2016 ITALIAN GRAND PRIX Monza

E anche quest’anno è arrivata Monza. E la notizia non è che Mercedes è ancora una volta la favorita per la vittoria di tappa ma che probabilmente lo sarà anche per l’edizione 2017, visto che sembra sia stato trovato l’accordo economico per un ulteriore rinnovo triennale.

Parlando di storia, spesso vengono ricordati il duello del 2003 tra Michael Schumacher e Juan Pablo Montoya o la prima vittoria di Sebastian Vettel, al volante oltretutto di una Toro Rosso. Personalmente l’edizione che più mi rimase impressa fu quella del 1999. Le lacrime di Mika Häkkinen le rivedo ancora oggi, e mi resero tutto sommato sopportabile che il campionato prendesse ancora una volta la strada della perfida Albione.

Si arriva all’appuntamento dopo una serie di gare che hanno nuovamente mostrato le difficoltà della scuderia Ferrari a tenere il passo dello sviluppo Mercedes. La SF16H sembrava nata bene. Purtroppo si è persa per strada. Solo il tempo dirà se l’era Binotto sarà quella della riscossa. Visto quello che è stato fatto nel reparto motori le premesse sembrano incoraggianti e sono moderatamente ottimista, in ottica 2018.

Al di là delle Alpi invece,  sembra che RedBull non solo tenga benissimo il ritmo dei tedeschi ma abbia anzi ritrovato lo slancio dei tempi che furono quando, con una seconda parte di campionato fatta di martellanti aggiornamenti, riusciva a ribaltare situazioni che sembravano irrecuperabili. Probabilmente non sarà il caso di questo finale 2016, ma la scuderia austrofrancoinglese si candida a un 2017 nuovamente da protagonista.

Destino che, spero, condividerà con la McLaren-Honda: le nuove regole, con l’abolizione del congelamento delle Power Unit e l’adozione del concept made in Woking per il corpo macchina paiono studiate per consentire il recupero agli anglonipponici. E questa mi pare, finalmente, una scelta sensata da parte della Federazione. Una McLaren forte fa bene al campionato, e vedere un Fernando Alonso su una macchina competitiva è qualcosa che penso si meritino sia lui che tutti gli appassionati di Formula 1.

Devo ammettere che mai avrei immaginato che tale idea mi potesse anche solo sfiorare la mente, soprattutto dopo il quinquennio in rosso. Tuttavia secondo me nell’ultimo anno Alonso ha trovato in Mclaren ciò di cui aveva più bisogno. Qualcuno che contrastasse quegli aspetti caratteriali che più lo hanno danneggiato durante la sua carriera e lo inducesse a concentrarsi sulla guida. Attività in cui senza alcun dubbio eccelle.

Mi rendo conto ora che, anzichè parlare di Monza, ho fantasticato dell’anno che verrà. Quindi, rimettiamoci in carreggiata e diciamo qualcosa sul 2016.

Si arriva a questa tappa dopo un appuntamento, quello di SPA, che ha lasciato non pochi strascichi polemici. Occasione ghiottissima quindi, per dire qualche cosa di irriverente nei confronti di LEWIS HAMILTON e far arrabbiare tutti gli orsetti da qui al polo nord ma, francamente, come si fa? Ha raddrizzato una stagione iniziata male. Parte ultimo e arriva terzo. Anche in mensa fa sempre la pole position e detiene persino il record aziendale di evacuazione. Non ne sbaglia più una. L’unico appunto che gli si può fare è che magari dovrebbe spiegarsi un po’ meglio nei team radio, così forse gli monterebbero le gomme che desidera ai pit stop.

Proverei anche a rifarmi criticando KIMI RÄIKKÖNEN per irritare tutto il pantheon norreno ma, anche qui, che gli si può imputare? Di non sapersi ancora smaterializzare per evitare le alzate di ingegno di chi lo circonda? Se parlasse un po’ meno, sarebbe perfetto.

Di MAX VERSTAPPEN, al massimo, si può dire che è simpatico quanto una badilata nelle gengive. Ma a parte questo, ha fatto quello che deve fare un pilota. Anche l’episodio della finta in rettilineo, che sulle prime avevo giudicato abbastanza negativamente, riguardando le immagini non pare più così plateale.

Sparare su SEBASTIAN VETTEL è inutile. Qui non lo difende nessuno, pertanto non c’è da divertirsi. Quindi lasciamo perdere. Tanto più che anche lui ha ammesso di aver sbagliato.

Così che posso dire per mettere tutti daccordo? Ah, si.

Il pane è cancerogeno(*)

Buon gran premio a tutti

(*)La breaking news arriva direttamente da un tg satirico dei Broncoviz