L’ANGOLO DEL FROLDI: GLI SCIROCCATI DELLA F1

Sciroccato agg. e s. m. (f. -a) [der. di scirocco, inteso come «stordito da un forte scirocco»], fam. – Di persona confusa, stordita, imbambolata, o che si comporta in maniera stravagante e incomprensibile; come sost.: quel tipo mi sembra proprio uno sc.; è di nuovo qui quella sciroccata! (dall’enciclopedia Treccani on line)

Questa pazza, pazza estate, non fra le più calde che io ricordi ma comunque bella rovente, non ha mandato solo in tilt molti cervelli (?!) fra i politici, ma credo stia facendo anche assai male a tutta la Formula Uno.
A proposito… questa storia della pausa estiva della massima espressione del Motorsport a me, per citare un comico di qualche anno fa, “me pare na strunz…!”.
Perché non sfrutti un momento in cui la Formula Uno avrebbe totale visibilità (gli altri sport sono fermi) e in cui molti, in ferie, potrebbero andare a vedere almeno un gran premio? Ma tant’è… lasciamo perdere questa cosa…
Dicevo… a che punto è la notte (o il lungo sonno) della Formula Uno, condita da questo pesante scirocco?
Le forche caudine sono lì ad attendere il Circus e i tanti tifosi. Ne sono scappati molti. Altri resistono stoicamente ed attendono uno sport meno folle e cervellotico.
I piani alti della FIA hanno deciso questa data simbolica, il 2021, come l’anno del radicale cambiamento. Tuttavia, mi pare che le idee siano molte e molto confuse e che, soprattutto, la “filosofia” in divenire di questa nuova Formula Uno sia l’esatta antitesi dello storico “Dna” della categoria regina del Motorsport.
Alcuni punti fermi.
Della mia personale crociata per il folle regolamento degli pneumatici inutile riparlare…
E’ lodevole l’intento di fare monoposto che siano meno sensibili a quelle che le precedono. Quindi si apre ad un ritorno parziale dell’effetto suolo. In soldoni, non sono un tecnico e spero di non dire cavolate, se il fondo della vettura genera molto carico, le ali anteriori saranno così semplificate (previsto il ritorno ai musi bassi) che due monoposto, una dietro l’altra, potranno stare molto “attaccate” con il ritorno del noto “effetto scia” che aiuterà e non disturberà (come accade con l’aerodinamica delle attuali monoposto): quindi DRS e altre robe artificiose potrebbero anche essere inutili. Benissimo.
Non discuto la sicurezza, visto che è lapalissiano che debba essere così. Anche quella bruttura dell’Halo l’abbiamo digerita.
Il problema è la nota, divergente contraddizione di fondo legata a sicurezza e contenimento dei costi. Stridente, a dir poco.
Per la riduzione dei costi pensi di togliere un giorno dal fine settimana sportivo, ma vuoi allungare il mondiale con altre tappe. La logistica non è un’opinione. Le squadre devono spostarsi, pagare gli uomini per altri giorni, etc etc
Sempre per la riduzione dei costi usi solo 3 PU per tutto il mondiale. Quanto costa sviluppare unità propulsive (evolute come quelle ibride) che durino tanto? Naturalmente, se allunghi il Mondiale e restano sempre 3 PU, i momenti in gara in cui i piloti dovranno guidare da tassisti aumenteranno notevolmente…
Vuoi estendere il parco chiuso sin dalle FP1 di ogni singolo Gran Premio. Immagino che lo scopo sia avere un set up standard… ma la sicurezza? Se una monoposto non è regolata al meglio, diventa anche pericolosa da guidare…
S’è sempre detto che chi ci ha perso maggiormente dalla cancellazione dei test liberi è stata la Ferrari. Ed è scontato, visto che ha due circuiti di proprietà.
La Ferrari, tra l’altro, ha sempre difettato nello sviluppare la monoposto tramite gli strumenti virtuali “imposti” dalla Federazione. E con le monoposto che girano in pista è facile capire se i dati virtuali hanno aderenza con la realtà.
I simulatori avranno, probabilmente, il vantaggio di costare meno di un test “reale”, anche se non è che te li regalino. Ma siamo sicuri che avendo un circuito a due passi dalla sede della Scuderia, come Fiorano, costi molto? Probabilmente costa pochissimo. E allora, come mai Mattia Binotto se ne esce contro il ritorno ai test liberi? Colpo di calore?
Cosa è cambiato da quando il presidente Montezemolo si dispiaceva del fatto che la Formula Uno fosse l’unico sport in cui gli atleti non potevano allenarsi?
Ma proprio Luca, qualche anno prima, aveva mollato la Fota e il suo potenziale campionato alternativo in due secondi, avallato l’era ibrida e, ancora prima, i V8 bloccati e il divieto quasi integrale dei test… rinsavimento successivo al colpo di sole precedente?
Misteri… dello scirocco…

Mariano Froldi – @MarianoFroldi