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MOTOGP 2022 GP DI CATALUNYA-FABIO SI ALLUNGA LE DUCATI SI STENDONO

Una gara senza storia.

Questo il resoconto in sintesi del Gp di Catalunya di domenica scorsa.

Sarebbe dovuta essere la gara delle Ducati (ben 4 nelle prime due file) ed è finita in una sorta di “passeggiata” domenicale per il sempre più leader del mondiale Fabio Quartararo.

Scattato bene per una volta, ha preso il comando subito aiutato anche dall’incidente che ha visto coinvolto il suo più pericoloso rivale Pecco Bagnaia alla prima curva.

Ed è proprio dopo qualche centinaio di metri che la gara ha avuto il suo epilogo. Nakagami è arrivato lungo picchiando (nel vero senso del termine) la testa contro la ruota posteriore del ducatista che è caduto insieme ad Alex Rins a sua volta centrato dal corpo del giapponese.

(immagine tratta dal sito sportmediaset.it)

Capita, sono le corse. Invece di ringraziare il cielo per il miracolo sceso sulla pista di Montmelo che ha evitato il peggio, sono partite le polemiche con le richieste di sanzione per il pilota di Cecchinello. Chi scrive ne ha ben donde nel pensare che Nakagami non abbia la fama del kamikaze, quindi le polemiche sono state assolutamente sgradevoli e fuori luogo. Tra il versare acredine ed il versare lacrime il passo è sempre troppo breve.

Fabio è stato autore di una gara magistrale, quindi. Ha imposto sin da subito un ritmo inavvicinabile per chiunque, anche per Aleix Espargaro e la sua Aprilia che sembravano i più seri candidati alla vittoria sino alla partenza. Lo spagnolo ha corso benissimo la sua gara sino al penultimo giro. Ha tenuto testa ad un ritrovato (ed ancora sofferente) Jorge Martin ed al suo compagno di squadra Zarco sempre attaccato agli scarichi dei due spagnoli. Il tutto sino a che non ha spento la testa dimenticandosi che si festeggia dopo l’ultimo giro e non dopo il penultimo. Anche questo è già capitato in passato (Chili docet), e fa malissimo. Le immagini in diretta del box hanno confermato che all’interno dello stesso di veneti ce ne sono eccome…..

Alla fine il team Pramac si porta a casa un doppio podio che salva almeno la faccia delle Ducati in pista. I nostri? Tutti sdraiati. Bagnaia steso in partenza, Bastianini, Bezzecchi e Digiannatonio che hanno fatto tutto da soli. Si è salvato il buon Marini che però ha perso una posizione “regalata” da Espargaro facendosi risorpassare in due curve appena Aleix si è reso conto della vaccata che aveva fatto.

Evanescente ormai Miller. Purtroppo nel box rosso non è la prima volta che si manda a meretrici il clima ed il rapporto in corso di stagione…. E non è nemmeno quotato sia l’ultima…

Discreta gara di Mir, campione del mondo senza ancora una sella certa 2023, e piccoli segnali di risveglio di Vinales che sarebbe finito a 10 secondi dal compagno di marca se questi non avesse mollato. Saranno ancora tanti, ma non sono quelli che li separavano nelle prime gare.

Senza italiani in piedi, senza Honda competitive, senza Yamaha veloci (eccetto una) il resto della classifica è giocoforza completato dalle KTM. Morbidelli finisce pure dietro a Binder (Darryn, ndr) nonostante il venerdì avesse dato l’impressione di aver fatto un piccolo step.

Prossimo appuntamento domenica 19 giugno al Sachsenring. L’unica certezza che oggi abbiamo e che non avremo il solito vincitore dal 2013. Marquez è convalescente quindi vincerà un altro e non lui. In bocca al lupo Marc.

 

Moto 2

Splendida vittoria per il nostro Celestino Vietti che partito dalla pole ha avuto qualche difficoltà iniziale salvo poi salire in cattedra ed impedire al suo rivale più pericoloso Canet di vincere la sua prima in Moto2.

(immagine tratta dal sito torinotoday.it)

Bravo Vietti che di questo passo potrà vincere il mondiale e mettere in difficoltà chi dovrà trovargli una sella nel 2023.

 

Moto3

Izan Guevara vince la corsa davanti al semideb Munoz autore di una gara magistrale. Il nostro Foggia resta a piedi e si allontana ancora una volta dalla vetta di quel mondiale che già lo scorso anno aveva annusato.

Le prime due posizioni della classifica sono appannaggio di Garcia e Guevara compagni nel team Aspar. Foggia scivola a meno 55 dalla vetta. Sarà durissima.

 

Salvatore V.

 

(immagine di copertina tratta dal sito motorcycle sport)

MOTOGP 2022- GRAN PREMIO DI CATALOGNA

Nemmeno il tempo di godersi il Mugello che le moto tornano in pista in quel di Montmelò.

Il fresco (magistrale) vincitore del Gp italiano ha l’obbligo di dare continuità all’altissimo livello a cui è arrivato negli ultimi 3 appuntamenti. Non può permettersi di tirare il fiato nemmeno tra un turno di prove e l’altro. Pecco si è messo addosso by himself una situazione stressante, e da solo deve tirarsene fuori per non arrivare a fine anno pieno di rimpianti. La moto più “migliore” è sotto le sue natiche: è doveroso che ne tragga fuori il massimo perché quest’anno va così, ma l’anno prossimo chi lo può sapere?

Nelle due occasioni in cui ha vinto la gara,  il francesino della Yamaha gli è comunque arrivato dietro ad un tiro di schioppo, segno che ha capito contro chi lotta e che lo deve marcare stretto tutte le volte che gli è davanti.

In questo senso Fabio Quartararo ha dato testimonianza di essere maturato, facendo uno switch mica da poco. Le altre Yamaha servono giusto per rinfoltire il numero della griglia quindi, se vorrà riconfermarsi, non potrà che contare su se stesso.

Bagnaia (al contrario) è svantaggiato dalla classifica ma potrebbe essere “aiutato” dalle altre Ducati in pista. Bastianini, che ha il dovere di gareggiare per se stesso. Miller, che deve tornare a fare il Miller.  Ed infine i due Pramac hanno necessità di “arripigliarsi”. Con quella moto non è impossibile frapporsi tra il chivassese e Quartararo, a patto di tornare tutti in palla. Non necessariamente sempre e tutte le volte, ma queste sono le variabili che Fabio dovrà considerare. E lo è anche Aleix Epargaro: lo spagnolo sta facendo una stagione da urlo in groppa all’altra eccellenza made in Italy by Noale.

Gli altri?

Con l’assenza di Marquez, ed il clima che regna in HRC, la Honda fa numero quanto e poco meglio delle altre tre Yamaha solo perché sono quattro. In Suzuki sono riusciti nella storica impresa di prendere un grande condottiero e poi annebbiare il futuro a breve della sua truppa. In Ktm i lavori sono sempre in corso e non si gareggia sempre sul bagnato o in Portogallo. Le gesta dei due prodi VR46 in Toscana sono state frutto di una serie di situazioni favorevoli piuttosto che di un alto livello raggiunto in maniera definitiva.

Gli esperti dicono che sarà una gara di gestione gomme. L’asfalto di Barcellona è più scivoloso di altri e questo porta i pneumatici (si, “i” e non “gli”) a strapparsi più in fretta che altrove se troppo stressati. Quindi il vincitore sarà quello più bravo a trovare il compromesso giusto con il setup ed il polso destro, non necessariamente quello che sarà il più veloce in assoluto in pista. Ad oggi rischio pioggia nullo.

Buona gara a tutti.

(immagine di copertina tratta dal sito automotorinews)

 

 

Salvatore V.

BAGNAIA SUBLIME, QUARTARARO DA MONDIALE. MUGELLO POST GP

Un Pecco Bagnaia a dir poco sublime vince al Mugello, il Campione del Mondo in carica con una gara straordinaria chiude 2° e prenota il Mondiale. Marc Marquez si opera, Mondiale finito.

La notizia che ha sconvolto il weekend di milioni di appassionati è senz’altro la quarta operazione di Marc. Stagione finita, ennesimo countdown al suo ritorno. Ci auguriamo che possa tornare e non avere problemi, perché i suoi rivali vogliono batterlo in pista da Pilota sano, non a mezzo servizio.

LA GARA

Sembra che abbiano fatto una macumba in casa Ducati, il team clienti (Gresini) che fino all’altro giorno vinceva si ritrova ad inseguire l’altro team clienti (VR46). Sarà stata l’aria di casa, il ritiro del 46, il carburante o le gomme ma i due Piloti del team di Valentino andavano a bomba. Gara da incorniciare soprattutto per Bezzecchi che percorre molti giri in testa ed arriva davanti a Marini.

Scomparso dai radar il Team Pramac con Jorge Martin che è l’ombra di se stesso ed il solo Johan Zarco che salva il Team da una debacle. L’altro ufficiale Jack Miller ormai vive da separato in casa ed i risultati si vedono. 

Rimane il buon Pecco Bagnaia che almeno salva capra e cavoli ma si ritrova da solo a lottare contro un Fabio Quartararo indemoniato. E qui sfatiamo un mito… Non è vero che la Yamaha non va, anzi tutt’altro. In rettilineo teneva testa tranquillamente alla GP22 di Marini ed alla RS-GP di Aleix, quindi la YAMAHA VA. Il punto è che funziona soltanto quella di Quartararo, perché la seconda miglior Yamaha è quella del Rookie Darryn Binder… Dovizioso è in pensione, Morbidelli meglio non parlarne…

Cade Enea Bastianini. Stava risalendo fortissimo, ha pagato purtroppo le brutte qualifiche che ha fatto, perché il passo era veramente ottimo. Avrebbe preso il podio sicuramente…

In casa Suzuki stanno vivendo un dramma non indifferente, con entrambi i Piloti che si sono stesi nello stesso giro. Entrambi senza sella per il 2023 (non ci rimarranno) sono in una situazione davvero scomoda. Mir è vicinissimo alla Honda HRC, mentre Rins a mio avviso siederà sulla RS-GP del Team di Razali a meno che in Pramac non decidano di puntare sullo Spagnolo lasciando libero Jorge Martin di andare da LCR.

In casa Honda piangono e di brutto. HRC deve correre ai ripari perché senza Marquez (quello vero) non si cava il ragno dal buco. Pol Espargaró in netta crisi, si stende ed è ormai separato in casa senza neanche aver la certezza di un posto in MotoGP, Alex Marquez non sappiamo ancora cosa ci faccia in MotoGP e moto per il prossimo anno non ce ne sono, Nakagami ormai ha concluso il suo ciclo (è iniziato?) nonostante il pesante sponsor (Idemitsu) che si porta dietro. Sicuramente punteranno almeno su due top Rider (Mir, Martin, Raul Fernandez).

Aleix Espargaró sale ancora sul podio dopo una gara magnifica ed è in piena lotta per il Mondiale. La RS-GP funziona bene nelle sue mani ed anche in quelle di Vinales che però ancora non sembra pronto per lo step decisivo. Nel 2023 avrà il team Satellite di Razali (RNF) che sicuramente punterà su due Piloti scelti da lui e non imposti da altri. 

Ai piedi del podio chiude Zarco, davanti a Bezzecchi e Marini (4 Ducati in Top 6), la KTM di Binder 7^ davanti a Nakagami ed all’altra KTM di Oliveira. Chiude la Top10 Marc Marquez.

La Top 10

1. Bagnaia (Ducati Lenovo Team)

2. Quartararo (Yamaha MotoGP™) + 0.635

3. Espargaro (Aprilia Racing) + 1.983

4. Zarco (Prima Pramac Racing) + 2.590

5. Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) + 3.067

6. Marini (Mooney VR46 Racing Team) + 3.875

7. Binder (Red Bull KTM Factory Racing) + 4.067

8. Nakagami (LCR Honda Idemitsu) + 10.944

9. Oliveira (Red Bull KTM Factory Racing) + 11.256

10. Marquez (Repsol Honda Team) + 11.800

CLASSIFICA MONDIALE

Classifica Mondiale dopo il GP d’Italia. Fonte MotoGP.com

MERCATO PILOTI

Con l’addio di Suzuki sorge un grosso problema. Le Moto saranno 22 a meno che non entri qualcun altro. Qualche Pilota rimarrà a casa. Certamente Dovizioso Darryn Binder che non andranno in Aprilia. 

E gli altri?  Dalla Moto2 salirà qualcuno? Senza le altre due moto in griglia qualcuno, anche tra i BIG, rischia il posto…

Appuntamento al GP di Catalunya già da questo venerdì.

 

 

MOTOGP 2022 – GP Italia Mugello

Andiamo verso il Mugello, uno dei circuiti più belli del mondo. Il tracciato è magnifico, molto caratteristico e impegnativo che si sviluppa nello scenario delle colline dell’Appennino toscano.
Ma non basta, il Mugello è molto di più del tracciato e della sua ambientazione.
Nel tempo l’appuntamento è diventato una sorta di rito pagano per i tifosi che hanno eletto il loro dio in VR46. I racconti ci tramandano notti brave e insonni, con fiumi di birra a bagnare i tortelli di patate, le tagliatelle col cinghiale e i panini con la trippa.
Non è un caso che proprio qui la Federazione abbia organizzato la cerimonia del ritiro del numero 46 dalle competizioni future.

Manca Valentino ma non i colori italiani. Anzi.

Il motomondiale 2022 è dominato dal tricolore, sia per i piloti che per le moto.


Le Ducati e le Aprilia stanno manipolando le prime file dello schieramento in una superiorità al momento schiacciante. Il recente annuncio del ritiro di Suzuki e le difficoltà di Honda nell’affrontare l’abdicazione dal monopolio di Marquez hanno sicuramente contribuito a questa superiorità, però Aprilia e Ducati sono ben di più che il risultato delle difficoltà altrui.
Il mondiale piloti riflette la superiorità delle moto. Aleix Espargaro e la sua Aprilia e Bastianini e la sua Ducati “vecchia” stanno vivendo il loro anno migliore.
Aleix ha ottenuto in settimana soldi e fiducia col rinnovo del contratto in nome di una continuità che sembra la regola primaria della dirigenza Aprilia.


Bastianini mai sul podio qui, in nessuna categoria. Ma potrebbe essere la volta buona per confutare la statistica avversa. Chissà invece come reagirà alla debacle francese l’alfiere della Ducati ufficiale, Checco Bagnaia. Non faccio previsioni, per non essere disilluso come sempre.

Sul fronte Yamaha rimane a contrastare il monopolio delle marche italiane il solo Quartararo. La sensazione è che si sia arreso alla mancanze della sua moto e che abbia trasformato questa consapevolezza nella sua arma migliore.
Nota di colore. E’ di ieri l’annuncio dell’acquisizione da parte di Aprilia (a dimostrazione ulteriore della estrema concretezza del progetto) della squadra Yamaha ex Petronas con cui oggi corre Dovizioso. Si dice il karma…

Il Mugello ha sempre sorriso ai nostri colori.
Ciò lascia ben sperare anche per le categorie inferiori, dove i buoni risultati sono latitanti nelle ultime corse. Ma ad esempio in moto2 Celestino è ancora sull’olimpo della classifica nonostante tutto e un buon risultato non sarebbe male. Anzi.

Venerdì 27 maggio
09:00 Moto3 FP1
09:55 MotoGP FP1
10:55 Moto2 FP1
13:15 Moto3 FP2
14:10 MotoGP FP2
15:10 Moto2 FP2

Sabato 28 maggio
09:00 Moto3 FP3
09:55 MotoGP FP3
10:55 Moto2 FP3
12:35 Moto3 Qualifiche
13:30 MotoGP FP4
14:10 MotoGP Qualifiche
15:10 Moto2 Qualifiche

Domenica 29 maggio
09:00 WarmUp Moto3
09:20 WarmUp Moto2
09:40 WarmUp MotoGP
11:00 Moto3 Gara
12:20 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara

 

Valther

UN, DUE, TRE…BESTIA – DUCATI VOLA CON QUELLO SBAGLIATO

Come sempre non le mando a dire ed onestamente poco importa. Ad inizio stagione sbagliavo, credevo che il problema di Ducati e del loro Pilota di punta mandato da Dio fosse Jorge Martin

Ed invece avevo sottovalutato e di brutto Enea Bastianini, è lui che ha spaccato il box Factory in due metà belle precise tanto da fare fare le valigie a Jack Miller. Bastianini però ha un grosso problema, ed io seguo abbastanza questo circo da saperne già il finale. Guida una moto del 2021 in un struttura clienti che paga per avere quella moto. Nel fantastico mondo dei team Factory è inammissibile, i giapponesi avrebbero già segato un pistone…

In Italia forse la mentalità è diversa, la capacità di adattamento e l’astuzia e le capacità di un Bastianini al top della forma hanno permesso al Team Gresini di vincere ben 3 delle prime 7 gare, prendendo letteralmente a schiaffoni la struttura Aprilia (vedi che non era il Team il problema?). Ducati quest’anno ha la moto totale, personalmente in 20 anni di MotoGP non ne avevo mai vista una così dominante con così tanti Piloti diversi… Eppure…

Eppure il Pilota di punta Ducati, ha la metà dei punti del leader della classifica, gli stessi punti di Joan Mir che guida una caffettiera DeLonghi e soli due punti in più di Marc Marquez che guida con metà corpo…

L’appuntamento del Mugello e di Catalunya saranno fondamentali per delineare il percorso di Bagnaia e Ducati verso il Titolo Mondiale che manca dal 2007… Personalmente spero che a Borgo Panigale non facciano scherzi  e diano tutto l’appoggio possibile ad Enea Bastianini, non sono sulla moto ma anche nelle tattiche di gara (mapping 8).

LA GARA

Era dal 2009 che un Italiano non vinceva 3 delle prime 7 gare, l’ultimo era stato Valentino che nel prossimo weekend di gara al Mugello vedrà il ritiro del proprio 46.

Bastianini vince e soprattutto convince con una condotta di gara davvero da Top Rider. Potremo dire che ha giocato al gatto col topo scavalcando prima Jackass Miller e poi facendo innervosire, non poco, Pecco Bagnaia. Nella bagarre dei sorpassi tra i due Pecco va prima lungo e poi si stende, buttando alle ortiche 20 punti che in ottica Mondiale peseranno tantissimo.

Si stendono per campi le due Suzuki e chi ringrazia è Marc Marquez che altrimenti sarebbe finito 9°. Questo Marc Marquez non è assolutamente il Marquez che conosciamo, la moto non la sente e non rischia nulla. Honda deve darsi una svegliata perché il Marc 2016/2019 non tornerà mai più. Ed onestamente non penso che Marc abbia voglia di continuare così, con questi risultati. Occhio che non gioca per finire in TOP5, quello o vince o ci saluta tutti quanti.

In Yamaha la situazione è drammatica. Le ultime tre moto classificate sono le 3 Yamaha, Morbidelli sembra guidi un sidecar, mentre gli altri due… Soltanto Quartararo salva capra e cavoli portando un 4° posto miracoloso, guadagnando 13 punti su Bagnaia e Mir.

Un altro podio per l’Aprilia ed Aleix Espargaró che ormai ci ha preso gusto e giustamente vuole un bel rinnovo, visto che la differenza la fa tutta lui.

Tema mercato, Jack Miller sembrerebbe in procinto di firmare per KTM, ci auguriamo nel team Factory almeno. Personalmente avrei preferito la SBK a fare la comparsa in MotoGP… Con la Suzuki fuori dai giochi potremo vedere Mir in HRC e Rins in Yamaha o Aprilia (da capire se nel Team Factory Aprilia, oppure nel satellite Yamaha). Da valutare Zarco e i tre KTM, soltanto Binder è salvo. Vedremo…

 

Appuntamento al Mugello tra 15 giorni.

(immagine di copertina tratta dal sito del Giornale di Sicilia)

 

Francky