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24H LE MANS VIRTUAL

I motori reali stanno tornando a rombare, gare e campionati a breve inizieranno questa particolarissima stagione fatta di rinvii, cancellazioni, double header e tour de force mai sperimentati. Finalmente dopo circa 4 mesi di chiusura totale si torna a respirare una “quasi” normalità anche nel Motorsport, in cui comunque il Covid-19 ha sicuramente lasciato un segno indelebile e nel futuro si vedranno gli effetti anche a lungo termine. In questo periodo l’unica possibilità per “simulare” le gare è stata appunto grazie all’utilizzo massiccio dei simulatori, sia da parte degli abituali sim-racer, sia per i veri piloti che si sono voluti mettere in gioco nelle sfide virtuali. Praticamente ogni serie mondiale ah organizzato campionati e gare su diverse piattaforme, tanto da intasare letteralmente ogni week-end con eventi multipli da seguire uno via l’altro. Questa pandemia ha dato l’occasione unica al mondo virtuale di farsi vedere ed apprezzare per la sua estrema versatilità e profondità di scelta, infatti si può correre praticamente sempre e con tutto ciò che si vuole.

La “stagione” virtuale culmina con un gran finale degno di questo nome; la 24 Ore di Le Mans Virtual infatti è stata pensata per essere un evento di grande portata, sicuramente senza precedenti nel mondo virtuale. Pensandoci bene questa gara sarà l’occasione più unica che rara di apprezzare un parco piloti estremamente vario, dai campioni e le star della F1 ai più talentuosi sim-racer passando dai veri piloti del campionato Endurance che l’hanno fatta per davvero la 24 Ore. Avremo l’occasione di vedere gente come Alonso, Verstappen, Button, Leclerc, Barrichello, Montoya, Massa, Norris e tanti altri finalmente nella stessa competizione, seppur in due categorie differenti.

Vediamo come si compone la griglia. Sulla piattaforma scelta (RFactor2) sono ammesse in totale 50 vetture, divise fra LMP2 (Oreca 07) e GTE di cui è possibile scegliere fra Porsche, Ferrari, Aston Martin e Corvette. Ogni equipaggio deve schierare 4 piloti, di cui almeno 2 professionisti e gli altri in molti casi sono esperti sim-racer. Il tempo minimo di guida è di 4 ore a pilota e il massimo è di 7 ore, per cui bisogna bilanciare bene gli stint, specialmente facendo attenzione alla fase notturna che potrebbe essere più problematica per alcuni piloti in questo gioco. I vari team potranno modificare ed affinare il proprio setup da usare in gara, e le GTE anche se sono diverse sono bilanciate nelle prestazioni teoriche, per cui verrà premiato chi saprà fare il setup migliore e chi sarà più abile e costante nell’arco delle 24 ore. Per quanto riguarda le caratteristiche ambientali è ovviamente implementata la transizione giorno-notte in modo realistico, meteo random e vetture danneggiabili con possibili veloci riparazioni ai box.

Il richiamo di questo evento è riuscito a coinvolgere molti team realmente partecipanti al campionato WEC, come Rebellion e altri nomi conosciuti in LMP2. Addirittura la Toyota è presente con ben 3 vetture, nonostante non siano le consuete TS050 Hybrid, ma solo delle Oreca LMP2 con una livrea a replicare fedelmente i colori delle vere LMP1 ibride della casa giapponese. In classe GTE la presenza di costruttori e team ufficiali è ancor più massiccia, infatti sono schierate le quattro Porsche 911 RSR ufficiali, tre Ferrari 488 GTE, 3 Aston Martin Vantage e le due Corvette. Tutti questi team presentano almeno un pilota ufficiale per ogni vettura e hanno anche degli ingegneri dedicati al setup e alla comunicazione con i piloti, avvicinando questa gara più alla realtà che ad un “gioco”.

L’ACO ha deciso di trasmettere più diffusamente possibile questo evento, per cui sarà visibile integralmente sul canale YouTube della 24 Ore di Le Mans. In Italia è anche possibile seguire la diretta su Sky Sport F1, dove Vanzini e Bobbi saranno al commento della gara e promettono molto intrattenimento con gli spettatori e interviste ai piloti durante le ore di riposo dalla guida.

Quindi sembra che ci siano tutti gli ingredienti per un bellissimo week end di divertimento, di sicuro sarà un’occasione unica e non si ripeterà più. Le qualifiche saranno venerdì sera in sessioni sprint da 20 minuti, mentre il via sarà come da tradizione vera alle 15.00 di sabato.

 

SPOTTER GUIDE

 

ENTRY LIST

https://24virtual.lemansesports.com/upload/24H_Le_Mans_virtual_provisional_team_entry_list.pdf

Buona 24 Ore virtuale!!

Aury

WEC: C’E’ UN FUTURO?

La 6 Ore di Austin di fine Febbraio ha visto la presenza di tre LMP1, con la sola Rebellion a contrastare le Toyota. L’improvvisa rinuncia della Ginetta alla trasferta americana ha portato il minimo storico di vetture in classe regina da quando esiste il campionato. In prospettiva futura le cose non promettono certo una ripresa in tempi brevi, infatti è recentissimo il clamoroso “stop” al programma Valkyrie Hypercar da parte di Aston Martin. La casa britannica non versa certo in buone acque in ambito finanziario, visto che la quotazione in borsa ha quasi sempre perso valore dall’ingresso a fine 2018. C’è chi dice che sia proprio questa la maggiore causa per l’accantonamento del programma; altra possibilità è l’imminente ingresso in F1 (come brand) rilevando la Racing Point sfruttando i capitali investiti dal miliardario Stroll, questa novità potrebbe aver sicuramente modificato i piani a medio-lungo termine della casa di Gaydon. David King (presidente di Aston Martin Racing) ha detto che in verità il programma è stato messo “on hold” dopo l’annuncio sulla convergenza proposta da IMSA e ACO in merito alle nuove LMDh e le Hypercar del WEC. Il fatto è che non è ancora stato confermato effettivamente se le Hypercar possano effettivamente nei circuiti IMSA, mentre quello che è certo è che le LMDh potranno gareggiare a Le Mans dal 2021. Qualunque sia la reale motivazione, Aston Martin si è tirata fuori dalla classe Hypercar, lasciando di fatto la solita Toyota e forse la Glickenhaus per la stagione di debutto, in attesa del ritorno di Peugeot nel 2021. La stagione che doveva essere di rilancio si prospetta quindi un’altra lunga annata di transizione.

La formula LMDh proposta dall’IMSA sembra interessare di più rispetto alle Hypercar. In particolare i costi per sostenere un programma del genere sono molto bassi, dato il telaio di partenza stile LMP2 e quindi DPì. Il ristretto budget necessario è proprio la ragione principale per cui molte case stanno facendo le dovute analisi, tra cui McLaren, Ford, Lamborghini, Porsche e Ferrari. Il budget per la LMDh è praticamente equivalente a quello speso nel WEC dai team in GTE Pro, per cui il pensiero di usare diversamente le risorse è in fase di valutazione. Per esempio alla Ferrari interesserebbe correre per le vittorie assolute, ma è in disaccordo sul alcuni punti della formula, su tutti l’adozione di telai standard.

Se la formula LMDh dovesse veramente decollare, la GTE Pro probabilmente rischierebbe di perdere i suoi costruttori, già scesi a 3 dopo l’addio di Ford e BMW. Tanto dipenderà anche dall’ACO che negli ultimi anni ha cercato di elevare sempre di più la GTE Pro, sia dal punto di vista tecnico che da quello sportivo con l’istituzione del Campionato Mondiale, nella speranza di invogliare altre case ad entrare. In caso di fine del “ciclo” GTE, l’unica chance per l’ACO sarebbe di ammettere delle GT3 “ufficiali” o supportate ufficialmente e a quel punto ci sarebbe davvero la fila per partecipare creando un problema opposto a quello odierno.

Le classi abbastanza tranquille negli anni a venire sono LMP2 e GTE Am, dove in pratica comanda il denaro che si è disposti a spendere, che sia del gentleman driver, del titolare del Team o del main sponsor. Fin quando ci sarà ancora passione per le corse nella gente comune di tutti i giorni, qualche team correrà in queste categorie. Molte volte i programmi che vediamo nel WEC sono la realizzazione di un sogno raggiunta attraverso enormi sacrifici.

Pochi giorni fa l’ACO ha pubblicato la lista di partecipanti ammessi alla prossima 24 Ore di Le Mans in Giugno. Sarà un’edizione se non storica molto importante per tanti motivi: in primis sarà la conclusione dell’era LMP1 dopo quasi 20 anni di classe di riferimento per ACO. Bisognerà vedere cosa porterà la nuova formula Hypercar, sulla carta molto allettante perché basata su hypercar di produzione e con un budget economico rispetto ad ora. La grande news è il ritorno del “Garage 56” riservato a progetti speciali. Questa volta ci sarà un equipaggio completamente disabile al volante di un’Oreca LMP2, fra cui il quadri-amputato Sausset che corse già nel 2016. Questa è la dimostrazione che tutto è veramente possibile. Un altro fatto senza precedenti è che correranno ben tre equipaggi tutti al femminile, uno in LMP2 e due in GTE Am, con le più brave pilotesse nel panorama mondiale come Sophia Floersch, Rahel Frey, Christina Nielsen, Katherine Legge e Tatiana Calderon. Tutto ciò dimostra la crescente presenza femminile a livelli sempre più alti del Motorsport.

 

IL WEC NEGLI STATES

A fine Febbraio il WEC ha corso ad Austin, che ha sostituito quasi all’ultimo momento la tappa di Interlagos, con sole 3 LMP1 come già anticipato. A causa dei pesanti handicap imposti alle due Toyota TS050 Hybrid la Rebellion di B.Senna, Nato e Menezes ha avuto vita fin troppo semplice dominando la gara fin dall’inizio. Davvero poco da dire in LMP1 e purtroppo la gestione degli handicap sta superando il limite, dato che spesso le Toyota hanno top speed pari o inferiori alle GTE più veloci. Come sempre invece grande battaglia in LMP2 e GTE Am, dove il duello fra le due Aston ha visto prevalere per la vittoria il team TF Sport contro la squadra ufficiale AMR.

La vera gara ormai è quella in GTE Pro in cui il livello è altissimo e le tre Case sono tutte vicinissime tra loro. Continua in terra americana il momento d’oro dell’Aston Martin e del Dane Train Thiim-Sorensen alla loro terza vittoria su 5 gare stagionali, e a Shanghai stavano ancora una volta dominando prima della foratura. Qui ad Austin sembrava concretizzarsi una doppietta inglese, ma negli ultimi due stint Alex Lynn sulla #97 ha dovuto cedere il podio alla Porsche di Christensen e alla Ferrari #51, che tra le altre cose ha riconquistato in tribunale la vittoria ottenuta a Shanghai e si rilancia così in campionato. In classifica ormai valgono già più di una vittoria i punti di vantaggio del Dane Train su Pierguidi-Calado in seconda posizione; ora però arriveranno le gare più prestigiose e remunerative, come Sebring e appunto il gran finale di Le Mans.

Proprio il celebre “airfield” della Florida accoglierà il WEC fra i suoi famosissimi Bumps massacranti per piloti e macchine. La gara sarà addirittura il 20 Marzo (Venerdì) a causa del doppio evento che comprende anche la classica 12 Ore di Sebring riservata al campionato IMSA.

Ci vediamo a Sebring!!

 

Aury

LIQUI-MOLY BATHURST 12 HOURS

La 12 ore di Bathurst anno dopo anno è diventata sempre più una delle gare di riferimento per le GT a livello mondiale, accostandosi a 24 ore di Spa e Nurburgring. Con l’espansione della GT3, questa gara in terra australiana si è imposta in breve tempo nel panorama internazionale, tanto da diventare la tappa d’apertura dell’Intercontinental GT Championship lanciato dalla SRO. Il livello dei team e la grande partecipazione più o meno ufficiale dei costruttori contribuiscono a creare gare combattute e veramente tirate. Ma il fascino reale che rende unica questa gara è dato dalla fantastica pista di Mount Panorama con i suoi vertiginosi saliscendi e le magnifiche “Esse” cieche a sfiorare i muretti in picchiata. E’ una pista unica al mondo che ha tutte le caratteristiche che un tracciato dovrebbe avere: curve cieche, curve in contropendenza, rapidi trasferimenti di carico in velocità, lunghi rettilinei, frenate violente, riprese da bassa velocità in salita, frenate in discesa, muretti vicini che non perdonano e molti altri dettagli. In più la 12 Ore mette alla prova i piloti con la difficoltà della partenza in notturna e il rapido sorgere del sole che li abbaglia….tutto ciò con le vetture di altre classi più lente in pista.

Quest’anno la classica australiana raggiunge un nuovo record con 33 GT3 in pista e quasi 40 auto in totale. Inoltre nel 2020 sono confermati ben 9 costruttori impegnati in tutte le gare dell’IGTC: Mercedes, Audi, BMW, Porsche, Bentley, Ferrari, Lamborghini, Aston Martin e Honda. Molte delle case principali si servono come negli anni scorsi di team basati in Asia-Oceania supportati in maniera ufficiale dal costruttore; ancor più evidente è la presenza di specialisti di Bathurst impegnati regolarmente nel campionato australiano V8 Supercars. Alcuni dei campioni sono Van Gisbergen, Lowndes, Mostert, Whincup e Kelly.

La Porsche torna in difesa della vittoria “last minute” dell’anno scorso, schiera ben 3 vetture in classe PRO, così come Audi con il team Valvoline e Mercedes-AMG che porta al debutto la versione EVO della sua GT3. Per quanto riguarda la Bentley ci sono le due Continental ufficiali M-Sport, come le due nuove Aston di R-Motorsport iscritte nella PRO. Una sola vettura a testa per Ferrari, BMW, Honda e Lamborghini in lotta per la vittoria assoluta.

Fare dei pronostici è veramente difficile perché negli anni scorsi c’è sempre stata qualche neutralizzazione nel finale di gara a ricompattare il gruppo e sono scaturite grandi battaglie fino alla bandiera a scacchi. Non vediamo l’ora di vedere cosa accadrà domani!

ORARIO PARTENZA: h. 19.45 italiane di Sabato 1° Febbraio

LIVE STREAMING

https://www.bathurst12hour.com.au/streams-tv/international-streaming/

LIVE TIMING

http://www.bathurst12hour.com.au/live-timing/

ENTRY LIST

https://www.bathurst12hour.com.au/race-information/entry/

Buona gara!

Aury

Rolex 24 at Daytona 2020

La stagione automobilistica si apre come di consueto con la grande classica in Florida sul celebre triovale di Daytona. Negli ultimi anni questa gara ha avuto una grande crescita ed un sempre più intenso richiamo internazionale, tanto che moltissimi piloti e molti team europei decidono di competere. Dopotutto è il più grande palcoscenico del panorama americano in fatto di Endurance, ed è seconda solo a Le Mans.

Proprio in occasione di questa gara, è stato annunciato da ACO e IMSA che le prossime regole permetteranno alle stesse vetture di correre a Le Mans, come a Daytona e a Sebring. Questa convergenza globale è un passo storico per l’endurance, poiché si può dire che si torna a decenni fa, quando gli stessi prototipi gareggiavano in tutto il mondo. Sono stati fatti molti sforzi e sono serviti mesi di discussioni per trovare una piattaforma comune o comunque comparabile, ma tutto si è risolto nel migliore dei modi per i fan. Le nuove LMDh (Le Mans Daytona hybrid) saranno di fatto le DPi 2.0 e avranno sempre i telai in comune con le LMP2, ma motore e carrozzeria a scelta del costruttore. La novità è l’adozione di un sistema ibrido (KERS) agente sull’asse posteriore in grado di aumentare le prestazioni della classe. Ciò è essenziale per far competere queste vetture con le nuove Hypercar del WEC, che di base dovrebbero essere più veloci delle attuali DPi. Di sicuro ACO e IMSA si sono prese un impegno non indifferente ed il lavoro da fare è molto, ma la ricompensa potrebbe essere fantastica. Con questa mossa ci si auspica infatti, che molti costruttori si aggiungano al panorama endurance con dei programmi ufficiali per gareggiare nelle grandi classiche mondiali. Nei mesi passati ci sono state molte indiscrezioni riguardanti alcune case, fra cui Ford e Mclaren, pronte ad entrare in Endurance solo se si fosse raggiunta la convergenza fra WEC e IMSA; bè ora ci siamo e sta alle case farsi avanti!

L’edizione 2020 della Rolex 24 segna un decremento degli iscritti rispetto agli ultimi anni, infatti ci sono meno di 40 equipaggi, ma la qualità è davvero alta.

In classe DP, dove ci si gioca la vittoria assoluta, saranno al via 8 vetture di cui le 2 Acura Penske che hanno vinto il campionato, le 2 Mazda e 4 Cadillac. Le qualifiche di giovedì ci hanno proposto una Mazda velocissima con Jarvis, a bissare la pole dell’anno scorso. A seguire le Acura e poi le Cadillac, sempre efficaci in gara piuttosto che sul giro singolo. Questa Daytona è la gara della maturità per Acura e Mazda, dato che fino ad ora sono state in grado si di vincere, ma mai le gare più lunghe, in cui le Cadillac americane si dimostrano sempre più consistenti ed affidabili. Montoya non ha fatto mistero che l’obiettivo di quest’anno per l’Acura è vincere le gara di durata, a cominciare da Daytona. I team Cadillac non vogliono di certo mollare, e infatti il WTR, vincitore lo scorso anno, ritorna con le new entry Dixon e Briscoe; mentre l’Action Express punta tutto sulla #31 di Nasr, Derani, Albuquerque e Conway.

In LMP2 ci sono solo 5 Oreca 07 e purtroppo è la classe meno interessante da seguire, per lo più composta da team di basso profilo e gentleman driver.

La GTLM presenta importanti novità per il 2020. La più clamorosa riguarda la nuova generazione della Corvette, che segna la fine di un’era e dell’icona Corvette fin dagli anni ’50. La nuovissima C8R è infatti la primissima Corvette a motore centrale della storia, cambio più che radicale per una delle case maggiormente rappresentative del concetto di “muscle car” americana. Il V8 Chevy è ovviamente rivisto, ma è l’anima che accomuna la nuova creatura alle precedenti. Il rombo di una Corvette non può mancare! Daytona sarà il debutto anche della Porsche 911-19 in IMSA e per la prima volta sarà impegnata in una gara di 24 ore, dopo aver già corso 4 gare WEC. La nuova arma di Weissach si è dimostrata subito veloce e costante, tanto da monopolizzare la prima fila con record della pista nelle qualifiche. Seconda fila per le già citate nuove C8R, ancora da svezzare per estrarre tutta la performance dal pacchetto. 5^ e 6^ posizione per le due BMW M8 del RLL Team guidate dai piloti ufficiali BMW. Prestazione sottotono per la Ferrari del Risi Competizione che chiude la griglia di classe; è vero che dopo il Roar la 488 GTE ha ricevuto un piccolo ritocco al ribasso sulla potenza, ma è troppo poco per spiegare la prestazione abbastanza deludente. Di sicuro il team Risi ha dei piloti esperti e si saranno preparati al meglio per la gara più che per il giro secco, che in una 24 ore non conta nulla.

Come sempre la classe più nutrita è la GTD, dove sono ammesse di fatto tutte le vetture GT3. Questa categoria è dedicata maggiormente a gentleman, ma non mancano gli equipaggi con piloti di classe mondiale specialisti delle GT. La gara sarà combattutissima con ben 9 marchi diversi rappresentati in pista, e tutti con qualche chance di successo. Quest’anno ci saranno molte auto nuove/evoluzioni, come le due Aston Martin Vantage GT3 al debutto in IMSA. In più ci sono le versioni EVO per Mercedes, Lamborghini e Ferrari. Nelle qualifiche di giovedì la Porsche #9 del Pfaff Racing ha conquistato la pole….ma ancora una volta vuol dire veramente poco in una gara così. La chiave è riuscire nella famosa “trouble free race”, in modo da arrivare alle ultime Safety Car nelle prime posizioni ed in grado di attaccare nello sprint finale.

 

La 24 Ore di Daytona scatterà alle 19.40 italiane di sabato 25 Gennaio e sarà possibile seguirla live integralmente sul sito ufficiale IMSA, con tanto di onboard a scelta.

Non ci resta che preparare una bella pizza e una birra, accomodarsi sul divano col PC e godersi la prima classica dell’anno!!

Buona Rolex24!

 

LINK UTILI

http://www.spotterguides.com/wp-content/uploads/2020/01/SG_20_DAY_ONLINE_v1.pdf

https://imsatv.imsa.com/

https://livetiming.alkamelsystems.com/imsa

 

Aury

WEC 8 HOURS OF BAHRAIN 2019

Appuntamento nel deserto per chiudere l’anno e la decade nell’endurance mondiale. La gara in Bahrain sarà molto importante perché è prevista su una durata di 8 ore, novità di quest’anno, e per cui vale un punteggio maggiorato, come a Sebring e ovviamente Le Mans. Tutti vogliono far bene in questa quarta tappa del 2019-2020 che chiude la prima metà di stagione e manda tutti in vacanza fino a Febbraio, quando le gare riprendono al COTA, che sostituisce last minute il round brasiliano ad Interlagos. Nelle ultime settimane sono arrivati grandi annunci per il WEC. Sicuramente quello più clamoroso è il ritorno a Le Mans della Peugeot con le Hypercar nel 2022; questa è una grande iniezione di credibilità e una boccata d’ossigeno enorme per un campionato in piena transizione come il WEC. Proprio in questi giorni è stato presentato il calendario della prossima stagione (2020-2021) in cui ci saranno le tanto attese LMH (Le Mans Hypercar) di Toyota e Aston Martin, con possibilità di piccoli costruttori come Glickenhaus. Importanti novità nel calendario sono l’introduzione del nuovo circuito di Kyalami in Sud Africa, ma soprattutto la conferma a sorpresa della 6 Ore di Monza ad inizio Ottobre. L’ autodromo brianzolo potrà godere veramente di un calendario ricchissimo nel 2020, con l’approdo del DTM e finalmente il ritorno dell’Endurance a livello mondiale.

Per il Bahrain le LMP1 hanno subito come di consueto una tornata di modifiche a causa del “Success Ballast”. Le Toyota TS050 sono migliorate leggermente da Shanghai, ma conservano un handicap di 2,5 secondi al giro rispetto alle loro possibilità, e questo crea situazioni paradossali e pericolose in quanto alcune GTE sono persino più veloci alla speed trap delle Toyota. La differenza sui dritti con gli altri prototipi è enorme ed imbarazzante. Infatti in qualifica le due vetture giapponesi non sono andate oltre la seconda fila. In pole si conferma la Rebellion R13 che, seppur penalizzata rispetto alla Cina, ha un’altra occasione d’oro per vincere. In prima fila c’è una delle Ginetta, che nonostante gli aiuti sembra ancora troppo acerba, soprattutto in gara con poca affidabilità.

Come sempre la vera gara da seguire sarà la GTE Pro, in cui si prospettano duelli ravvicinati fra le 3 squadre. In qualifica i tempi hanno premiato le nuove Porsche che monopolizzano la prima fila seguite dalle due Ferrari 488 GTE. Sottotono le Aston Martin che puntano a rifarsi in gara contando su una diversa strategia di gomme. Gestire gli pneumatici sarà appunto la chiave nelle 8 ore; in GTE Pro i team hanno infatti 6,5 set di gomme da gestire per qualifica e gara, per cui ad un certo punto sarà necessario fare degli stint doppi e la tenuta delle gomme è fondamentale. I tre costruttori hanno scelto configurazioni completamente diverse dei compound Michelin per questa gara. La Ferrari ha scelto soft e medie, l’Aston medie e hard, mentre la Porsche ha addirittura una scelta mista di soft/medie per le gomme anteriori e medie/hard per le gomme posteriori.

Chi avrà fatto la scelta giusta?

 

ENTRY LIST: https://storage.googleapis.com/fiawec-prod/assets/fileuploads/5d/ef/5def43797ec13.pdf

LIVE TIMING: https://www.fiawec.com/en/live

ORARI

Gara: Sabato 14 Dicembre h. 13.00

Questa volta Eurosport trasmetterà solo le ultime due ore mentre Sportitialia dovrebbe avere la diretta integrale. A pagamento c’è sempre il servizio di Motorsport TV.

Non ci resta che aspettare e vivere l’ultima gara del decennio, sperando che sia uno spettacolo!

Aury