High Voltage Bring: fantastica Techeetah a Santiago!

Ciao Ringers! Probabilmente quello di Santiago è stato l’e-Prix più spettacolare della storia della categoria, una lotta dal primo all’ultimo passaggio senza tregua per nessuno dei protagonisti. A pochi giri dal termine erano addirittura in sei i possibili vincitori, ma alla fine è stato un trionfo per il team Techeetah, con una fantastica doppietta (la prima in assoluto vista in Formula E) che issa la squadra al primo posto nella classifica costruttori e Vergne, vincitore, in testa alla graduatoria riservata ai piloti. A completare l’uno-due, e forse questa è la notizia più bella del fine settimana, un fantastico Lotterer, per la prima volta a suo agio con la vettura e addirittura più veloce del compagno di squadra sul finire della corsa, quando ha cercato più volte l’attacco decisivo per portare a casa il bottino massimo, senza tuttavia riuscire a sopravanzare il nuovo leader iridato.

 

L’e-Prix di Santiago ci consegna prepotentemente un nuovo serio candidato alla lotta per il campionato, Vergne, ma soprattutto evidenzia che la coppia di piloti più forte è in casa Techeetah, ora che anche il tedesco ha trovato la quadra per la comprensione di queste monoposto. A differenza degli altri team di vertice, infatti, le vetture oro-nero sono condotte da due piloti che davvero possono essere considerati ugualmente prestazionali, mentre in Renault Prost non è mai all’altezza di Buemi, in Mahindra Heidfeld non regge il passo di Rosenqvist, in Audi (rotture a parte) Di Grassi surclassa sempre Abt, la Virgin ha come pilota di punta Bird che tiene sempre a distanza Lynn.

Già dalla prima sessione di prove libere è stato chiaro che l’andamento di qualifica e gara non sarebbe stato scontato, con tanti piloti vicini fra loro e con tanta difficoltà nel riuscire a mettere insieme un giro pulito, a causa delle tante sconnessioni del tracciato e della varietà di curve, solo superficialmente riconducibili ad un circuito da semplici stop ‘n’ go. A completare questo quadro, già per sé foriero di incertezza, la presenza di un paio di punti davvero invitanti per tentare il sorpasso, anche se mai facile da portare a termine. La SC di inizio gara ha inoltre permesso ai piloti un notevole risparmio di energia; tutta la gara si è corsa dunque su ritmi ben più elevati di quelli previsti, nonostante le temperature intorno ai 30°C fossero leggermente preoccupanti per quanto riguarda il surriscaldamento delle batterie.

Tutti questi fattori hanno permesso ai top driver di esaltarsi, infatti nelle prime posizioni in gara si sono potute apprezzare lotte incessanti fra i migliori della categoria: Vergne, Lotterer, Piquet jr, Buemi, Bird, Di Grassi, Rosenqvist, tutti peraltro su diverse vetture, tranne il duo di gran livello del team Techeetah.

È vivamente consigliata la visione della gara nella sua interezza:

http://www.video.mediaset.it/video/formula_e/full_gare/gp-santiago-del-cile-gara_803623.html

Per una cronaca più sintetica e per le classifiche iridate, lasciamo come sempre la parola al canale ufficiale della Formula E:

È davvero necessario rimarcare il lavoro meraviglioso svolto da Techeetah, unica squadra clienti del campionato, che per regolamento ha a disposizione meno giornate di prova dei team ufficiali. Fondamentale è stato per loro quindi il rookie test di Marrakech, durante il quale sono riusciti ad ottimizzare la parte relativa al software di gestione dell’energia, ma soprattutto a migliorare la comprensione del setup ideale della vettura, ora decisamente più guidabile e sfruttata al massimo anche da Lotterer, che nelle prime uscite stagionali non era riuscito a coglierne pienamente il potenziale.

Sembra inoltre che il clima che si respira all’interno del box sia per ora davvero disteso, come si è potuto apprezzare nel dopo gara. Certamente, nonostante il divario notevole in termini di punti (71-18), il plurivincitore della 24 ore di Le Mans può candidarsi a serio contendente anche per il titolo mondiale, nel caso riesca a mantenere il rendimento mostrato a Santiago del Cile; come si è visto nelle scorse stagioni, infatti, in FE le situazioni si ribaltano velocemente e niente deve essere dato per scontato, per cui potremo forse assistere a qualche tensione in più in futuro, specialmente in caso di corpo a corpo così “maschi” come quello a cui hanno dato vita i due alfieri Techeetah.

Certo è che intanto Vergne e Lotterer hanno regalato agli appassionati una bellissima pagina di sport, per l’intensità con cui hanno lottato ed allo stesso tempo per la correttezza mostrata dentro e fuori dalla pista.

A conclusione del discorso sulla gara di questo team, due notizie trapelate al termine dell’e-Prix: il muretto per gli ultimi giri aveva perso le comunicazioni radio e video con i piloti, la strategia seguita da Vergne era impostata su una gara più lunga di un giro, tanto che il francese credeva che non sarebbe riuscito a concluderla, per questo Lotterer ha iniziato a recuperare furiosamente. Inoltre c’è stata una polemica nel dopo gara dovuta ad una modifica delle cinture non autorizzata dalla FIA: tale operazione, effettuata per facilitare le operazioni di cambio macchina, è spesso eseguita in altre categorie ma non era stata approvata per l’e-Prix di Santiago. Effettivamente la sosta di Vergne è stata la più rapida, ben 3 secondi più veloce di quella di Buemi, che in una gara così tirata possono fare la differenza; il team se l’è cavata con una multa, ma la polemica ha infuriato soprattutto in considerazione delle numerose squalifiche post gara per irregolarità che si sono generalmente viste in Formula E. La Federazione ha stabilito che questa “zona grigia” del regolamento verrà corretta per la prossima gara.

Ancora incredibilmente deludente la prestazione del team Audi: i tedeschi partivano come grandi favoriti alla vigilia del campionato, con Di Grassi campione in carica ed un grande investimento profuso da Audi al primo anno in veste ufficiale e non solo come supporto al team Abt. Le prestazioni velocistiche sono di tutto rispetto, come ha mostrato il brasiliano in grandissima rimonta nella parte centrale della gara, dopo aver scontato 10 posizioni di penalità in griglia, per i problemi patiti all’inverter a Marrakech, che lo hanno costretto a scattare dalla tredicesima casella. A mancare è stata anche stavolta l’affidabilità ed entrambi i piloti sono stati costretti al ritiro prematuro (Abt per un contatto al via che ha messo fuori uso la vettura del primo stint). A questo punto sembra proprio che Di Grassi dovrà accontentarsi di vincere alcune gare, quando in Audi risolveranno i problemi, senza poter dire la sua nella lotta al campionato, che lo vede ancora a 0 punti contro i 71 del capoclassifica.

 

L’eterno rivale del pilota brasiliano, Sebastien Buemi, prosegue la sua risalita nella classifica generale che ora lo vede in quarta posizione a 34 punti da Vergne. Con ancora 8 gare da disputare la situazione non è irrecuperabile, ma la competitività di Techeetah, Mahindra e Virgin non permetterà certo allo svizzero di disputare e-Prix in solitaria come successo nella scorsa stagione, per cui ogni risultato sarà frutto di lotte serrate, come visto a Santiago con Piquet prima e con Rosenqvist sul finire della gara. Per la verità il team Renault non ha mostrato una grossa competitività sul passo gara, tanto che Buemi è risultato spesso il più lento del gruppetto di testa, aiutato negli ultimi giri solo dalla lotta fra Vergne e Lotterer che hanno inevitabilmente alzato i tempi e quindi ricompattato il gruppetto di testa. Da questo punto di vista è interessante notare che in Techeetah dispongono della stessa vettura del team Renault, per cui la differenza nella gestione dell’energia sul passo di gara può essere dovuta solo alla gestione software; si può escludere l’abilità dei piloti in quanto sarebbe abbastanza surreale pensare che Lotterer al quarto e-Prix in carriera possa essere già superiore in questo aspetto a Buemi che ha preso parte a tutte le stagioni di Formula E.

Fine settimana abbastanza opaco per Rosenqvist e Bird, per quanto possa essere opaco il week-end di chi conclude al quarto ed al quinto posto. Il primo, dopo l’errore in SuperPole che lo ha portato a sbattere con il posteriore nelle barriere, si è dovuto accontentare della quarta posizione in griglia grazie all’arretramento subito da Di Grassi, ma in gara non è mai riuscito ad essere incisivo ed ha concluso al quinto posto, dietro appunto allo svedese, protagonista di una pessima qualifica (14° tempo) e di una gara tutta in rimonta, con un finale in cui ha dichiarato di aver pensato al campionato, senza forzare troppo su Buemi per portare a casa 12 punti comunque preziosi e rimanere ad appena 5 lunghezze da Vergne. Se la Mahindra si è confermata ottima nella gestione dell’energia, altrettanto non si può dire per la Virgin, che già a Marrakech aveva mostrato qualche incertezza, confermata a Santiago e forse dovuta alle temperature alle quali si è svolta la gara. Questo tuttavia per il team DS non è un buon segnale per il proseguo della stagione, se si considera che i prossimi e-Prix si svolgeranno tutti in paesi dove sono previste temperature quantomeno simili a quelle registrate in Cile. Rosenqvist sembra aver ritrovato quella discontinuità che lo aveva caratterizzato nella scorsa stagione ed anche nel fine settimana di Hong Kong; lo svedese sembra non prediligere troppo i circuiti cittadini troppo sconnessi, nei quali non riesce a guidare abbastanza sporco da essere efficace ma allo stesso tempo abbastanza pulito da non commettere errori, alchimia nella quale invece eccelle Vergne.

Da questo punto di vista il prossimo appuntamento, il 3 marzo a Città del Messico, sembra poter essere favorevole a Rosenqvist, in quanto presenta un asfalto molto liscio (il circuito è ricavato sul tracciato di F1); le temperature elevate e la necessità di dover gestire l’energia potrebbero essere un altro punto a favore di Mahindra, ma è atteso anche il risveglio Audi con Di Grassi che nella scorsa edizione riuscì a confezionare un capolavoro di gestione dell’energia per vincere insperatamente la gara.

L’imprevedibilità per ora è stata padrona del campionato elettrico, niente è scontato ed in tanti puntano al colpo grosso, buon campionato!