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MOTOGP 2022-GP DI FRANCIA LE MANS

Le Mans…. Solo sei lettere dell’alfabeto in cui c’è rinchiuso gran parte del fascino degli appassionati di motori.

Le moto corrono sul circuito Bugatti dalla fine degli anni 60 alternati agli altri classici, come ad esempio il Paul Ricard, ed in maniera esclusiva dal 2000 ad oggi.

Nel recente passato era considerata una pista Yamaha, ovvero quella pista dove le moto di Iwata avrebbero potuto far bene anche quando sembravano in crisi. Eppure, a guardar le statistiche, gran merito di ciò va attribuito a Jorge Lorenzo che ci ha vinto 5 volte tra il 2009 ed il 2016, mentre l’unica vittoria non targata JL99 è di Maverick Vinales nel 2017. Era anche considerata una pista ostica per Ducati che invece ha vinto le ultime due edizioni corse nel 2020 e 2021 rispettivamente con Petrucci e Miller.

Quindi? Quindi pronostico apertissimo che però vede come favoriti proprio Quartararo su Yamaha e Pecco Bagnaia su Ducati. Se il francese è il leader del Campionato, il chivassese arriva dalla strepitosa gara di Jerez in cui ha dato l’impressione di aver ricomposto il puzzle.

Gli altri sono tutti in coda, con Marc Marquez a guidare la lista dei “contenders”. Lo spagnolo ci ha regalato un sorpasso spettacolare con ruota fumante (virgola nera annessa) in curva 8 di Jerez ed un salvataggio dei “suoi” al tornantino. Vogliamo pensare che siano due segnali che il leone è tornato a ruggire, anche se dovrà combattere con la sua Honda.

Inutile fare altre premesse e “speranze” di riscatto per ognuno dei componenti della griglia. Le Ducati sono le moto più veloci ed il vincitore potrebbe anche uscire tra uno dei ducatisti. Le altre Yamaha riempiono solo la griglia accanto alle altre Honda ed alle KTM. L’unica possibilità di expliot potrebbe venire fuori da Aprilia.

Non ho parlato di Suzuki…. Credo sia molto difficile che a così poca distanza dall’annuncio del ritiro a fine anno nel team possa esserci la lucidità per puntare alla vittoria ricacciando in gola l’annuncio dei giapponesi. Certo, sarebbe davvero una bella storia se Mir o Rins trionfassero. Una storia che ci piacerebbe raccontare. Esattamente come quella di un pilota SBK australiano che proprio a Le Mans riportò sul gradino più alto una moto di Hamamatsu dopo 7 anni di digiuno nella classe regina, la prima in era MotoGP 4 tempi.

(immagine tratta dal sito fuori pista)

(immagine tratta dal sito ufficiale della Motogp)

Un tal Chris Vermuelen che ci regalò una perla in una gara pazza sul bagnasciuga tipico di tante gare a Le Mans. Motivi dell’improvviso comunicato? Per adesso trapelano solo illazioni in merito ad una presunta multa che il colosso dovrà pagare per aver introdotto sul mercato europeo automobili con un sistema che raggirava il controllo dei gas di scarico. Un dieselgate 2, insomma. Ma restano solo voci.

In Suzuki ci hanno abituato a questo “viavai” dalle corse: era e resta un gran peccato. Proprio adesso che la moto è migliorata. Proprio adesso che avevano trovato in Livio Suppo un sostituito valido di Davide Brivio artefice del loro ritorno (vincente) nel giro delle corse che contano.

Ezpeleta ha una bella gatta da pelare ed ha già dichiarato che ci sarà una penale salata da incassare dai giapponesi, che presumibilmente verrà usata per “incentivare” l’ingresso di qualche altro team. Ma chi darà le moto a questo team? Aprilia? Honda? Ktm? Di certo non potrà dargliele Ducati (a meno di perdere un cliente attuale) altrimenti il campionato diverrebbe un mezzo monomarca come in passato.

Nelle prossime settimane scopriremo nuovi scenari.

Buona gara a tutti.

(immagine in evidenza tratta da twitter)

BAGNAIA È TORNATO, MARQUEZ PURE – GRAN PREMIO RED BULL ESPANA

Arriverà l’Europa ed arriverà anche Bagnaia. Detto fatto. Anzi di più…. È ritornato anche Marc Marquez.

Bagnaia e Quartararo hanno praticamente fatto il vuoto ed avevano quasi 6 secondi di vantaggio sul gruppo quando mancavano ancora 10 giri. Una gara vecchio stampo su un circuito vecchio stampo. Sul finale gara il Francese ha tentato l’assalto ma Pecco ne aveva tanto di più ed ha vinto senza lasciare scampo e neanche le briciole agli altri.

Il terzetto tra Miller, Marquez ed Aleix Espargaró ha condotto una gara notevole dietro i due marziani la davanti. L’altra Honda ufficiale non si è mai vista nella Top10, chiaro segno che Pol questa moto, nonostante l’abbiano creata anche per lui, non la sente proprio.

Ritmo della gara molto al limite, hanno girato e tirato come quelle vecchie gare che vedevamo qualche anno fa. Temperatura della pista molto alta e per fortuna niente giochetti di conservazione gomma.

Da segnalare l’ottima gara di Nakagami, miglior Honda dopo Marc Marquez ed della grandissima gara di Marco Bezzecchi. Il Rookie italiano ha chiuso in Top10 alla anche mia che avevo espresso seri dubbi sul suo potenziale. Tanta roba.

Mai inquadrati dalle telecamere Alex Rins e Franco Morbidelli. Il Pilota Suzuki sbaglia in rimonta e purtroppo non riesce a prendere punti, mentre Franco è sempre più un dilemma. Oserei dire per fortuna che ha già rinnovato…

Li davanti fanno gara a parte ma sono quei tre la dietro che regalano spettacolo, anzi lo spettacolo lo regala sempre e solo lui… Il Pilota più forte dell’era MotoGP.

Dopo aver sorpassato Miller in un modo spaziale, portandosi in 3^ posizione, perde l’anteriore alla curva Lorenzo e la salva con il gomito. È la prima volta da quando è tornato che riesce a salvarla come faceva prima di Jerez 2020. 

Aleix Espargaró ne approfitta e si piazza in terza posizione prendendosi un podio meritatissimo, rafforzando la sua leadership nel box Aprilia e perdendo le concessioni. Adesso sono un Top Team.

Pecco Bagnaia vince d’autorità e adesso sarà chiamato subito alla conferma il 15 maggio sul circuito di LeMans. In Francia (dove nessuno ha fatto i test) scopriremo il reale potenziale di Pecco e di questa GP22. Quartararo si conferma l’uomo da battere mentre Joan Mir continua a vivere nel limbo della TOP5, né carne e né pesce per lui. Chiude 6° e perde ancora punti in classifica.

All’ultimo giro Marquez regala un capolavoro, sorpassando Miller alla curva 8 all’esterno e lasciando una riga nera interminabile dando gas sullo sporco con il rischio di volare via da un momento all’altro. 4° posto e tanti punti in cascina. In ottica Mondiale c’è anche lui.

Classifica Mondiale👇

Questa la Top10 anche se a me, la classifica Mondiale in ottica Mondiale piace vederla così…

Quartararo 89

Bagnaia 56 Mir 56 (-33)

Marquez 44 (-45)

… sarà un anno fantastico…

Francky

P.S. Permettetemi di lasciarvi con questa foto…👇 Il Motociclismo.

JORGE LORENZO MOTOGP LEGEND

Jorge Lorenzo viene nominato “MotoGP Legend” entrando in una cerchia ristretta di Piloti capaci di fregiarsi di tale titolo.

Con un anno di ritardo rispetto alla tabella di marcia il maiorchino, 5 volte Campione del Mondo, scrive il suo nome sul muro al fianco di Piloti del calibro di Hailwood, Agostini, Schwantz, Lawson, Rossi e Stoner…

La mente vola veloce ai primi anni del 2000, avevo 13 anni e ricordo il mio Mbk Booster nero opaco. Non mi piaceva, volevo qualcosa di diverso. Dal meccanico del mio paesello di montagna, rivenditore Piaggio, capeggiava un poster con un Pilota della 125 in piega col numero 48 . Il mio Booster divenne rosso fuoco, con quel piccolo cupolino (cupolino? Ma dove?) colorato di verde e sopra un numero bianco, il 48.

Centinaia di podi, decine di vittorie e pole position, tante imprese, alcune addirittura epiche, tante battaglie vinte e perse contro i Piloti più forti del Pianeta. Lui li ha battuti tutti, lui ha vinto il Titolo Mondiale in faccia a Valentino Rossi, in faccia a Casey Stoner, in faccia a Dani Pedrosa, in faccia a Marc Marquez. Trovatene un altro così…

Eppure… la mente vola via a quel giorno. Se dovessi scegliere un fotogramma della mia vita basata sul ricordo di questo Campione, io ce l’ho ben chiaro. La moto di traverso, pinza fortissimo e più tardi, la forcella a pacco ed il posteriore che sbacchetta. Lui entra lo stesso, linea perfetta che non ammette repliche. Va via, un ultimo giro capolavoro e si prende la vittoria davanti al rivale che lo avevo surclassato in quegli anni. Probabilmente lo ricorderemo come l’unico in grado di battere Marquez nel corpo a corpo con due moto diametralmente opposte, una Yamaha M1 ed una Ducati GP18… Quel giorno in Austria, Giorgio trionfò dove altri fallirono. Quel giorno divenne una “MotoGP Legend”…

Probabilmente uno dei pochi Piloti, all’interno di un paddock devoto al politicamente corretto, a dire sempre ciò che pensava realmente e non a dire quello che il pubblico voleva sentirsi dire. Manchi caro Giorgio, grazie e goditi questo riconoscimento meritato.

 

“I’m not a great rider, I’m a Champion.”

https://twitter.com/MotoGP/status/1520444032635314185?t=Yt_iwillR-T8Wd_Kt8ZILA&s=19

Francky

 

 

MOTOGP 2022- GP DI SPAGNA JEREZ DE LA FRONTERA

Nel weekend andrà in scena il secondo back to back dei ben cinque previsti in stagione. Sbirciando il calendario ne avremo uno che infila addirittura tre gare di seguito tra settembre ed ottobre.

Con calendari di questo genere è d’obbligo evitare il rischio di farsi male perché starsene a casa per più Gp è davvero un attimo.

La stagione ha già visto vittoriose 4 marche su sei: Ducati, Aprlia, Ktm e, finalmente, Yamaha. Gli sforzi compiuti da Honda (che lodavamo in Qatar) per rendere la propria RCV meno “Marquez dipendente” non hanno ancora sortito effetto. Difficile capire se è una questione di mezzo meccanico piuttosto che (anche) di piloti. Il livello di Marc degli anni passati non permette di dare un giudizio univoco ed il Marc attuale è ben lontano da quello che abbiamo sempre applaudito. La realtà dei risultati parla da sola: no Marquez no Party!

Anche Suzuki è ancora a bocca asciutta. Eppure le lodi sul progetto della Casa di Hamamatsu non sono mancate: progressi evidenti lato motore, riorganizzazione dei processi grazie all’arrivo di Livio Suppo, sempre ottimo livello dal punto di vista telaistico. Rins è in testa al mondiale grazie alla costanza che pare aver finalmente trovato. Manca l’acuto, ma è tutto da verificare se quando tenterà l’acuto resterà in sella oppure andrà per terra come ha fatto in carriera spesso e volentieri.

L’ordine di arrivo dello scorso Gp in Portogallo ha comunque visto tutte e sei le case presenti nelle prime sei posizioni, segnale che le differenze marcate degli anni passati (KTM ed Aprilia cenerentole) sono un ricordo.

Da Jerez si comincia a far sul serio davvero. Finite le trasferte extraeuropee, messo alle spalle il Portogallo che, tutto sommato, è una pista “nuova”, in Spagna comincia la parte più significativa dell’annata. Da qui in avanti i teams avranno dati in abbondanza per settare le moto ed i piloti potranno riconoscere uno ad uno i granelli degli asfalti che andranno ad accarezzare.

Non ci saranno più scuse per il team campione in carica ed il pilota designato ad essere quello di punta. Il team ufficiale Ducati non potrà più sbagliare una virgola, così come Pecco Bagnaia non avrà più possibilità di passi falsi. Ad oggi sono queste le maggiori delusioni della stagione in corso. Urge abbassare la testa e non pensare ad altro che andar forte restando in piedi.

Marquez ritroverà la pista (per tanti anni amica) dove ebbe inizio il suo calvario che ancora non ha visto la fine. Troppo brutto a Portimao per essere vero, troppo esuberante ad Austin per credere che possa mantenere quel livello ad ogni appuntamento 2022. Agli appassionati (ed al campionato) manca un Marc magari meno eccelso di quello di un tempo, ma comunque in grado di giocarsi il bottino grosso tutte le domeniche.

Tra gli osservati speciali di questo Gp io ci metto Maverick “sette vite” Vinales. Ormai l’Apriliona va abbastanza forte da potergli far fare un’ottima figura in casa. Spetta a lui star davanti al compagno di marca che avrebbe (sulla carta) meno talento di lui.

Vogliate perdonarmi, ma scrivere un pregara quest’anno è diventato davvero complesso come lo è stato nel 2020. Ci sono troppe situazioni poco comprensibili di domenica in domenica, troppe variabili che influenzano la possibilità di fare pronostici almeno approssimativi. Un tempo quest’incertezza era frutto delle diverse caratteristiche di moto e piloti. Oggi ho la sensazione che sia altro… ma meglio tacere.

(immagine in evidenza tratta dal sito road racing world)

 

Salvatore V.

 

QUARTARARO VINCE E VOLA IN TESTA AL MONDIALE – PORTIMAO POST GP

Dicevo ai tifosi Yamaha di pazientare, che con l’Europa e l’arrivo dei circuiti di casa “nostra” ad Iwata avrebbe dormito un po’ meglio… 

Il Campione del Mondo in carica sbatte la porta in faccia a tutti i rivali e rifila una paga non indifferente. Nessuna scusa, oggi la Yamaha funzionava benissimo e soprattutto El D1ablo ama follemente Portimao. Ma allora cos’è successo? A cosa è dovuta questa evoluzione di prestazioni? Semplicemente a nulla. Piangere quando le cose non vanno bene è diventato sport nazionale, adesso la M1 è una gran moto ma nessuno si chiede cosa succede al povero Franco Morbidelli (che fermo non è) che prende una delle paghe più allucinanti della storia dei Team Factory (guida la Yamaha da anni ormai).

Quartararo vince a Portimao e si porta in testa al Mondiale, ringraziando il lavoro a dir poco egregio di Jack Miller che stende il povero Joan Mir in staccata alla curva 1. It’s racing baby…

Per la cronaca sul podio ci finiscono il buon Zarco ed un ottimo Aleix Espargaró. Aprilia perde, con questo podio, le concessioni nell’attesa che Vinales capisca a fondo la RS-GP.

Chi esce a testa altissima è Alex Rins, il centauro Suzuki compie una partenza eccelsa ed un recupero incredibile piazzandosi in 4^ posizione. Complice lo strike di Miller su Mir, Alex allunga in classifica sul compagno di marca ed è uno dei candidati al titolo Mondiale e lo sarà ancora di più se, come sembra, Livio Suppo riuscisse a fargli fare quel “click” mentale sulla gestione gara.

Soltanto un 5° posto per il padrone di casa, Miguel Oliveira che è la miglior KTM. Non pervenute le altre. Sarei molto curioso di vederlo all’opera su una moto diversa…

Cosa non mi è piaciuto? La gara di Marc. Quello lì non era Marc Marquez bensì Stefan Bradl. A parte gli scherzi, gara “opaca” per il Marziano che ci ha davvero abituato male. L’impressione dal divano, ripeto DAL DIVANO, è che lui li a Portimao in condizioni di asciutto l’anteriore non lo aveva in mano assolutamente. Con gara bagnata staremmo celebrando la vittoria…. Mette punti in cascina rispetto a Mir e Bagnaia ma ne perde tanti da Quartararo. Il Mondiale adesso deve farlo sul francese.

Cosa mi è piaciuto? La gara e le palle di Alex Marquez. Chiunque avrebbe pensato che il due volte Campione del Mondo lasciasse spazio al fratello maggiore, invece Alex glia ha tirato una staccata da paura, mostrando al mondo che merita quel posto (su una moto diversa a mio avviso).

https://twitter.com/MotoGP/status/1518213480247136258?t=qSQrReBgGWqGIvPPixEvhA&s=19

Bello e commovente l’abbraccio a Pecco Bagnaia , tutto molto Hollywood lasciatemi dire. Non ho visto lo stesso per Bastianini, anzi è palese la “disparità” di trattamento TECNICO E MEDIATICO tra i due. Eppure il figlioccio di Pernat ha vinto due gare, dato una sonora paga fin qui al nipote del “Dio delle moto” però sembra non bastare…

Bastianini e Bagnaia hanno corso doloranti il GP, Enea è finito in terra così come Martin, Miller e Di Giannantonio… Pecco ha chiuso 8°, non male pensando a come poteva finire, malissimo pensando al mondiale. A furia di dire adesso arriva, rischiamo di arrivare al Mugello ancora a secco…

MERCATO PILOTI

Assodato che Pol Espargaró si è giocato il posto in HRC Factory, e vale lo stesso per Jack Miller, resta da capire cosa vorrà fare Fabio Quartararo.

Il Pilota Yamaha è il vero ago della bilancia che potrebbe scatenare il domino. Rins è vicino al rinnovo con Suzuki, mentre Mir dovrebbe avere il coraggio di firmare il contratto con HRC. Jorge Martin è spinto nientemeno che da Dorna per avere il posto in Ducati Factory e nessuno mi toglie dalla testa che una volta in sella alla GP23 del Team Ufficiale comincerà a volare. Nessun Pilota clienti può e deve vincere il Mondiale, Stoner (2006) docet.

Il Mondiale arriverà già questa domenica a Jerez della Frontera, che sarà un banco di prova importantissimo per Bagnaia ed il Team Ducati Factory. Anche per Marc Marquez sarà importante arrivare almeno sul podio, in una pista che non ama particolarmente. Loro due saranno i Piloti da attenzionare per il weekend, il Gap da recuperare non è molto, però non ci possono essere altri passi falsi.

 

 

Francky