Rolex 24 at Daytona 2020

La stagione automobilistica si apre come di consueto con la grande classica in Florida sul celebre triovale di Daytona. Negli ultimi anni questa gara ha avuto una grande crescita ed un sempre più intenso richiamo internazionale, tanto che moltissimi piloti e molti team europei decidono di competere. Dopotutto è il più grande palcoscenico del panorama americano in fatto di Endurance, ed è seconda solo a Le Mans.

Proprio in occasione di questa gara, è stato annunciato da ACO e IMSA che le prossime regole permetteranno alle stesse vetture di correre a Le Mans, come a Daytona e a Sebring. Questa convergenza globale è un passo storico per l’endurance, poiché si può dire che si torna a decenni fa, quando gli stessi prototipi gareggiavano in tutto il mondo. Sono stati fatti molti sforzi e sono serviti mesi di discussioni per trovare una piattaforma comune o comunque comparabile, ma tutto si è risolto nel migliore dei modi per i fan. Le nuove LMDh (Le Mans Daytona hybrid) saranno di fatto le DPi 2.0 e avranno sempre i telai in comune con le LMP2, ma motore e carrozzeria a scelta del costruttore. La novità è l’adozione di un sistema ibrido (KERS) agente sull’asse posteriore in grado di aumentare le prestazioni della classe. Ciò è essenziale per far competere queste vetture con le nuove Hypercar del WEC, che di base dovrebbero essere più veloci delle attuali DPi. Di sicuro ACO e IMSA si sono prese un impegno non indifferente ed il lavoro da fare è molto, ma la ricompensa potrebbe essere fantastica. Con questa mossa ci si auspica infatti, che molti costruttori si aggiungano al panorama endurance con dei programmi ufficiali per gareggiare nelle grandi classiche mondiali. Nei mesi passati ci sono state molte indiscrezioni riguardanti alcune case, fra cui Ford e Mclaren, pronte ad entrare in Endurance solo se si fosse raggiunta la convergenza fra WEC e IMSA; bè ora ci siamo e sta alle case farsi avanti!

L’edizione 2020 della Rolex 24 segna un decremento degli iscritti rispetto agli ultimi anni, infatti ci sono meno di 40 equipaggi, ma la qualità è davvero alta.

In classe DP, dove ci si gioca la vittoria assoluta, saranno al via 8 vetture di cui le 2 Acura Penske che hanno vinto il campionato, le 2 Mazda e 4 Cadillac. Le qualifiche di giovedì ci hanno proposto una Mazda velocissima con Jarvis, a bissare la pole dell’anno scorso. A seguire le Acura e poi le Cadillac, sempre efficaci in gara piuttosto che sul giro singolo. Questa Daytona è la gara della maturità per Acura e Mazda, dato che fino ad ora sono state in grado si di vincere, ma mai le gare più lunghe, in cui le Cadillac americane si dimostrano sempre più consistenti ed affidabili. Montoya non ha fatto mistero che l’obiettivo di quest’anno per l’Acura è vincere le gara di durata, a cominciare da Daytona. I team Cadillac non vogliono di certo mollare, e infatti il WTR, vincitore lo scorso anno, ritorna con le new entry Dixon e Briscoe; mentre l’Action Express punta tutto sulla #31 di Nasr, Derani, Albuquerque e Conway.

In LMP2 ci sono solo 5 Oreca 07 e purtroppo è la classe meno interessante da seguire, per lo più composta da team di basso profilo e gentleman driver.

La GTLM presenta importanti novità per il 2020. La più clamorosa riguarda la nuova generazione della Corvette, che segna la fine di un’era e dell’icona Corvette fin dagli anni ’50. La nuovissima C8R è infatti la primissima Corvette a motore centrale della storia, cambio più che radicale per una delle case maggiormente rappresentative del concetto di “muscle car” americana. Il V8 Chevy è ovviamente rivisto, ma è l’anima che accomuna la nuova creatura alle precedenti. Il rombo di una Corvette non può mancare! Daytona sarà il debutto anche della Porsche 911-19 in IMSA e per la prima volta sarà impegnata in una gara di 24 ore, dopo aver già corso 4 gare WEC. La nuova arma di Weissach si è dimostrata subito veloce e costante, tanto da monopolizzare la prima fila con record della pista nelle qualifiche. Seconda fila per le già citate nuove C8R, ancora da svezzare per estrarre tutta la performance dal pacchetto. 5^ e 6^ posizione per le due BMW M8 del RLL Team guidate dai piloti ufficiali BMW. Prestazione sottotono per la Ferrari del Risi Competizione che chiude la griglia di classe; è vero che dopo il Roar la 488 GTE ha ricevuto un piccolo ritocco al ribasso sulla potenza, ma è troppo poco per spiegare la prestazione abbastanza deludente. Di sicuro il team Risi ha dei piloti esperti e si saranno preparati al meglio per la gara più che per il giro secco, che in una 24 ore non conta nulla.

Come sempre la classe più nutrita è la GTD, dove sono ammesse di fatto tutte le vetture GT3. Questa categoria è dedicata maggiormente a gentleman, ma non mancano gli equipaggi con piloti di classe mondiale specialisti delle GT. La gara sarà combattutissima con ben 9 marchi diversi rappresentati in pista, e tutti con qualche chance di successo. Quest’anno ci saranno molte auto nuove/evoluzioni, come le due Aston Martin Vantage GT3 al debutto in IMSA. In più ci sono le versioni EVO per Mercedes, Lamborghini e Ferrari. Nelle qualifiche di giovedì la Porsche #9 del Pfaff Racing ha conquistato la pole….ma ancora una volta vuol dire veramente poco in una gara così. La chiave è riuscire nella famosa “trouble free race”, in modo da arrivare alle ultime Safety Car nelle prime posizioni ed in grado di attaccare nello sprint finale.

 

La 24 Ore di Daytona scatterà alle 19.40 italiane di sabato 25 Gennaio e sarà possibile seguirla live integralmente sul sito ufficiale IMSA, con tanto di onboard a scelta.

Non ci resta che preparare una bella pizza e una birra, accomodarsi sul divano col PC e godersi la prima classica dell’anno!!

Buona Rolex24!

 

LINK UTILI

http://www.spotterguides.com/wp-content/uploads/2020/01/SG_20_DAY_ONLINE_v1.pdf

https://imsatv.imsa.com/

https://livetiming.alkamelsystems.com/imsa

 

Aury