High Voltage Bring- 2018 Julius Baer Zurich e-Prix

Che piaccia o no la Formula E sicuramente sta compiendo qualcosa di straordinario. Dopo l’e-Prix di Roma, che è riuscito dove la F1 ha sempre fallito, il circus elettrico si sposta nientemeno che in Svizzera, dopo un digiuno dalle corse automobilistiche che per volere della Confederazione iniziò dopo la tragica edizione della 24 ore di Le Mans del 1955.

Arrivati a questo punto della stagione la battaglia per il campionato si riduce, anche se non matematicamente, ai due contendenti Vergne e Bird. JEV ha un margine di 40 punti da amministrare fra Zurigo e la doppia trasferta di New York, ma dichiara tuttora di non voler fare calcoli e di essere intenzionato a portare a casa sempre il massimo dei punti e correre per vincere le gare.

Per la verità il tracciato di Zurigo sembra più adatto ai tedeschi dell’Audi, vista la presenza di numerosi rettilinei e di poche zone con frenate ravvicinate, dove poter ricaricare le batterie. L’efficienza sarà quindi fondamentale più che in altri circuiti e sembra che il team tedesco sia veramente quello con la vettura più performante, come visto nelle ultime uscite stagionali, nelle quali hanno mostrato un passo gara davvero inavvicinabile per tutti gli altri, anche quando non hanno dominato come nell’ultimo fine settimana di Berlino. Dal team dichiarano di voler puntare al campionato costruttori, visto che per quello piloti ormai la matematica li esclude definitivamente. I 40 punti da recuperare su Techeetah in tre gare in effetti non sembrano uno scoglio così insuperabile, visto soprattutto lo stato di forma mostrato nelle ultime uscite.

Per quanto riguarda le novità emerse in queste settimane, sono diverse le notizie sul futuro della categoria.

Non appena sono state presentate le Gen2, che hanno visto in questi giorni diversi test in vista della prossima stagione, fra i quali quello di Felipe Massa, si inizia già a parlare di Gen3, ulteriore salto quantico in avanti rispetto alle vetture che saranno usate dalla prossima stagione per tre edizioni del campionato elettrico. Il brasiliano ha già dichiarato di voler correre per vincere ma, come si è già visto per piloti provenienti da altre categorie, non sarà facile essere in grado di battagliare con i migliori della Formula E. Per quanto riguarda la terza generazione di vetture si parla già di quasi 700 CV a partire dalla stagione 8, ma è chiaro che lo sviluppo di queste monoposto permetterà prestazioni tali da non sfigurare eventualmente nemmeno su circuiti permanenti.

Tornando con i piedi per terra (attenzione a non toccare contemporaneamente la monoposto se la luce led non è verde- questa è brutta davvero ma la lascio) è stato annunciato il calendario della prossima stagione, con 13 gare ed un paio di gare ancora da definire. Si partirà dal Medio Oriente, terra di petrolio, e anche questa è una novità non da poco.

Per quanto riguarda gli aspetti sportivi invece sono state definitivamente annunciate le modalità di gara per la prossima stagione:

  • E-Prix della durata di 45 minuti + 1 giro
  • Eliminazione del cambio macchina
  • 22 piloti per ogni gara
  • SuperPole riservata ai migliori 6 e non più ai migliori 5 come accade ora
  • Due livelli di potenza: 200 kW e 225 kW; la modalità con più potenza può essere utilizzata in zone specifiche del circuito, con quella che la FIA stessa ha definito “Mario Kart Mode”
  • Fan Boost: 100 kJ da usare solo in modalità 250 kW e solo nelle zone in cui si può utilizzare la modalità Mario Kart (sempre per tre piloti)
  • Eliminazione del punto addizionale per il giro più veloce. Il punto aggiuntivo verrà attribuito al pilota che, fra i primi 5 classificati, sarà stato il più efficiente, cioè in altre parole a chi arriverà al traguardo con maggior energia residua

Orari e-Prix Zurigo:

09.00-09.45 PL1                canale ufficiale YouTube FE
11.30-12.00 PL2                canale ufficiale YouTube FE
14.00-15.00 Qualifica    differita Eurosport 2  15.00,  Italia 2  16.30
18.00 Gara (39 giri)          diretta Eurosport 2 e Italia 1

Buon e-Prix di Zurigo!

2018 F1 Canadian GP: An Introduction.

Archiviato anche quest’anno l’emozionante toboga monegasco, giunge l’ora della prima, estemporanea trasferta su suolo nord-americano, prima di tornare in Europa per ben 7 GP consecutivi, inclusa la pausa estiva.

DA DOVE VENIAMO

La lotta per il campionato piloti si è già abbondantemente avviata, come previsto, verso un duello tra il diversamente orecchinato e il collezionista di motoseghe. La tenzone vera e propria, fino ad ora almeno, non si è pero avuta in pista, bensi al di fuori, con intrighi regolamentari degni di un romanzo di Le Carré. Di recente, tra Brackley e Maranello, gli sport più praticati sono infatti il lancio della delazione e lo slalom tra le direttive tecniche FIA, con gli alemanno-britannici recentemente in grande spolvero; se questi mesi iniziali sono un’indicazione valida, si prevede una stagione combattuta ancor di più sulla lettera del regolamento, piuttosto che in pista.
A proposito di strani rigiri nei box, questo sara’ il primo GP in Sauber per Simone (non) Resta, la cui promozione / spostamento / siluramento (a seconda della vostra chiave di lettura) ha sollevato non pochi punti interrogativi.

DOVE ANDIAMO

Il circuito canadese presenta caratteristiche tecniche differenti da tutti quelli si è corso fino ad ora, solitamente di non facilissima intepretazione per quanto concerne gli assetti.
Prevedere la monoposto favorita è, quest’anno, un esercizio di difficoltà comparabile solamente a quella incontrata da Verstappen nel percorrere 10 giri senza incocciare in qualcosa.
Se i primi tre appuntamenti avevano lasciato presagire una superiorità della SF71H, la W09 sembra aver giovato degli aggiornamenti, ed ha colto l’unica doppietta dell’anno (se eccettuiamo quella che Magnussen tiene nell’abitacolo, nel caso le sue manovre non funzionassero a dovere). Probabile dunque che le due vetture avranno prestazioni molto simili sia in qualifica che in gara, e che le uniche variabili valide saranno la posizione in griglia e la possibilità di un undercut, dato che i sorpassi paiono espressamente vietati. Rimane da vedere se e come l’incognita “gabbiani alla prima curva” avrà un effetto sulla gara.

Al di fuori delle due prime donne, troviamo due stoccafissi che potrebbero tornare utili, previo ammollo di almeno tre giorni nel San Lorenzo. Terza forza a Montreal sarà probabilmente la Red Bull, con il solito Ricciardo pronto ad approfittare di eventuali problemi ai battistrada, e Verstappen pronto ad approfittare di eventuali sconti allo sfasciacarrozze di Sherbrooke, che una bargeboard o una endplate vengono sempre utili. Rimane da menzionare il buon Alonso, che comincia a realizzare che forse è proprio la McLaren a fare un po’ pena, anche se quanto meno quest’anno non partirà da Austin a causa delle penalità. GP di casa per Lance Stroll, che comunque avrà una casa in circa 96 nazioni del mondo, quindi non importa molto, anche perché la Williams di quest’anno non riuscirebbe probabilmente ad arrivare in cima al Mont Real in meno di tre ore.

Alla voce pneumatici, non dovrebbero esserci problemi, dato che si tratta del circuito preferito da Pirelli, essendo costruito su un’Isola. E anche questa volta la ******* l’abbiamo detta.

CHI SIAMO

Siamo delle persone così furbe che, nonostante l’aberrante noia che pervade la F1 di questi tempi, dedicheremo ore e ore del nostro weekend a non vedere un finlandese vincere.

Mugello, la casa degli Italiani….mmm, NO!

Che weekend! Che gare!! Che spettacolo!!!

Il circuito più bello del mondo per le due ruote, ancora una volta ci ha regalato delle gare strepitose e nuove pagine di storia.

Oggi tutto giù il cappello davanti a uno Jorge Lorenzo che è tornato a correre alla sua maniera, quello di pilota imprendibile, quello di un pilota che quando è a posto e sente la moto sua, è praticamente impossibile batterlo. Pronti via, un martello giro dopo giro, sfiancando tutti gli avversari, portando la rossa a trionfare, proprio quando ormai pareva giunto il capitolo fine, quando nessuno ormai credeva in lui (io in primis, che ho usato parole anche spesso pesanti verso il Maiorchino) , ma oggi solo tanti e infiniti applausi. BRAVO!

Dovi ha corso una gara accorta, senza rischi e forse pensando alla classifica, sopratutto dopo la caduta di Marquez, che mette uno 0 in tabella. Lo Spagnolo stava per fare la sua ennesima caduta non caduta, ma alla fine è arrivato in ghiaia, risalendo in moto, senza però riuscire ad avere un ritmo che lo riportasse nei punti.

Intramontabile Rossi, dopo la pole di ieri, chiude una gara difficile a podio, con delle gomme che andavano e non andavano, con belle battaglie con Rins, Iannone e Petrucci, spuntate poi all’ultimo giro, riuscendo a dare l’ultimo tirone. é stato bello vederlo applaudire Jorge sul podio e dire al pubblico di osannare il vincitore. Le altre Yamaha han mostrato ancora una volta le difficoltà di questa M1.

Mondiale che ora si riapre un pò, seppur con un vantaggio ancora consistente di Marquez su tutti, ma la stagione è ancora lunga, tutto può accadere.

Moto2, altra gara da esaltazione, con duelli senza fine fra Oliveira, Baldassarri, Mir e Bagnaia, sorpassi senza fine, manovre incredibili alla Casanova Savelli e alle arrabbiate, da manici assoluti. Fino alla fine non si poteva sapere chi avrebbe vinto, ed alla fine l’ha spuntata meritatamente il Portoghese, davanti a Balda e Mir. Quarto posto per il leader di classifica, che oggi pareva averne un pò di meno, o forse non si prendeva rischi, dopo aver visto la caduta a metà gara di colui che stava dominando alla grandissima, ossia Pasini, che peccato per lui.

Moto3 che ha visto una gara a 3 per tutta la corsa, con Martin che si è portato dietro Digiannantonio e Bezzecchi. Il leader di campionato ne aveva più solo sul dritto, mentre le due moto di Gresini erano perfette sulle curve, bravo a rimaner sempre attaccato a loro e chiudere secondo, una gara zeppa di sorpassi e controsorpassi. Martin alla fine riesce ad avere la lucidità e non farsi fregare all’uscita dell’ultima curva, mentre Digia, si fa portare via la seconda posizione a pochi metri dal traguardo. Che rischio il momento della lepre che passa davanti a Martin, se la prendeva ora eravamo a leggere di una tragedia, perchè erano tutti e tre in pacchetto, andata bene così.

Nota di scolore, a quegli stupidi e idioti occupatori del prato, non è giusto definirli in altra maniera, dei poveri idioti che augurano la morte di un pilota, o che insultano chiunque di quelli che sta correndo, come sempre in Italia dobbiamo dare dimostrazione di stupidità…VERGOGNOSO!!! Fortuna che la sicurezza del circuito si è prodigata a far eliminare queste nefandezze!!

Saluti

Davide_QV

BLANCPAIN GT ENDURANCE CUP – 1000 KM PAUL RICARD

Siamo giunti al terzo appuntamento del Blancpain Endurance Cup, dopo la gara inaugurale di Monza e quella di Silverstone.

Facciamo un po’ il punto su quanto accaduto in terra inglese. Al termine delle 3 ore di gara la vittoria è andata all’Aston Martin Vantage GT3 del R-Motorsport con Vaxiviere-Dennis-Thiim, ma è un risultato ancora sub-judice poiché il team ha fatto appello dopo che i commissari SRO hanno riscontrato un’irregolarità nel data-logger al termine delle qualifiche, che appunto hanno visto l’Aston in pole. La Vantage #76 è stata praticamente sempre in testa tranne dopo il primo pit stop quando la Mercedes #88 del team AKKA era passata al comando, resistendo soltanto pochi passaggi al ritorno furioso della vettura inglese. Sul secondo gradino del podio è salita appunto la Mercedes con Christodoulou-Vautier-Marciello, mentre al terzo posto ha concluso la nuova Lexus RCF GT3 del Team Emil Frey con Klien-Ortelli-Seefreid. La gara è stata assolutamente lineare senza nessuna Safety Car o FCY, solo qualche bandiera gialla. Quarta è arrivata l’Audi vincitrice a Monza e leader del campionato con Vanthoor-Mies-Ribeiras. La Ferrari del SMP Racing è giunta in settima posizione dopo un’ottima rimonta da centro-gruppo soprattutto grazie agli stint di Molina e Rigon. Solo decima piazza per la Lamborghini Huracan dei campioni in carica del Grasser RT, mentre le nuove Bentley hanno avuto problemi in qualifica e sono dovute scattare dal fondo dello schieramento, non avendo di fatto chance di rientrare in lotta per dei punti.

https://www.youtube.com/watch?v=br2dF0g7lms&t=109s

Ora siamo a Le Castellet sullo storico tracciato francese… Qui la gara sarà una piccola anticipazione della 24 Ore di Spa, perché innanzitutto si corre su 6 ore e in più si comincia sabato pomeriggio per finire quasi a mezzanotte con la pista avvolta nel buio. Come ogni anno questo format permette di godere di immagini stupende…il tramonto sul lunghissimo Mistral…..i fari delle vetture che disegnano scie di luce e si inseguono nella notte…

Quest’anno ci sarà il ritorno della F1 al Paul Ricard, perciò sono stati effettuati molti lavori di ammodernamento dei box e del paddock, oltre ad una riasfaltatura completa della pista. Già nei test di Marzo si è osservato che i tempi sono molto più veloci, circa 4 secondi per le GT3. L’entry list non riserva grandi sorprese rispetto a quella di Silverstone, solo qualche sostituzione di pilota non particolarmente significante.

 

ENTRY LIST

https://www.blancpain-gt-series.com/entry-list?filter_meeting_id=100

 

A causa del clash con il campionato IMSA a Detroit alcuni piloti, ad esempio Vautier, non saranno in gara; inoltre Domenica c’è il Test Day a Le Mans per la 24 Ore…the BIG ONE. Molti piloti arriveranno direttamente dagli States, mentre quelli del Blancpain dovranno viaggiare verso Nord in nottata per raggiungere La Sarthe.

LIVE STREAMING/TIMING

https://www.blancpain-gt-series.com/live

 

La Gara parte alle 17.45 di Sabato 2 Giugno.

Buon divertimento!!

Aury