2017 F1 Brazilian GP: An Introduction.

It ain’t over till it’s over“, ammoniva un tautologico Yogi Berra. Alla vigilia del penultimo appuntamento di un infinito 2017, pare però che la matematica ci rassicuri sull’esito di entrambi i campionati, e quindi apra la porta ad un potenziale free-for-all sul circuito sudamericano.

IL CREPUSCOLO DEGLI DEI

La celebre donna dalla forma fisica non eccelsa (no, non stiamo parlando della ex-TP di una scuderia svizzera a vostra scelta) s’è infatti incamminata sul palcoscenico messicano e, nonostante i ripetuti sgambetti di un elemento del pubblico (scortato fuori da teatro mentre urlava “honestly”), è riuscita ad intonare la sua aria. Tutte le posizioni principali sono cristallizzate ai fini della classifica finale, e addirittura i primi quattro costruttori sono già decisi. Rimane solo quell’inezia del secondo posto nel mondiale piloti, che immagino interessi a Vettel quasi quanto l’autobiografia di Charlie Whiting. Dove correte, non è ancora uscita.

L’OLANDESE VOLANTE

Nel 2016 in Brasile si manifestó, cristallino e puro, il talento di Verstappen, con una furiosissima rimonta sul bagnato; visto l’attuale stato di forma, accompagnato da una RB dotata di sospensioni anteriori palesemente illegali (e della quale forniamo rilievo fotografico più in basso), ci sono buone possibilità che l’ottima prestazione possa essere ripetuta. Detto ciò, io non vi do più dritte sulle scommesse perché i maggiori bookmaker britannici mi hanno gentilmente chiesto di smettere dopo aver indovinato l’accoppiata pole-vincitore in Messico.
Se è vero che la RB è cresciuta moltissimo, c’è da ricordare che quest’anno cercare di determinare un pattern tra auto, piste e prestazione è pressoché impossibile. La pista di Interlagos dovrebbe essere in teoria leggermente più favorevole a Mercedes dato il layout molto veloce; d’altro canto si può immaginare che la Ferrari, fallito il bersaglio importante, possa liberarsi di quella poca prudenza rimasta, e tentare di chiudere l’annata in crescendo. Il gioco potrebbe valere la candela.
Per la pura statistica, ricordiamo che si corre sulla pista modificata l’ultima volta nel lontano 1990, nonostante i recenti tentativi di Raikkonen di ritagliarsi una carriera come successore di Tilke.

LE FATE

Veniamo ora al consueto appuntamento con il riempitivo della griglia, il corrispondente automobilistico di Pomeriggio 5 per capirci.
Paragrafo ovviamente dedicato a cromatismo, petulanza ed aggressività dei due piloti Force India, ai quali potrebbe essere permesso di distribuire coriandoli di carbonio rosa in giro per la pista brasiliana, dato che un inaspettato quarto posto è stato finalmente raggiunto. Menzione d’onore per Fernando Alonso, che ringalluzzito dal weekend messicano, si ritroverà invece a venire sorpassato sul lungo rettilineo da: nonna di Barrichello in carrozzina che torna dalla spesa, la celebre sedia del 2015 spinta da una leggero grecale, e infine da Felipinho Massa sul suo Crazy Kart (che peraltro è anche il volante più prestigioso a cui Daniel Ricciardo può aspirare oggi, nonostante sia già stato battuto dallo stesso Felipinho).
E a proposito di Massa, sarà questo infine il suo ultimo GP di casa, o è affetto anche lui dalla sindrome dei Rolling Stones, per cui l’ultimo tour non è mai veramente l’ultimo? Nell’attesa di scoprire la risposta, e di conseguenza chi si affiancherà a Stroll nel 2018, possiamo sicuramente goderci il sobrio saluto che la Torcida gli tributerà.
Coraggio, è quasi finita.