LA MARC MARQUEZ CORPORATION è LIETA DI PRESENTARVI….IL GIOCO è MIO!!

Il mio articolo di oggi dovrebbe inziare con almeno 15 righe di teschi, improperi censurati e parole di sdegno….ma sto contando 1.000.000 e ogni 5 numeri un profondo respiro, per calmarmi…senza speranza.

Dunque, oggi al 93 non so cosa sia capitato, se forse il culo dell’ombrellina di Miller lo abbia confuso, facendogli ricordare che un uomo dovrebbe apprezzare quelle cose, o se il casino fatto dalla direzione gara, lo abbia destabilizzato, fatto sta che oggi manco Bertoldo ne ha mai combinate tante…

Dopo la buffonata della partenza ritardata, con tutti che han su le rain, meno che il poleman Miller, ecco che la direzione gara fa rientrare tutta la griglia a cambiare le gomme, meno che l’Australiano. Nel marasma più totale, si decide per una griglia di partenza che dia qualche vantaggio a chi aveva fatto la giusta scelta di pneumatici, dando qualche fila di arretramento agli altri. Assurdo, perchè così Miller ha ricevuto solo qualche secondo di vantaggio, invece che almeno i 20 che avrebbe avuto, non dovendo fermarsi a cambiar moto e girando con le gomme giuste, mentre gli altri erano con le rain.

Manco parte la gara ed inizia lo show di colui che oggi si faceva le regole da solo, con Marquez che spegne la moto, la riaccende a spinta, ed invece di partire dai box, si riallinea in griglia. Tanto la Dorna è Spagnola, mi perdonerà, avrà pensato. Pronti via e il 93 ha subito un ritmo impossibile per tutti, ma quando pensa di aver la gara in pugno, tac il giusto ride through. Entra subito a scontare la penalizzazione ed eccolo lì indiavolato in un tentativo di rimonta immediata, arriva dietro ad Espargarò e sbam, si prende dentro con l’Aprilia, nella sua testa probabilmente colpevole di non essersi spostato per farlo passare. Alza la mano e via a infischiarsene di cosa aveva fatto.

Cambiano inquadratura poco dopo e lo si vede entrare in sportellata anche su Morbidelli, ma appare la scritta “restituire la posizione a Espargarò” . Missione compiuta, prende e torna a girare come satana, con un passo inarrivabile per tutti, passa a destra e manca tutti quelli che aveva davanti, ed eccolo su Rossi…

Ora non so se quando abbia visto Rossi si sia ricordato del culo dell’ombrellina (sto cercando foto ma non la trovo) o se nella sua testa sian tornati alla memoria gli esiti dei duelli con il 46, o se fosse un nuovo biscotto per far arrivare a punti Jorge (è ancora che deve fare gli ultimi giri il 99? qualcuno lo ha visto?) o se il toro di Red Bull sul casco sia daltonico, ed il blu Yamaha gli risulti rosso (o magari ha solo confuso lettera del nome) …

Fatto sta, che via una staccata improbabile, finisce per diventare una legna pazzesca sulla moto di Vale, tutte due che finiscono larghi, con il 46 che va sull’erba e cade. La leggenda narra che il pilota di Tavullia sia riuscito a produrre un numero di insulti, maggiore di quelli tirati da tutto il bel paese, ed io ne sto ancora producendo. Voci di corridoio dicono che si sia preso dentro anche con Vinales, ma attualmente non è ancora sicura come cosa.

Taglia il traguardo come quinto, ma la direzione gara gli infligge 30 , giustissimi e sacrosanti, secondi di penalità, facendolo chiudere la gara 18esimo.

Al netto di ciò che ha combinato oggi, probabilmente è ancora troppo poco, per uno che ha corso privo di lucidità, mettendo in pericolo gli altri piloti, con manovre sconsiderate. Un comportamento davvero pazzesco, degno di chi pensa che a lui tutto sia permesso e credo di non aver memoria di un qualcosa di simile.

La cosa pazzesca è che anche partendo dai box, era talmente superiore a tutti, che avrebbe vinto lo stesso, mentre ha deciso fosse meglio giocare a sponda sulle carene altrui e fortuna che non si è fatto male nessuno. A mia opinione, visto il comportamento tenuto, forse sarebbe il caso di sospenderlo per una corsa.

Applausi per Crutchlow, vincitore della corsa e leader di classifica, ed applausi a scena aperta anche per Rins e Zarcò, artefici di una gara davvero bella e combattuta.

Menzione d’onore a colui che a mio avviso è il vero vincitore del gp, ossia Miller, che con il suo giro di qualifica con le slick su pista umida, prendendosi rischi pazzeschi, è stato qualcosa di epico e che rimarrà impresso nella memoria. Ciò che poi è successo in griglia è stata una vera ingiustizia per il cavaliere di Pramac, bravo lo stesso a chiudere quarto senza gomme.

Capitolo mondiale, Honda mostra di essere superiore e nettamente a Yamaha e Ducati, con le due rivali in preoccupante difficoltà sul circuito Argentino, aspettiamo Austin e Jerez per tirare le somme, ma la strada è in salita per il team di Iwata e quello di Borgo Panigale.

Capitolo Lorenzo, davvero un mistero, anche oggi deludentissimo e dopo le assurde parole di accusa verso Dovizioso, definito artefice di turbargli il suo equilibrio mentale, sommato alle parole scambiate con toni molto accesi verso Dall’Igna, direi che la parentesi Ducati per il Maiorchino, sia prossima a conclusione.

Chiudo con una menzione al bravissimo Pasini, vincintore il Moto2 e attuale leader di campionato, che ha saputo vincere un bellissimo duello.

Applausi per Bezzecchi, che vince la sua prima corsa in Moto3, con una fuga solitaria fin dal via

Saluti

Davide 511.521 – 511.522 – 511.523 – 511.524 – 511.525 respira profondo _QV