anche Sebastian Vettel esordisce a metà stagione andando subito a punti, ma il meglio lo darà passando alla ToroRosso e negli anni a venire…

Anni 2010 che dire di questi ultimi anni (sette stagioni completate ad oggi) tanti mediocri debuttanti e pochi pochissimi potenziali fenomeni: il mai sbocciato Hulkenberg autore di una pole da deb, i buoni ma discontinui Sainz e Wehrlein, il “distruttore” ormai in pensione Maldonado! Anonimi i debutti di Ricciardo e del compianto Jules Bianchi (monoposto da ultima fila per entrambi), abbagliante l’esordio di Max Verstappen che sta compiendo tutti i passi per diventare davvero un campione del futuro.

I soli deb capaci di andare a podio da rookie sono stati Kevin Magnussen e appunto Lance Stroll.

Questa analisi in quasi 70anni di F1 non vuole essere dogmatica e di fatto non dimostra nulla, anche perchè come avrete notato non v’è traccia di grandi nomi quali Fangio, Mansell, Nelson Piquet, Niki Lauda; questo non significa nulla appunto dato che uno scadente debutto non ha inficiato in alcun modo i sogni iridati di questi quattro campionissimi!

Quale domanda tra queste due che ci accompagnerà nella stagione 2018 sarà più interessante:

per Stroll fu vera gloria o solo vanagloria?

Infine: sarà il tanto atteso Charles Leclerc a sovvertire o confermare questa analisi?

Lo sapremo presto…

 

Filippo Vettel