2019 INTERNATIONAL NORTH WEST 200

L’edizione 2019 della North West 20, giunta al 90° anniversario, è il primo appuntamento di rilievo del calendario 2019 delle road races.

Si disputa sulle 8,9 miglia di strade normalmente aperte al traffico che collegano le cittadine di Portrush, Portstewart e Coleraine in Irlanda del Nord, detto anche “The Triangle” data la forma che assume.

E’ una gara “must” per ogni pilota e appassionato di road races in quanto di disputa dal lontano 1929 ed è uno dei circuiti stradali più veloci al mondo con medie sul giro di oltre 120 miglia orarie, oltre 194 km/h, con punte di velocità massima di 335 km/h. Considerando che, come nella migliore tradizione delle road races, si corre tra marciapiedi, muretti, abitazioni e pali della luce e segnali stradali, queste velocità rendono bene l’idea della “sana follia” di una gara di questo tipo.

Gli ultimi veri “cavalieri del rischio” che possiamo annoverare nel motorsport moderno hanno trovato una gara a due facce, tempo ottimo in qualifica e pessimo in gara, tanto da rendere impraticabili una gara del sabato per eccessiva pericolosità.

Le qualifiche hanno visto sugli scudi Derek McGee per la categoria Supertwin, con un ottimo Bonetti in quarta piazza. Peter Hickman su BMW, il record man del TT Isle of Man, si è invece aggiudicato la pole della superstock a 122.052 miglia di media, Lee Johnston su Yamaha poleman in supersport in 116.545 di media e Glenn Irwin su Kawasaki nella superbike con il nuovo record sul giro con 123.362 miglia di media.

immagine da northwest200.org

La prima sessione di gare si è disputata il 16 maggio, con la supersport race, la superstock race e la supertwin race.

Nella Supersport il clou è stata la battaglia per la vittoria tra Lee Johnston e Alastair Seeley. I due si sono scambiati la posizione più volte fino alla Juniper chicane nell’ultimo giro, dove Seeley ha provato l’attacco definitivo riuscendo a mettere il muso davanti ma portando troppa velocità in curva e perdendo il controllo della moto. Ritiro per lui e vittoria consegnata nelle mani di Johnstone.

Dietro di loro, pacchetto di mischia con Hillier davanti ad Harrison, quarta piazza per Micheal Dunlop, reduce da una botta la polso in prova, quinto Coward e sesto un eroico Hutchinson, al rientro dopo una terribile serie di infortuni che avevano messo a rischio in maniera definitiva la sua gamba sinistra.

La Superstock invece non ha avuto che un dominatore, Peter Hickman che ha marciato in testa per tutti i sei giri previsti. Secondo Irwin che ha battagliato con Harrison fino alla caduta di quest’ultimo al quinto giro. Terza per Dunlop, dopo una battaglia con Hillier e Johnston.

La gara delle Supertwin è stata storica per il motorsport italiano. Stefano Bonetti ha vinto la prima gara internazionale della sua carriera resistendo alla rimonta di Jamie Coward, diventando il primo italiano dai tempi di Agostini a vincere una road races. Dietro di loro terza piazza per il veterano Rutter.

immagine da northwest200.org

Le gare previste per sabato 18 erano 5 ma a causa del maltempo e delle ripetute bandiere rosse e restart ne sono state disputate quattro e con un numero inferiore di giri. Il tutto complicato da un elicottero che ha tranciato una cavo della corrente elettrica provocando un blackout e diversi problemi nel corso della giornata.

La gara delle Supersport è stata disputata su bagnato e ha visto ben tre bandiere rosse, dovute a incidenti, il suddetto elicottero citato in precedenza e guasto meccanici con conseguente olio in pista. Alla fine la gara ha decretato il suo vincitore, Davey Todd su McGee e Conor Cummins, con solo 15 piloti al via.

Una delle gare clou della Superbike si è disputata su solo 4 dei sei giri previsti e ha visto il forfait di diversi piloti tra i quali Hunthinson, Johnson e Hickman. Alla fine la vittoria è andata a Irwin che ha regolato all’ultimo giro il compagno di squadra Hillier con un sorpasso alla Juniper chicane e precedendolo al traguardo di pochi millesimi. Terzo posto per Cummins con Sheils quarto e Seeley quinto.

immagine da bikemotorsports.com

La gara delle Supertwin ha regalato invece un finale da favola con la vittoria del 55enne, si avete letto bene 55enne, Jeremy McWilliams su Elkin e sull’altro veterano Micheal Rutter. Bonetti, vincitore della gara del giovedì è invece caduto.

Ultima gara di giornata, la Superstock ha finalmente incoronato James Hillier come vincitore, dopo una serie di podi ottenuti nelle gare precedenti. Ottime prestazioni da parte di due newcomer, Cooper e Maurer che si sono piazzati in seconda e quinta posizione divisi da Todd ed Harrison al terzo e quarto posto. Il sopraggiungere del tramonto e le condizioni della strada hanno portato alla naturale cancellazione dell’ultima gara prevista, la Merrow Hotel & Spa NW200 superbike race.

Quindi con sette diversi vincitori nelle sette gare disputate si è chiusa una complessa ma ugualmente affascinante edizione della North West 200. E’ stato comunque un buon warm-up in vista dell’evento clou per eccellenza delle road race, l’isle of Man TT, che si disputerà sul mitico  mountain course la prima settimana di Giugno. La speranza è quella di avere un clima favorevole che possa aiutare nel riproporre lo spettacolo visto nell’edizione 2018, l’edizione dei record.

*immagine in evidenza da bennets.co.uk

Rocco Alessandro